Dal Paleolitico al Neolitico
Civiltà a confronto
OSSERVA LE
IMMAGINI. Sono
ricostruzioni di due
gruppi umani. Quale
secondo te è più
antico? Perché?
Osserva bene l’immagine e ricava più informazioni possibili
GUIDA ALL’OSSERVAZIONE
1.
2.
. Di quale gruppo umano si tratta?
. Il gruppo rappresentato è composto da :
3.
. Com’è il loro aspetto fisico?
4.
. Cosa indossano? Seconde te perché?
5.
. Quali azioni stanno facendo?
6.
. Quali oggetti usano e quali altri vedi costruiti dall’uomo?
7.
Osservando l’immagine, secondo te questi gruppi umani come
si procuravano il cibo?
8.
.Quali animali cacciavano?
9.
. Dove abitavano? Secondo te si spostavano o abitavano
stabilmente nello stesso territorio?
APPROFONDIAMO LA CONOSCENZA:
gli uomini di CRO-MAGNON
L’immagine realizzata dagli studiosi rappresenta un gruppo di uomini S. Sapiens
vissuti in Europa 40.000- 12.000 anni fa, sono detti uomini di Cro –Magnon dal
nome della località in cui sono stati trovati i loro resti fossili. I resti trovati sono
: 4 scheletri provenienti dal riparo sottoroccia di Cro-Magnon, in Francia, e da
7 scheletri raccolti nelle Grotte dei Balzi Rossi (Liguria, Italia).
Era alto (poteva raggiungere m. 1,80
)muscoloso con braccia corte e gambe
lunghe, cranio ampio e allungato, naso
prominente, abbastanza simile all’uomo
europeo attuale.
Aveva il cervello grande come il nostro.
Sapeva utilizzare il linguaggio, infatti dai
resti arrivati fino a noi, i paleontologi hanno
compreso che aveva gola e bocca che gli
permettevano di parlare emettendo gli
stessi suoni di noi esseri umani moderni.
Viveva fino a 30/40 anni.
luoghi di ritrovamento di resti fossili di Homo
Sapiens Sapiens
L’Homo S. S. come vedi è presente in tutto il mondo Noi ci occuperemo solo del
gruppo di uomini S.S. Cro Magnon
I gruppi umani di Cro-Magnon vissero nella Francia meridionale,
quando il clima era secco e molto rigido: le estati erano brevi e gli
inverni molto lunghi e nevosi. La temperatura invernale si abbassava
fino a 40° sotto zero; montagne, colline e ampie estensioni di pianura
erano ghiacciate e ricoperte di muschi e licheni.
Questi gruppi umani abitavano in …………… fatte di zolle di ………….
sostenuta da …………….oppure abitavano in ……………fatte di
………..cucite assieme e sostenute da ……………Queste erano facili da
……………. Le pelli per costruire le tende e per proteggere le
capanne di terra, erano di renna Le pelli di iena e d'orso erano
usate come tappeti e coperte.
Le ………………………… e le ……………….erano vicine e formavano un
……………………
Altre volte trovavano riparo
in grotte o caverne.
Trascorrevano la giornata
presso l'imboccatura delle
grotte, o all’interno
illuminato e riscaldato dai
focolari e da lampade di
pietra scavata, in cui
bruciava del grasso animale
A volte gli uomini costruivano le
loro abitazioni temporanee sotto
le sporgenze delle rocce;
proteggevano il luogo scelto con
una tettoia di rami addossata alla
parete rocciosa, o con un muro
fatto di zolle di terra. Sceglievano
le grotte solo in mancanza d'altri
ripari, e cercavano di sistemarle
alla meglio. Appianavano il suolo
e lo ricoprivano con uno strato di
pietre per evitare l'umidità.
Conosciamo la sua dieta grazie alle migliaia di ossa trovate negli
antichi luoghi di abitazione e alle pitture rupestri.Una volta è il
mammut, che da solo darà da mangiare per la tribù per un po' di
tempo, un'altra volta è la renna, il rinoceronte , il bisonte, il
cavallo, un'altra volta ancora è la lepre, la marmotta, l'antilope, la
trota o un bel salmone..
E le piante? L'uomo di Cro-Magnon mangia sicuramente bacche
selvatiche come i mirtilli, le fragole o le more. Forse anche i funghi,
le castagne, le nocciole, certe radici...Senz'altro gli capita di
cogliere le uova degli uccelli o il miele delle api.
