Creazione di un SGA
Strumenti di lavoro
Regole per la scelta
1.
2.
3.
Prima di scegliere un SGA l’azienda deve:
Tenere conto delle risorse di cui dispone
Tenere conto dei vantaggi e degli svantaggi di UN
SGA (è pur sempre un investimento)
Scegliere quello più adeguato al tipo di attività
Struttura del SGA
Politica ambientale
Analisi ambientale iniziale
Politica ambientale di sito
Obiettivi e programmi
Gestione Ambientale
Audit Ambientale
Analisi Ambientale Iniziale
1.
2.
3.
4.
5.
Individuare requisiti legislativi e regolamentari
Identificare tutti gli aspetti ambientali
Valutarne la significatività
Impostare un registro degli aspetti ambientali
Analizzare l’esistente (prassi e procedure ) e
eventuali incidenti ambientali occorsi
Aspetti Ambientali Generali
1. Consumi energetici
2. Consumi idrici
3. Consumi di materie prime
4. Inquinamento atmosferico
5. Inquinamento idrico
6. Contaminazione suolo e sottosuolo
7. Rifiuti
8. Rumore
9. Odore
10. Sostanze pericolose.
1. Individuare requisiti legislativi e
regolamentari
1.
2.
3.
4.
Comunitari
Nazionali
Regionali
Locali (Provinciali e Comunali)
2. Identificare tutti gli aspetti
ambientali
Approccio per processi
vincoli
output
Input
Processo Produttivo
Risorse
2.Identificare tutti gli aspetti
ambientali
Input
Area 1
Area 2
Area 3
Area 4
Output
2.Identificare tutti gli aspetti
ambientali
INPUT
input
1
2
output
input
input
3
output
4
output
OUTPUT
2.Identificare tutti gli aspetti
ambientali
Leggi e Regolamenti
Standard o regolamenti
volontari
Materie prime
1
Prodotto 1
Risorse Umane
Risorse materiali
Risorse economiche
2.Identificare tutti gli aspetti
ambientali
Per ogni microprocesso bisogna porsi domande relative agli aspetti
ambientali:
Es. PROCESSO 1:






ci sono consumi energetici,idrici,materieprime? (si/no)
Si verifica inquinamento atmosferico,idrico, del suolo o sottosuolo ? (si/no)
C’è produzione di rifiuti? (si/no)
C’è produzione di rumore? (si/no)
C’è produzione di cattivi odori? (si/no)
C’è produzione/uso di sostanze pericolose? (si/no)
3.Valutarne la significatività
Valutare la significatività degli impatti
ambientali vuol dire creare dei criteri di
valutazione che permettano da una parte di
capire quanto alta può essere la probabilità di
gravi danni all’ambiente e dall’altra avere uno
strumento di controllo dei possibili impatti
della nostra azienda.
3.Valutarne la significatività
Punti fondamentali x la valutazione:
 Conformità legislativa
 Effetti sull’ambiente esterno
 Interesse delle Parti
 Efficienza di gestione e controllo
Conformità Legislativa

Esiste una normativa a livello Comunitario,
nazionale e locale che detta criteri da osservare per
il Consumo energetico,idrico,…..?
 Se sì la mia azienda rispetta i criteri stabiliti dalla
normativa vigente?
Un’azienda che voglia implementare un SGA DEVE
essere interamente a norma sotto l’aspetto
ambientale
Conformità Legislativa
Dare un valore numerico:





