I miei ricordi
e rapporti
con la
matematica
Il mio primo incontro con la matematica non lo
ricordo molto bene.
Forse perché non è mai stata una delle mie
materie “preferite” durante i vari anni
scolastici; o forse perché non ho mai avuto
molto “feeling” con i numeri.
Alle elementari ho avuto la stessa maestra per
tutti e cinque gli anni che talvolta ha saputo
incuriosirmi sulle nozioni matematiche, ma la
maggior parte delle volte questa materia mi
incuteva paura…
Avevo paura di non riuscire a finire in
tempo il compito di classe..i compiti a
casa..di non capire alla perfezione un
argomento..di fare una brutta figura
con la maestra quando mi avrebbe
interrogato..e di conseguenza con i miei
genitori quando avrebbero visto la
valutazione negativa scritta
sul mio diario.
…..Non ho mai capito il
perché di queste mie
paure, di queste mie
ansie verso la
matematica…..
…Eppure mi ricordo che fin dalle elementari
mia mamma mi mandava a ripetizioni…che
sono poi durate per tutto l’arco delle scuole
medie e superiori.
Non penso sia colpa di qualcuno se non sono
predisposta alla matematica.. Ho sempre dato
il massimo di me stessa per riuscirci anche
perché, obiettivamente, mi scocciava molto il
fatto (soprattutto al Liceo) di avere un’ottima
media scolastica rovinata sempre
dall’insufficienza di matematica.
L’ultimo anno delle scuole
superiori, però, ho incontrato
una persona, un professore,
che rimarrà per sempre nel
mio cuore..
…E’ stato l’unico che è riuscito a
farmi capire che, anche se non
riuscivo nella sua materia, ciò non
significava che fossi un incapace o
dovevo preoccuparmi della media
scolastica. A lui interessava vedere
gli alunni impegnarsi e dare tutti
loro stessi durante le sue
ore..facessero gli esercizi a
casa..e, anche se non ci riuscivano,
“almeno ci avevano provato”.
Era la prima volta che mi capitava
di ascoltare e soprattutto
partecipare a una lezione di
matematica così attentamente e
con voglia di scoprire nuove cose..
Anche perché il professore
chiedeva sempre se qualcuno
non avesse capito qualcosa di
quello spiegato in classe e
non c’era quel timore di
dire:
“Io prof. Non ho capito
niente!”
Ho apprezzato molto
questo lato del suo
carattere..così aperto e
disponibile verso noi
studenti meno portati per
la matematica…
…e penso che se qualche altro
insegnante avesse avuto un
comportamento simile al suo
mi sarei “rimboccata le
maniche” qualche anno prima
per poter raggiungere la
sufficienza almeno una
volta….
Non ci sono riuscita, ma
grazie a questo personaggio
non ho passato l’ultimo anno
delle superiori a
preoccuparmi per le
valutazioni di matematica o
l’esame di stato…
Infatti il giorno della terza
prova, in cui c’erano due
esercizi di matematica, ero
tranquilla e ripensavo alle
parole delle ultime sue
lezioni…e per la prima volta
non ho più avuto paura
delle conseguenze di un
compito in classe.
MAGICAMENTE, non so come ci sono
riuscita, la parte di matematica della terza
prova si è avvicinata molto alla sufficienza
e il mio voto (se non l’intero esame) l’ho
voluto dedicare a lui… a quel fantastico
personaggio che mi ha fatto avvicinare un
po’di più alla matematica!
Il giorno in cui ho scoperto che
nel piano studi del mio corso di
Laurea era incluso anche un
esame di matematica mi sono un
po’spaventata e mi è venuto
come un nodo alla gola, data la
mia situazione…..
Fortunatamente, il modo in
cui è stato organizzato e
svolto questo corso mi ha
affascinato e fatto scoprire
nuovi programmi e nuovi
modi di imparare a lavorare
con la matematica…questa
materia tanto difficile, ma
tanto affascinante!!!
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presentazione pp matematica