L’uomo di Crô-Magnon era dotato di
una grande intelligenza, di capacità
tecniche notevoli . Perfezionò la
capacità di lavorare la pietra, lavorò
nuove rocce, come l’ossidiana, e
utilizzò la pietra focaia per accendere
il fuoco più facilmente e rapidamente.
Fabbricò archi, scuri, bulini (attrezzi
appuntiti per praticare fori in diversi
materiali), arpioni dentati; usava aghi
per cucire i propri vestiti e pare
sapesse realizzare asole e bottoni;
masticava la pelle degli animali per
ammorbidirla e la usava, oltre che per
farne abiti, per realizzare otri, cioè
contenitori per l’acqua.
Nelle caverne abitate dai Cro-Magnon
sono state ritrovate intere pareti
dipinte, con figure di animali, cervi,
cavalli, bisonti, mammuth e di uomini.
Queste figure, frutto di un lavoro lungo,
accurato e impegnativo, facevano parte
probabilmente di una sorta di rito
magico per assicurarsi il successo nella
caccia; forse si credeva che colpire
l’animale rappresentato nel dipinto
avrebbe favorito la sua cattura.
Una caratteristica dell’uomo di CrôMagnon è la cura della sepoltura dei
morti che venivano avvolti con dei
lacci, legati e raggomitolati. I corpi
venivano colorati con ocra rossa e
polvere di ematite e sepolti con
oggetti ornamentali, come collane,
braccialetti e corone di conchiglie.
Probabilmente misurava il tempo e
aveva costruito un vero e proprio
calendario lunare: questa è l’ipotesi
formulata dagli studiosi che hanno
analizzato le figure lasciate da
uomini di Cro Magnon nella grotta
di Lascaux, in Francia, insieme ad
altre pitture murali.
https://youtu.be/1g4vNH5Qxrg
QUADRO DI CIVILTA’ UOMO DI CRO-MAGNON
PERIODO
LUOGO/AMBIENTE
CLIMA
MODO DI VIVERE( ORGANIZZAZIONE
SOCIALE)
ALIMENTAZIONE
ABBIGLIAMENTO
ABITAZIONE
TECNICA( COSA COSTRUIVANO)
RELIGIONE
ARTE
0
Dove abitavano: ripari
In quale regione vivevano
In quale clima
Come si vestivano
Come vivevano in gruppo
Cosa costruivano
Con quali tecniche
Come si
procuravano il cibo
Cosa credevano: culto dei morti
arte
Un’altra immagine dalla preistoria
Sono trascorsi circa 30.000 anni dalla prima immagine,
siamo nel Neolitico, circa 12 000 anni fa.
Cosa vedi?
• L’uomo rappresentato è simile a quello di C. M? Come è
vestito? Cosa porta ai piedi? Cosa porta sulle spalle? Accanto
all’uomo quale animale riconosci?
• La ragazza e il ragazzo cosa stanno facendo? Cosa hanno in
mano? Cosa ha imparato a fare l’uomo? Raccoglie frutti
spontanei o coltiva la terra?
• Cosa sta facendo la donna accanto alla capanna?
• Le abitazioni che vedi sullo sfondo come e di quale materiale
sono fatte? Sono facili da trasportare? L’uomo è sedentario o
nomade?
• Quali animali riconosci attorno alle abitazioni? Sono animali
domestici? L’uomo li caccia o li alleva? Cosa puoi ricavare?
Approfondiamo la conoscenza:
https://youtu.be/hK58uUaMMUc
I Natufiani
Circa 70 anni fa un’archeologa Dorothy Annie Elizabeth Garrod , in Israele , sul
Monte Carmelo, scoprì delle tombe e dei reperti che appartenevano ad una
popolazione ancora sconosciuta che lei chiamò NATUFIANI, per il nome del
luogo. In base all’analisi delle ossa si scoprì che essi vissero in un periodo che va
da 15.000 a 11.000 anni fa. La scopetta sorprendente fu quella di uno strumento
mai visto prima: un attrezzo composto da un manico di osso che ospitava delle
taglienti schegge di selce. Tra quelle schegge vi erano i resti di un’antica specie di
frumento. Quell’oggetto ritrovato era un falcetto! In pratica i Natufiani avevano
progettato un attrezzo che doveva tagliare l’erba.