Assenza di limiti di legge=0
conformità con garanzie per il mantenimento =1
conformità senza garanzie per il mantenimento =2
conformità imperfetta e/o non completa =3
assenza di conformità =4
Prima di passare alla fase successiva tutti gli impatti
devono avere una VS almeno < di 3
Effetti sull’ambiente esterno
Entità: entità/consistenza dell’impatto
Rilevabilità:possibilità/facilità di rilevazione
dell’impatto
Pericolosità:livello di pericolosità dell’impatto
per l’ambiente e la salute
Effetti sull’ambiente esterno
VALORE NUMERICO X ENTITA’
•
•
•
•
1 = entità trascurabile
2 = entità bassa
3 = entità media
4 = entità alta.
Effetti sull’ambiente esterno
VALORE NUMERICO X RILEVABILITA’
•
•
•
•
1 = rilevabilità immediata tramite esame visivo/olfattivo
2 = eventi rilevabili immediatamente mediante uso di strumenti adeguati
3 = eventi rilevabili mediante complesse analisi
4 = eventi non rilevabili dagli strumenti di monitoraggio.
Effetti sull’ambiente esterno
VALORE NUMERICO X PERICOLOSITA’
•
•
•
•
1 = assenza pericolosità
2 = pericoloso
3 = molto pericoloso
4 = pericolosità assoluta.
Per trovare il valore di significatività degli Effetti
sull’ambiente esterno si effettua la media dei
risultati ottenuti per ogni criterio
Interesse delle parti
Viene identificata la tipologia del contesto in cui
l’azienda è inserita con riferimento alla
categoria d’impatto ambientale e la frequenza
dei reclami da parte della popolazione della
zona e/o indiretti da autorità di controllo e/o
associazioni ambientaliste con riferimento
alla categoria d’impatto ambientale
esaminata.
Interesse delle parti
Sensibilità territoriale:
•
•
•
•
1= bassa
2= Media
3= alta
4= molto alta
Reclami:
•
•
•
•
1= assenza
2=bassa frequenza
3=media frequenza
4= alta frequenza
Il valore finale è la media aritmetica tra i due parametri
Efficienza di gestione e controllo
L’efficienza di gestione e controllo degli impatti
è un criterio necessario per la certificazione
in quanto permette di valutare i sistemi di
controllo di cui l’azienda dispone per
minimizzare gli impatti ambientali.
Efficienza di gestione e controllo
Procedure documentate:




1=presenza di procedure di controllo complete e/o correttamente
adottate
2= presenza di prassi complete ma non formalizzate
3= presenza di prassi/procedure di controllo incomplete e/o non seguite
4= assenza di procedure di controllo
Efficienza di gestione e controllo
Livello di Formazione del Personale:
•
•
•
•
1= buono
2= sufficiente
3= scarso
4= totalmente insufficiente.
Il valore finale è la media aritmetica tra i due parametri
Valutazione finale Significatività
Tutte le medie aritmetiche vengono infine sommate
fino a dare dei valori che vanno da un minimo di 4 a
un massimo di 16:
 VS da 4 a 8=bassa priorità impatto
 VS da 8 a 12= media priorità impatto
 VS da 12 a 16= priorità alta
La significatività degli impatti deve sempre essere
valutata in condizioni normali, anormali e
d’emergenza.
Registro degli Impatti
impatto
1
2
3
4
5
6
…
VS 4-8
VS 8-12
x
VS 12-16
Priorità
media
Analizzare l’esistente

Sono presenti delle procedure o istruzioni da seguire per
l’attuazione di particolari attività (concimazione,
fertirrigazione, trattamenti) ?
 Se sì sono documentate?
 Sono presenti delle prassi da seguire in caso di
particolari situazioni (situazioni anormali, versamenti
accidentali, incendio …)?
 Sono presenti degli strumenti per il controllo operativo
delle aree con impatti ad alta priorità?
 Sono presenti prassi di monitoraggio di questi strumenti?
Redazione dell’Analisi Ambientale
Iniziale (AAI)
Sezione I :
 Presentazione dell’azienda, descrizione dello
stabilimento, del ciclo produttivo delle attività che vi
sono condotte delle risorse di cui dispone
 Esame del “modus operandi”, delle principali prassi
presenti (inserire una flow-chart)
 Analisi della normativa applicabile in materia di
sicurezza salute e ambiente
Redazione dell’Analisi Ambientale
Iniziale (AAI)
Sezione II:
 Analisi del territorio in cui si inserisce lo stabilimento
e riferire particolari dati o studi ambientali già svolti
da altri Enti, che possono rendere l’azienda più
“sensibile” per certi impatti.
Sezione III:
 Descrizione degli aspetti ambientali rilevati, ossia
delle attività che possono provocare impatti.
Redazione dell’Analisi Ambientale
Iniziale (AAI)
Sezione IV:
 Riportare in sintesi la valutazione della significatività
degli aspetti ambientali, tenendo conto delle
criticità, delle eventuali prescrizioni legali, delle
esperienze passate .
Redazione dell’Analisi Ambientale
Iniziale (AAI)
AAI-Data creazione xx/xx/
xx Rev.x Pagine
Logo azienda
Titolo
Redazione dell’Analisi Ambientale
Iniziale (AAI)
Titolo
0
rev
Xx/xx/xx
1 emissione
firma
firma
data
causale
Approvazione RA
Approvazion
e DG
Politica Ambientale di Sito
Nell’effettuare l’ AAI, abbiamo dovuto tenere conto
delle normative presenti a livello comunitario e
nazionale ma anche locale.
E’ ora necessario capire se gli enti locali si sono
mossi in qualche modo creando loro stessi una
Politica Ambientale propria di quel determinato
contesto
Politica Ambientale di Sito
Piano di assetto idrogeologico del bacino
della Toscana Nord
 Comune di Forte dei Marmi- Operazione
Bandiera Blu per gli stabilimenti di
balneazione
 …..

