NORMA VOLONTARIA UNI CEI EN ISO 50001:2011 ESC to exit Click to go on 1/27 UNI CEI EN ISO 50001 Lo standard internazionale ISO 50001, recepito dall’ordinamento italiano in UNI CEI EN ISO 50001 può rappresentare uno degli aiuti più efficaci per gestire l’energia dal punto di vista tecnico ambientale economico 2 UNI CEI EN ISO 50001 La norma consente: • di contribuire al raggiungimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico fissato al 2020 • di ridurre i costi energetici, facendo risparmiare denaro nel breve, medio e soprattutto lungo periodo. 3 UNI CEI EN ISO 50001 A livello internazionale proseguono i lavori, seguiti dal Comitato Termotecnico Italiano, per corredare la ISO 50001 di una serie di documenti a supporto per aiutarne l'applicazione. 4 Perchè implementare un SGE? • Riduzione dei costi attraverso: – Conoscenza, schematizzazione e razionalizzazione dei processi produttivi, – ottimizzazione dei comportamenti – gestione delle risorse. 5 Perchè implementare un SGE? • • • • Chiara identificazione del profilo di consumo Previsione accurata dei consumi futuri Migliore pianificazione del consumo energetico Ottimizzazione della fornitura di energia e dei relativi contratti di approvvigionamento. • Definizione e implementazione di piani di efficientamento energetico che permettono di accedere ad agevolazioni/incentivazioni (e.g. TEE) • Possibilità di integrazione con i sistemi gestionali esistenti. 6 Perchè implementare un SGE? • Miglioramento dell’efficienza energetica e mantenimento dei risultati ottenuti. • Riduzione del peso del “carbon foot print” • Riduzione dell’impatto economico della direttiva EU ETS, contrastando la potenziale discriminazione competitiva con i paesi emergenti 7 Caratteristiche dello standard • sostituisce il precedente standard tecnico UNI CEI EN 16001 • E’ applicabile a qualunque tipo di organizzazione, indipendentemente dalla complessità, dimensione e localizzazione geografica 8 Caratteristiche dello standard • Si applica a tutti i fattori che concorrono a determinare la prestazione energetica e che possono essere controllati e influenzati dall’Organizzazione 9 • Non definisce specifici criteri, nè impone limiti minimi quantitativi di prestazione energetica Caratteristiche dello standard • I requisiti dello standard sono coerenti ed armonizzabili con quelli delle altre norme utilizzate per altri sistemi di gestione, come la ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. 10 • si basa sulla metodologia consolidata PDCA (Plan, Do, Check, Act). Plan – Do – Check – Act • • • Plan: identificare aspetti energetici e obblighi legali, stabilire obiettivi e i relativi target. Do: assegnare risorse e responsabilità; accrescere la consapevolezza dell’organizzazione e fornire una preparazione adeguata; incoraggiare la comunicazione interna ed esterna; attivare controlli operativi. Check: definire un programma di monitoraggio della gestione energetica; identificare e gestire le eventuali non conformità; controllare le rilevazioni; effettuare verifiche interne sul sistema di gestione energetico. Act: esaminare il sistema di gestione dell’energia, da parte del top management, per predisporre potenziali migliorie e cambiamenti. Act Plan 11 Check Do ISO 50001:2011 e Plan – Do – Check – Act 4.4 Planning 4.4.1 General 4.4.2 Energy review 4.4.3 Energy Baseline 4.4.4 Energy performance indicators 4.4.5 Legal and other requirements 4.4.6 Objectives, targets and action plans 4.6 Checking performance 4.6.1 Monitoring, measurement and analysis 4.6.2 Evaluation of legal/other compliance 4.6.3 Internal audit 4.6.4 Nonconformities, corrective, preventive and improvement actions 4.6.5 Control of records 4.5 Implementation and operation 4.5.1 Competence, training and awareness 4.5.2 Documentation 4.5.3 Operational control 4.5.4 Communication 4.5.5 Design 4.5.6 Purchasing energy services, goods and energy 4.7 Review of the energy management system by top management 4.7.1 Inputs to management review 4.7.2 Outputs from management review 12 Responsabilità della Direzione • Definire la politica energetica • Nominare il rappresentante della Direzione ed approvare un gruppo di gestione energia • Mettere a disposizione le risorse umane tecnologiche e finanziarie 13 Responsabilità della Direzione • Identificare lo scopo ed i confini del SGE • Assicurare la definizione di obiettivi e traguardi • Assicurare l’appropriatezza degli indici di prestazione energatica • Considerare la prestazione energetica nei programmi a lungo termine • Assicurare che i risultati siano