Una riflessione sul neopopulismo e sul suo rapporto con il popolare, il popolo e la democrazia “Populismo: una definizione indefinita per eccesso di definizioni” I. Diamanti, Sociologia del populismo, 14 ottobre 2010 Diamanti individua 10 modi di intendere oggi il populismo 1) Attori politici dell’estrema destra europea (esempio FN di Marine Le Pen ) 2) Partiti autonomisti (esempio Lega Nord) 3) Leader che investono sul dialogo immediato con i cittadini 4) Partiti personali (costruiti al servizio della leadership) 5) Trasformazione della politica in comunicazione (o immediatezza della comunicazione politica) 6) La stile comunicativo dei media Premia il volgare perché “fa audience” 7) e- democracy (o democrazia della rete) 8) Ogni forma di democrazia immediata (abolizione mediazione istituzionale tramite new media) 9) Movimenti antipolitici (o critici della forma politica attuale) 10) Le formazioni politiche non “tradizionali” in Italia (esempio: Forza Italia, Lega Nord) Quattro sono i punti in comune di tutte queste manifestazioni: 1. Rapporto diretto tra popolo e leader Stile diretto, “grossolano” ed emotivo 2. Richiamo al popolo sovrano 3. Elementi ideologici conservatori 4. Ampio uso dei media (soprattutto dei new media) Il “popolare” indica: = ciò che inerisce l’uomo comune = personaggio in vista (Philippe Marion, De la presse People au populaire médiatique) Con quale “popolare” abbiamo a che fare nel neopopulismo? A partire dagli anni ‘90 c’è stata: una tendenza alla personalizzazione = anteposizione del leader alle idee di partito (Annie Collovald, Le populisme: de la valorisation à la stigmatisation du populaire) Il leader è una persona che si è imparato a conoscere e, perciò, a fidarsi Un sempre maggiore richiamo alla cultura popolare (soprattutto nella gestualità esteriore) Presa sui gruppi sociali che vi si identificano Strumentalizzazione del popolare Serve a conferire legittimità alle idee del leader Annie Collovald, Le populisme: de la valorisation à la stigmatisation du populaire Collovald: «Esso [il richiamo alla cultura popolare] conferisce un’apparenza popolare e d’etica filantropica […]. L’obiettivo non è sovvertire l’ordine esistente nell’interesse dei più svantaggiati, ma nell’interesse di questi nuovi pretendenti [i leader populisti]. Fare del “populismo” per queste “avanguardie radicali” non consiste nella valorizzazione del popolo, ma si serve di esso per conferire una sembianza di legittimità sociale a una causa che, però, gli è estranea» People’s Party (USA) Socialismo Prime incarnazioni del populismo si facevano portavoce degli interessi della classe popolare = coloro che erano esclusi dalla rappresentanza politica Annie Collovald, Le populisme: de la valorisation à la stigmatisation du populaire Fondamento ideologico (partiti fondati sulla comunanza di stili di pensiero e obiettivi) Progressismo (partiti di sinistra) Fondamento carismatico Conservatorismo Strumentalizzazione del popolare (i partiti sono apparati al servizio del leader) (partiti di destra) Valorizzazione del popolare Riferimento plurale al popolo Valorizzazione della democrazia Riferimento al popolo in generale Antidemocraticità Populismo Neopopulismo Concezione plurale del popolo: Classe popolare (concezione ristretta) Insieme dei cittadini (concezione allargata) Si vuole che il popolo non sia escluso dal popolo Populismo democratico per una maggiore democraticità scompare l’ambivalenza semantica del termine popolo «è vero: [i populismi] offrono soluzioni semplici a problemi complessi, ma la loro semplificazione più carica di conseguenze consiste nell’idea che il “popolo” si possa definire in modo chiaro e rappresentare in maniera univoca» Jan Werner Müller, Nel nome del popolo Passaggio dalla concezione plurale alla concezione identitaria del popolo Conseguenza ESCLUSIONE e ESCLUSIVITÀ Dei gruppi non allineati all’identità del popolo Èlite (prospettiva cosmopolita) Stranieri Solo il popolo ha diritto a governare Pretesa di VERA DEMOCRATICITÀ Viktor Orbàn: premier appartenente al partito populista ungherese Attacco alla divisione dei poteri (CSM ungherese sotto controllo governativo) Attacco al pluralismo (monopolizzazione delle reti televisive) Attacco all’opposizione La democrazia nel populismo non è intesa in senso tradizionale Democrazia tradizionale «I cittadini sono uguali a livello politico, ma diversi nelle loro convinzioni, e per questo devono discutere pacificamente del loro bene comune prima di agire insieme» Hannah Arendt, cit. in Müller, Nel nome del popolo La democrazia populista poggia sul principio di uniformità del popolo Il popolo non ha bisogno di discutere Perché non può entrare in conflitto con se stesso Fine del dibattito politico Democrazia tradizionale ≠ democrazia neopopulista anche etimologicamente Democrazia δῆμος + κράτος ≠ populus populismo Derivazione etimologica: Daiomai = distribuire/ spartire (nello spec. il territorio) Insieme di persone che abitano (e gestiscono) un medesimo territorio δῆμος Derivazione etimologica: Pul.pul.us Rad. par-/ pal= mettere insieme (vd sscr. Pr-nâmi per par-nâmi) Comunità fondata sulla nazionalità comune dei membri populus Il neopopulismo esclude la democrazia tradizionale Passa il potere a un altro tipo di popolo Bisogna procedere a un giudizio comparativo Non può prescindere dal riconoscere: Negatività dell’esclusione Non totale originalità (Bruno Spampanato, La democrazia fascista ) Successi elettorali sempre più ampi in UE Partito dei pirati 9% alle regionali FN 17.9% alle presidenziali Movimento 5 Stelle 16% nei sondaggi Transizione alla post-democrazia Crouch (2003) Ilvo Diamanti: I populismi sono fenomeni ciclici di frattura Compaiono quando la presenza sociale dei partiti va in declino (cioè i partiti si iniziano a concentrare sulle sole istituzioni) Ilvo Diamanti: I populismo non sono un virus per la democrazia ma gli anticorpi della democrazia Riportano la democrazia rappresentativa al suo stato normale Cioè spingono a ristabilire un legame con i cittadini Problema: rischio autoimmunità Anziché riportare i partiti a interessarsi dei temi del dibattito pubblico potrebbero distruggere il dibattito pubblico I populismi non sono anticorpi ma sintomi Segnalano alla politica che bisogna cambiare approccio Il passaggio dal populismo al neopopulismo ha comportato cambiamenti nella relazione con il popolare e il popolo: Strumentalizzazione del popolare Omologazione identitaria del popolo In stretto rapporto con l’immediatezza politica Non riesce a ricomporre le differenze e perciò le esclude