Financial Risk Management:
introduzione
Cristina Soppelsa
Master Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Gestione
7 ottobre 2010
Agenda
 rischio e valore d’impresa
 rischi finanziari
tasso di interesse e curva dei tassi di interesse
tasso di cambio
 gestione dei rischi finanziari: i derivati
FRA
swaps
options
Rischio e valore d’impresa
Valore dell’impresa
attualizzazione dei flussi di cassa che ci si aspetta che
l’azienda sarà in grado di generare in futuro
Il rischio associato alla realizzazione di tali flussi può essere:
 incorporato nella stima dei flussi attesi (moltiplicando tali
flussi per la probabilità che gli stessi si realizzino)
 incorporato nel tasso di attualizzazione dei flussi
Rischio e valore d’impresa
Ridurre il rischio
Creare valore
Rischio: variazione di una grandezza rilevante in impresa in funzione
dell’incerta realizzazione di alcuni eventi
Gestire il rischio in impresa significa gestire l’incertezza sul valore
dell’impresa derivante da eventi non controllabili, limitando
l’esposizione a fonti di rischio non correlate con l’attività tipica
dell’impresa (es: variazione dei tassi di interesse o cambio):
 stabilizza il cash flow, aumentando il valore dell’azienda
 facilita la pianificazione finanziaria
 riduce le possibilità di incorrere in situazioni di tensione
finanziaria
 consente al manager operativo di focalizzarsi meglio sui suoi
Rischi finanziari
I fattori che originano rischi aziendali:





Rischio strategico
Rischio operativo
Rischio economico
Rischio di natura tecnologica
Rischi finanziari tasso di interesse
tasso di cambio
di commodities
Rischi finanziari
L’impresa crea valore “facendo il suo mestiere” (gestione
operativa) eppure la creazione di valore potrebbe essere subottimale se non gestisce gli altri rischi. Tali rischi, infatti, pur
essendo estranei alla gestione caratteristica d’impresa,
possono facilmente condizionare il reddito operativo e, in ogni
caso, rendere intollerabile la variabilità dei profitti complessivi
Sviluppo di strumenti per la gestione dei rischi finanziari
I rischi finanziari:
 rischio di tasso d’interesse
 rischio di cambio
 rischio di commodities
Rischi finanziari: tasso di interesse
Def: incertezza derivante dalla variazione del
conformazione della curva dei tassi di
riferimento all’impatto di tali mutamenti sui
futuri e sui valori di mercato delle attività
bilancio sulle gestioni produttive
livello e della
interesse con
flussi di cassa
e passività di
Andamento storico del tasso Euribor a 6 mesi
Curva dei tassi di interesse (Yield curve)
Def: la yield curve è la relazione tra il tasso di interesse e la
scadenza (time to maturity) di un debito associato ad uno
specifico prenditore di fondi.
Curva dei tassi di interesse a termine
(Yield curve)
Che cosa determina la forma della curva dei tassi di interesse a
termine?
La forma della struttura a termine dei tassi spot e dei tassi
forward dipende da 3 fattori:
A) le aspettative del mercato sul comportamento dei tassi di
interesse in futuro
B) il premio per il rischio
C) il ‘convexity bias’
A) Le aspettative del mercato sui tassi di
interesse in futuro
Parte a BT
Parte a MLT
Banche centrali
aspettative degli operatori
Queste aspettative dipendono dalla visione del mercato su:
1.
2.
3.
4.
situazione macroeconomica
direzione futura della politica monetaria
effetto di mean-reverting
fattori di lungo periodo
1. Situazione macroeconomica
Se il mercato si aspetta un aumento della crescita economica e
nella domanda di credito, allora si aspetta un aumento
dell’inflazione e dei tassi di interesse e viceversa.
Perché?
2. Direzione futura della politica
monetaria
In genere la Banca Centrale:
– agisce con politiche monetarie anticicliche, aumentando i tassi
ufficiali quando l’economia cresce velocemente e si
alimentano i rischi di inflazione, diminuendo i tassi ufficiali
quando l’economia si contrae e la carenza di domanda
alimenta i rischi deflazionistici.
