il contratto
formativo
12 maggio 2015
La formazione “vecchio stampo”
• L’apprendistato
Disciplina del 1955,
modifiche nel 1968,
1987, 1997,1998 …
Durata: da 18 mesi a 4 anni
Il primo e tipico strumento
formativo strutturato sul
modello medievale della
bottega artigiane
Il “nuovo” concetto di
interrelazione scuola-lavoro
Tirocinio/stage
Scuola
Apprendistato
Lavoro
Il tirocinio ex l.196/1997
Il praticantato
Il tirocinio
Adolescenti o giovani
regolarmente iscritti a un
ciclo di studi (universitario
o scolastico di ogni ordine
e grado)
A fini orientativi e di
addestramento pratico
Modifiche 2011, 2012:
Le competenze regionali
• Testo unico D.lgs. 167/2011. Con la l.92/2012 - abroga il
contratto di inserimento - diventa:
• Il principale (unico?) contratto di avviamento al lavoro /
formativo
• Modificato (anche) dal d.l. 34/2014
L’apprendistato
• 1. L'apprendistato è un contratto di
lavoro a tempo indeterminato
finalizzato alla formazione e alla
occupazione dei giovani.
Quale contratto di riferimento?
A termine / a tempo
indeterminato (art.1)
Contratto di apprendistato per la qualifica ed il
diploma professionale
Gli
apprendistati
apprendistato di alta
formazione e ricerca
apprendistato
professionalizzante
o contratto di
mestiere
• L’apprendistato può avvenire anche all’interno di un
contratto di somministrazione a tempo indeterminato
(art.2)
• Per lavoratori in mobilità, a prescindere dall’età
anagrafica per qualificazione o riqualificazione
professionale (art.7, comma 4)
Un nuovo tipo di
apprendistato?
Contratto di apprendistato per
la qualifica e per il diploma
professionale
Da 15 anni a
25
Max 3 anni (5 artig.)
finalizzato al
conseguimento di una
qualifica professionale
La regolamentazione dei profili formativi
dell'apprendistato è rimessa alle regioni e alle province
autonome, previo accordo in Conferenza permanente e
sentite le associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro
comparativamente più rappresentative sul piano
nazionale.
Possono essere assunti con contratto di
apprendistato per la qualifica e per il diploma
professionale, in tutti i settori di attività, anche
per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione
Fatta salva l'autonomia della contrattazione collettiva, in considerazione
della componente formativa del contratto di apprendistato per la qualifica e
per il diploma professionale, al lavoratore è riconosciuta una retribuzione
che tenga conto delle ore di lavoro effettivamente prestate nonché delle ore
di formazione nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo
(d.l. 34/2014)
Apprendistato 1 livello
Successivamente al conseguimento della qualifica o diploma
professionale, allo scopo di conseguire la qualifica
professionale ai fini contrattuali, è possibile la trasformazione
del contratto in apprendistato professionalizzante o contratto di
mestiere; in tal caso la durata massima complessiva dei due
periodi di apprendistato non può eccedere quella individuata
dalla contrattazione collettiva di cui al presente decreto
legislativo.
Trasformazione del
contratto.
Apprendistato
professionalizzante o
Contratto di mestiere
Età: (17) 18-29
Durata: 2 - 6 anni
Scopo: per il conseguimento di una
qualifica professionale a fini
contrattuali
Gli accordi interconfederali e i contratti collettivi stabiliscono,
in ragione dell'età dell'apprendista e del tipo di qualificazione
contrattuale da conseguire, la durata e le modalità di
erogazione della formazione per l'acquisizione delle
competenze tecnico-professionali e specialistiche in funzione
dei profili professionali stabiliti nei sistemi di classificazione e
inquadramento del personale
La formazione trasversale, secondo il d.l. 34/2014
La formazione di tipo professionalizzante e di
mestiere, svolta sotto la responsabilità della azienda,
può essere integrata, nei limiti delle risorse
annualmente disponibili, dalla offerta formativa
pubblica, interna o esterna alla azienda, finalizzata
alla acquisizione di competenze di base e trasversali
per un monte complessivo non superiore a
centoventi ore per la durata del triennio e
disciplinata dalle Regioni sentite le parti sociali e
tenuto conto dell'età, del titolo di studio e delle
competenze dell'apprendista
i contratti collettivi di lavoro stipulati a livello
nazionale da associazioni dei datori e
prestatori di lavoro comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale possono
prevedere specifiche modalità di svolgimento
del contratto, anche a tempo determinato
(art. 4, comma 5, D.Lgs. 167/2011).
