Sistema di Bilancio degli Enti locali Il sistema tributario e le nuove imposte locali Il sistema tributario degli Enti Locali e le condizioni di equilibrio Le nuove forme di imposizione tributaria La nuova imposta comunale: principi di applicazione Il nuovo regime tributario: TASI e TARI L’analisi dell’impatto sul bilancio degli Enti Locali ed il ruolo dei Revisori Dott.ssa Maria Carmela Serluca 2 Le entrate di un ente locale sono un mezzo per coprire le spese sostenute per fornire servizi e svolgere altre importanti funzioni Queste spese sono coperte in parte direttamente dai contribuenti ed in parte attraverso i trasferimenti erariali Il passaggio da un sistema di finanza derivata ad un sistema di finanza autonoma ha modificato la composizione delle entrate di un comune Dott.ssa Maria Carmela Serluca 3 L’analisi delle entrate di un bilancio di un ente locale rappresenta un’operazione fondamentale per valutare la capacità di gestione ordinaria e straordinaria. le entrate correnti le entrate in conto capitale utilizzate dal Comune per la copertura delle spese di ordinaria amministrazione utilizzate dal Comune per finanziare investimenti comprendono le risorse provenienti dall’imposizione fiscale, dalle scelte in materia di tariffe e dai trasferimenti correnti comprendono le risorse provenienti da alienazione di beni patrimoniali, da trasferimenti in conto capitale e altri incassi di capitale Dott.ssa Maria Carmela Serluca 4 Titoli Fonte di provenienza Categorie Tipologia Risorse Oggetto Capitoli Solo nel PEG Dott.ssa Maria Carmela Serluca 5 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 6 Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE: - Categoria la - Imposte; - Categoria 2a - Tasse; - Categoria 3a - Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie. Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO, ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE: - Categoria la - Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato; - Categoria 2a - Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione; - Categoria 3a - Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico. Titolo III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE: - Categoria la - Proventi dei servizi pubblici; - Categoria 2 a- Proventi dei beni dell'ente; - Categoria 3a - Interessi su anticipazioni e crediti; - Categoria 4a - Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società; - Categoria 5a - Proventi diversi. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 7 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 8 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 9 Il Parere, che l’Organo di revisione deve rendere sul bilancio di previsione, è obbligatorio ai sensi dell’art. 239, comma 1, lett. b), del Tuel e, tenuto conto anche del Parere espresso dal Responsabile del Servizio Finanziario, deve esprimere un motivato giudizio: di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, delle variazioni rispetto agli esercizi precedenti, di ogni altro elemento utile. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 10 Principi di vigilanza e controllo dell’Organo di revisione degli Enti locali (Documento n. 5 del CNDCEC: controlli sulla programmazione e sulle variazioni) Principio della congruità La congruità consiste nella verifica dell’adeguatezza dei mezzi rispetto ai fini stabiliti. La congruità delle entrate (e delle spese) deve essere valutata in relazione agli obiettivi programmati, agli andamenti storici ed al riflesso nel periodo degli impegni pluriennali. È opportuno confrontare il dettaglio delle previsioni delle entrate correnti classificate per risorse, con i dati dell’ultimo rendiconto approvato e con le previsioni definitive dell’esercizio precedente cui il bilancio di previsione si riferisce. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 11 Principio della prudenza Nel bilancio di previsione devono essere iscritte solo le entrate ragionevolmente accertabili nel periodo amministrativo considerato e le spese nel limite degli impegni sostenibili Dott.ssa Maria Carmela Serluca 12 Principio della veridicità ed attendibilità Devono essere evitate sopravvalutazioni delle entrate. La veridicità delle entrate deve essere supportata dall’andamento storico delle stesse evitando l’iscrizione di entrate dirette a pareggiare fittiziamente il bilancio. Nei documenti previsionali l’attendibilità è riferita alle entrate: le aspettative di acquisizione delle risorse devono essere fondate su accurate analisi di andamenti storici o da altri idonei riferimenti ad atti o parametri. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 13 Principio della flessibilità Questo principio della veridicità è mitigato dal principio della flessibilità che consente di procedere, nel corso dell’esercizio, a variazioni di bilancio e del Piano esecutivo di gestione. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 14 Il Collegio dovrà esprimere un Parere anche sulle variazioni al bilancio: - variazioni di bilancio che danno luogo a maggiori o minori entrate con conseguenti minori o maggiori spese; - storni di fondi fra interventi del bilancio, lasciando immutato il livello complessivo dell'entrata e della spesa. Le variazioni al bilancio spettano all’Organo consiliare e possono essere deliberate non oltre il 30 novembre di ciascun anno Dott.ssa Maria Carmela Serluca 15 Pareggio finanziario ed equilibri economico/finanziari -Il complesso delle entrate deve essere pari al complesso delle uscite previste. -Le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale delle rate dei mutui e dei prestiti obbligazionari non possono essere complessivamente superiori ai primi tre titoli dell'entrata (entrate correnti) e non possono avere altra forma di finanziamento, salve le eccezioni previste dalla legge (contributi per permessi da costruire, avanzo di amministrazione, plusvalenze da alienazioni). Dott.ssa Maria Carmela Serluca 16 