misurati e riportati sistematicamente • Realizzare riesami della direzione 14 Il RSGE Il RSGE ha il compito di: Assicurare che il SGE sia: a. b. c. d. Stabilito Implementato Mantenuto Continuamente migliorato 15 EM e RSGE EM ha un ruolo di supporto al decisore, ma non ha responsabilità nella realizzazione del miglioramento energetico RSGE ha responsabilità nella realizzazione del miglioramento della prestazione energetica attraverso la corretta implementazione del SGE 16 Formazione dell’EM e del RSGE RSGE deve essere consapevole: a. b. c. Dell’importanza della conformità alla politica, alle procedure e ai requisiti dell’SGE Del proprio ruolo, responsabilità, autorità ed impatto potenziale e reale delle proprie attività nel conseguimento della conformità ai requisiti dell’SGE Dei benefici di una migliore efficienza energetica NOTA: la stessa consapevolezza deve essere riscontrata in tutte le persone che lavorano per e per conto dell’organizzazione a qualunque livello di coinvolgimento 17 Formazione delle risorse che svolgono attività collegate ad usi energetici significativi oltre alla consapevolezza generale, come prevista per tutte le risorse, chi svolge attività collegate ad usi energetici significativi deve essere competente sulla base di appropriata istruzione, formazione, abilità e/o esperienza 18 (certificati di qualifica del personale per figure professionali specifiche quali conduttori/manutentori di centrali termiche o di impianti frigo….) Requisiti legislativi ed altri requisiti L’Organizzazione deve definire una procedura per sistematicamente individuare, accedere, comprendere, valutare l’applicabilità delle prescrizioni legislative e di quelle volontariamente sottoscritte dall’organizzazione in ambito energia 19 Analisi energetica – Energy Review cuore e anima dell’SGE la bontà dell’SGE dipende direttamente dalla bontà dell’Energy review 20 Analisi energetica – Energy Review inquadramento della complessità dell’organizzazione attraverso l’anagrafica delle: 1. Fonti e flussi di energia (+) 2. Aree energivore (-) 21 Analisi energetica – Energy Review L’Organizzazione deve: a) Analizzare l’uso ed il consumo dell’energia, basato su misurazioni o altri dati 22 b) Identificare le aree di uso significativo dell’energia, basandosi sull’analisi dell’uso e del consumo dell’energia c) Identificare, mettere in ordine di priorità e registrare le opportunità di miglioramento della prestazione energetica Analisi dell’uso e del consumo dell’energia deve comprendere: • Identificazione delle infrastrutture, apparecchiature, sistemi, processi e personale, che lavori direttamente o per conto dell’organizzazione, che influenzano significativamente uso e consumo dell’energia 23 • Identificazione delle variabili rilevanti (fattori di aggiustamento) che influenzano il significativo uso dell’energia (es: GG per climatizzazione invernale ed estiva) Analisi dell’uso e del consumo dell’energia deve comprendere: • Determinazione delle prestazioni energetiche attuali delle infrastrutture, apparecchiature, sistemi e processi collegati agli usi significativi dell’energia identificati 24 • Stimare usi e consumi energetici futuri Analisi energetica – Energy Review ad Ottobre 2011 è stato pubblicato il rapporto tecnico UNI CEI/TR 11428 • definisce i requisiti e la metodologia comune per le diagnosi energetiche e la documentazione da produrre • si applica a tutti i sistemi energetici, a tutti i vettori di energia e a tutti gli usi dell’energia • Non definisce requisiti specifici per le diagnosi energetiche relative ad edifici, processi produttivi, trasporti 25 Analisi energetica – Energy Review a Settembre 2012 è stato pubblicato lo standard tecnico UNI CEI EN 16247 -1 • definisce i requisiti e la metodologia comune per le diagnosi energetiche e la documentazione da produrre • si applica a tutti i sistemi energetici, a tutti i vettori di energia e a tutti gli usi dell’energia • è integrato dagli standard tecnici UNI CEI EN 16247-2; UNI CEI EN 16247-3; UNI CEI EN 16247-4 per la definizione di requisiti specifici per le diagnosi energetiche relative ad edifici, processi produttivi, trasporti 26 Consumo di riferimento – Energy baseline L’organizzazione deve fissare uno scenario di riferimento energetico, utilizzando le informazioni ricavate dal processo di “energy review”, considerando un periodo opportuno che sia rappresentativo degli usi e consumi dell’organizzazione 27 Consumo di riferimento – Energy baseline Variazioni delle prestazioni energetiche devono essere misurate in riferimento allo scenario