datori di lavoro che svolgono
attività in cicli stagionali
Contratto di apprendistato per l'acquisizione di
un diploma o per percorsi di alta formazione
Età: 18-29
Scopo: conseguimento di un titolo di studio di livello
secondario, per il conseguimento di titoli di studio
universitari e della alta formazione (compreso il dottorato
di ricerca), nonché per la specializzazione tecnica
superiore, per il praticantato per l'accesso alle
professioni ordinistiche o per esperienze professionali
La regolamentazione e la durata del periodo di apprendistato per attività di
ricerca, per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione è
rimessa alle Regioni, per i soli profili che attengono alla formazione, in
accordo con le associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei
prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano
nazionale, le università, gli istituti tecnici e professionali e
altre istituzioni formative o di ricerca comprese quelle in possesso di
riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi come
oggetto la promozione delle attività imprenditoriali, del lavoro, della
formazione, della innovazione e del trasferimento tecnologico.
In assenza di regolamentazioni regionali l'attivazione
dell'apprendistato di alta formazione o ricerca è rimessa
ad apposite convenzioni stipulate dai singoli datori di
lavoro o dalle loro associazioni con le Università, gli
istituti tecnici e professionali …
Qualunque sia la tipologia utilizzata, il contratto di
lavoro deve avere una durata minima di sei mesi
(così come previsto dalla legge 92/2012) e deve
essere redatto per iscritto sotto pena di nullità e
deve essere corredato dal cd. piano formativo
individuale, da definire, entro trenta giorni dalla
stipulazione del contratto medesimo. Non è più
richiesto (dl 34/2014) che il piano formativo abbia
forma scritta
Requisiti generali
Il numero complessivo di apprendisti che un datore di
lavoro può assumere, direttamente o indirettamente per il
tramite delle agenzie di somministrazione di lavoro non può
superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze
specializzate e qualificate in servizio presso il medesimo
datore di lavoro; tale rapporto non può superare il 100 per
cento per i datori di lavoro che occupano un numero di
lavoratori inferiore a dieci unità. Il datore di lavoro che non
abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o
specializzati, o che comunque ne abbia in numero inferiore a
tre, può assumere apprendisti in numero non superiore a tre.
Non si applica alle aziende artigiane (per le quali vigono
apposite disposizione, che però non mutano di molto il
rapporto visto sopra).
L’apprendistato come forma di inserimento
nel mondo lavorativo:
L'assunzione di nuovi apprendisti era
subordinata alla prosecuzione del rapporto di
lavoro al termine del periodo di apprendistato,
di un minimo di apprendisti. Il d.l. 34/2014
abroga la disposizione.
Questa abrogazione apre un problema di legittimità
verso l’ordinamento comunitario: la CGCE aveva
bocciato gli aiuti per i CFL.
I datori devono essere prudenti, perché…
Cass.5 febbraio 2014, n.2631.
Per la Cassazione vanno restituite le agevolazioni Cfl già bocciate
dall'Unione Europea . Non rileva il rispetto delle disposizioni
nazionali sull'incentivo.
L'azienda che ha percepito i contributi non può invocare il "legittimo
affidamento" ma, se vuole impedire l'azione di recupero, deve
dimostrare l'esistenza di circostanze eccezionali che gli hanno
consentito di fondare il proprio convincimento sussistendo in capo
all'impresa, secondo la Corte, un onere di diligenza particolarmente
"intenso" in quanto queste dovrebbero accertarsi che una certa
procedura di concessione di incentivi sia compatibile con il diritto
comunitario .
Ma come si può imputare ad una azienda di non aver compreso la
futura illegittimità di una norma quando la stessa è stata dichiarata
legittima dalla giurisprudenza costituzionale?
- contratto in forma scritta, richiesta ad substantiam.
- Possibilità di patto di prova
- possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori
rispetto alla categoria spettante, in applicazione del contratto
collettivo nazionale di lavoro, ai lavoratori addetti a mansioni o
funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al
conseguimento delle quali è finalizzato il contratto ovvero, in
alternativa, di stabilire la retribuzione dell'apprendista in misura
percentuale e in modo graduale all'anzianità di servizio.
