LE TIPOLOGIE DELLA PRIMA
PROVA DI ESAME
Analisi del testo
Saggio breve o articolo di giornale
Tema di argomento storico
Tema di ordine generale
L’ANALISI DEL TESTO
DI COSA DI TRATTA?
L’analisi del testo prevede appunto un’analisi
e un commento di un testo generalmente
letterario (ma potrebbe anche trattarsi di
saggi storici o articoli giornalistici)
 Allo studente viene richiesto di rispondere
ad un serie di quesiti riguardanti:
- La comprensione complessiva
- L’analisi vera e propria del testo
- L’interpretazione o un commento dello
stesso, nonché approfondimenti o riflessioni


L’ANALISI DEL TESTO
COSA SI DEVE SAPERE?
 Per affrontare l’analisi del testo è
necessario possedere solide conoscenze
riguardo l’autore proposto
 È inoltre indispensabile – perché richiesto
esplicitamente dal Regolamento
ministeriale – utilizzare metodi, tecniche e
il linguaggio specifici della materia

L’ANALISI DEL TESTO
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
PRO E CONTRO
Spesso la prima tipologia viene indicata come la
più difficile e per certi versi ciò è vero
…ma
Il questionario che accompagna il testo è un
ottima guida e aiuta lo studente ad attenersi a
quanto richiesto, senza il rischio di “andare fuori
tema”
Va scartata solo se il candidato è cosciente di non
avere un’adeguata preparazione letteraria
generale o inerente l’autore presentato
IL SAGGIO BREVE
DI CHE COSA SI TRATTA?
 Il saggio breve è un testo in prosa che ha
carattere non fantasioso (come ad
esempio un racconto) ma argomentativo;
un determinato tema viene trattato in
modo sistematico, utilizzando fonti e
documenti con il fine di elaborare
un’interpretazione (tesi)

IL SAGGIO BREVE
Il saggio breve prevede, da parte di chi
scrive, il rispetto di un codice linguistico
che incontri le esigenze del pubblico cui ci
si rivolge e dell’argomento trattato
 Il testo deve essere organizzato in modo
logico e coerente, senza inutili divagazioni;
la tesi supportata inoltre deve apparire
evidente a chi legge, non vi devono quindi
essere assolutamente margini di ambiguità

IL SAGGIO BREVE
QUANTO DEVE ESSERE LUNGO?
 Il Ministero indica esplicitamente una
lunghezza massima corrispondente a circa
4 o 5 metà di foglio protocollo (circa 810.000 battute di Word); è opportuno in
ogni caso non scrivere meno di quattro
colonne di foglio protocollo

IL SAGGIO BREVE
COSA VIENE INDICATO NELLA
TRACCIA?
 La traccia del saggio breve (o articolo di
giornale) prevede quattro ambiti:
1. Artistico-letterario
2. Socio-economico
3. Storico-politico
4. Tecnico-scientifico

IL SAGGIO BREVE
Questi quattro ambiti sono preceduti da alcune righe in cui
vengono poste le consegne:
 “Sviluppa l’argomento scelto in forma di saggio breve o di
articolo di giornale, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi
che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la
forma del saggio breve argomenta la tua trattazione, anche
con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze
di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e , se vuoi,
suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’articolo di
giornale, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per
entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne
di metà foglio protocollo.”

(estratto dalla tracce dell’esame di maturità 2013)
IL SAGGIO BREVE
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

QUALI SONO LE FONTI E I DOCUMENTI
FORNITI?
Le fonti possono essere di varia natura:
Testuale  estratti da testi letterari (es. un
romanzo), da saggi, da articoli di giornale, da
discorsi, canzoni, aforismi, citazioni, ecc.
Immagini: riproduzioni di quadri famosi,
opere grafiche, fotografie, ecc.
Dati: dati statistici, elenchi, classifiche, ecc.
Norme: norme giuridiche, estratti da
regolamenti, ecc.
IL SAGGIO BREVE

Come ricordato, non bisogna dimenticare
che il candidato non solo può, ma, anzi, è
invitato ad apportare il proprio
contributo personale e quindi è possibile
citare altre fonti oltre a quelle fornite
IL SAGGIO BREVE
COME SI DEVONO CITARE LE FONTI?
Dipende dall’uso che ne viene fatto: se la
citazione riprende pari pari la fonte allora è
necessario che il testo venga riportato tra
virgolette e che venga fatto esplicito riferimento
all’opera e, in caso di saggio, all’anno di
composizione/pubblicazione
 Es. …riguardo a questo aspetto sono sempre
valide le parole di Primo Levi contenute nel
romanzo del 1978 La chiave a stella : “Meglio
astenersi dal governare il destino degli altri, dal
momento che è già così difficile ed incerto
pilotare il proprio.”