di riferimento energetico definito 28 Consumo di riferimento – Energy baseline • • • Aggiustamenti allo scenario di riferimento energetico devono essere apportati nei seguenti casi: gli indicatori delle prestazioni energetiche (EnPIs) non riflettono più gli usi ed i consumi di energia dell’organizzazione sono avvenuti cambiamenti significativi nei processi, nelle attività, nella gestione secondo definiti metodi sistematici di riesame ed eventuale aggiornamento 29 Indicatori di prestazione energetica – Energy performance indicators (EnPIs) Gli indicatori delle prestazioni energetiche (EnPIs) sono valori calcolati oppure misurati, ma comunque quantitativi, delle prestazioni energetiche. Sono definiti dall’organizzazione come relazioni semplici, di solito un rapporto, tra i consumi di enrgia ed i fattori determinanti (e.g. energia consumata/unità di prodotto) oppure sono funzioni più articolate/complicate di più parametri che influenzano il consumo di energia destinata ad un determinato uso (e.g. gas naturale consumato in funzione dei gradi-giorno (GG) e delle reali ore di accensione di fiamma di un bruciatore ….) 30 Indicatori di prestazione energetica – Energy performance indicators (EnPIs) Gli indicatori delle prestazioni energetiche (EnPIs) devono essere riesaminati e comparati allo scenario di riferimento energetico definito quando opportuno 31 Obiettivi, traguardi e piani di azione obiettivi e traguardi documentati e adeguati alla complessità e caratteristiche dell’organizzazione, con riferimenti temporali definiti 32 obiettivi coerenti con la politica traguardi coerenti con gli obiettivi Obiettivi, traguardi e piani di azione Dettagliati e chiari piani d’azione devono essere definiti per rendere concretamente raggiungibili i traguardi collegati agli obiettivi 33 Obiettivi, traguardi e piani di azione I piani di azione devono contenere: • • • • Designazione delle responsabilità Termini temporali e mezzi per raggiungere i traguardi Definizione del metodo per verificare il miglioramento delle prestazioni energetiche Definizione del metodo per la verifica dei risultati Devono essere documentati e riesaminati ad intervalli definiti 34 Comunicazione Deve essere assicurata la comunicazione interna circa le prestazioni del SGE deve essere stabilito ed implementato un processo di comunicazione bottom –up per la raccolta di commneti e suggerimenti al fine del conseguimento del miglioramento del SGE L’organizzazione ha facoltà di decidere se comunicare o meno all’esterno circa le sue prestazioni energetiche 35 Documentazione L’organizzazione deve definire in modo documentato: Scopo e confini del SGE 36 Per Regolamento interno di RINA Services, l’Organizzazione deve predisporre un manuale del SGE Controllo operativo L’Organizzazione deve definire procedure e/o istruzioni operative di conduzione impianti, apparecchiarture, processi ed in generale attività collegate ad usi e consumi significativi di energia laddove la mancanza delle stesse potrebbe portare a compromettere i miglioramenti nella prestazione dell’energia definiti tramite obiettivi e traguardi 37 Progettazione L’organizzaione deve includere tra gli input di progettazione considerazioni energetiche e deve mantenere traccia registrata delle considerazioni ed assunzioni 38 Acquisto di servizi energetici, prodotti, apparecchiature ed energia L’organizzaione deve includere tra gli input di approvvigionamento considerazioni energetiche e deve mantenere traccia registrata delle considerazioni ed assunzioni 39 Monitoraggio, misurazione e analisi L’Organizzazione deve assicurare che le caratteristiche chiave della sua operatività che determinano le prestazioni energetiche siano sistematicamente: • • • Sorvegliate Misurate analizzate 40 Monitoraggio, misurazione e analisi • • • • • le caratteristiche chiave devono includere come minimo: Gli usi energetici significativi e gli altri risultati dell’analisi iniziale Le variabili significative correlate agli usi energetici significativi (fattori di aggiustamento) Gli indici di prestazione energetica L’avanzamento dei piani di azione La valutazione dei consumi attuali vs I previsti I risultati del monitoraggio e delle misurazioni devono essere registrati 41 Monitoraggio, misurazione e analisi L’organizzazione nella definizione del piano di monitoraggio e misure deve valutare la complessità ed individuare la strumentazione adeguata in termini di capacità di misura, di localizzazione, di accuartezza e ripetibilità della misura. 