Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo LA FORMAZIONE DEI NUOVI EVANGELIZZATORI La preparazione alla vita matrimoniale Catechesi per i fidanzati Potenza 16 marzo 2012 Giovani e preparazione al matrimonio Il cambiamento che ha investito le modalità con cui le giovani coppie vivono il periodo che precede il matrimonio pone interrogativi sul significato dei cosiddetti corsi di preparazione al matrimonio, sulla loro diffusione e sui modelli formativi ad essi sottesi. Progettare nell’epoca della precarietà Incertezza esistenziale Difficoltà a compiere scelte rilevanti e irreversibili Dimensione del rischio Ricerca di libertà senza vincoli e scelte non autentiche Percorsi di preparazione al matrimonio Recente indagine promossa da: Ufficio Nazionale della CEI per la Pastorale della Famiglia ed esperti del CISF. 512 percorsi in 50 Diocesi Italiane 192 questionari dagli Uffici Diocesani di Pastorale Familiare 287 interviste ad operatori e/o formatori Percorsi di preparazione al matrimonio Ogni anno in Italia: quasi 9600 corsi nelle realtà ecclesiali; ogni corso, in media coinvolge 7,3 adulti con il ruolo di animatori e/o formatori e di 20 coppie di fidanzati; sono coinvolti ben 70000 animatori e formatori e più di 190.000 coppie di fidanzati. Caratteristiche Percorsi di Preparazione al matrimonio In media 11 incontri (da ≤ 6 a ≥16); Principali figure di riferimento: parroco (presente nell’84% dei percorsi); coppia di sposi (81% dei percorsi). Modalità di conduzione Nord: + lavoro di gruppo e/o forma assembleare (48%); Sud + diffuso il modello tradizionale, quasi scolastico, della sola formula assembleare. Età e pratica religiosa + del 50% > 30 anni Al Nord > 35 anni 26% si ritiene praticante; Convivenze e preparazione al matrimonio Una coppia su tre vive già una relazione di convivenza al Nord 52% al Centro 29% al Sud 6% Questioni aperte Formazione specifica per gli operatori; Modulare e diversificare i percorsi formativi Identificare “buone pratiche” Ripensare la pastorale familiare Incentivare iniziative di formazione che accompagnino il cammino affettivo della persona e della coppia Punti forti dei percorsi di preparazione al matrimonio Ruolo importante Si sono diffusi sul territorio in modo capillare Hanno creato una cultura, una consuetudine Hanno aperto nuove prospettive Il Magistero FAMILIARIS CONSORTIO 1981, p. IV, nn. 65-66 Accompagnamento progressivo L’evangelizzazione in futuro dipenderà dalla chiesa domestica Responsabilizzazione Preparazione: remota – prossima - immediata Il Magistero DIRETTORIO DI PASTORALE FAMILIARE 1993, cap. III, nn. 37-61 1. Valorizzare tutto il tempo del fidanzamento 2. con spirito missionario 3. nella dimensione vocazionale 4. attraverso itinerari di fede Preparazione particolare e immediata La preparazione particolare e immediata al Sacramento del Matrimonio deve, da una parte, proporre autentici “itinerari di fede”, in grado di evitare ogni alternativa tra “i valori umani” e i “contenuti cristiani” del matrimonio, integrandoli armonicamente in un unitario e progressivo cammino di formazione alla luce della rivelazione; dall’altra parte, si tratta di favorire un nuovo incontro dei fidanzati con la Chiesa e un loro inserimento nell’esperienza di fede, di preghiera, di carità e di impegno nella comunità cristiana. (Direttorio di pastorale familiare, n. 52) Itinerari educativi e di fede Proprio perché itinerari educativi e di fede, gli incontri non si riducano a cicli di lezioni di conferenze, essi siano momenti di evangelizzazione e di catechesi, aprano alla preghiera e alla vita liturgica, orientino e spronino alla carità, sappiano anche coinvolgere e interessare i fidanzati così da aiutarli e stimolarli a fare una significativa esperienza di fede e di vita ecclesiale. Non si tralasci neppure di valorizzare l’apporto che i fidanzati stessi possono offrire per una più adeguata azione pastorale… In ogni caso sarebbe importante che, anche a tale riguardo, su tutto il territorio della Diocesi si segua una prassi unitaria. (DPF n. 59 e 62) “Descolarizzare” i percorsi di formazione È necessario fare uno sforzo per "descolarizzare", per così dire, i percorsi di formazione, per differenziarli e personalizzarli. Si tratta di inventare itinerari di crescita nuovi che si avvalgano anche di incontri individuali e di coppia, favoriscano la condivisione di temi e valori, siano arricchiti da testimonianze significative. Un cammino graduale e continuo Educazione affettiva degli adolescenti Accompagnamento degli innamorati Preparazione al matrimonio cristiano Verso le nozze Formazione permanente delle giovani coppie di sposi Un cammino graduale e continuo Per fare questo è necessario fare una proposta educativa alla coppia che inizia il suo percorso di crescita e di maturazione. Un ruolo fondamentale, al riguardo, può essere svolto dalle coppie di laici disponibili ad accogliere e ad affiancare i giovani nel loro cammino d’amore. In un percorso di accompagnamento dei fidanzati verso il