LA SCULTURA GRECA IN ETA’ ARCAICA
La maggior parte delle sculture di età arcaica si possono ricollegare alle
esigenze di culto ed erano infatti spesso connesse con l’architettura.
Esse erano spesso elementi decorativi del tempio, simulacri di divinità
poste nelle celle, monumenti votivi nei santuari o segnacoli tombali
raffiguranti il defunto.
Le sculture di grandezza naturale o più grandi del naturale non si ebbero
prima del VII sec. A.C. , gli atteggiamenti e l’aspetto erano desunti
dall’Egitto e dalla Mesopotamia.
KOUROS:
Giovane uomo in posa
rigidamente frontale,
nudo.
E’ il simbolo di un ideale
eroico e atletico di uomo
che mostra la sua forza e
fierezza
Rappresentazione
dell’anatomia
KORE:
Giovane donna in piedi
vestita, spesso con un
braccio piegato in atto di
portare un’offerta.
E’ il simbolo della bellezza
femminile e della
prosperità, le vesti
attenuano la fisicità della
figura.
Rappresentazione del
panneggio.
Gli stili del periodo arcaico
Stile dorico:
si affermò
nella zona del Peloponneso , lo
stile squadrato è dovuto alla
tecnica scultorea simile a quella
egizia. Le linee anatomiche
sono incise
Aspetti comuni:
• L’immagine non è realistica
ma stilizzata.
• La postura è rigida non c’è
movimento.
Stile ionico:
si differenzia
dal dorico nel ricomporre le
vedute in maniera circolare,
arrotondando tutti gli spigoli
ottenuti dall'incontro dei
diversi piani, creando una
struttura cilindrica.
Stile attico: si affermò
nell’area di Atene, molte
sculture furono ritrovate nella
«Colmata persiana», sotterrate
nella zona dell’acropoli. Le
forme sono morbide, le
superfici levigate.
• Capigliature elaborate «a
treccine»
• Descrizione anatomica nel
kouros e delle vesti nella
kore.
• Non c’è espressione ma il
«sorriso arcaico»
VERSO LO STILE CLASSICO 480-450 A.C.
LO STILE SEVERO
-Sono ormai raggiunti la padronanza
anatomica e la rappresentazione
realistica del corpo.
-Si introduce il movimento , anche
grazie agli sviluppi della bronzistica.
-Assenza di espressione
Discobolo: figura a due dimensioni, costruita
linearmente e geometricamente. I muscoli
tesi sono tutti coinvolti nello sforzo: forte
tensione del corpo che contrasta con il volto
inespressivo
Efebo. Ponderazione: parte destra dinamica,
Sinistra statica
Canone : (dal greco kanon=regola) viene definito
come l'insieme di norme rigorose che hanno lo scopo
di ottenere un equilibrio compositivo in modo da
giungere ad opere che appaiano perfette e
armoniosamente proporzionate.
Ponderazione: distribuzione del peso del corpo.
IL SIMBOLO DELL’ETA’ CLASSICA: DORIFORO DI POLICLETO 450 a.C.
Equilibrio . Ogni movimento di una singola parte
si ripercuote nell’insieme
Le vicende storiche
Il V sec. ( il periodo dello sviluppo dello stile classico) fu il secolo di ATENE, dal
450 a. C. la citta’ fu guidata da Pericle, nacquero in questo periodo la democrazia
e la filosofia.
Nel 431 a.C. , quando Atene era al culmine della sua potenza, iniziò la guerra del
peloponneso , combattuta contro Sparta , che ebbe conseguenze disastrose per
la città di Atene, alla democrazia si sostituì un regime oligarchico sorretto con le
armi . Sparta vincitrice governò per breve tempo.
La guerra e la peste indussero i greci a rivolgere i propri pensieri non più ai
grandi ideali ma alle piccole cose quotidiane e a ricercare in esse la propria
felicità
In arte il «ripiegamento intimista « indusse gli artisti a rappresentare gli dei che meglio
potessero esprimere i sentimenti più intimi dell’uomo, le sue debolezze e fragilità.
IL TARDO CLASSICISMO DEL IV SEC A.C.
Il ritmo morbido e sensuale
di Prassitele ( il
ripiegamento intimista)
350 A.C.
La drammaticità e la
passione di Scopa ( la
maniera patetica) 350 A.C.
Il pathos (la capacità di coinvolgere
emotivamente lo spettatore) diventa
una novità formale alternativa alla
solennità classica e sarà molto utilizzato
nel periodo ellenistico.
LISIPPO : Verso l’ellenismo
Nel 338 A.C. la grecia diventa un protettorato macedone.
Nel 336 A.C. sale al trono Alessandro Magno
APOXYOMENOS circa 322 a.C
-Nuova connessione tra le parti :
metà del corpo è in riposo e l’altra
metà è in azione ( non c’è più il
chiasmo) questo nuovo rapporto
è definito ANTITETICO e crea un
equilibrio instabile (movimento).
-Il canone di proporzionalità è
diverso da quello di Policleto. La
testa è più piccola.
-Il punto di vista ottimale non è
più quello frontale, la scultura
conquista lo spazio che la
circonda.
- Lisippo non crea un modello
ideale sempre valido ma si ispira
alla varietà della natura.
ERCOLE FARNESE 330 a.C.
Ellenismo: Altare di Pergamo
La storiografia artistica è solita indicare come
età ellenistica gli anni che vanno dalla
scomparsa di Alessandro Magno 323 a.C. alla
battaglia di Azio (31 a.C) che segna l’inizio
dell’ascesa di Augusto .
Il grande impero si frantuma in tanti stati e il
regno di Pergamo è uno dei regni più ricchi e
colti.
Nel periodo compreso tra il 166 a.C. e il 156 a.C., l'altare fu totalmente completato.
L’ALTARE è dedicato ad Athena e Zeus
ETA’ ELLENISTICA
Galata morente e il Galata suicida. La disposizione delle figure suggerisce un moto
ascensionale (rosso) e uno discendente (blu).
Il linguaggio patetico fu usato per rappresentare il nemico vinto
LAOCOONTE
La sofferenza è evidente non solo nei volti ma anche nei corpi, è esaltata la potenza espressiva del
corpo
La composizione è simmetrica nella forma ma non dal lato emotivo, la parte sinistra è più drammatica
di quella destra.
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LA SCULTURA GRECA , evoluzione