Che cos’è
il carisma francescano?
È un modo per incontrare Dio
• Non si tratta di una divinità anonima ma
del Padre di Gesù Cristo, il Figlio amato,
dello Spirito d’Amore: per Francesco e i
suoi compagni, la trinità è molto
importante.
• Non si tratta di un Dio da temere ma un di
Padre misericordioso, amato, che ama.
• Ma è anche il
Somme Bene da chi
viene ogni bene, a
chi tutto appartiene
e davanti al quale
siamo sempre
mendicanti e
debitori d’amore.
È un modo per seguire Cristo
• Più che imitare, si tratta di seguire con uno
slancio gioioso e definitivo il Figlio amato,
Nostro fratello che a scelto l’umiltà e la
povertà, che si è fatto prossimo ai peccatori.
• È Gesù contemplato nella sua umanità: il
bambino di Betlemme, il Signore risuscitato,
disponibile con tutti sotto l’umile apparenza
del pane. È l’uomo che soffre per amore dei
peccatori.
• La Tadizione
francescana
contempla il Cristo
come il Primo voluto
e amato da Dio fra
tutte le Sue
creature: «Tutto è
stato creato per Lui
e in vista di Lui»
(lett. Ai Colossesi)
È un modo per essere liberi grazie al
soffio dello Spirito
• È lo Spirito Santo che attesta che siamo figli
di Dio ma è anche lo Spirito che «fa nuove
tutte le cose»: lo spirito dei profeti continua
ad animare la Chiesa e suscita nuove vie di
evangelizzazione, un nuovo modo di stare nel
mondo. La tradizione francescana è una
tradizione profetica.
• La libertà di figli di
Dio si vive in
comunione con la
Chiesa nel
rispetto dei
carismi, nella
fiducia nella
buona volontà
altrui.
È un modo per guardare l’altro
• Tutte le creature sono uscite dalle mani
di Dio. Le creature sprituali, ovvero gli
uomini, sono preziose agli occhi di Dio.
Per questo vanno rispettate e guardate
con benevolenza.
• Bisogna essere fiduciosi sapendo che
ognuno di noi può diventare una
persona migliore, convertirsi e diventare
santo con la Grazia di Dio.
• «Nessuno ha il
potere di
distruggere
nell’uomo
l’immagine di Dio,
la può solo velare
o sfigurare…»
San Bonaventura
• Tutti gli uomini sono
amati da Dio, tutti
sono stati redenti da
Cristo, tutti sono
invitati ad entrare in
comunione con le
persone divine.
• Francesco accoglieva
tutti e ne abbiamo
molti esempi: viveva
la fratellanza
universale.
È un modo per contemplare il creato
• È l’aspetto che più spessa appare quando ci si
interroga sullo « spirito francescano ». Ma
non si tratta di un ottimismo beato, di
sentimentalismo né di puro estetismo:
l’atteggiamento di Francesco nei confronti del
mondo e delle creature è un atteggiamento
di fede.
• Una fede in Dio creatore in un disegno eterno
di amore, di bontà e di condivisione.
• Dio ha creato tutto
con la sua Parola:
ogni creatura porta
in sé significazione e
un messaggio che ci
rimandano
all’autore di tutte le
cose.
• L’uomo è invitato a contemplare le
creature come specchi della Potenza,
della Bontà e della Bellezza divina.
• La creazione è il «luogo» della nostra
salvezza: il rispetto per le opere divine
prepara al rispetto per tutte le creature
spirituali che di conseguenza formano
una fraternità universale nata da
un’unica filiazione.
È un modo per vivere il
Mistero della Croce
• Le sequela Christi passa da questo
mistero di redenzione non come una
infelice fatalità bensì come:
- una volontà di purificazione
- di accoglienza della volontà di Dio,
- di partecipazione al Mistero del
Cristo Salvatore
• La contradizione, la
sofferenza, la rinuncia
non vengono ricercati
ma accolti quando si
presentano. Sono
occasioni di offerta di
sé per amore di Dio e
del prossimo.
• Nulla può toglierci la
gioia di vivere in
comunione con Cristo.
È un modo per essere felici
• La gioia di esistere è una forma di azione di
grazie per la bontà di Dio.
• La semplicità nel vivere, la fiducia negli altri e
soprattutto l’abbandono tra le mani del
Padre procurano la pace del cuore.
• Il Vangelo come regola di vita permette di
ordinare tutte le cose e tutti gli avvenimenti
relativizzandoli.
• Condividere con gioia
con gli altri è una forma
di carità. Implica anche
la compassione con chi
soffre.
• Seguire Cristo
pressupone una
volontà quotidiana di
rettificare la propria
vita: è una conversione
permanente che non è
contradittoria con la
ricerca della felicità.
È un modo per collocarsi nella
Chiesa e amarla
• I battezzati formano la Chiesa di Cristo: non si
distinguono i responsabili e il popolo.
Rappresenta tutta la presenza di Cristo
risuscitato al quale aderiamo per la nostra
santificazione.
• Francesco ci invita ad amare la Chiesa e tutti
coloro che la costituiscono, l’animano, la
governano.
• Nel venerare i preti,
Francesco non venera
l’uomo peccatore ma
Colui che agisce
mediante loro.
• La Chiesa è in continua
mutazione sotto
l’azione dello Spirito.
Entrare in questa
mutazione.
Consentirla, significa
convertire se stessi e
lasciarsi guidare dallo
Spirito.
ESORTAZIONE DI
SAN FRANCESCO
AI FRATELLI E ALLE SORELLE
DELLA PENITENZA
Tutti coloro che amano il Signore con tutto il
cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente,
con tutta la loro forza ed amano il loro prossimo
come se stessi, ed odiano il proprio corpo con i
suoi vizi e peccati, e ricevono il corpo ed il
sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno
degni frutti di penitenza: quanto mai sono felici
questi e queste, facendo tali cose e
perseverando in esse, perché su di esse riposerà
lo spirito del Signore e stabilirà in essi la sua
abitazione e la sua dimora, e sono figli del Padre
celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi,
fratelli e madri del nostro Signore Gesù Cristo.
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Il Carisma Francescano