Lezione introduttiva all’opera
Narrami o musa dell’ eroe
multiforme, che tanto vagò,
dopo che distrusse la rocca
sacra di Troia: di molti
uomini vide le città e
conobbe i pensieri . Molti
dolori patì sul mare nell’
animo suo, per acquistare a
sé la vita e il ritorno ai
compagni.
Ma i compagni neanche così li salvò
pur volendo: con la loro empietà si
perdettero, stolti, che mangiarono
i buoi del sole Iperione : ad essi
egli tolse il dì del ritorno. Racconta
qualcosa anche a noi o dea figlia di
Zeus.
Tutti gli altri, che
scamparono la ripida morte,
erano a casa, sfuggiti alla
guerra ed al mare: solo lui,
che bramava il ritorno e la
moglie lo tratteneva una
ninfa possente, Calipso,
chiara tra le dee nelle cave
spelonche, vogliosa d’ averlo
marito.
E quando il tempo arrivò,
col volger degli anni, nel
quale gli dei stabilirono che
a casa tornasse, ad Itaca,
neanche allora fu salvo da
lotte persino tra i suoi. Gli
dei ne avevano tutti pietà
ma non Poseidone:
furiosamente egli fu in
collera con Odisseo pari a
un dio, finché non giunse
nella sua terra.
I viaggi di Ulisse nel
Mediterraneo
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L'Odissea prende il nome dal protagonista Odisséo (Ulisse per i Latini),
l'eroe greco famoso per la sua intelligenza.
Il poema racconta il suo lungo viaggio (durato dieci anni) per ritornare a
Itaca, la terra natale, dopo l'espugnazione di Troia, a cui aveva contribuito
combattendo e ideando l'inganno del cavallo di legno.
L'Odissea si ricollega al ciclo di poemi epici che ha come sfondo la guerra di
Troia e comprende anche vicende successive alla morte di Ettore (episodio
conclusivo dell'Iliade)
Fanno parte di questo ciclo anche una serie di narrazioni sugli avventurosi
ritorni in patria degli eroi dalla guerra di Troia, in greco nostoi, cioè ritorni.
L'Odissea si può inserire in questo filone narrativo, di cui costituisce
l'esempio più illustre.
Per la ricchezza di eventi e vicende in cui il protagonista si trova coinvolto,
l'Odissea, pur essendo un'opera in versi, può essere definita il primo grande
“romanzo di avventure” della letteratura occidentale.
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L'errare di Ulisse da un luogo all'altro dura 9 anni; al 10° anno ritorna ad
Itaca; complessivamente, dunque, egli rimane assente da Itaca 20 anni (10
anni per la guerra di Troia + 10 di viaggi).
Ma l’Odissea racconta solo gli eventi accaduti nell’arco di 40 giorni,
durante i quali veniamo a sapere anche ciò che è avvenuto nei dieci anni
precedenti, attraverso la tecnica del flashback; l’intreccio del poema,
dunque, non coincide con la fabula, come avveniva nell’Iliade.
L'Odissea, composta di 12.000 versi e divisa come l'lIiade in 24 libri,
presenta, tre nuclei tematici:
1) La Telemachia (libri I-IV): Telemaco, figlio di Ulisse, non riuscendo a
mantenere il potere ad Itaca in assenza del padre, parte per raccogliere
notizie su di lui.
2) I viaggi di Ulisse (libri V-XII) contenenti il racconto delle
peregrinazioni dell'eroe nel Mediterraneo (a partire dal libro IX narrate in
prima persona attraverso un lungo flash back).
3) Il ritorno e la vendetta di Ulisse (libri XIII-XXIV): Ulisse torna a
Itaca e sconfigge i nobili che insidiavano il suo regno.
LA TELEMACHIA (LIBRI I-IV)
Libro I: giorno 1°
- giorno 1° - Il concilio degli dei. Atena si reca da Telèmaco ad Itaca.
Libro II: giorno 2°
- giorno 2° - Assemblea degli Itacesi. Partenza di Telemaco.
Libro III: giorni 3° e 4°
- giorno 3° - Telemaco a Pilo.
- giorno 4° - Telemaco a Fere.
Libro IV: giorni 5° e 6°
- giorno 5° - Telemaco a Sparta. Accoglienza di Elena e Menelao.
- giorno 6° - Telemaco è a Sparta e intanto a Itaca i Proci preparano un
agguato per ucciderlo al suo ritorno.
I VIAGGI DI ULISSE (LIBRI V-XII)
Libro V: giorni 7°- 31°
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- giorno 7°
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- giorni dall'8° al 12°
- giorni dal 13° al 28°
- giorni 29° e 30°
- giorni 31°
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- Mercurio intima a Calipso di lasciar libero Ulisse. Calipso comunica
tale ordina ad Ulisse.