matrimonio non si può avere la pretesa di affrontare in modo esaustivo tutti i temi che interessano il matrimonio cristiano e la vita di famiglia; è importante però dare una panoramica sufficiente degli aspetti essenziali della relazione di coppia, del matrimonio cristiano e dello stile di vita che caratterizza una famiglia cristiana. Ed è importante suscitare la curiosità e il gusto di approfondire tali tematiche perché sentano che la proposta di vivere la propria storia di amore alla luce di una vocazione divina conferisce pienezza e fascino al progetto di vita coniugale e familiare Dall’innamoramento alla fedeltà ad una vocazione la prospettiva del matrimonio cristiano deve spostare l’attenzione prevalentemente sulla vocazione ad accogliere la persona nella sua verità, ricca e povera insieme, e ad orientare le scelte nella logica dell’amore, che è capace di superare anche le inevitabili fragilità dei sentimenti: dall’innamoramento all’amore – dal sentimento al sacramento. Una relazione umanamente matura La materia prima del sacramento del matrimonio è la relazione tra gli sposi: una relazione matura, improntata al rispetto vicendevole della personalità e della storia di ognuno dei due, capace di accogliere la diversità e di valorizzarla come ricchezza; una relazione tra due persone libere. Il lieto annuncio di Dio sull’amore umano Partendo dai testi biblici, è opportuno delineare la visione radicalmente positiva della Rivelazione sull’amore umano. Il matrimonio, “via di santificazione” Il nuovo rito del Matrimonio inizia con la memoria del Battesimo. Già nel Battesimo il cristiano è chiamato alla santità; il sacramento del Matrimonio si colloca nella medesima vocazione alla santità ma nella nuova condizione di sposi: non più una santità da single ma una santità da vivere e da costruire in coppia, attraverso la relazione di amore. Gli sposi, consacrati dallo Spirito per essere inviati Sposarsi in chiesa non significa soltanto chiedere l’aiuto di Dio per vivere bene da buoni cristiani la propria missione nella coppia e nella famiglia. Il matrimonio cristiano è un sacramento della e per la comunità: la Chiesa considera l’amore coniugale e familiare non come un “bene privato” ma come un “bene comune”, un dono da vivere a servizio di tutta la comunità. La famiglia nel cuore della comunità Se il matrimonio cristiano è un sacramento per la comunità e gli sposi vengono consacrati dallo Spirito per essere inviati, ne consegue che la comunità non può rimanere estranea né alla celebrazione del matrimonio né alla vita degli sposi, soprattutto nel loro cammino dei primi anni, che sono gli anni più difficili, nei quali si consolida il loro progetto di vita. IL METODO La riscoperta di una fede adulta e di una Chiesa accogliente Se è importante conoscere con chiarezza i contenuti del messaggio da trasmettere ai fidanzati in un percorso che prepara al matrimonio, è altrettanto importante il metodo dell’accompagnamento, che diventa determinante per la sua efficacia rispetto al progetto di vita dei futuri sposi. Anche quando ci si avvale del contributo di esperti e di professionisti per affrontare alcune tematiche, è opportuno che il gruppo sia accompagnato nel cammino da una équipe fissa di animatori, che tendenzialmente è bene sia costituita da un sacerdote e da coppie di sposi, in proporzione ragionevole rispetto al numero di coppie di fidanzati partecipanti. Questa sinergia tra il sacerdote e gli sposi animatori è importante: i fidanzati hanno così la possibilità di sperimentare dal vivo la cordiale complementarietà dei due ministeri che costruiscono la Chiesa. È importante il coinvolgimento dei fidanzati a partire dalla loro concreta situazione di vita, evitando le lezioni stile conferenza. Si tratta in sostanza di costruire un clima di gruppo nel quale i fidanzati si sentano protagonisti del loro cammino di formazione, in un contesto di relazioni interpersonali significative. Il primo passo è quello di accogliere i fidanzati con simpatia e con amore, accettandoli come sono, nel punto in cui si trovano nel loro percorso di vita, amandoli senza giudicarli e accompagnandoli per un tratto di strada nello “stile di Emmaus”: ascoltandoli, condividendo il loro cammino, partecipando alle loro emozioni e difficoltà, e aiutandoli a scoprire, con l’aiuto della Parola di Dio, la profondità e la bellezza del mistero che stanno vivendo. Fidanzamento tempo di grazia Nella prospettiva cristiana il fidanzamento è un tempo di grazia, è un dono di Dio, è un itinerario di fede che porta le persone a chiarire il proprio percorso vocazionale. E’ anche un dono che Dio fa alla comunità dei credenti e agli uomini tutti, «perché l’esperienza d’amore di due giovani è una profezia e una promessa dell’amore di Dio per il mondo. Questo amore annunciato dichiara che Dio sta ai patti e manifesta continuamente e senza pentimenti la sua scelta a favore dell’uomo». G. Pattaro, Fidanzamento e matrimonio come esperienza di fede, Brescia, Morcelliana, 1978, p. 71.