– tende ad aggiustare gradualmente i tassi, per cui un primo
intervento sui tassi alimenta aspettative di interventi futuri.
Un primo rialzo dei tassi ufficiali crea l’aspettativa di ulteriori
rialzi, la parte a lungo della struttura a termine aumenta,
aumentando la pendenza della curva.
Nel momento effettivo del rialzo la pendenza si riduce per lo
spostamento verso l’alto della parte a breve
3. Effetto di mean-reverting
Quando i tassi sono eccezionalmente alti/bassi ritornano verso un
livello di equilibrio di lungo periodo
Quindi se la banca centrale dichiara che non interverrà sui tassi,
ma il livello attuale è eccezionalmente basso si aspetta
comunque un rialzo dei tassi
4. Fattori di lungo periodo
 Storia passata dell’inflazione del Paese
 Dimensione del debito pubblico e del deficit
 Indipendenza della banca centrale nella definizione della
politica monetaria
Se casi di iperinflazione in passato o alto debito pubblico o
tendenza del Governo a stampare moneta per finanziare il
debito (rischi inflazionistici più elevati) o scarsa indipendenza
della banca centrale (il Governo suggerisce la politica
monetaria a scopi elettorali), allora
i tassi a lungo tendono ad essere più alti e la pendenza della
struttura a termine tende ad essere positiva
B) Il premio per il rischio
L’evidenza empirica dimostra che gli investitori richiedono un
premio per il rischio sui titoli a lunga scadenza perché ritenuti
più rischiosi, che devono dare rendimenti più alti (rispetto ai
titoli a breve) perché i rendimenti sono più volatili.
Due spiegazioni:
 premio per la liquidità
(Il mercato dei titoli a lunga scadenza è meno
appetibile, per maggiori incertezze, difficoltà previsive per le scadenze più
lunghe, maggiore possibilità di perdite in conto capitale conseguenti a rialzi
imprevisti dei tassi)
 il rischio di un’attività dipende dalla sua sensibilità (covar.) a
fattori di rischio sistematico
C) Il convexity bias
Impatto della relazione non lineare prezzo-rendimento sulla
pendenza della struttura a termine.
Questo impatto è molto piccolo nella parte a breve della curva,
ma può essere molto significativo nelle scadenze più lunghe.
Se la curva prezzo-rendimento è positivamente convessa una
data diminuzione del rendimento aumenta il prezzo del titolo
più di quanto un aumento del rendimento della stessa
grandezza non lo faccia diminuire.
Il convexity bias aumenta all’aumentare della volatilità dei tassi di
interesse
Le principali teorie e le possibili
forme della struttura a termine
Teoria delle aspettative
La pendenza della struttura a termine dipende solo dalla
componente delle aspettative di mercato sui tassi di interesse
Le diverse forme riflettono le attese del mercato sull’andamento
futuro dei tassi di interesse
- Crescenti (incremento)/ Decrescenti (ribasso)/ Piatte
(invarianza)
Le principali teorie e le possibili
forme della struttura a termine
Teoria del premio per la liquidità: aspettative + maggior
rendimento per titoli con scadenza più lunga e minore
liquidità.
I tassi di mercato non riflettono solo le aspettative ma
incorporano anche i premi per il rischio che si riflettono sui
tassi di interesse.
In media nel lungo periodo i premi per il rischio sono positivi e
variano nel tempo.
La propensione al rischio degli investitori spinge i tassi a termine
ad essere sistematicamente più alti dei tassi a pronti attesi, di
un ammontare pari al premio per il rischio di detenere titoli
con scadenze più lunghe
Le principali teorie e le possibili
forme della struttura a termine
Teoria della segmentazione dei mercati
Preferenze degli investitori per alcuni intervalli di scadenze
Gli investitori hanno forti preferenze per obbligazioni con certe
scadenze piuttosto che altre (tipicamente quelle più brevi)
Le possibili forme della curva a termine
Curva Pendenza positiva
Ha spesso preceduto una ripresa economica.