- costruzione della zattera (tre giorni) e partenza da Ogigia.
- Ulisse per mare sulla zattera.
- Il naufragio: Ulisse alla deriva.
- Ulisse approda all’isola dei Feaci. NB: Era partito da Troia
con 12 navi, ognuna delle quali aveva circa 60 uomini; è
arrivato dai Feaci come naufrago solitario.
Libri VI - IX : giorno 32°
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- giorno 32°
- Libro VI: Ulisse naufrago si presenta a Nausicaa.
- Libro IX: Ulisse alla reggia di Alcinoo. Il racconto della lunga
permanenza presso Calipso.
- Libro IX: Il banchetto. Le gare in onore di Ulisse. Il canto di
Demodoco e il pianto di Ulisse.
Libri IX - XII : giorno 33°
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- giorno 33°
- Ulisse racconta le sue peregrinazioni (flashback). Ecco le tappe:
Libro IX:
- a Ismaro (in Tracia), presso i Ciconi, popolo ostile e bellicoso, Ulisse è attaccato;
perde 72 uomini;
- giunge presso i Lotòfagi, magiatori di Loto, che dona l’oblio (sulle coste della
Libia);
arriva presso i Ciclòpi, mostri antropofagi con un solo occhio (in Campania, nei
Campi Flegrei, oppure in Sicilia, ad Aci Trezza): nell’avventura con Polifemo,
perde 6 uomini, vi dimora 3 giorni;
Libro X
- giunge all'isola di Eolo, re dei venti (presso le isole Eolie o Lipari, in Sicilia): vi
dimora 30 giorni; dopo 9 giorni di navigazione, ormai in vista di Itaca, i
compagni di Ulisse aprono l’orcio che conteneva i venti contrari donato da
Eolo, e le navi tornano indietro, ma Eolo li caccia via adirato scatenando una
tempesta.
- è presso i Lestrìgoni, feroci cannibali (in Sardegna, presso le Bocche di
Bonifacio): perde 11 navi su 12 con tutti gli equipaggi;
- arriva nell’isola Eea (sul promontorio del Circeo), presso Circe, maga che
trasforma gli uomini in maiali. Ulisse si salva grazie all’aiuto di Ermes e Circe si
innamora di lui e libera i compagni: vi dimora 1 anno. Circe suggerisce di recarsi
nell’Ade ad interrogare l’indovino Tiresia.
Libro XI
- si reca nel paese dei Cimmeri, che abitano le terre non identificate dell’estremo
occidente, avvolte da nebbie perenni (storicamente erano un popolo che abitava
nei pressi del Mar Caspio), Ulisse scende nell'Ade, il regno dei morti, dove
interroga l’indovino Tiresia che gli predice il futuro;
Libro XII
- è di nuovo da Circe, per una breve sosta;
- naviga presso l’isola della Sirene (nel golfo di Napoli), che fanno naufragare i
marinai grazie al loro canto ammaliatore. Ulisse riesce ad ascoltare il loro canto
facendosi legare all’albero della nave e turando con la cera le orecchie dei
compagni;
- a fatica passa quasi indenne presso Scilla e Cariddi, i due mostri che
distruggono le navi che attraversano lo stretto di Messina; perde 6 uomini;
- giunge all'isola di Trinacria (la Sicilia), i compagni di Ulisse uccidono e mangiano
i buoi sacri al dio Elios (il sole); vi dimora 36 giorni. Ripartito, perde la nave e
tutti i compagni, per la tempesta scatenata dal dio, offeso;
- giunge naufrago nell’isola di Ogigia, dimora della ninfa Calipso, che si innamora
di lui e lo trattiene per 7 lunghi anni. L’ordine di Zeus, portato da Ermes,
obbliga Calipso a lasciare libero Ulisse, che costruisce una zattera e parte, ma
Poseidone scatena la tempesta che lo farà naufragare nell’isola dei Feaci.
IL RITORNO E LA VENDETTA DI ULISSE (LIBRI XIII-XXIV)
Libro XIII: giorno 34°
- giorno 34°
- Ulisse parte dalla terra dei Feaci e arriva ad Itaca.
Libro XIV: giorno 35°
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- giorno 35°
- Ulisse ospite nella capanna del porcaro Eumeo.
Libri XV e XVI: giorni 36°e 37°
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- giorno 36°
- giorno 37°
- Arrivo di Telemaco presso Eumeo.
- Riconoscimento di Ulisse da parte di Telemaco.
Libri XVII - XIX: giorno 38°
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- giorno 38°
- nella notte
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- Il ritorno di Telemaco a Itaca. Il cane Argo muore.