- Divieto di retribuzione a cottimo
- possibilità di prolungare il periodo di apprendistato in caso di
malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del
rapporto, superiore a trenta giorni, secondo quanto previsto dai
contratti collettivi
Il rapporto di lavoro
divieto per le parti di recedere dal contratto
durante il periodo di formazione in assenza di
una giusta causa o di un giustificato motivo. In
caso di licenziamento privo di giustificazione
trovano applicazione le sanzioni previste dalla
normativa vigente.
possibilità per le parti di recedere dal contratto con preavviso
decorrente dal termine del periodo di formazione ai sensi di
quanto disposto dall'articolo 2118 del codice civile; nel periodo
di preavviso continua a trovare applicazione la disciplina del
contratto di apprendistato. Se nessuna delle parti esercita la
facoltà di recesso al termine del periodo di formazione, il
rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato
Il rapporto-cessazione
•
•
•
•
Formazione esterna o interna alla azienda
Formazione tramite enti bilaterali
Registrazione della formazione
Presenza di tutore o referente aziendale
Il rapporto – la formazione
• a) assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie
professionali;
• b) assicurazione contro le malattie;
• c) assicurazione contro l'invalidità e vecchiaia;
• d) maternità;
• e) assegno familiare;
• e-bis) assicurazione sociale per l'impiego in relazione alla quale, in
via aggiuntiva a quanto previsto in relazione al regime contributivo
per le assicurazioni di cui alle precedenti lettere effetto sui periodi
contributivi maturati a decorrere dal 1° gennaio 2013 è dovuta dai
datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani una
contribuzione pari all'1,31 per cento della retribuzione imponibile ai
fini previdenziali.
La previdenza obbligatoria
• sgravi contributivi
• cumulo degli sgravi in caso di lavoratore in mobilità
• Fatte salve specifiche previsioni di legge o di
contratto collettivo, i lavoratori assunti con contratto
di apprendistato sono esclusi dal computo dei limiti
numerici previsti da leggi e contratti collettivi per
l'applicazione di particolari normative e istituti.
Incentivi
• In caso di inadempimento nella erogazione della formazione di
cui sia esclusivamente responsabile il datore di lavoro e che sia
tale da impedire la realizzazione delle finalità del contratto, il
datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la
contribuzione versata e quella dovuta con riferimento al livello
di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato
raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato,
maggiorata del 100 per cento, con esclusione di qualsiasi altra
sanzione per omessa contribuzione. Qualora a seguito di attività
di vigilanza sul contratto di apprendistato in corso di
esecuzione emerga un inadempimento nella erogazione della
formazione prevista nel piano formativo individuale, il
personale ispettivo adotterà un provvedimento di disposizione,
assegnando un congruo termine al datore di lavoro per
adempiere.
L’inadempimento 1
• Per il lavoratore la mancata erogazione della formazione
può comportare (= può chiedere al giudice che sia
accertata) l’annullamento del contratto perché mancante
di una delle due cause che giustificano il contratto.
L’apprendista è un contratto a causa mista (formazione e
lavoro)
Inadempimento 2
Il lavoro a progetto
• Professioni intellettuali per le quali occorre iscriversi ad
un Albo
• Rapporti resi ad associazioni e società sportive
dilettantistiche
• Componenti di organi di amministrazione di società
• Pensionati di vecchiaia
• Venditori di beni e servizi che operano attraverso call
center «outbound».