Il mercato chiede tassi crescenti mano a mano che la scadenza si
allunga.
Una crescita economica comporta generalmente un rischio di
inflazione che la Banca Centrale mitiga con aumenti del tasso
di interesse
Curva dei tassi
Le possibili forme della curva a termine
Curva piatta: segna un rallentamento economico.
La curva si appiattisce quando la BC in una fase di restrizione
monetaria, alza i tassi
I tassi a BT aumentano in quanto riflettono l’aumento della BC, i
tassi a MLT diminuiscono, perché si abbassano le aspettative
inflazionistiche
Le possibili forme della curva a termine
Curva invertita
E’ un campanello d’allarme in quanto indica una recessione.
Quando i tassi a BT sono maggiori di quelli a LT, il mercato si
aspetta una diminuzione dei tassi di interesse e dell’inflazione,
in linea con un’economia che entra in una fase recessiva.
Previsioni di crescita economica
FMI
 Il Fondo monetario internazionale peggiora le stime sull'economia
Usa e avverte che il tasso di disoccupazione nella prima economia
mondiale continuerà a restare "ostinatamente elevato". L'Fmi ha
tagliato la proiezione sulla crescita di quest'anno al 2,6% a fronte di
3,3% stimato in luglio. Per il 2011 il Fondo vede un'espansione
limitata al 2,3% invece che il previsto 2,9%. "Lo scenario più
probabile per l'economia Usa è quello di una ripresa che prosegue
ma è lenta, con una crescita nettamente inferiore alle precedenti fasi
di ripresa, considerando l'ampiezza della recessione", si legge nel
World Economic Outlook semestrale del Fondo.
 L'Fmi sottolinea che la principale ragione per cui la ripresa Usa è
così debole è che la spesa per consumi resta fiacca ma ciò non può
sorprendere dato che il calo nel valore delle abitazioni, un tasso di
disoccupazione al 9,6% e la minore facilità del credito sono tutti
incentivi a risparmiare per i consumatori Usa.
Politica monetaria
Le politiche monetarie continuano ad essere differenziate in blocchi
Rischi finanziari: tasso di cambio
Definiamo tasso di cambio nominale il prezzo della valuta estera
in termini della valuta nazionale (certo per incerto)
Euro/Usd = 0,85
Euro/Usd = 1
Euro/Usd = 1,15
1000 Usd
1000 Usd
1000 Usd
1176 Euro (1000/0.85)
1000 Euro
869 Euro
Tasso di cambio
Definiamo tasso di cambio reale il rapporto tra il prezzo del bene
di produzione estera, espresso in valuta locale, e il prezzo del
bene di produzione nazionale, espresso in valuta locale
Siano: e = € / $
P$ = Il prezzo in $ del bene prodotto all’estero
P = Il prezzo in € del bene prodotto all’interno
R = e P$ / P
ll tasso di cambio reale è un indicatore della competitività
internazionale di prezzo
Tasso di cambio
R = e P$ / P
R è sempre maggiore di zero
R crescente testimonia una crescente competitività internazionale
di prezzo del produttore locale
R decrescente testimonia una riduzione della competitività
internazionale di prezzo del produttore locale
Tasso di cambio
Def: rischio degli operatori finanziari e commerciali la cui attività
comporta la compravendita o l’assunzione di impegni in divisa.
Rischio che, alla liquidazione dell’operazione, il corso della
valuta differisca da quello vigente al momento della
conclusione dell’accordo negoziale, sulla base del quale era
stata stimata la valutazione di convenienza economica.
Previsioni sul Mercato valutario
Tasso di cambio
Il tasso di cambio può essere fattore di rischio anche in
assenza di obbligazioni contrattuali denominate in
valuta:
 concorrenza con imprese estere esportatrici
 concorrenza con altre imprese domestiche che
direttamente o indirettamente acquistano gli input
necessari al proprio processo produttivo da imprese estere
 Autorità Monetarie modifichino la loro politica
d’intervento, con riflessi sulla domanda aggregata interna, in
relazione a variazioni del tasso si cambio.