Obiettivi, traguardi e programma
ambientale
Obiettivo:meta che ci si propone di raggiungere, fine,
proposito.
Traguardo: punto d’arrivo non necessariamente
conclusivo
Programma:Enunciazione particolareggiata, scritta,
di ciò che si vuole fare, d'una linea di condotta da
seguire, degli obiettivi a cui si mira e dei mezzi con
cui s'intende raggiungerli
Obiettivi e programmi ambientali
Una volta determinati gli aspetti ambientali
vengono selezionati gli aspetti MISURABILI,
cioè solo gli aspetti a cui potete associare un
INDICATORE
Obiettivi e programmi ambientali
Che cos’è un indicatore ambientale?
Un indicatore ambientale è una descrizione
verbale di un aspetto ambientale o di un
fattore correlato misurabile che deve essere
tenuto sotto controllo.
Un indicatore può essere un valore numerico,
un rapporto percentuale o un rapporto tra due
grandezze misurabili …
Obiettivi e programmi ambientali
Esempio 1:
Obiettivo
Parametri
1.
Controllare
e ridurre la
produzione
dei rifiuti
X= q.tà tot.
W=X/Y
Rifiuti prodotti
Y= q.tà tot
prodotti
realizzati
Indicatore
Traguardo
Risorse
Ridurre la
Euro
produzione di Macch
rifiuti
umane
del 5%
Tempi
1
anno
Obiettivi e programmi ambientali
Esempio 2:
Obiettivo
Parametri
Indicatore
Traguardo
Risorse
Tempi
2.
Controllare
e ridurre il
consumo
energetico
X= Kwh
consumati
nel 2007
W=Y-X
Ridurre il
consumo
energetico
Del 5%
Euro
Macch
umane
1
anno
Y= Kwh
consumati
nel 2008
Realizzazione delle Procedure
Paragrafo 4.5.1 della ISO 14001
L’organizzazione deve stabilire e mantenere
attive procedure documentate per sorvegliare
e misurare regolarmente le principali
caratteristiche delle sue attività e delle sue
operazioni che possono avere un impatto
significativo sull’ambiente.
Realizzazione delle Procedure
Procedura: Documento che definisce condizioni e modalità
per l'esecuzione di attività fra loro correlate, identificando le
responsabilità e le interfacce delle funzioni coinvolte. Si
differenzia dalla istruzione in quanto ha carattere
organizzativo e interfunzionale.
Istruzione:Documento tecnico che definisce in modo
dettagliato le azioni da svolgere. Si differenzia dalla
procedura in quanto di carattere tecnico-operativo.
Modulo/registro:Documento di registrazione o prescrittivo che
descrive oggettivamente una attività svolta o da avviare.
Realizzazione delle Procedure
Es. Struttura delle procedure:
1. Scopo
2. Campo di applicazione
3. Riferimenti normativi volontari e non
4. Definizioni e Acronimi
5. Responsabilità
6. Modalità esecutive
7. Allegati
Realizzazione delle Procedure
Es. Struttura dell’Istruzione operativa:
1. Scopo
2. Riferimenti normativi e non
3. Definizioni
4. Modalità di esecuzione
Realizzazione delle Procedure
Es. modulistica:
Registro delle Non conformità ambientali
NC n.
1
descrizione
Versamento
accidentale di
fitosanitari
data
Xx/xx/xx
AC
Effettuata
attività di
raccolta
come
descritto
nella
istruzione
xx
Resp
R.Tec
Verifica
efficacia
Xx/xx/xx
ok
Y
Realizzazione delle Procedure
Le procedure devono sempre essere IDENTIFICATE,
pertanto su ogni procedura deve essere presente
una intestazione contenente:
 Logo aziendale
 Titolo della procedura
 Data creazione
 N. di revisione
 N. di pagine
 Codice
(Su tutte le pagine)
Realizzazione delle Procedure
A piè di pagina deve essere presente una griglia
contenente:





N.di revisione
Data emissione
Causale
Verifica RA
Approvazione DG
(Solo sulla prima pagina)
Realizzazione delle Procedure
Alcune importanti procedure:
 Identificazione e valutazione degli aspetti ambientali
 Gestione della documentazione del SGA
 Obiettivi, traguardi e programma ambientale
 Controllo operativo (con relative istruzioni)
 Gestione degli audit interni
 Formazione del personale
 Riesame della direzione
 ….
Realizzazione delle Procedure
Tutte le procedure documentate vengono poi
raccolte in un documento di sintesi chiamato
Manuale di Gestione Ambientale (MGA).
Tale documento viene esposto in bacheca
affinché tutti possano prenderne visione.
Audit ambientale
Strumento di gestione comprendente una valutazione
sistematica, documentata, periodica e obiettiva
delle prestazioni dell’organizzazione, del sistema di
gestione ambientale e dei processi destinati alla
protezione dell’ambiente, al fine di facilitare un
controllo gestionale dei comportamenti che
possono avere un impatto sull’ambiente e di
valutare la conformità alla politica ambientale
compresi gli obiettivi e i target ambientali
dell’Organizzazione.
Audit ambientale
Tipologie di audit (ISO 19011):
Audit di parte prima è l’ispezione che
l’azienda effettua su sé stessa
Audit di parte seconda: è l’ispezione che
l’azienda invia ad un’altra azienda fornitrice
certificata o non
Audit di parte terza: è l’ispezione che un ente
terzo effettua sull’azienda
Politica ambientale
La politica ambientale (PAM) di
un’organizzazione, identifica i principi sui
quali l’azienda intende impostare il proprio
impegno verso il miglioramento
dell’organizzazione e delle sue attività nei
confronti dell’ambiente.
Politica Ambientale
La politica ambientale deve contenere i seguenti
punti:
1. la missione ed i valori di base dell’azienda;
2. i punti di vista delle parti interessate;
3. la tendenza al miglioramento continuo;
4. la prevenzione dell’inquinamento;
5. il coordinamento con altre politiche
dell’organizzazione aziendale (qualità,
sicurezza);
6. specifiche condizioni locali o regionali;
7. l rispetto dei requisiti legislativi o degli altri
standard a cui l’organizzazione aderisce.
Certificazione
Una volta effettuato l’audit ambientale interno con esito positivo
(non ci devono essere gravi NC, e il SGA deve rispettare la
norma volontaria a cui si riferisce) l’azienda può richiedere
un riconoscimento da un ente terzo affinché il sistema
di gestione venga riconosciuto.
Certificazione
Iter per la ISO 14001
1. Scelta ente certificatore accreditato
2. Richiesta Audit
3. Invio AAI e MGA (Manuale di Gestione
Ambientale) (1° audit documentale)
4. Pre-audit ambientale per controllo normativo
5. Audit finale
6. Certificazione
Certificazione
Emas - ( Eco-Management and Audit Scheme)
Una volta terminata la realizzazione del SGA l’azienda deve
pubblicare e divulgare una DICHIARAZIONE AMBIENTALE.
E’ un documento destinato al pubblico, i cui contenuti sono
obbligatori e dettagliati nel regolamento, e che rappresenta
lo strumento con cui l’impresa comunica all’esterno tutti gli
elementi relativi alla gestione del proprio impatto ambientale
(i dati dell’inquinamento prodotto, le misure che intende
adottare per tenerlo sotto controllo, prevenirlo e contenerlo e
tutto ciò che riguarda gli effetti ambientale collegati alla
propria attività).
Certificazione
Iter di certificazione EMAS:
1. Scelta di un valutatore esterno accreditato dal
Ministero
2. La formulazione di un’offerta economica
3. la stipula di un contratto per l’attività di verifica;
4. l’invio da parte del Verificatore della domanda di
convalida insieme alla Dichiarazione Ambientale;
Certificazione
5. la visita di valutazione in azienda da parte
di valutatori esperti di settore;
6. il rilascio della Convalida della
Dichiarazione Ambientale, da parte del
Ministero in seguito alla quale l’Azienda
richiedente sarà inserita nell’apposito
elenco EMAS europeo.
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