Chi non fa lavoro a
progetto
• Rapporti che durano + di 30 gg. (+ di
5.000 euro) con lo stesso committente (+
di 240 ore per servizi di cura)
• Forma scritta: durata del contratto;
progetto o programma di lavoro o fase di
esso, individuata nel suo contenuto
caratterizzante; corrispettivo e criteri di
determinazione nonché tempi e modalità di
pagamento
Lavoro a progetto
• uno o più progetti specifici determinati dal committente e
gestiti autonomamente dal collaboratore. Il progetto deve
essere funzionalmente collegato a un determinato risultato
finale e non può consistere in una mera riproposizione
dell'oggetto sociale del committente, avuto riguardo al
coordinamento con l'organizzazione del committente e
indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione
dell'attività lavorativa. Il progetto non può comportare lo
svolgimento di compiti meramente esecutivi o ripetitivi, che
possono essere individuati dai contratti collettivi stipulati dalle
organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative
sul piano nazionale
Il progetto
• Art. 62. Forma
• In vigore dal 18 luglio 2012
1. Il contratto di lavoro a progetto è stipulato in forma scritta e deve
contenere, ai fini della prova, i seguenti elementi:
• a) indicazione della durata, determinata o determinabile, della
prestazione di lavoro;
• b) descrizione del progetto, con individuazione del suo contenuto
caratterizzante e del risultato finale che si intende conseguire;
• c) il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione, nonché i tempi
e le modalità di pagamento e la disciplina dei rimborsi spese;
• d) le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al
committente sulla esecuzione, anche temporale, della prestazione
lavorativa, che in ogni caso non possono essere tali da pregiudicarne
l'autonomia nella esecuzione dell'obbligazione lavorativa;
• e) le eventuali misure per la tutela della salute e sicurezza del
collaboratore a progetto, fermo restando quanto disposto dall'articolo
66, comma 4.
Art. 63. Corrispettivo
In vigore dal 18 luglio 2012
1. Il compenso corrisposto ai collaboratori a progetto deve essere
proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito e, in relazione a
ciò nonché alla particolare natura della prestazione e del contratto che la
regola, non può essere inferiore ai minimi stabiliti in modo specifico per
ciascun settore di attività, eventualmente articolati per i relativi profili
professionali tipici e in ogni caso sulla base dei minimi salariali applicati nel
settore medesimo alle mansioni equiparabili svolte dai lavoratori
subordinati, dai contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni
sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria
ovvero, su loro delega, ai livelli decentrati.
2. In assenza di contrattazione collettiva specifica, il compenso non può
essere inferiore, a parità di estensione temporale dell'attività oggetto della
prestazione, alle retribuzioni minime previste dai contratti collettivi
nazionali di categoria applicati nel settore di riferimento alle figure
professionali il cui profilo di competenza e di esperienza sia analogo a quello
del collaboratore a progetto.
Art. 64. - Obbligo di riservatezza
1. Salvo diverso accordo tra le parti il collaboratore a
progetto puo' svolgere la sua attivita' a favore di piu'
committenti.
2. Il collaboratore a progetto non deve svolgere
attivita' in concorrenza con i committenti ne', in ogni
caso, diffondere notizie e apprezzamenti attinenti ai
programmi e alla organizzazione di essi, ne' compiere, in
qualsiasi modo, atti in pregiudizio della attivita' dei
committenti medesimi.
Art. 65. - Invenzioni del collaboratore a progetto
1. Il lavoratore a progetto ha diritto di essere
riconosciuto autore della invenzione fatta nello
svolgimento del rapporto.
2. I diritti e gli obblighi delle parti sono regolati dalle
leggi speciali, compreso quanto previsto dall'articolo 12bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive
modificazioni.
Art. 66. - Altri diritti del collaboratore a progetto
1. La gravidanza, la malattia e l'infortunio del collaboratore a
progetto non comportano l'estinzione del rapporto contrattuale, che
rimane sospeso, senza erogazione del corrispettivo.
2. Salva diversa previsione del contratto individuale, in caso di
malattia e infortunio la sospensione del rapporto non comporta una
proroga della durata del contratto, che si estingue alla scadenza. Il
committente puo' comunque recedere dal contratto se la sospensione si
protrae per un periodo superiore a un sesto della durata stabilita nel
contratto, quando essa sia determinata, ovvero superiore a trenta giorni
per i contratti di durata determinabile.
3. In caso di gravidanza, la durata del rapporto e' prorogata per un
periodo di centottanta giorni, salva piu' favorevole disposizione del
contratto individuale.
4. […], ai rapporti che rientrano nel campo di applicazione del
presente capo si applicano le norme sulla sicurezza e igiene del lavoro di
cui al decreto legislativo n. 626 del 1994 […] nonche' le norme di
tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali […]
Art. 67. Estinzione del contratto e preavviso
In vigore dal 18 luglio 2012
1. I contratti di lavoro di cui al presente capo si risolvono al
momento della realizzazione del progetto che ne costituisce
l'oggetto.