La gestione dei rischi finanziari
 Definizione fonte di rischio
 Misurazione dell’esposizione
 Gestione del rischio
 definizione dei rischi finanziari da
monitorare:
1. Rischio di tasso d’interesse
2. Rischio di cambio
3. Rischio di commodities
 pari nel caso del rischio di cambio
all’ammontare in valuta
dell’esposizione e, nel caso del rischio
di tasso, all’ammontare del valore
nominale del debito per la durata di
applicazione del nuovo tasso
 attraverso scelte di gestione
industriale, politiche di indebitamento
ed operazioni finanziarie specifiche
(compravendite a termine, di future, di
opzioni e di swap)
La gestione dei rischi finanziari: i derivati
Def: strumento finanziario il cui valore dipende da quello di
un’attività sottostante (underlying asset), reale o finanziaria
Negoziati su:
 Mercati regolamentati
 OTC
I derivati: funzioni e principali tipologie
Funzioni
- Copertura (hedging)
di interesse
di cambio
prezzi materie
sistematico
- Speculazione
Tipologie
- FRA
- Swap
- Opzioni
FRA
Def: contratto a termine tra due soggetti che si impegnano a
scambiarsi un importo monetario pari alla differenza esistente,
a una data prestabilita, tra l’interesse prodotto da un tasso
variabile e un tasso fisso concordato, entrambi riferiti ad un
capitale nozionale
Fine: consente di definire e stabilizzare in anticipo il costo di un
debito. L’acquisto di un forward a tasso fisso permette di
neutralizzare le perdite (in termini di maggiori oneri finanziari)
registrate su un debito a tasso variabile derivanti da
andamento crescente dei tassi.
Swap
Def: contratto in base al quale due parti assumono il reciproco
impegno a scambiarsi pagamenti periodici su un capitale di
riferimento (detto nozionale) per un periodo di tempo
prefissato. Le più comuni tipologie di swaps hanno ad oggetto
tassi d’interesse (interest rate swaps) o valute (currency
swaps)
Fine: può essere utilizzato per trasformare una passività a tasso
variabile in una passività a tasso fisso. In questo modo
l’impresa si copre dal rischio di un aumento dei tassi
d’interesse. Perde tuttavia la possibilità di beneficiare di
un’eventuale loro riduzione. Analogamente i currency swaps
permettono di coprirsi dal rischio di cambio.
Opzioni
Def: contratti che, a fronte del pagamento di un premio,
attribuiscono al compratore la facoltà di acquistare o vendere
un'attività sottostante entro una certa data (opzione
americana) o alla data stessa (opzione europea) a un prezzo
prefissato. Le tipologie più comuni prevedono come
sottostante lo scambio di quantitativo di valuta a un
determinato tasso di cambio oppure lo scambio di un tasso
fisso con un tasso variabile
Fine: la facoltà che spetta al compratore di questo contratto
permette di essere coperti non solo in caso di rialzo/ribasso
dei tassi, ma anche di poter beneficiare di un eventuale
ribasso/rialzo degli stessi
I derivati a copertura del rischio di tasso
di interesse
Principali strumenti derivati per la copertura del rischio di tasso
d’interesse:
 FRA (Forward Rate Agreement): Contratto a termine
 IRS (Interest rate swap)
 OPZIONI SUI TASSI D’ INTERESSE
FRA (Forward Rate Agreement)
È un contratto in base al quale due controparti si accordano su di un
tasso di interesse fisso da applicare ad un capitale convenzionale
per un periodo futuro di durata specifica:
A scadenza si regola solo l’incasso o il pagamento della differenza tra
gli interessi calcolati con il tasso fissato e quelli calcolati con un
parametro di riferimento precedentemente stabilito (Euribor o
Libor).