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 17 La verifica dell’equilibrio corrente in fase di previsione garantisce per l’esercizio futuro la capacità dell’ente di assolvere gli impegni contratti per il funzionamento dell’amministrazione. Tali impegni devono essere coperti ricorrendo a fonti monetarie o crediti monetizzabili nel breve termine Dott.ssa Maria Carmela Serluca 18 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 19 Avanzo di amministrazione disponibile dopo l’approvazione del conto del bilancio al 30/04 In caso di saldo positivo (e dunque in presenza di avanzo di parte corrente), si destina il surplus agli investimenti Dott.ssa Maria Carmela Serluca 20 Testo del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 coordinato con il DECRETO LEGISLATIVO 10 agosto 2014 , n. 126 “armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi” Costituisce principio fondamentale del coordinamento della finanza pubblica ed è finalizzato alla tutela dell’unità economica della Repubblica Art. 11 dispone che con decreti legislativi vengano definiti schemi contabili che la PA dovrà utilizzare con i propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate o partecipate. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 21 Testo del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 coordinato con il DECRETO LEGISLATIVO 10 agosto 2014 , n. 126 “armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi” Gli schemi contabili, standardizzati ed omogenei, devono assicurare l’EFFETTIVA COMPARABILITÀ DELLE INFORMAZIONI TRA I DIVERSI ENTI TERRITORIALI Dott.ssa Maria Carmela Serluca 22 Le previsioni di entrata del bilancio di previsione sono classificate, secondo le modalità indicate all’art. 15 in: a) titoli, definiti secondo la fonte di provenienza delle entrate; b) tipologie, definite in base alla natura delle entrate, nell’ambito di ciascuna fonte di provenienza. c) categorie, definite in base all’oggetto; d) capitoli e) articoli (eventualmente) Dott.ssa Maria Carmela Serluca PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 23 UNITÀ DI VOTO Dott.ssa Maria Carmela Serluca 24 Viene meno il principio di specificazione: Diritto ad una informazione puntuale e non generica Per lasciare maggiore autonomia agli esecutivi e ai dirigenti: un graduale ridimensionamento delle unità di voto I politici votano aggregati sempre più ampi In controtendenza: controlli e regole più efficienti e maggiore partecipazione Dott.ssa Maria Carmela Serluca 25 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 26 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 27 Un quadro complesso ed ancora non stabilizzato, a causa del sovrapporsi di numerosi interventi legislativi: decreto legislativo n. 23 del 2011 sul federalismo fiscale municipale, decreto-legge di manovra intervenuto alla fine del medesimo anno (D.L. n. 201 del 2011) legge di stabilità 2013 (L. n. 228 del 2012) legge di stabilità 2014 (L. n. 147 del 2013) modificando ogni volta la normativa vigente nella materia, hanno concorso a determinare un assetto normativo nel quale al momento sono presenti alcuni elementi di transitorietà Dott.ssa Maria Carmela Serluca 28 TASI Tributo servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile IMU TARI Imposta municipale propria di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali Tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. IUC Imposta unica comunale Dott.ssa Maria Carmela Serluca 29 IMU TARI TASI Resta in vigore con modifiche Sostituisce TARSU, TIA e TARES Nuovo tributo Dott.ssa Maria Carmela Serluca 30 Introdotta dalla legge di stabilità 2014 - Legge n. 147 del 27.12.2013 art. 1, c. 639 e seguenti Essa si basa su due presupposti impositivi: uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 31 Ogni componente ha: propria autonomia impositiva, propri criteri di determinazione della base imponibile proprie aliquote o tariffe e correlati metodi di determinazione In realtà di unico c’è solo il nome “Metteremo un limite alla tassazione, ci sarà una tassa sola e si saprà quanto costa» Dott.ssa Maria Carmela Serluca 32 Il comune designa il funzionario responsabile a cui sono attribuiti tutti i poteri per l’esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere i provvedimenti afferenti a tali attività, nonché la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 33 La dichiarazione IUC deve essere presentata dal soggetto passivo, cioè da chi deve pagare il tributo, entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di inizio del possesso o della detenzione dei locali e delle aree assoggettabili al tributo. Essa ha effetto anche per gli anni successivi, pertanto non deve essere periodicamente presentata, se non subentrano modificazioni. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 34 La disciplina della IUC, contenuta nella “Legge di Stabilità 2014”, sarà integrata dalle norme di un apposito regolamento che il Comune dovrà approvare per definire nel dettaglio alcuni aspetti di rilievo relativi all’applicazione delle singole componenti del tributo. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 35 TARI TAssa sui RIfiuti Dott.ssa Maria Carmela Serluca 36 il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani Sono escluse dalla TARI: - le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, - le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 37 Chiunque, persona fisica o giuridica, possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria. In caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la TARI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 38 Superficie calpestabile dichiarate o accertate ai fini dei prelievi sui rifiuti. Sono escluse le aree pertinenziali di unità abitative e pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative. Ai fini dell’attività di accertamento si può considerare come superficie assoggettabile quella pari all’ 80% della superficie catastale. L’attivazione anche di uno