La radio digitale
Nuove tecnologie e servizi sperimentali RAI
ing. Luigi ROCCHI
Direttore Strategie Tecnologiche RAI
Introduzione
1. Diffusione (DAB, DAB+, DMB, DRM)
2. Produzione multimediale
3. Spettro radioelettrico
Conclusioni
Isimm - Università Roma Tre - Roma, 20 ottobre 2010
La Radio: il primo dei new media
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Novant’anni e non li dimostra!
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Solo pochi giorni fa, ricordando uno scherzo di cattivo gusto fatto a Moravia, Mario Vargas
Llosa aspetta di ascoltare dalla Radio la conferma di aver ricevuto il Nobel per la letteratura,
preannunciato dalla telefonata dell’Accademia Svedese delle Scienze
La Radio oltre ad essere stato il media che meno ha sofferto della crisi globale dello scorso
biennio, oggi si riprende a ritmi più sostenuti: +12,8% l’aumento della raccolta pubblicitaria
da inizio anno (contro un +7,7% della televisione ed un -8,4% della stampa periodica) ed è
seconda solo al web (+17,7%) (dati Nielsen, ottobre 2010)
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La Radio analogica non verrà sostituita da quella digitale: analogico e digitale
saranno affiancati su diverse bande di frequenza
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Per la Radio, il digitale risponde alla richiesta, non tanto di aumentare la quantità di
contenuti - come per la tv- , quanto di una maggiore qualità tecnica del servizio
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Il digitale e l’evoluzione tecnologica arricchiscono di nuove caratteristiche la Radio,
ne aumentano le possibili modalità di fruizione, mantenendone lo “specifico”:
comunicazione veloce, ascolto agevole, anche in mobilità, ricezione su tutte le
piattaforme (la radio si può sentire sul televisore e sul PC ma non viceversa!)
Lo “specifico” del digitale
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Per il Servizio Pubblico Rai il digitale comporta la possibilità di rivolgere maggior
attenzione all’utente-cliente-cittadino
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sempre più attivo nel processo decisionale e disposto a frammentare l’attenzione tra più
media
in grado di gestire ed ottimizzare il suo tempo libero come risorsa scarsa e sempre più
preziosa (es. sistemi PVR, pod-casting)
che può e vuole diventare parte attiva (es. blog, UGC)
che utilizza il media anche come strumento di lavoro (es. infomobilità)
Importanti risultati di copertura per il segnale di Isoradio si sono ottenuti in occasione del G8 de
L’Aquila, con la copertura delle autostrade A24 e A25, compresa la galleria del Gran Sasso
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Alcune caratteristiche dei media digitali
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Maggiore offerta e miglioramento della qualità tecnica;
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Contatto diretto e univoco con utente, con la possibilità di fornire servizi personalizzati;
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Interattività;
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Possibilità di memorizzare, fruire in forma ritardata, modificare i contenuti ricevuti e talora fornirne;
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Inclusione delle dinamiche della rete e delle logiche del social network
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Fruizione anyway, anywhere, any time
Ricevitore unico per DAB/DMB
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Una Task-Force WorldDMB con membri EBU ha definito i profili dei Ricevitori
Digitali:
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Profilo 1 – BASIC
 Standard Radio Receiver
 Ob. prezzo: 20 €
Profilo 2 - ADVANCED
 Display a colori
 EPG e servizi sul traffico
 Ob. prezzo: 50 – 70 €
Profilo 3 – HIGH
 Multimedia Receiver
 Video
 Ob. Prezzo: ~ 100 €
Mercato unico a livello europeo
Definite anche le caratteristiche dei ricevitori automotive (in-car)
DAB, DAB+ e DMB
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Caratteristiche principali del sistema DAB (Digital Audio Broadcasting), sono:
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elevata qualità dell’audio ricevibile, comparabile con quella del Compact Disc;
elevata robustezza del segnale, che consente la ricezione anche in situazioni molto critiche
(elevata immunità alle interferenze);
risparmio nell’uso delle risorse frequenziali, grazie alla possibilità di realizzare reti di
diffusione a frequenza unica di emissione (SFN/Single Frequency Network).
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La Rai ha avviato, a partire dalla metà degli anni ’90, ed in linea con il Contratto di
Servizio, la realizzazione di una rete di diffusione radiofonica in tecnica DAB che oggi
è composta da 18 impianti
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Il DAB è uno standard assai “maturo”, nato nei primi anni novanta. Più
recentemente (2006 e 2007) sono stati sviluppati due nuovi sistemi, che
condividono con il DAB la piattaforma di trasporto, ma che sono più efficienti per
quanto riguarda il sistema di codifica:
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il DAB+ che permette di moltiplicare per 2 o 3 il numero di programmi radio trasmessi nello
spazio di un blocco DAB tradizionale (equivalente a circa 1.5 MHz);
il DMB (Digital Multimedia Broadcasting) che consente di introdurre anche servizi tipo Visual
Radio e TV-mobile.
DAB: situazione in Europa
UK
Coverage:
Services:
Sales (accumulated):
DAB programmes
Data services
85%
454 DAB, 19 Data
10,000,000 devices
Simulcast on AM/FM Exclusive on digital
235
219
3
16
Germania
Coverage:
Services:
Sales (accumulated):
70%
146 DAB, 11 DAB+, 38 Data, 5 DMB
546,000 devices
DAB programmes
DAB+ programmes
DMB programmes
Data services
Simulcast on AM/FM Exclusive on digital
88
58
8
3
3
2
28
10
Sperimentazione Rai DAB/DMB
Mux Nazionale
Label
RADIOUNO
RADIODUE
RADIOTRE
GRPR
ISORADIO
RAI FD4
RAI FD5
BIFS TELEVIDEO
Tipo servizio
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DMB VISUAL-RADIO
Kbit/s
160
192
160
48
96
96
96
160
Mux RAI-RAS
Label
RADIOUNO
RADIODUE
RADIOTRE
SENDER-BOZEN RAI
RAS BAYERN 3
RAS BAYERN 4
RAS BAYERN 5
RAS RADIJOJO!
RAS DKULTUR
Copertura stimata
•
~35% della popolazione italiana
•
18 impianti di diffusione
Tipo
servizio
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB
DAB +
Kbit/s
160
160
192
160
160
192
96
160
96
Nota: nella zona di Roma è stata
sperimentata la diffusione da un
impianto/frequenza privato (Club DAB) di
un mux contenente anche programmi Rai
(area blu in figura)
Lo standard DRM
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Caratteristiche del DRM:
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Copertura di grandi aree territoriali (tipica dell’OM)
Qualità audio comparabile a quella in FM
Migliore ricezione (libera da interferenze)
Trasmissione dati (ad es. testi, figure e html)