- Colloquio fra il mendicante e Penelope. Il riconoscimento di Ulisse da
parte di Euriclea.
Libri XX - XXIII: giorno 39°
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- giorno 39°
- Melanzio e Ctesippo offendono Ulisse. La prova dell’arco. La strage dei
Proci. la purificazione della casa. Riconoscimento di Ulisse da parte di Penelope.
Libri XXIV: giorno 40°
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- giorno 40°
- Incontro di Ulisse e Laerte. Incontro di Ulisse con il suo popolo.
Il consiglio degli Dei
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Gli Dei si sono riuniti
nelle sale della casa di
Zeus sull’Olimpo per
decidere la sorte di
Odisseo.
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La Dea Atena interviene a favore di Odisseo,
confinato su un’isola e trattenuto su di essa dalla
figlia di Atlante: la ninfa Calipso.
Zeus risponde alle parole di Atena spiegando il
perché di questo, dando la colpa a Poseidone
adirato con Odisseo per l’uccisione di suo figlio
Polifemo. Polifemo non l’uccide ma lo tiene
lontano dalla sua terra.
Zeus propone di unire il volere di tutti
gli Dei per convincere Poseidone
a rilasciare l’eroe.
 Atena propone di mandare Ermete
sull’isola Ogigia per comunicare alla ninfa
Calipso il volere di Zeus mentre lei
andrà a Itaca per incitare Telemaco
(figlio di Odisseo) a cacciare i Proci
dall’isola e a partire per informarsi
sul rientro del padre.
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Gli uomini
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Ulisse: figlio di Laerte e Anticlea, re di Itaca, è il protagonista del poema. è un eroe abile,
intraprendente, capace di adattarsi alle diverse situazioni. è al tempo stesso un guerriero
ma anche un esploratore curioso. Solo in parte corrisponde all’Ulisse presente nell’Iliade.
La nostalgia per la patria lontana e il desiderio di riabbracciare gli affetti familiari
contribuiscono ad arricchire di umanità la sua complessa figura.
Telemaco: figlio di Ulisse e Penelope. A vent’anni parte da Itaca alla ricerca del padre.
Laerte: anziano padre di Ulisse.
Alcinoo: re dei Feaci, abitanti dell’isola di Scheria. è un sovrano saggio e illuminato, che
accoglie benevolmente Ulisse e lo aiuta a ritornare in patria.
Demodoco: è l’aedo che canta le vicende di Troia alla corte di Alcinoo,
Tiresia: è l’indovino che nell’Ade predice il futuro ad Ulisse.
Le donne
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Penelope: moglie di Ulisse, donna bella e saggia, insidiata dai Proci.
Riesce a rinviare la decisione di risposarsi con lo stratagemma della tela:
promette di scegliere lo sposo al termine della tessitura di una tela che lei
creava di giorno e disfaceva di notte.
Nausicaa: giovane figlia di Alcinoo. Soccorre il naufrago sconosciuto
(Ulisse) approdato all’isola dei Feaci e lo porta alla corte del padre.
Il cane fedele
Argo: vecchissimo cane di Ulisse; muore alla vista del padrone che
ritorna dopo vent’anni.
I popoli e le creature magiche
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i Ciconi: popolo ostile e bellicoso, che risiede in Tracia, nella città di Ismaro.
i Lotòfagi: magiatori di Loto, che dona l’oblio. La loro terra è da collocare in Africa, probabilmente
sulle coste della Libia.
i Ciclòpi: mostri antropofagi con un solo occhio. La loro sede è stata collocata in Campania, nei
Campi Flegrei, oppure in Sicilia, ad Aci Trezza. Ulisse entra con alcuni compagni nella grotta di
Polifemo: occorrerà tutta l’astuzia di Ulisse per poter uscire dall’antro.
Eolo: re dei venti, ha la sua corte presso le isole Eolie o Lipari, in Sicilia. dona a Ulisse un otre che
contiene i venti contrari alla navigazione, ma i compagni di Ulisse, ritenendolo pieno di tesori lo
aprono e le navi tornano indietro.
i Lestrìgoni: feroci cannibali che vivono in Sardegna, presso le Bocche di Bonifacio.
