10.00 Lettera 308 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce Carissima suora e figliuola in Cristo dolce Gesù. Io Catarina, serva e schiava dei servi di Gesù Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio di vederti bagnata e annegata nel sangue di Cristo crocifisso; nel quale sangue troverai il fuoco della divina carità; gusterai la bellezza dell'anima e la grande dignità sua. Perché, guardando Dio in sé medesimo, s'innamorò della bellezza della sua creatura; e come ebbro d'amore, ci creò alla immagine e similitudine sua. Avendo perduto l’ignorante uomo la dignità e bellezza della innocenza per la colpa del peccato mortale, essendo fatto disobbediente a Dio; e mandò il Verbo unigenito suo Figliuolo, ponendogli l’obbedienza che col sangue suo ci rendesse la vita e la bellezza dell'innocenza; perché nel sangue si lavava e lavano le macchie dei difetti nostri. Adunque vedi che nel sangue si trova e gusta la bellezza dell'anima. Bene ci si deve l'anima annegare dentro, acciocché meglio concepisca amore ad onore di Dio e salute dell'anime, seguendo la dottrina del dolce e amoroso Verbo. Odia te, figliuola mia; e non cercare te per te, ma te per Dio. Cerca Dio e il prossimo tuo con ogni santa sollecitudine; per gloria e lode del nome di Dio e salute loro, offrendo umili e continue orazioni con spasimato desiderio dinanzi alla divina Bontà. Ora è da prendere questo cibo dell'anime in su la mensa della santissima Croce. D'ogni tempo è tempo; ma tu non vedesti mai, né tu né veruno, altro tempo di maggiore necessità. Séntiti, figliuola mia, con dolore e amaritudine della tenebra che è venuta nella santa Chiesa. L'aiuto umano pare che ci venga meno: conviene a te e agli altri servi e serve di Dio invocare l’aiuto suo. E guarda che tu non commetta negligenza; è tempo di vigilia, e non da dormire. Tu sai bene che al tempo che i nemici sono alle porte, se le guardie e gli altri della città dormissero, non è dubbio veruno che la perderebbero. Noi siamo attorniati da molti nemici: e se l'anima nostra (che sai che il mondo, e la propria nostra fragilità, e il dimonio con le molte cogitazioni, non dormono mai, ma sempre stanno apparecchiati per vedere se noi dormiamo, per potere entrare dentro, e come ladri furare la città dell'anima), anco il corpo mistico della santa Chiesa è attorniato da molti nemici. Onde tu vedi che quelli che sono posti per colonne e mantenitori della santa Chiesa, sono fatti persecutori con la tenebra dell’eresia. Non è adunque da dormire, ma da sconfiggerli con la vigilia, lagrime, sudori, e con dolorosi e amorosi desideri, con umile e continua orazione. E fa che, come figliuola fedele alla santa Chiesa, tu preghi e stringa l'altissimo e dolce Dio che ci provveda ora in questo bisogno; e pregalo che fortifichi il santo Padre, e gli dia lume. Dico di Papa Urbano VI, veramente papa e vicario di Cristo in terra. E così confesso e dobbiamo confessare dinanzi a tutto quanto il mondo: e chi dicesse o tenesse contrario, per veruna cosa gli dobbiamo credere, ma eleggere innanzi la morte. Bàgnati nel sangue, acciocché scrupolo veruno non cada mai nella mente tua, né per timore servile. Ma nascondiamoci nella caverna del costato di Cristo crocifisso, dove hai trovato l’abbondanza del sangue. In altro modo andremo in tenebre, e saremo amatori di noi. Considerando me che altro modo non c'era, dissi ch'io desideravo di vederti bagnata e annegata nel sangue di Cristo crocifisso: e così voglio che tu faccia. Altro non ti dico. Permani nella santa e dolce dilezione di Dio: abbi fame del suo onore e desiderio. Gesù dolce Gesù amore