Il DRM si propone come standard mondiale non proprietario. Nel 2000 ha ottenuto
il riconoscimento da parte dell’Unione Internazionale delle Comunicazioni (ITU) che
ha formulato un’apposita Raccomandazione (ITU-R BS.1514).

È in fase di standardizzazione il DRM+ per il quale si prevede l’utilizzo delle
frequenze della banda II-VHF, oggi in uso all’FM

I sistemi di Radio digitali possono essere considerati non in concorrenza tra loro, ma
per applicazioni complementari:
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il DMB/DAB+ potrà diventare il sistema con alta qualità, anche con contenuti video;
il DRM ha il grande vantaggio di coprire grandi aree territoriali con pochi impianti,
conseguendo la qualità dell’FM.
Sperimentazione RAI del sistema DRM

Milano Siziano: Copertura delle regioni Lombardia, Emilia, Piemonte e parte del
Veneto,Trentino Alto Adige e Friuli;

Roma Santa Palomba (attualmente non attivo) + Città del Vaticano (Onde Corte in
base ad un Accordo di sperimentazione con Radio Vaticana): Roma, parte del Lazio
e regioni limitrofe, zone della Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna che si affacciano
sul Tirreno
Milano Siziano
Frequenza:
693 KHz
Potenza Tx: 34 KW
Abitanti serviti: 13 Milioni
Roma Santa Palomba
Frequenza:
846 KHz
Potenza Tx: 20 KW
Abitanti serviti: 7 Milioni
Totale abitanti serviti: 20 MLN
Livelli di campo minimo
Area rurale: 53 dBµV/m
Area urbana: 60 dBµV/m
Copertura: ~35% della popolazione italiana
La radio, il web e le altre piattaforme

L’unione con il web rende possibile arricchire di multimedialità il
segnale radiofonico, ad esempio con informazioni o immagini legate al
programma e con video, ad es. riprese di web-cam nello studio.