Circe: è una maga, figlia del Sole, che trasforma gli uomini in maiali, ma diventa una fata benefica
dopo essere caduta ai piedi di Odisseo. Vive nell’isola Eea, identificata con il promontorio del Circeo
(la costa da Gaeta a Sperlonga si chiama ancora “Costa di Ulisse”.
i Cimmeri: popolo misterioso che vive nelle terre dell’estremo occidente, avvolte da nebbie perenni
(storicamente erano un popolo che abitava nei pressi del Mar Caspio). Qui Ulisse scende nell'Ade, il
regno dei morti,
le Sirene: creature con il corpo di uccello e il volto di donna che vivono su un’isola, da collocare forse
nel golfo di Napoli. Il loro canto ammalia i naviganti facendoli naufragare. Ulisse riesce ad ascoltare il
loro canto facendosi legare all’albero dellanave e turando con la cera le orecchie dei compagni.
Scilla e Cariddi: due mostri marini che impediscono il passaggio delle navi attraverso lo stretto di
Messina. Scilla ha infiniti tentacoli mentre Cariddi è un gorgo profondissimo.
Calipso: è una ninfa bellissima, che vive sull’isola di Ogigia (forse presso lo Stretto di Gibilterra).
Innamorata di Ulisse, cerca di trattenerlo presso di sé offrendogli il dono dell’immortalità.
Gli dei
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Atena: protegge Ulisse, permettendogli di ritornare a Itaca.
Poseidone: è nemico di Ulisse che gli ha accecato il figlio Polifemo.
Ermes: porta a Calipso l’ordine di Zeus di lasciare libero Ulisse.
Elios: è il dio Sole, che fa morire in un naufragio tutti i compagni di Ulisse,
perché hanno mangiato le carni delle mucche sacre a Elios.
Ulisse e i motivi del viaggio
In sintesi:
Il tema del viaggio è presente nella letteratura di tutti i tempi,
dall’antichità classica ai giorni nostri.
Nel mondo antico, numerosi miti parlano di viaggiatori: tra tutti i racconti
di viaggio, tuttavia, spicca quello che ha come protagonista Ulisse.
L’eroe, perciò, ha assunto, col tempo, il valore di un simbolo:
Ulisse è l’uomo intelligente, curioso di ogni esperienza, disposto a
rischiare per soddisfare il desiderio di conoscenza;
Ulisse è l’uomo sensibile agli affetti familiari, desideroso di approdare
finalmente alla patria tanto rimpianta: il suo viaggio, allora, rappresenta
l’esigenza di ritrovare le radici, di dare sicurezza all’esistenza.
Dal poema di Omero la figura di Ulisse è stata consegnata alla letteratura
successiva come “eroe della conoscenza” e “eroe del ritorno”
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Il poema è tutto pieno dell’elemento meraviglioso, cioè quel contenuto
fantastico ed irreale che si esprime nella descrizione di Circe, la bellissima
maga che trasforma gli uomini in porci, nella rappresentazione del Ciclope
temibile e mostruoso, nelle notizie sul frutto del loto che fa dimenticare ogni
cosa a coloro che ne mangiano.
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Questa materia così irreale viene descritta dal poeta con una tale precisione,
con una tale ricchezza di particolari realistici, che quel mondo
meraviglioso e irreale si presenta agli occhi del lettore quasi come il mondo
di ogni giorno.
Ulisse
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Ulisse e l'eroe della saggezza, dell'intelligenza, che di
fronte alle difficoltà e agli ostacoli riesce sempre a trovare la
via per superarli, pazientemente, senza «colpi di testa» ma
preparando prima un piano e portandolo dopo a
compimento.
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Inoltre Ulisse è dominato da una grande passione: il
desiderio di sapere, di apprendere, di conoscere luoghi
nuovi, usanze di popoli sconosciuti. Questa sua passione lo
mette spesso in situazioni difficili.
Ulisse
Ma Ulisse non è un personaggio dominato solamente da una
passione così elevata come è la brama di conoscere, Ulisse ha
anche passioni più comuni, passioni che hanno anche gli
uomini normali, di ogni tempo e di ogni paese: la nostalgia
della patria e l'ardente affetto per la famiglia.
Ulisse non fa che sognare, anche in mezzo alle delizie dell'isola
di Calìpso, la sua “petrosa Itaca” e la casa e Penèlope e il figlio
Telèmaco che ha lasciato bambino e da più di vent’anni non
vede. Qui è l’aspetto più umano dell’ Odissea, che diventa
appunto il poema del ritorno, in quanto esamina l'ansia e gli
stati d'animo di chi è lontano dalle persone e dai luoghi cari.
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Un mondo degli dei più attento al mondo degli
uomini (esigenza di giustizia nel mondo).
Un nuovo tema: la sopravvivenza del singolo al
posto dello scontro armato fra le masse.
I nuovi motivi: amore, rispetto, devozione,
ospitalità, equo compenso, corresponsabilità fra dei
e uomini per le sventure.
I nuovi valori dell’eroe: sopportazione, astuzia,
travestimento.
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Odissea di Omero