IL SAGGIO BREVE


Risulta spesso più scorrevole per chi legge
quando le fonti vengono “inglobate” nel
discorso
Es. “…a tal proposito restano sempre validi e
attuali i pensieri espressi nell’opera del 1978
“La chiave a stella” dallo scrittore Primo Levi
il quale giudicava preferibile astenersi dal
governare il destino degli altri poiché, a suo
giudizio, era già un’impresa dirigere il
proprio.”
IL SAGGIO BREVE
A COSA SERVONO LE FONTI?
 Nel saggio breve il candidato deve
esporre una tesi che sarà sicuramente
personale e perciò non universale
 La bontà di un saggio è misurata anche
dalla “forza” con cui una tesi è sostenuta
ovvero se essa non presenta punti deboli
 A tale proposito è bene prevenire le
eventuali obiezioni (la o le antitesi)

IL SAGGIO BREVE


L’antitesi può essere smontata in due modi:
o portando inconfutabili argomenti a
sostegno della tesi (che faranno quindi
apparire deboli le obiezioni) o agendo
direttamente sull’antitesi, cercando di
dimostrare i motivi per cui non può essere
considerata valida o ragionevole
In ogni caso i documenti servono proprio a
questo: essi rappresentano fonti di
autorevolezza (se portate a sostegno della
propria tesi)
IL SAGGIO BREVE
I documenti forniti rappresentano
solitamente punti di vista diversi, a volte
divergenti
 Sta all’abilità del candidato e all’effettiva
validità della tesi sostenuta, utilizzarle in
modo appropriato per i propri scopi
(ovvero a sostegno delle proprie idee)

IL SAGGIO BREVE
COME VA FORMULATO IL TITOLO?
 È preferibile scegliere il titolo del proprio
elaborato solo dopo aver definito bene la
scaletta degli argomenti che si è scelto di
affrontare o addirittura a stesura del
saggio completata
 Il titolo deve contenere un argomento; il
lettore deve cioè essere in grado di capire
cosa andrà a leggere e nello specifico
come tale argomento verrà trattato

IL SAGGIO BREVE
Il titolo “La violenza nei programmi tv”
non fornisce nessuna indicazione utile: da
che punto di vista verrà trattato
l’argomento? L’autore sostiene che ci sia
o no violenza in tv? E se ritiene sia
presente, che opinione ha in merito?
 Appare quindi chiaro che un titolo del
genere non aiuta il lettore ad orientarsi

IL SAGGIO BREVE
Analogamente non bisogna formulare
titoli troppo lunghi e complessi
 Riassumendo, il titolo ideale è conciso,
pertinente e auto-esplicativo

IL SAGGIO BREVE
IL DESTINATARIO DEL SAGGIO
 Tra le consegne ministeriali vi è anche quella
di formulare una destinazione editoriale per
il proprio elaborato
 Lo studente può quindi decidere in quale
giornale o rivista specialistica intende veder
pubblicato idealmente il proprio lavoro
 La destinazione editoriale è importante
poiché determina il registro e lo stile
dell’intero lavoro

ARTICOLO DI GIORNALE
Le caratteristiche dell’articolo di giornale
sono, per certi versi, molto simili a quelle
del saggio breve
 Tuttavia per questa tipologia testuale
esistono regole ben precise

ARTICOLO DI GIORNALE
L’ATTACCO (O LEAD)
 L’attacco (ovvero l’inizio dell’articolo) è la
parte iniziale e gioca un ruolo
fondamentale poiché è in questa fase che
il lettore deciderà se continuare la lettura
perché incuriosito o piuttosto deciderà di
abbandonare

ARTICOLO DI GIORNALE
L’attacco può essere descrittivo e fornire subito al
lettore tutte le informazioni di cui ha bisogno per poi
ampliarle nel resto dell’articolo (vedi le 5 W seguenti)
 Il lead può essere anche narrativo e raccontare ad
esempio le reazioni di qualcuno di fronte ad un fatto
di cui si andrà a parlare (es. “Orrore e sgomento
hanno sconvolto la piccola cittadina di ****** alla
notizia del ritrovamento del cadavere di una giovane
ragazza.”)
 Lead dichiarativo: viene citata l’affermazione di
qualche personaggio coinvolto nella storia di cui si
parlerà nell’articolo
 Lead interrogativo: il giornalista si pone una domanda
cui darà risposta nel prosieguo dell’articolo

L’ARTICOLO DI GIORNALE
A volte il lead può essere privo di verbi e
costituito da una serie di frasi molto brevi
(un’enumerazione) che creano curiosità
nel lettore e lo spingono a proseguire
nella lettura
 Es. “750 imprese coinvolte. Oltre mezzo
miliardo di euro investito. Circa 5000
posti di lavoro creati. Queste sono le cifre
del nuovo progetto in partenza…”

ARTICOLO DI GIORNALE



1.
2.
3.
4.
5.
LA REGOLA DELLE 5 W (E DELLA H)
Fondamentale, in un qualsiasi articolo di giornale, è
mettere a fuoco i punti essenziali, senza divagare
A questo proposito è bene porsi cinque domande
(sei in realtà) che, in inglese, iniziano tutte con la
lettera W:
Who?  chi? Di chi si parla?
What? che cosa? Di cosa si parla?
When?  Quando? Quando è accaduto ciò di cui si
parla?
Where?  Dove? Dove è accaduto il fatto?
Why?  Perché? Quali sono state le cause?
ARTICOLO DI GIORNALE
A queste cinque domande si può
aggiungere anche
 How?  Come? Come sono accaduti i
fatti?