Tutta la Radio in tasca  con l’applicazione Radio (oggi per i-phone,
presto anche per altri smartphone) è possibile ascoltare i programmi di
RadioRai in Italia ed all’estero in diretta streaming, consultare il
palinsensto e le schede di ogni programma, scaricare podcast, inviare
messaggi ai conduttori direttamente dallo smartphone

Si può accedere a contenuti radiofonici su web con PC (con opportuno
software per ricezione dati e decodifica audio) oppure con appositi
ricevitori in grado di connettersi direttamente alla rete Internet, anche
senza fili (ad es. utilizzando tecnologie di connessione come WiFi e
WiMAX).

I contenuti radiofonici sono fruibili in ambiente domestico anche sulle
piattaforme DVB sia terrestre sia satellitare

Sono infine disponibili servizi di diffusione diretta da satellite di canali
radiofonici (es. World Radio) fruibili anche in movimento (es. servizio
XM Radio negli USA con ricevitore di costo ~150$).
Frequenze per la Radio Digitale 1/2

Per i sistemi DAB/DAB+/DMB è previsto l’impiego della banda III-VHF e della banda L
(1450-1478 MHz)

In un blocco di diffusione, pari a circa 1,75 MHz, si possono inserire fino a:
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


Parte della capacità trasmissiva disponibile in un multiplex, può essere utilizzata per
diffondere:




DAB: 6-9 programmi audio per MUX (128 kb/s)
DAB+: 18-24 programmi audio per MUX (64-48 kb/s)
T-DMB: 10-15 programmi “visual radio” per MUX (80-96 kb/s)
guide elettroniche dei programmi (EPG);
dati specifici, ad esempio indirizzati ai navigatori satellitari delle autovetture (es. infomobilità
basata su protocollo T-PEG)
servizi per l’invio sincronizzato di immagine e testi con il programma in corso (Slide show e
Dynamic Label Service)
Il sistema DRM condivide le stesse frequenze dei servizi analogici in AM (300kHz-30
MHz). Per il DRM+, ancora in fase di standardizzazione, potrà essere in futuro
impiegata la banda II-VHF, oggi in uso all’FM.
Frequenze per la Radio Digitale 2/2

A seguito del progressivo switch-off delle reti televisive analogiche (entro il
2012), il canale 12 della banda VHF - III si renderà disponibile per i servizi
DAB/DMB. Per la Radio digitale sono disponibili nella Banda VHF anche “le
frequenze 6, 7 e 10 utilizzabili, fino a un massimo di due per area tecnica, in
funzione della configurazione finale” (delibera AGCOM 300/10/CONS del
28.6.2010)

Il Regolamento AGCOM per la Radio digitale (delibera 664/09/CONS)
prevede:
1 blocco per la programmazione di servizio pubblico;
2 blocchi per le emittenti nazionali;
fino a 11 blocchi, nei singoli bacini, per le emittenti locali
Conclusioni
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Per i prossimi anni la Radio digitale si affiancherà, senza sostituirla, alla fruizione
della Radio analogica FM

Nello sviluppo della Radio digitale sarà opportuno elaborare un Piano che tenga
conto di :


privilegiare le aree metropolitane più estese e di maggiore densità abitativa;

favorire l’utenza in mobilità coprendo prioritariamente le principali direttrici autostradali,
gli snodi cittadini e le vie a scorrimento veloce.

sfruttare la complementarietà con l’esistente sistema analogico

favorire la diffusione di ricevitori a basso costo

assicurare la partecipazione più ampia della emittenza radiofonica privata in una logica di
“sistema”.
Sviluppo delle Tecnologie per la produzione: nuovi sistemi a supporto della
produzione digitale e interattiva (es. epg, web-cam, slide-show);
La Radio: non un old media ma il primo dei new media!
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Luigi Rocchi