Le imprese che si sono indebitate ad un tasso variabile e che
prevedono un forte aumento dei tassi di interesse nel breve periodo,
mediante l’acquisto di un forward possono riuscire a fissare il tasso di
interesse ad un livello giudicato vantaggioso.
FRA (Forward Rate Agreement)
Elementi costitutivi:
 l’importo nominale che è il valore da proteggere;
 il parametro di riferimento che è il tasso Libor/Euribor 3/6
mesi in cui è espresso il nozionale;
 il tasso FRA che è il valore con il quale confrontare il
parametro di riferimento per il regolamento del differenziale di
interesse;
 la durata del contratto (per gap a 3 mesi / 6mesi / 9mesi / 12
mesi).
FRA (Forward Rate Agreement)
Caratteristiche
x convenzione sono 2 numeri Es: 1x4
• il primo indica il periodo intercorrente tra la stipula del
contratto e la data di rilevazione del tasso variabile di
riferimento (fixing)
• il secondo indica il periodo intercorrente tra la stipula
del contratto e la data di scadenza dell’operazione
• il secondo meno il primo individua il periodo di
riferimento del tasso variabile.
Il F.R.A. “1x4” prevede tra 1 mese la rilevazione del
fixing di un tasso a 3 mesi, il “3x9” prevede tra 3 mesi
la rilevazione del fixing di un tasso a 6 mesi
FRA (Forward Rate Agreement)
Condizioni di mercato
I tassi fissi dei FRA corrispondono ai tassi impliciti incorporati
dalla curva dei tassi di mercato. Essi quindi riflettono le attese
del mercato circa l’evoluzione dei tassi monetari. Spetta
all’azienda valutare se quelle attese risulteranno ottimistiche
oppure no: nel primo caso, è opportuno prenotare i tassi
futuri, nel secondo è meglio attendere l’effettiva evoluzione
degli stessi.
FRA (Forward Rate Agreement)
Costo effettivo
Il FRA non comporta un esborso a pronti. Giunti alla data di
regolamento del contratto, si calcola il differenziale dovuto da
una delle due parti all’altra a seconda che il parametro risulti
superiore o inferiore al livello prefissato.
La liquidazione di tale flusso avviene materialmente all’inizio del
periodo di riferimento, mentre il corrispondente e teorico
finanziamento con base Euribor prevederebbe il pagamento
degli interessi alla fine di quel periodo: per tale motivo il
differenziale viene attualizzato ad inizio periodo, usando come
tasso di sconto lo stesso livello Euribor utilizzato per il calcolo
del differenziale medesimo.
Esempio di FRA
Un’impresa ha un finanziamento in Euro a tasso variabile (Euribor 3 m): 10 ml
Rivedibilità trimestrale del tasso: 13/6/2009, 13/9/2009 13/12/2009.
Previsto: rialzo tassi e aumento oneri finanziari.
14/2/2009 stipula un F.R.A. 4x7, dove paga il tasso fisso; il tasso corrente del
FRA 4x7 è 3.75%, il tasso variabile (Euribor 3 mesi) verrà rilevato il
13/6/2009.
13/6/09 il tasso è 4.25%.
Si calcola l’importo di regolamento utilizzando la seguente formula:
Differenziale=(T1-T0) x Nominale x gg/360
e lo si attualizza moltiplicandolo per 1/[1+(T1 x gg/360)]
Pertanto l’importo da regolare, a favore dell’impresa, sarà pari a:
[(4.25% - 3.75%) x 10.000.000 x 92/360] / [1+(4.25% x 92/360)] = 12.640
Nel momento del regolamento del differenziale l’impegno tra le controparti si
conclude.
Interest rate swap (IRS)
Def: è un contratto su tassi di interesse in base al quale due controparti
si impegnano a scambiare periodicamente dei flussi di liquidità
calcolati sulla base di:
- un tasso di interesse fisso predeterminato al momento della stipula
- un tasso di interesse variabile rilevato alle varie scadenze
- un ammontare nominale di riferimento
L’ammontare nominale di riferimento è l’importo sul quale verranno
calcolati i flussi di interesse dovuti da ciascuna controparte.
