La startup innovativa opportunità di crescita per il
territorio
Intervento di Gianfranco Ruta - Dintec
Chi è Dintec
DINTEC – è il consorzio per l’innovazione
tecnologica del sistema camerale – nato nel 1994
dai soci fondatori Unioncamere and ENEA.
Attualmente sono socie Dintec 48 Camere di
Commercio ed 8 Unioni regionali
Aree di intervento
 Qualità, normative e standard;
 Innovazione tecnologica, energia e supporto alle Camere di
Commercio nel campo della sorveglianza del mercato
(sicurezza prodotti, metrologia e protezione dei consumatori)
Start up innovativa: nuovo panorama
normativo ed impulso alla crescita
 Il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 recante "Ulteriori misure urgenti
per la crescita del Paese", convertito con modifiche dalla legge 17
dicembre 2012 n. 221, ha introdotto nel panorama legislativo italiano un
quadro di riferimento organico per favorire la nascita e la crescita di nuove
imprese innovative (startup).
 Le linee guida sono:
 Una definizione di nuova impresa innovativa (con parametri e caratteristiche);
 Introduzione di una sezione speciale del registro imprese per le nuove imprese
innovative
 Riduzione degli oneri per l’avvio
 Deroghe al diritto societario e del lavoro
 Incentivi all’investimento in start-up innovative
 Modalità innovative di raccolta di capitali di rischio;
 Credito di imposta per l’assunzione di personale qualificato
 Sostegno all’internazionalizzazione
 Gestione della liquidazione d’impresa
Start up innovativa: nuova definizione
 L'art. 25 del decreto definisce la start-up
innovativa come una società di capitali, costituita anche
in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas
Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un
mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di
negoziazione.
 Vi rientrano, pertanto, sia le srl (compresa la nuova
forma di srl semplificata o a capitale ridotto), sia le spa,
le sapa, sia le società cooperative.
Start up innovativa: Requisiti Necessari
Una società per essere definita start-up deve
possedere seguenti requisiti:
1. la maggioranza del capitale sociale e dei diritti di voto
nell’assemblea ordinaria deve essere detenuto da persone fisiche
al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi;
2. la società deve essere costituita e operare da non più di 48 mesi;
3. deve avere la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;
4. il totale del valore della produzione annua, a partire dal secondo
anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro;
5. non deve distribuire o aver distribuito utili;
6. deve avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo
sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o
servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
7. non deve essere stata costituita per effetto di una fusione,
scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di
azienda.
Start up innovativa: Criteri necessari
(almeno 1 dei 3)
Inoltre, la start-up deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:
 sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al
20 per cento del maggiore importo tra il costo e il valore della
produzione;
OPPURE
 impiegare personale altamente qualificato (con dottorato e/o
master) per almeno un terzo della propria forza lavoro;
OPPURE
 essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa
industriale relativa ad una invenzione industriale, biotecnologica, a
una topografica di prodotto a semiconduttori o a una varietà
vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività di
impresa.
Il registro delle Start-UP
 Le start-up registrate, al 12
marzo, sono 307
 Localizzate principalmente tra
Piemonte (50), Lombardia
(47) e Veneto (39)
 A Genova sono registrate 14
start up (3 nate nel 2009, 4
nel 2010, 7 nel 2012)
Dati
DatiUnioncamere.
Infocamere.
12 marzo 2013
Il registro delle Start-UP
 Attualmente sono registrate
307 start-up
 Localizzate principalmente tra
Piemonte (50), Lombardia
(47) e Veneto (39)
 A Genova sono registrate 14
start up (3 nate nel 2009, 4
nel 2010, 7 nel 2012)
Settore
Numero di
Start UP
Software ed informatica
80
Ricerca e Sviluppo, attività scientifiche
e tecniche
80
Industria - manifattura
61
Architettura ed Ingegneria
23
Attività e servizi di informazione,
Editoria, Marketing e Pubblicità
20
Commercio
10
Consulenza
10
Magazzino e supporto trasporti
3
Area Ambiente ed Energia
3
Altro
17
Totale
307
Dati infocamere elaborazione Dintec
Il registro delle Start-UP
 Attualmente sono registrate
307 start-up
 Localizzate principalmente tra
Piemonte (50), Lombardia
(47) e Veneto (39)
 A Genova sono registrate 14
start up (3 nate nel 2009, 4
nel 2010, 7 nel 2012)
Settore
Numero
di Start
UP
Ricerca e Sviluppo, attività
scientifiche e tecniche
7
Software ed informatica
4
Architettura ed Ingegneria
2
Industria - manifattura
1
Totale
Dati infocamere elaborazione
Dintec
14
Start up e BREVETTI
 Delle 307 start up solo 7 hanno depositato almeno
una domanda di brevetto europeo
 1 start up ha presentato 3 domande
 1 start up ne ha presentate 2
 Le altre 5 hanno una domanda a testa.
