Facoltà degli studi umanistici.
Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria
Costantino Marina
Matricola: 143561
L’intelligenza numerica
1
Indice:
1. Introduzione.
2. Materiali e metodi.
3. Risultati.
4. Discussione.
5. Conclusioni.
6. Bibliografia.
Il motivo che mi ha portato a compiere
questa ricerca in ambito didattico è
legato allo sviluppo di abilità
logico-matematiche nei bambini.
Ho deciso di somministrare i test
psicometrici all’interno di una sezione
mista proprio per osservare lo sviluppo di
tali abilità all’interno di ogni fascia d’età.
1. Introduzione
Il cervello umano è geneticamente
predisposto alle abilità logicomatematiche ed è possibile
sviluppare e rinforzare tali capacità
già dai primi anni di vita.
A partire dagli anni 80’ diversi
autori rilevano dei punti di
debolezza nel modello di Piaget.
Antell e
Keating
(1983)
Hanno rilevato come
neonati dai 2 ai 12
giorni riescono a
discriminare insiemi
di due o tre elementi.
A
partire
dagli
anni 80’.
Brian
Butterworth
(1999)
“La matematica è una
capacità innata poiché
ognuno di noi possiede dei
circuiti nervosi che nel
complesso vengono definiti
Modulo Numerico”
Gelman e Gallister (1978) affermano che il
bambino contiene un concetto innato di numero
che si evolve attraverso dei passaggi:
Il principio della
corrispondenza uno-uno.
Il principio dell’ordine
stabile.
Principio della
cardinalità.
Di conseguenza è fondamentale sfruttare
la predisposizione naturale del bambino
soprattutto dai 3 ai 5 anni per poter far
emergere capacità basilari.
Proprio le sezioni miste permettono di
osservare le fasi di sviluppo di ogni
singolo bambino all’interno della propria
fascia d’età e di sviluppare capacità
collaborative e cooperative all’interno del
gruppo.
2. Materiali e metodi.
Il campione della ricerca è
costituito da 20 bambini della
scuola dell’infanzia di Cosenza,
di età compresa tra i 3 e i 5 anni,
(11 maschi e 9 femmine).
In particolare sono presenti:
 7 bambini di cinque anni;
 7 bambini di quattro anni;
 6 bambini di tre anni.
I materiali utilizzati sono:
attestato per la raccolta dati;
test psicometrici;
computer;
taccuino per appunti.
Il lavoro è stato eseguito all’interno
della sezione per 10 giorni
(dal 3 al 17 febbraio 2014).
I test sono stati forniti singolarmente
ai bambini.
Per la facilitazione del lavoro la
somministrazione è stata effettuata
durante le prime ore scolastiche della
mattinata poiché i bambini in questa
fascia oraria risultano essere più
concentrati.
3. Risultati.
Dai punteggi dei
20 bambini non è
emersa una
distribuzione
costante intorno
alla media.
Si evidenzia che la competenza media della
classe è Soddisfacente.
4. Discussione
I bambini di 3 anni riescono a:
contare fino al dieci le forme geometriche, gli
oggetti e i puntini.
 paragonare gruppi e definire se una quantità è
maggiore di un’altra;

Tuttavia non hanno conoscenze relative alle:
 forme geometriche;
 al valore delle monete;
 non riescono a contare fino a 20;
 commettono errori sulla classificazione di oggetti
in base ai colori.
I bambini di 3
anni risultano
avere una media
inferiore al resto
della sezione
poiché non
possono aver
assimilato tutte
le abilità
richieste dai
test
psicometrici.
I bambini di 4 anni riescono a:
 confrontare gli insiemi;
 distinguere insiemi con quantità diverse;
 la maggior parte riesce a contare fino a 20 e
classificare in base ai colori.
Tuttavia le difficoltà maggiori sono state
riscontrate:
 nel definire il valore delle monete;
 nel riconoscere le forme geometriche;
 nel definire gli oggetti che si trovano a destra o a
sinistra.
Si evidenzia
che la media
dei bambini di
4 anni
corrisponde a
Soddisfacente.
I bambini di 5 anni risultano avere delle
buone capacità:
 nel conteggio sia fino a 10 che fino a 20;
 riescono a distinguere le forme geometriche;
le posizioni di oggetti che si trovano dentro o
fuori un determinato insieme.
Hanno difficoltà:
 nel riconoscimento della destra e della
sinistra.
 nel definire il valore delle monete.
Si evidenzia
che la
competenza
media dei
bambini di 5
anni è
Eccellente.
5. Conclusioni.
La ricerca condotta nella scuola
dell’infanzia di Cosenza ha
permesso di poter osservare le
differenze di ogni soggetto in
rapporto alla fascia d’età(3-5anni).
Tutto questo si è realizzato grazie
alla presenza di una sezione mista.
6. Bibliografia.
 Antell,
S., Keating, D.P., (1983). Perception of numerical invariance
in neonates. Child Development.
 Butterworth B. (1999) "Intelligenza matematica - vincere la paura
dei numeri scoprendo le doti innate della mente". Rizzoli.
 Gelman, G., Gallistel, C.R., (1978). The child understanding of
number, Harvard University Press, Cambridge.
 Girelli L.(2006). Noi e i numeri. Il Mulino.
 Lucangeli D., Poli S., Molin A.,(2012). L'intelligenza numericaAbilità cognitive e metacognitive nella costruzione della
conoscenza numerica dai 3 ai 6 anni.
 Piaget J. (1970). Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di
psicologia. Einaudi.
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Che fatica vivere con un piccolo genio!