ARTICOLO DI GIORNALE
STILE
 Lo stile giornalistico, sia che si tratti di un
articolo di cronaca, sportivo, culturale,
ecc., deve sempre essere oggettivo
 Bisogna inoltre puntare alla chiarezza e
all’essenzialità
 Può essere utile domandarsi, rileggendo il
proprio elaborato, se il messaggio che si
vuole veicolare arriva al destinatario in
modo chiaro, senza ambiguità

ARTICOLO DI GIORNALE
Uno stile chiaro e semplice non deve
essere necessariamente povero o “piatto”
 Bisogna sempre ricordare che lettori
leggeranno il testo primariamente per
ottenere informazioni ma il modo in cui
saremo capaci di veicolarle farà la
differenza tra una lettura interessata e una
lettura puramente informativa

ARTICOLO DI GIORNALE
IL TITOLO: SOMMARIO E OCCHIELLO
 L’articolo di giornale, rispetto al saggio breve,
prevede, oltre al titolo, anche un sommario e
un occhiello
 Sommario e occhiello sono rispettivamente
le “frasi” che stanno sotto e sopra al titolo
 L’occhiello è una sorta di pre-titolo: serve
come introduzione
 Il sommario, come suggerisce il nome stesso,
funge invece da riassunto

IL TEMA STORICO
Per svolgere questa terza tipologia è ovviamente
necessario possedere ottime conoscenze
riguardo l’argomento indicato in particolare e, in
generale, di storia
 È bene evitare facili nozionismi: il tema non vuole
essere un palcoscenico in cui sfoggiare abilità
mnemoniche (date, battaglie, personaggi, ecc.)
 Viene richiesto al candidato di elaborare un tema
che includa – come fondamentali – determinati
aspetti oggettivi ma che dia la possibilità di fornire
una visione più ampia e profonda di eventi storici
rilevanti

IL TEMA DI ATTUALITÀ
Quest’ultima tipologia nasconde molte
insidie
 L’attualità non è infatti una “materia”
scolastica e, sebbene faccia parte della
quotidianità dell’individuo e dello studente,
spesso è possibile che si ritenga di avere
conoscenze sufficienti di un determinato
argomento quando in realtà non è così
 Un’altra insidia è rappresentata dall’assenza
di documentazione (presente invece nella
tipologia B)

IL TEMA DI ATTUALITÀ
Molti studenti trascurano di esercitarsi,
durante l’anno, nelle altre tipologie,
convinti che la tipologia D rappresenti
una sorta di ancora di salvezza
 Le commissioni sono portate a giudicare
con maggiore attenzione questa tipologia
di tema poiché spesso è facile incorrere in
luoghi comuni, frasi banali e ragionamenti
superficiali

IL TEMA DI ATTUALITÀ
Se si decide di optare per questa tipologia
è bene chiedersi se le conoscenze che si
hanno riguardo l’argomento proposto
sono davvero profonde, se se n’è mai
discusso con qualcuno o se si è mai letto
qualche libro o articolo al riguardo
 È bene in ogni caso dedicare una quantità
di tempo adeguata all’analisi preliminare
della traccia (ciò vale per ogni tipologia in
ogni caso)

IL TEMA DI ATTUALITÀ



Dopo aver analizzato la traccia bisogna
accertarsi di averla davvero compresa
A questo punto è possibile procedere con
una sorta di “lista” di quanto si vuole
esporre; è importante mettere nero su
bianco le idee in modo da poterle più
agevolmente organizzare
Tali idee vanno argomentate adeguatamente
e ampliate facendo possibilmente
riferimento a letture o esperienze
concernenti l’argomento oggetto di lavoro
IL TEMA DI ATTUALITÀ
Bisogna anche in questo caso sostenere
una tesi che non può essere debole o
contraddittoria
 Infine, prima della stesura vera e propria,
è consigliabile crearsi una scaletta:
mettere ciò in ordine le idee
precedentemente annotate

BIBLIO E SITOGRAFIA
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
http://giornale-lapulce.blogspot.it/2007/08/gioco-disquadra.html
http://scrivereeriscrivere.blogspot.it/2010/03/formazionearticolo-lattacco-o-lead.html
http://www.treccani.it/scuola/maturita/prima_prova/articolo_
di_giornale/bartocci.htlm
P. Di Sacco, Mappe di Letteratura, Il Novecento, Ed. Scolastiche
Bruno Mondadori, 2008
L. Gaudio, Analisi del testo. Metodo ed esempi per affrontare la
prima prova della maturità, Edizioni Bignami, 2009.
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