 Gli ambiti di brevettazione suddividono le domande di
brevetto in:
 4 in ambito chimico (IPC C),
 2 in ambito di trasformazioni fisiche (IPC B),
 2 in campi della fisica (IPC G),
 gli ultimi 2 uno in ambito medico e l’altro in ambito energetico.
Start up e MARCHI – DESIGN
 Su 307 start up 10 hanno depositato almeno un marchio
comunitario (in tutto sono stati depositati 11 marchi)
 Di questi 11 marchi, 7 coprono prodotti/servizi diretti alla ricerca
e sviluppo.
 Solo 2 hanno registrato Design comunitario, quali:
 Apparecchi ed articoli per la ginnastica e lo sport
 Apparecchi ed installazioni per merdici, ospedali e laboratori
 E’ importante sottolineare che tutti questi “titoli di
privativa industriale” hanno validatà in ambito europeo:
evidenziando così la visione di un mercato
comunitario.
Brevetti EPO a Genova 1999 – 2011
Genova: domande di brevetto EPO per
settore tecnologico
Periodo 1999- 2011
10.2%
21.6%
38.2%
15.2%
14.7%
Classe tecnologica
(WIPO-Fraunhofer
aggiornata ad agosto
2011.)
B) Strumenti ottici, di mis. e contr.
C) Chimica, farmaceutica, ambiente
D) Meccanica, trasporti
E) Altri settori
# domande
brevetto EPO
A) Elettronica elettrotecnica
160
B) Strumenti ottici, di
mis. e contr.
112
C) Chimica,
farmaceutica, ambiente
109
D) Meccanica, trasporti
A) Elettronica - elettrotecnica
(1)
283
E) Altri settori
76
Totali
740
Dati Osservatorio Unioncamere brevetti,
marchi e Design, elaborazione DINTEC
Brevetti EPO a Genova 1999 – 2011
(2)
Genova: studio dei trend tecnologici
Genova: trend domande di brevetto
EPO
35
90
30
Domande di brevetto
80
70
60
50
40
25
20
15
10
5
30
Italia (1:100)
Trend GE
Trend IT
A) Elettronica - elettrotecnica
B) Strumenti ottici, di mis. e contr.
C) Chimica, farmaceutica, ambiente
D) Meccanica, trasporti
E) Altri settori
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2002
2001
2000
1999
2003
Genova (1:1)
1999
-
20
Brevetti EPO a Genova 1999 – 2011
(2)
Genova: domande di brevetto EPO per tipologia depositante
Periodo 1999-2011
9.4%
10.2%
Imprese
80.4%
Enti
Persone
Brevetti EPO a Genova 1999 – 2011
(3)
Genova: domande di brevetto EPO per classe di addetti
Periodo 1999 - 2011
4.0%
9.2%
15.3%
41.2%
30.4%
Micro (1-9)
Piccole (10-49)
Medie (50-249)
Grandi >250
N.C.
Brevetti EPO a Genova 1999 – 2011
Genova: domande di brevetto EPO presentate da
imprese 1-9 addetti. Periodo 2008 - 2011
-
15. Biotecnologie
10. Strumenti e tecn. di misura
13. Tecnologie medicali
24. Tecnologia ambientali
34. Altri beni di consumo
12. Dispositivi di comando
1. Macchine ed app. elettr.
2. Tecnologie audiovideo
8. Semicondutt.
16. Prodotti farmaceutici
19. Chimica di base
23. Ingegneria chimica
25. Trattamento - packaging
26. Macchine utensili
30. Processi ed appar. termici
1
2
3
4
(3)
Riduzione degli oneri per l’avvio
 Esenzione da imposta di bollo, diritti di segreteria e
diritto annuale.
 La start-up innovativa e l'incubatore certificato dal momento della
loro iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese,
sono esonerati dal pagamento dell'imposta di bollo e dei
diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti relativi alle
iscrizioni nel registro delle imprese, nonche' dal pagamento
del diritto annuale.
 L'esenzione e' dipendente dal mantenimento dei
requisiti previsti dalla legge per l'acquisizione della
qualifica di start-up innovativa e di incubatore certificato
e dura comunque non oltre il quarto anno di iscrizione.
Deroghe al diritto societario e del lavoro
 Facoltà di estendere di dodici mesi il periodo di c.d. “rinvio a nuovo”
delle perdite che superino un terzo del capitale (dalla chiusura
dell’esercizio successivo alla chiusura del secondo esercizio successivo).
 Facoltà di utilizzare anche per le startup innovative costituite in forma
di S.R.L. istituti ammessi solo nelle S.p.A., in particolare:
 la libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci, attraverso la creazione di
categorie di quote anche prive di diritti di voto o con diritti di voto non
proporzionali alla partecipazione, o l’emissione di strumenti finanziari
partecipativi;
 facoltà di offerta al pubblico di prodotti finanziari, ovvero quote di
partecipazione in Start up innovative costituite in forma di S.R.L.;
 facoltà di deroga al divieto assoluto di operazioni sulle proprie
partecipazioni con la volontà di incentivare e distribuire il rischio d’impresa le
start up possono pagare i collaboratori con stock options e i fornitori in termini di
“work for equity”.