IRS
 Stipulando un IRS in cui si paga un tasso fisso e si incassa un
tasso variabile si può trasformare una passività a tasso
variabile in una a tasso fisso e quindi proteggersi da un rialzo
dei tassi.
 Viceversa stipulando un IRS in cui si incassa un tasso fisso e si
paga un tasso variabile si può trasformare una passività a
tasso fisso in una a tasso variabile e quindi sfruttare un
ribasso dei tassi.
IRS - Esempio
La società Corp X ha emesso un bond in euro per 100 mln di €
con scadenza 5Y, con cedola semestrale indicizzata al tasso
Euribor 6M.
Corp X paga:
- Euribor 6M semestrale (spread = 0)
- nozionale 100 mln a scadenza
Negli ultimi dieci anni la volatilità storica dell’Euribor 6M è stata
molto elevata (fino al 31%). Anche se il livello attuale
dell’indice è basso (0.95%), ritiene preferibile non esporsi al
possibile rialzo dei tassi.
IRS - Esempio
Per stabilizzare la variabilità futura dei flussi di cassa, Corp X
decide di entrare in uno swap con Bank Y che consenta di
fissare gli oneri finanziari.
Dettagli dell’IRS:
IRS a 5Y, nozionale 100 mln, tasso swap 2.44%
Corp X: paga un tasso fisso semestrale fino a scadenza
Bank Y: paga Euribor 6M ogni 6M fino a scadenza
Rischio di cambio
Def: rischio degli operatori finanziari e commerciali la cui attività
comporta la compravendita o l’assunzione di impegni in divisa.
Rischio che, alla liquidazione dell’operazione, il corso della
valuta differisca da quello vigente al momento della
conclusione dell’accordo negoziale, sulla base del quale era
stata stimata la valutazione di convenienza economica
La relazione tra tasso di cambio nominale tra la valuta A e la
valuta B (TcAB) ed il corrispondente tasso di cambio tra valuta
B e valuta A (TcBA) è dato, semplicemente, da:
Tc AB = 1 / Tc BA
Tc € $ = 1 / Tc $ €
I derivati a copertura del rischio di
cambio
 FRA o Contratto a termine
 Domestic Currency Swap
Contratto a termine
Con il contratto a termine viene determinato un cambio (cambio
a termine) per l’acquisto o la vendita di valuta estera ad una
scadenza prestabilita.
Il contratto a termine prevede la consegna, alla scadenza, della
divisa del contratto con il relativo addebito/accredito del
controvalore al cambio prestabilito.
Il cambio alla scadenza (cambio a termine) viene calcolato sulla
base del cambio a pronti vigente al momento della stipula del
contratto, aumentato o diminuito di un margine (“premio” o
“sconto”, secondo le condizioni del mercato) che deriva dal
differenziale dei tassi tra le due divise oggetto della
negoziazione.
Contratto a termine
 Divisa sottostante: E’ la valuta estera che verrà acquistata
(import) o venduta (export) a termine
 Scadenza: E’ la data valuta in cui verrà acquistata (import) o
venduta (export) la valuta estera
 Importo del contratto: E’ la quantità di valuta che verrà
acquistata (import) o venduta (export) a termine.
 Cambio Spot: si tratta del cambio a pronti vigente al
momento della stipula del contratto
 Premio/depremio: Margine in aumento/diminuzione
applicato sul cambio a pronti (dipende dal diff. Tassi)
 Cambio a termine: Si tratta del cambio ( cambio spot
aumentato o diminuito del premio) al quale verrà acquistata
(import) o venduta (export) la valuta estera alla scadenza
prefissata.
Contratto a termine
 Destinatari: imprese importatrici ed esportatrici.