L’ambiente in cui vivevano era diverso da quello attuale,
molto più arido. Le colline erano ricoperte da alberi e la
vegetazione diveniva sempre più lussureggiante man mano
che il clima migliorava. In queste zone boscose vivevano e si
riproducevano moltissime piante commestibili . Grazie a
queste piante gli animali si nutrivano e prosperavano sia sulle
montagne che nelle fertili pianure. Tale situazione richiamò i
cacciatori – raccoglitori perché il territorio era in grado di
garantire il cibo per la loro vita.
Osserva l’immagine ricostruita dagli storici: quali informazioni
possiamo ricavare?
Modificazioni climatiche
10.000 a.C., nasce l’agricoltura
Intorno al 10.000 a.C., per un periodo di circa un millennio ci fu un
abbassamento delle temperature ,chiamata la piccola glaciazione, che
comportò un'improvvisa siccità. Vi fu una grande carestia e i Natufiani furono
costretti ad abbandonare i loro insediamenti per sempre. I Clan si
frammentarono in piccoli gruppi, vagando disperatamente da nomadi alla
ricerca del cibo. Alcuni gruppi di Natufiani trovarono una zona umida e fertile
in un lago (l’odierno lago di Galilea, in Israele) che la siccità aveva prosciugato
e, piantando i semi che si erano portati con loro, iniziarono la pratica
dell'agricoltura.
Il gesto di sacrificare le loro preziose scorte alimentari per il futuro, gettando
quei semi sulla terra appena scavata, fu l’inizio di un nuovo modo di vivere e
alla fine trasformò il volto della Terra.
Cambiare per sopravvivere è una costante nella storia dell’Homo Sapiens,
che si è diffuso su tutta la Terra grazie alla sua capacità di adattarsi, di
cambiare e di inventare ogni volta sistemi nuovi per sopravvivere.
https://youtu.be/q8pe2DuzvJg
Cambiamento
climatico( piccola
glaciazione)
Cambiamento
dell’ambiente
( aumentano i
terreni aridi)
Diminuiscono le
piante spontanee,
carestia, mancanza
di cibo
NASCE L’AGRICOLTURA
Alcuni clan di Natufiani si
spostano sulle rive del
fiume Giordano ( ambiente
più umido)
Molti clan di
Natufiani non
sopravvivono
DOPO LA SCOPERTA DEL FUOCO, È STATA L'AGRICOLTURA A DETERMINARE I
CAMBIAMENTI PIÙ RIVOLUZIONARI NELLA STORIA DEL GENERE UMANO
Da un'economia di tipo predatorio, basata sulla caccia, la pesca e la raccolta di
frutti, semi e radici, in età neolitica gli uomini lentamente passarono ad
un'economia di produzione del cibo. Nel corso del tempo gli effetti
dell'agricoltura produssero una serie di cambiamenti radicali: un forte
incremento demografico, un notevole sviluppo delle tecniche produttive, una
vistosa trasformazione dell'ambiente naturale.
Conseguenze dell’agricoltura
Necessità di custodire i campi
Nascita dei villaggi stabili
Maggior cibo a disposizione
Aumento della popolazione
Più tempo a disposizione
Il nuovo modo di vivere aveva però anche conseguenze negative.
Intanto coltivare le piante era un occupazione che richiedeva
moltissimo lavoro per molto tempo: dalla mietitura si passava alla
vagliatura per poi macinare i chicchi. Le conseguenze di questo
lavoro furono di avere a disposizione, tutto insieme, molto cibo che
doveva essere immagazzinato. L’immagazzinamento divenne per
questo motivo un attività importantissima.
I Natufiani del Giordano furono quindi i primi agricoltori, ma anche i
primi costruttori di granai specializzati. Il nuovo stile di vita, quello
agricolo, fu pagato a caro prezzo: nelle sepolture di questi
agricoltori, gli archeologi hanno trovato scheletri con le ossa delle
ginocchia e delle spalle gravemente deformate dallo sforzo.
RICOSTRUZIONE DI UNA SEPOLTURA NATUFIANA - "LA SCIAMANA"
La defunta era alta circa 1,50 metri ed aveva un'età di circa 45 anni. Gli archeologi
hanno anche stabilito che, molto probabilmente, si trattava della prima sciamana
conosciuta. I partecipanti alla cerimonia funebre della donna mangiarono
tartarughe arrostite, gettandone i carapaci nella fossa di sepoltura. In seguito
disposero ordinatamente i gusci attorno alla testa, ai fianchi e al corpo della
defunta. Accanto le misero degli oggetti magici quali un'ala di un'aquila dorata,
ossa di leopardo e un piede umano tagliato.
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