42 Opportuni piani di controllo, manutenzione, taratura e calibrazione della strumentazione di misura devono essere definiti ed implementati Altre attività di checking Come per I diversi sistemi di gestione le altre tipiche attività di checking sono: • • • Audit interni del SGE Gestione di NC, AC, AP Riesame della Direzione 43 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • descrivere e documentare i confini del sistema di gestione energia • registrare/archiviare ed aggiornare l’anagrafica delle infrastrutture, apparecchiature, sistemi e processi • registrare/archiviare ed aggiornare tutte le attuali fonti di energia (e.g.: gas naturale, gasolio, energia elettrica……) 44 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • descrivere i flussi delle diverse fonti di energia dall’ingresso, alle diverse trasformazioni, fino agli utilizzatori finali • registrare/archiviare ed aggiornare gli usi ed i consumi di energia passati e presenti • registrare/archiviare ed aggiornare le variabili rilevanti che possono influenzare in modo significativo l’uso ed il consumo di energia (e.g.: Gradi giorno per la climatizzazione) 45 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • registrare/archiviare ed aggiornare gli indicatori di prestazione energetica (EnPIs), sia nella definizione qualitativa che nella formula • registrare/archiviare ed aggiornare le funzioni di correlazione tra consumi di energia e vartiabili rilevanti correlate • possibilmente valutare la bontà delle funzioni di correlazione tra consumi e variabili significativamente correlate 46 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • registrare/archiviare ed aggiornare i valori passati e presenti degli indicatori di prestazione energetica (EnPIs) • registare la descrizione dello scenario dei consumi di riferimento (baseline) • registrare gli usi i consumi e i valori degli EnPIs dello scenario di riferimento 47 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • descrivere la localizzazione dei sistemi di misura dell’energia (o di grandezze correlate, tipo il flusso di combustibili) e delle variabili significativamente correlate, per singolo flusso di fonti di energia (e.g.: loop di misura fiscale del gas naturale nel punto di consegna dal distributore di rete e loop di misura interni ai sottoutilizzatori) • registrare/archiviare ed aggiornare l’anagrafica degli strumenti di misura utilizzati per la misura dei consumi di energia e delle variabili rilevanti significativamente correlate 48 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • registrare ed aggiornare scadenziari di controllo, manutenzione, taratura, calibrazione degli strumenti di misura utilizzati per la misura dei consumi di energia e delle variabili rilevanti significativamente correlate • registrare gli esiti delle operazioni di controllo, manutenzione, taratura, calibrazione degli strumenti di misura utilizzati per la misura dei consumi di energia e delle variabili rilevanti significativamente correlate • descrivere l’origine e quindi il tipo di dato registrato (e.g. se proveniente da misura, da calcolo teorico su dati specifici di targa, da stima basata su studi di settore) 49 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • in caso di dati provenienti da misura, correlare in modo univoco il dato al sistema di misura, al sistema di trasmissione, all’evntuale algoritmo di elaborazione • in caso di dati provenienti da calcolo, correlare il dato a documenti specifici richiamabili o allegabili (e.g.: data sheets del costruttore ….) • in caso di stime, correlare il dato al riferimento autorevole (e.g. standard tecnici riconosciuti, pubblicazioni, statistiche di settore), oppure registrare la descrizione dell’assunzione 50 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • elaborare previsioni di consumi energetici futuri • registrare ed aggiornare le assunzioni ed i criteri utilizzati per la definizione dei consumi energetici futuri • registrare gli scostamenti tra i consumi previsti e quelli reali • registrare le motivazioni degli scostamenti significativi • registrare le motivazioni di cosa viene considerato scostamento significativo 51 SISTEMA DI MONITORAGGIO Il sistema di monitoraggio deve sistematicamente e secondo le procedure ed istruzioni definite: • registare le opportunità di miglioramento della prestazione energetica • ordinare per priorità le opportunità di miglioramento della prestazione energetica individuate • registrare i criteri individuati per attribuire la priorità • possibilmente registrare i criteri di esclusione delle opportunità di miglioramento non praticabili 52