 E’ possibile assumere prolungare la durata dei contratti a termine fino a 4
anni, prevedendo retribuzioni con componenti fisse (in linea con i minimi
tabellari previsti per i contratti del lavoro) e variabili
Incentivi all’investimento in start-up
innovative
 Per facilitare l’attrazione di capitali da privati e da
imprese, chi investe in quote o azioni di start up può
usufruire di benefici fiscali, per gli anni 2013, 2014 e
2015:
 Persone Fisiche: possono usufruire di una detrazione dall'Irpef
di un importo in euro pari al 19% del capitale sociale investito
nella start up. L'investimento massimo detraibile per ciascun
periodo di imposta è pari a 500 mila euro e deve essere
mantenuto per due anni. L'eventuale ammontare in eccedenza
può essere riportato anche nei periodi di imposta successivi,
entro massimo il terzo anno successivo.
 Imprese: possono beneficiare di una deduzione dal reddito
imponibile del 20% della somma investita. L'investimento
massimo deducibile per ciascun periodo d'imposta è pari a 1,8
milioni di euro e deve essere mantenuto per almeno due anni.
Modalità innovative di raccolta di capitali
di rischio
 Viene introdotta un’apposita disciplina per la raccolta di
capitale di rischio da parte delle imprese startup
innovative attraverso portali online, avviando una
modalità innovativa di raccolta diffusa di capitale
(crowdfunding). (la regolamentazione di dettaglio sarà
predisposta dalla Consob)
 Per quanto riguarda l’accesso al credito, le startup
potranno accedere direttamente, gratuitamente e in
modo semplificato al Fondo centrale di garanzia per le
piccole e medie imprese, ovver il fondo governativo che
facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di
garanzie sui prestiti bancari.
Credito di imposta per l’assunzione di
personale qualificato
 Per facilitare l'assunzione di personale
altamente qualificato per le start up innovative è
stato previsto di:
Consentire alle start up innovative di poter utilizzare il
credito di imposta per personale altamente qualificato
anche assunto con contratto di apprendistato,
non saranno assoggettate alle regole sui controlli da
parte di un revisore contabile,
godranno di modalità di presentazione della domanda
semplificate,
inoltre saranno destinatarie in via prioritarie dei fondi
stanziati per questa misura.
Sostegno all’internazionalizzazione
 E’ previsto un sostegno ad hoc nel processo di
internazionalizzazione delle startup da parte dell’Agenzia
ICE:
 assistenza in materia normativa,
 societaria,
 fiscale,
 immobiliare,
 contrattualistica e creditizia,
 eventuale ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e
manifestazioni internazionali
 attività volta a favorire l’incontro delle start-up innovative con
investitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale
di espansione.
Gestione della liquidazione d’impresa
 Procedure volte a rendere più rapido e meno gravoso il
processo che si mette in moto nel caso in cui la start up non
decolla:
 Tenendo conto dell’elevato rischio economico assunto da chi decide di
fare impresa investendo in attività ad alto livello d’innovazione.
 Le startup sono sottratte dalle procedure concorsuali vigenti,
prevedendo il loro assoggettamento, in via esclusiva, alla disciplina
della gestione della crisi da sovra-indebitamento, applicabile ai soggetti
non fallibili che non prevede la perdita di capacità dell’imprenditore ma
la mera segregazione del patrimonio destinato alla soddisfazione dei
creditori.
 una volta decorsi dodici mesi dall’iscrizione nel Registro delle imprese
del decreto di apertura della procedura liquidatoria, i dati relativi ai
relativi soci non siano più accessibili al pubblico ma esclusivamente
all’autorità giudiziaria e alle autorità di vigilanza.
Conclusioni
 L’assetto normativo è stato snellito, incentivando la nascita di start
up, garantendo misure che agevolino il superamento di alcune
criticità, quali:
 Difficoltà di accesso al credito;
 Condivisione del rischio imprenditoriale con gli altri stakeholders;
 Agevolazioni fiscali.
 Gli strumenti di tutela della proprietà industriale possono offrire
ulteriori armi per l’affermazione di prodotti e servizi altamente
qualificati su mercati europei.
 Il Sistema Camerale da parte sua si impegna nel supportare la
nascita e l’avvio di start up attraverso azioni di promozione e di
supporto alla tutela industriale, o con partecipazioni dirette in
strutture di supporto alle start up.
Questo perché …
L’Italia deve diventare un luogo
più ospitale per le nuove imprese
innovative. Questo perché,
come dimostrano le esperienze
di altri Paesi, l’innovazione e
le startup rappresentano un
fattore importante per la crescita
economica e l’occupazione, in
particolare quella giovanile.
Dal rapporto
Restart, Italia!,
elaborato dalla Task
Force istituita dal
Ministro dello Sviluppo
Economico
Grazie dell’attenzione
[email protected]
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di M.Valeria Pennisi - Camere di Commercio