L’impresa che opera con l’estero viene a trovarsi
esposta alla fluttuazione dei corsi del cambio, per le
posizioni di debito e di credito denominate in valuta
estera, e pertanto, pone tra i suoi principali obiettivi
quello di annullare o minimizzare il rischio collegato
alle predette fluttuazioni
Contratto a termine - esempio
Contratto a termine Import
Importatore che dovrà effettuare fra 3 mesi un bonifico in
dollari pari a 1.000.000 $
Attraverso un contratto a termine import può fissare il cambio in
data odierna
Cambio spot: 1,3351
Importo: 1.000.000 $
Scadenza : 07/03/2005
Premio/Depremio: +0.0002 (calcolato in base al differenziale tra
il tasso sulla valuta e il tasso euro per i giorni di durata del
contratto)
Cambio a termine: 1,3353
Mi sono coperto dal rischio di cambio in aumento
Contratto a termine - esempio
Contratto a termine Export
Esportatore che riceverà un pagamento in dollari fra 3
mesi a 1.000.000 $
Attraverso un contratto a termine export può fissare il cambio in
data odierna
Cambio spot: 1,3368
Importo: 1.000.000 $
Scadenza : 07/03/2005
Premio/Depremio: +0.0014 (calcolato in base al differenziale
tra il tasso sulla valuta Usd e il tasso euro per i giorni di
durata del contratto)
Cambio a termine: 1,3382
Mi sono coperto dal rischio di deprezzamento del dollaro
Domestic Currency Swap
Def: contratto con il quale le parti si impegnano a versare
o a riscuotere a una data prestabilita un importo
determinato in base al differenziale del tasso di cambio
contrattuale e di quello corrente alla data di scadenza
dell’operazione (BdI)
DCS è un accordo tramite il quale due parti si scambiano
un determinato importo denominato in valuta ad una
data iniziale, con la promessa di riscambiarsi ad una
data futura lo stesso importo in uguale valuta
DCS
Due controparti, aventi delle posizioni di uguale
ammontare ma di segno opposto nella stessa valuta,
annullano i rischi di cambio connessi a tali posizioni.
Generalmente, in un contratto domestic currency swap le
controparti sono costituite da un esportatore e da un
importatore, i quali desiderano prefissare il valore del
tasso di cambio al quale verranno regolati loro
rapporti in valuta. Naturalmente, l’interesse ad
intraprendere il contratto è reciproco quando
l’esportatore teme una possibile svalutazione del suo
credito e l’importatore una rivalutazione del suo
debito.
DCS - esempio
Un’azienda esportatrice deve incassare tra 3 mesi una fattura di
importo pari a US$5.000.000. L’azienda stipula, con una banca
un DCS con durata 3 mesi che prevede un tasso di cambio alla
scadenza pari a 1,3514 US$ per Euro.
Alla scadenza: il tasso di cambio Us$/Eur < 1,3514
e pari a 1,3
 l’azienda incassa dal proprio cliente la fattura per Us$
5.000.000 che trasforma in euro al cambio corrente
incassando quindi Euro 3.846.154;
 paga alla banca un importo pari Euro 146.154 dato da:
Usd5.000.000 * (1/1,30 –1/1,3514) Eur/Usd;
 consegue quindi un introito netto di Euro 3.700.000
(3.846.154 -146.154) pari al controvalore in Euro dell’importo
di Usd5.000.000 convertito al tasso prefissato.
DCS - esempio
Alla scadenza: il tasso di cambio Usd/Eur > 1,3514
e pari a 1,4
 l’azienda incassa dal proprio cliente la fattura per
Usd5.000.000 che trasforma in euro al cambio corrente
incassando quindi Eur 3.571.429;
 riceve dalla banca un importo pari a Eur 128.571 dato da:
Usd5.000.000 * (1/1,40 –1/1,3514) Eur/Usd;
 consegue quindi un introito netto di 3.700.000 (3.571.429 +
128.571) pari al controvalore in euro dell’importo di
Usd5.000.000 convertito al tasso prefissato.
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Tasso di cambio