Come il cinema muto trasmette emozioni senza pronunciare una parola Relatrice: Prof.ssa Federica Villa Correlatore: Prof. Gianluca Mainino Tesi di Laurea triennale di Letizia Minato Per film muto si intende un film senza traccia sonora. Confini cronologici: 1895: Cinématographe Lumière 1927: The Jazz Singer (Alan Crosland) In realtà i film non erano del tutto muti… Analisi di un film muto: Pellicola appartenente al cinema francese d’avanguardia, in particolare al genere dell’Impressionismo. Periodo sviluppatosi a Parigi durante gli anni Venti. Produzione cinematografica: Cinema impressionista Avanguardie L’incontro delle Avanguardie col cinema avvenne quasi contemporaneamente in diversi paesi europei: Germania, Italia, Russia e Francia. LOTTA CONTRO IL MEDIOCRE CINEMA COMMERCIALE Parigi visse un periodo prodigioso dal 1920 al 1933: Vittoria della Prima Guerra Mondiale. Ville Lumière centro del mondo per le arti e la cultura. Arrivo di cineasti stranieri che saranno parte attiva dell’avanguardia cinematografica (Survage, Kirsanoff, Buñuel…). Sostegno di riviste cinematografiche, cineclub e cinema d’essai. Nodo centrale del cinema d’avanguardia: immaginazione di un cinema differente rifiuto del cinema ordinario, nuove sperimentazioni. Nuova forza del film d’avanguardia: subentra un nuovo sistema di godimento che sostituisce la “vecchia spettacolarità” e che mescola emozioni, sensazioni e immagini all’intelletto dello spettatore per coinvolgerlo maggiormente. violazione della norma, intensità come differenza rispetto alle regole del cinema diffuso. Intento dei registi d’avanguardia: spiazzare continuamente il pubblico. cercare sempre nuove forme di differenza. CUBISMO DADAISMO SURREALISMO Movimento di scomposizione delle forme che si trasmise rapidamente al cinema. Nuova visione del mondo all’insegna dell’assurdo, iniziata da Tristan Tzara a Zurigo. Le ballet mécanique (1924) del pittore Fernand Léger. Entr’acte (1924) di Clair-Picabia. Evoluzione del dada, creò una nuova estetica basata su violenza, brutto e altri temi all’epoca banditi. Un chien andalou (1929) di BuñuelDalì. Movimento cinematografico dei primi anni Venti che comprendeva un gruppo di registi francesi (Prima Avanguardia ≠ Seconda Avanguardia) portatori di una nuova forma espressiva basata sul concetto di FOTOGENIA elaborato da Louis Delluc. Delluc: qualità che distingueva l’immagine filmica dall’oggetto reale che, trasformandosi, si rivelava in una luce differente. Balázs: primo piano fotogenico che poteva rendere visibili le cose invisibili. Epstein: qualità morale legata al movimento cinematografico. SCOPO: REALIZZARE FILM D’ARTE proposte contro il cinema contemporaneo francese. La decima sinfonia di Gance (1918) La sorridente madame Beudet di Dulac (1922) teorizzazione di un nuovo cinema senza rinunciare alla narrazione. Fièvre di Delluc (1921) El Dorado di L’Herbier (1921) Cœur fidèle di Epstein (1923) Nato a Dorpat il 6 marzo 1899? Morto a Parigi l’11 febbraio 1957. 1921-1928: cinque film di tono impressionista tre lungometraggi: L’ironie du destin (1924) Destin (1928) Sables (1928) due cortometraggi più sperimentali: Ménilmontant (1926) Brumes d’automne (1928) Stile del regista: personale interpretazione sia dei principi del montaggio sovietico (shock), sia delle influenze delle avanguardie (simboli). L’avanguardia di Kirsanoff è ambigua, quasi una pseudo-avanguardia… Titolo originale: Ménilmontant Genere: dramma sociale – sperimentale (cortometraggio) Anno di produzione: 1924 Data di uscita in Francia: dal 22 al 28 gennaio 1926 Riprese: Esterni a Parigi, Francia / Interni negli Studios Éclair d’Epinay Formato originale: 35mm Lunghezza originale: 880 m Durata: 37’ Audio: muto, senza didascalie Colore: bianco e nero Regista: Dimitri Kirsanoff Interpreti: Nadia Sibirskaïa (sorella minore), Yolande “Le didascalie, ecco la bestia nera del film… Non si Beaulieu (sorella maggiore), Guy Belmont (giovane uomo), spiega con le parole una sinfonia. Un film deve essere Jean Pasquier (padre), M. Ardouin (madre), Maurice compreso solo per le sue immagini” (Dimitri Ronsard (amante) Kirsanoff, 1929) RIPRESA: sovrimpressione per MESSA IN SCENA: realistica per comunicare i pensieri dei personaggi. valorizzare i paesaggi naturali. RECITAZIONE: espressiva e naturale. MONTAGGIO: rapido e a scatti per esplorare lo stato mentale dei personaggi. NARRAZIONE: storia piuttosto convenzionale (melodramma). Utilizzo di flashback ed ellissi che rendono ambiguo e confuso il film. Grazie per l’attenzione