La settimana scientifica organizzata dall’USP di Benevento per l’anno 2013-2014, presenta,quest’anno,il tema della città come luogo di aggregazione. A partire da questo tema, noi alunni della classe 2 Bl abbiamo voluto cercare nel Don Chisciotte della Mancia i luoghi che il protagonista ha attraversato e il significato che essi possono, I luoghi: • Leggendo l’opera, ne abbiamo individuati alcuni: La Mancha, Puerto Làpice, el Toboso, Villarrubia de los ojos, le lagune di Ruidera, Alcalà de Ebro. • Ogni volta il cavaliere, incontra territori particolarmente solitari e abbandonati. Questi non possono essere definiti luoghi di aggregazione, perché privi di solidarietà e senso di appartenenza. Forse è proprio per questo che don Chisciotte si arma e combatte: regalare a tutti un po’ di felicità e un po’ di sogni. LA MANCHA La Mancha è una regione della Spagna situata al centro della comunità autonoma della CastigliaLa Mancha. Il suo nome deriva dal’arabo Manxa o Al-Mansha che significa “terra-secca”. L’aridità che viene sottolineata nel romanzo non è solo dal punto di vista geografico ma anche dal punto di vista dei caratteri e dei sentimenti dei personaggi del romanzo. La Mancha è l’anima della penisola iberica: una regione dal color rosso-oro. PUERTO LÁPICE = il luogo degli equivoci “Autores hay que dicen que la primera que le avino fue la de Puerto Lápice” Puerto Lapice è un paesino della Mancha che nel XVI secolo possedeva alcune locande che ospitavano soprattutto i mercanti che si dirigevano a Murcia. E’ questa la famosa epoca in cui Miguel de Cervantes descrive questo luogo, non come paesino, ma come la locanda dove “don Chisciotte della Mancha”, si fa armare cavaliere errante. Gli comandò allora l’oste di mettersi ginocchioni e leggendo il suo infinito manuale alzò la mano e colla sua medesima spada gli diede una gentil piattonata. Poi gli disse: Dio che la signoria vostra riesca il più fortunato dei cavalieri”. El Toboso: Il luogo di Dulcinea “Media noche era por filo, poco màs o meno, cuando Don Quijote y Sancho dejaron el monte y entraron en el Toboso" El Toboso è un comune spagnolo della provincia di Toledo. Alcune fonti segnalano che Cervantes lo scelse come luogo natale di Dulcinea, perchè lì viveva doña Ana De Zorro de Morales una donna con cui Cervantes pare ebbe una relazione. Oggi è possibile visitare la casa di Dulcinea, una tipica casa del luogo dove si suppone sia vissuta doña Ana. Percorrendo le strade del paese si arriva a plaza Mayor dove, davanti alla chiesa, si trovano le statue che raffigurano il cavaliere che si inginoccia dinanzi alla sua amata. VILLARRUBIA DE LOS OJOS: IL LUOGO DELL’AMORE Villarrubia de los ojos è situata nella Mancia ed è il paese dell’amore. Pur essendo una piccola località trascurata, povera e desolata, nasconde una vicenda d’amore travagliato tra due giovani: Grisostomo e Marcela. Marcela è una bellissima pastorella che tutti gli uomini desiderano e Grisostomo è anche lui un pastore che, afflitto dall’amore per la sua amata , si suicida. Marcela, così, decide di lasciare la casa del padre e di vivere libera nei boschi a contatto con la natura per evitare che altri uomini possano soffrire per il suo amore. Le Lagune di Ruidera: il luogo dei misteri • Le Lagune di Ruidera, conosciute anche come oasi della Mancia, sono un parco naturale spagnolo situato al confine tra Ciudad Real e Albacete. Il parco è formato da una serie di 16 lagune separate fra loro da barriere calcaree che formano cascate, ruscelli e sorgenti. All’interno del parco si trova il castello di Peñarroya, le rovine del castello di Rocafrida, la famosa grotta di Montesinos dove Cervantes fece passare una notte a don Chisciotte e la casa del re nel comune di Ruidera. In un capitolo di questo romanzo don Chisciotte visita le lagune e dopo esserne uscito dice: “Dio ve lo perdoni, amici! Voi m’avete tolto alla più piacevole e deliziosa vita di cui uomo mortale abbia mai gioito” . Saranno state le quattro del pomeriggio del giorno dopo, quando il protagonista, potè raccontare ciò che aveva visto nella caverna di Montesino, e così cominciò: “ A dodici o quattordici uomini di profondità si trova a destra uno spazio capace di poter contenere un carro alle sue mule. Vi entra un po’ di luce delle feritoie, e L’isola non c’è….è solo un borgo! “Al llegar a las puertas de la villa, que era cercada, saliò el regimiento del pueblo a recepirle; tacaron las muestras de general alegrìa” libro 2-capitolo 45 La figura grassa e bassa del governatore Sancio, che riceve le chiavi del villaggio ed è riconosciuto governatore a vita dell’isola di Barattaria. Il borgo situato su una collina che si eleva sull’immensa pianura, racchiusa nelle sue mura, circondata dal fiume Duero da un lato e dal profondo fossato scavato dai nemici romani dall’altro, rappresenta un luogo speciale, che nel suo isolamento, richiama l’immagine di un’ isola. Governata da Sancio questo borgo è diventato un luogo letterario inconfondibile. Attualmente Alcalà de Ebro è un comune spagnolo di 295 abitanti situato nella comunità autonoma dell’Aragona. • Hanno partecipato alla realizzazione di questo video gli alunni • • • • • • • della IIBL: Alviggi S., Borrelli D., De Michele A., Iannuzzi G.; Madonna F., Santillo F.; Guglielmucci L., Sannini A.; Coletta C., Guglielmucci W.; Corleone A., Damiano N., Festa M., Tambascia N.; De Angelis A., De Luca A., Intorcia S., Tavino A.; Bosco C., De Franco I., Vsyachenkova A.