Della Dott.ssa Rosaria rapisarda Nata a Giarre (CT) Il 27/01/1982 Dott.ssa in Economia Aziendale Attualmente vive a Cesano Maderno (MI) Nella vita di tutti i giorni siamo CUGINE! Ciao Mari, prima di iniziare la nostra intervista, ti ringrazio per esserti resa subito disponibile! Grazie a te per avermi, addirittura, definita “Genio”, la cosa mi gratifica e direi che più che della porta accanto oserei dire che condividiamo lo stesso tetto! La prima domanda che vorrei farti è anche la più scontata….come mai la passione per la matematica? Beh sicuramente si tratta più che di una passione, di una predisposizione allo studio di una materia. Sicuramente nei soggetti curiosi (come me), con la voglia di risolvere quesiti e problemi, risulta essere un divertimento. Ti andrebbe di raccontare ai nostri lettori qual è stato il tuo percorso di studi? Finite le scuole medie ho deciso di iscrivermi all’istituto tecnico commerciale, dopo essermi diplomata in Ragioneria, ho proseguito il cammino laureandomi in Economia Aziendale. Come si può evincere, i numeri mi hanno accompagnato “dalla culla all’altare” potrebbe dire qualcuno. Nell’approccio a questa materia, cosa è risultato determinante? Il metodo d’insegnamento o il Prof.? Direi che sono stati determinanti entrambi! Per fortuna ho sempre avuto Prof. molto preparati (il ché non vuol dire simpatici), i cui metodi, sicuramente, sono risultati efficaci. A mio modesto parere, l’esempio e la matematica applicata sono i mezzi più efficaci per raggiungere il fine dell’apprendimento! Se dovessi scegliere un argomento che ti è piaciuto di più, cosa ti viene in mente? Le espressioni! L’universo delle espressioni, che siano equazioni, disequazioni, ecc. è qualcosa di molto affascinante. Tanto per farti una citazione: “La reductio ad absurdum è una delle più belle armi di un matematico”. I binomi, la riduzione, il minimo comune multiplo, avrei potuto risolverne un’infinità! Secondo te perché esistono soggetti più portati per alcune materie e meno per altre? Secondo me tutto si sviluppa alle scuole elementari, io credo che già in tenera età, se alcune cose non ti vengono spiegate con i dovuti metodi, è facile che queste lacune poi si ripresentino nella vita. Voi maestre avete una bella responsabilità (risatina)! A parte gli scherzi, importate è anche la predisposizione del soggetto/studente! Tu che ricordi hai delle tue maestre delle scuole elementari? Ti ringrazio per avermi fatto questa domanda! Intanto ti correggo sul plurale, perché io avevo la Maestra Unica, ma non entriamo nel merito di questo argomento (risatina). E’ stato proprio alle scuole elementari che mi sono innamorata di questa materia e poi è stata un’escalation. Alle scuole medie, alle superiori e all’università volevo sempre saperne di più! Ma credi veramente che nella vita di tutti i giorni ti possa servire l’equazione? Altro ché! Molto più spesso di quanto tu possa immaginare. Qualsiasi cosa fai, in qualsiasi posto vai, non te ne accorgi ma sviluppi delle equazioni! Per esempio, situazione tipo al supermercato: “se un kg di pasta costa 10% di un kg di carne che costa 15 euro, quanto mi costa la pasta?” Soluzione (che il tuo cervello fa in automatico): 100:10=15:x x=(10x15):100=1,50€ A sentirti parlare sembra quasi un gioco? Fai venire la voglia di aprire i libri! Effettivamente nella vita devi prendere le cose come un gioco, se vuoi veramente impararle. L’uomo è attratto da ciò che lo diverte e secondo me, se ti lasci incuriosire e ti poni dei quesiti, quando riesci a dare delle risposte sei effettivamente soddisfatto. Con questo non voglio dire che sia una passeggiata, perché la matematica è una materia vasta; ma le nozioni essenziali sono di facile apprendimento. Di solito fai uso della calcolatrice oppure preferisci fare i calcoli utilizzando la tua mente? La calcolatrice è stata forse l’invenzione più importante prima dell’avvento del PC. Però se posso essere sincera allo stesso tempo ci ha rovinati, ma come tutto ciò che è tecnologia e che ci semplifica la vita quotidiana rendendoci più oziosi. Beh ti ammetto che molto spesso ne faccio uso, ma ricordo benissimo le tabelline (risatina)! Abbiamo capito che il tuo percorso di studi è orientato alla contabilità. E’ giusto? Giustissimo! Fin da quando ho scelto di iscrivermi alle scuole superiori, il fine ultimo è sempre stato quello di entrare nel mondo della finanza. Sai le ragazze normali da grandi sognavano di fare le ballerine. Bene! Io sognavo di lavorare in Banca. Per questo ho sempre fatto del mio meglio per avere ottimi voti! Sei riuscita nel tuo intento? In parte! Nel senso che mi sono laureata è anche con un buon voto, ho lavorato per due anni per un importante istituto di credito lombardo, ma come tu ben sai, viviamo nell’era del precariato e di conseguenza mi sto guardando intorno per trovare un’allocazione lavorativa definitiva. Ovviamente sempre nel settore della finanza e del credito. Allora cosa speri per questo 2010 che è appena iniziato? Sarà impegnativo, le sfide sono tante, ma cercherò di essere all’altezza delle situazioni che si presenteranno. Del resto il mio motto è: “ognuno è artefice della propria fortuna!”. Spero di riuscire a portare a termine i miei progetti e realizzare i miei sogni. Grazie per la collaborazione e ti faccio un grosso in bocca al lupo per il tuo futuro! Crepi il lupo! Per me è stato un divertimento fare due chiacchiere con te e trasmettere a chi leggerà la nostra intervista, qualche stimolo allo studio della MATEMATICA! FINE