2. Le parti possono recedere prima della scadenza del
termine per giusta causa. Il committente può altresì
recedere prima della scadenza del termine qualora siano
emersi oggettivi profili di inidoneità professionale del
collaboratore tali da rendere impossibile la realizzazione
del progetto. Il collaboratore può recedere prima della
scadenza del termine, dandone preavviso, nel caso in cui
tale facoltà sia prevista nel contratto individuale di lavoro.
Art. 68. Rinunzie e transazioni
In vigore dal 18 luglio 2012
1. Nella riconduzione a un progetto dei contratti di cui
all'articolo 61, comma 1, i diritti derivanti da un rapporto di
lavoro già in essere possono essere oggetto di rinunzie o
transazioni tra le parti in sede di certificazione del rapporto di
lavoro di cui al Titolo VIII secondo lo schema dell'articolo 2113
del codice civile.
• Art. 69. Divieto di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
atipici e conversione del contratto
1. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa instaurati senza
l'individuazione di uno specifico progetto ai sensi dell'articolo 61, comma 1,
sono considerati rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
sin dalla data di costituzione del rapporto.
2. Qualora venga accertato dal giudice che il rapporto instaurato ai sensi
dell'articolo 61 sia venuto a configurare un rapporto di lavoro subordinato,
esso si trasforma in un rapporto di lavoro subordinato corrispondente
alla tipologia negoziale di fatto realizzatasi tra le parti. Salvo prova
contraria a carico del committente, i rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa, anche a progetto, sono considerati rapporti di lavoro
subordinato sin dalla data di costituzione del rapporto, nel caso in cui
l'attività del collaboratore sia svolta con modalità analoghe a quella svolta
dai lavoratori dipendenti dell'impresa committente, fatte salve le prestazioni
di elevata professionalità che possono essere individuate dai contratti
collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale.
3. Ai fini del giudizio di cui al comma 2, il controllo giudiziale è limitato
esclusivamente, in conformità ai principi generali dell'ordinamento,
all'accertamento della esistenza del progetto e non può essere esteso fino al
punto di sindacare nel merito valutazioni e scelte tecniche, organizzative o
produttive che spettano al committente.
• Art. 69-bis Altre prestazioni lavorative rese in regime di lavoro
autonomo
• In vigore dal 12 agosto 2012
1. Le prestazioni lavorative rese da persona titolare di posizione fiscale ai
fini dell'imposta sul valore aggiunto sono considerate, salvo che sia fornita
prova contraria da parte del committente, rapporti di collaborazione
coordinata e continuativa, qualora ricorrano almeno due dei seguenti
presupposti:
• a) che la collaborazione con il medesimo committente abbia una
durata complessiva superiore a otto mesi annui per due anni
consecutivi;
• b) che il corrispettivo derivante da tale collaborazione, anche se
fatturato a più soggetti riconducibili al medesimo centro
d'imputazione di interessi, costituisca più dell'80 per cento dei
corrispettivi annui complessivamente percepiti dal collaboratore
nell'arco di due anni solari consecutivi;
• c) che il collaboratore disponga di una postazione fissa di lavoro presso
una delle sedi del committente.
• La presunzione di cui al comma 1 non opera qualora la
prestazione lavorativa presenti i seguenti requisiti:
a) sia connotata da competenze teoriche di grado elevato
acquisite attraverso significativi percorsi formativi, ovvero da
capacità tecnico-pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze
maturate nell'esercizio concreto di attività;
b) sia svolta da soggetto titolare di un reddito annuo da lavoro
autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello minimo imponibile
ai fini del versamento dei contributi previdenziali di cui
all'articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233.
• La presunzione di cui al comma 1 non opera altresì con
riferimento alle prestazioni lavorative svolte nell'esercizio di
attività professionali per le quali l'ordinamento richiede
l'iscrizione ad un ordine professionale, ovvero ad appositi
registri, albi, ruoli o elenchi professionali qualificati e detta
specifici requisiti e condizioni. Alla ricognizione delle predette
attività si provvede con decreto del Ministero del lavoro e delle
politiche sociali, da emanare, in fase di prima applicazione,
entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione, sentite le parti sociali.
Scarica

le120515apprendistato progetto