solo dei servizi pubblici di erogazione idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica costituiscono presunzione semplice del possesso o detenzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti La presunzione di rifiuti è data anche dalla presenza di arredi in assenza di utenze Con regolamento l’ente individua i locali e le aree non soggette al tributo Dott.ssa Maria Carmela Serluca 39 Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia Dott.ssa Maria Carmela Serluca 40 Il Piano finanziario deve individuare (art. 8, D.P.R. 158/1999): il programma degli interventi necessari, imposti dalla normativa ambientale o comunque deliberati dagli enti locali, e concernenti sia gli acquisti di beni o servizi, sia la realizzazione di impianti; il piano finanziario degli investimenti, che indica l’impiego di risorse finanziarie necessarie a realizzare gli interventi programmati; l’indicazione dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di terzi, o all’affidamento di servizi a terzi; le risorse finanziarie necessarie, completando il piano finanziario degli investimenti e indicando in termini di competenza i costi e gli oneri annuali e pluriennali. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 41 Il Piano è corredato da una relazione che specifica: il modello gestionale ed organizzativo prescelto; i livelli di qualità dei servizi; la ricognizione degli impianti esistenti; l’indicazione degli eventuali scostamenti rispetto al piano dell’anno precedente. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 42 Nuclei tematici del piano finanziario: • • i profili tecnico-gestionali, che illustrano il progetto del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, delineando il quadro del servizio esistente (con funzione anche di rendicontazione e verifica) e l’evoluzione che si intende imprimere al servizio medesimo; i profili economico-finanziari, che individuano e programmano, con cadenza annuale, i flussi di spesa e i fabbisogni occorrenti a fronteggiarli, indicando anche gli aspetti patrimoniali ed economici della gestione. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 43 Le norme non indicano il termine entro il quale debba essere approvato il piano. Il piano, comunque, costituisce indispensabile presupposto per le delibere tariffarie, quindi deve essere approvato entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 44 Il comma 652 stabilisce che il Comune, in alternativa al metodo di cui al d.P.R. 158/1999 può commisurare la tariffa alla quantità e qualità media ordinarie dei rifiuti per UNITÀ DI SUPERFICIE, in relazione agli usi ed alle tipologie delle attività svolte nonché al costo del servizio dei rifiuti NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO «CHI INQUINA PAGA» Dott.ssa Maria Carmela Serluca 45 •La componente Tari è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare, cui corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria. •La tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base del DPR 158/1999. •Composta da quota fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, e quota variabile rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, alle modalità del servizio fornito e all’entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio, compresi i costi di smaltimento. •È articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica; Dott.ssa Maria Carmela Serluca 46 Il comune con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, può prevedere riduzioni tariffarie ed esenzioni nel caso di: a) abitazioni con unico occupante; b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo; c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente; d) abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero; e) fabbricati rurali ad uso abitativo. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 47 F24 ovvero tramite le altre modalità di pagamento offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali. Il comune stabilisce il numero e le scadenze di pagamento del tributo, consentendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale. È comunque consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 48 TASI TAssa sui Servizi Indivisibili Dott.ssa Maria Carmela Serluca 49 La TASI è un nuovo tributo Finanzia i servizi INDIVISIBILI dei comuni: si individuano nelle attività comunali che non sono erogate a domanda individuale e come tali rivolti alla collettività, senza che sia misurabile la quantità degli stessi usufruiti in concretezza dal singolo. Sono servizi rivolti a promuovere lo sviluppo economico e alla realizzazione dei fini sociali Dott.ssa Maria Carmela Serluca 50 Rientrano nei servizi indivisibili dei Comuni, ad esempio: • • • • • • • Illuminazione pubblica Manutenzione verde pubblico Pubblica sicurezza e vigilanza Tutela del patrimonio artistico e culturale Manutenzione stradale Servizio di protezione civile Servizio di tutela degli edifici ed aree comunali Dott.ssa Maria Carmela Serluca 51 Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, compresa l'abitazione principale, e di aree edificabili, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. Sono escluse dalla TASI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 52 È dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo le unità immobiliari di cui al comma 669. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria. In caso di locazione, la TASI è dovuta dal locatario a decorrere dalla data della stipulazione e per tutta la durata del contratto (il periodo intercorrente dalla data della stipulazione alla data di riconsegna del bene al locatore, comprovata dal verbale di consegna). Dott.ssa Maria Carmela Serluca 53 L'occupante versa la TASI nella misura stabilita dal comune nel regolamento, compresa fra il 10 e il 30 per cento dell'ammontare complessivo della TASI. La restante parte è corrisposta dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 54 L'aliquota di base della TASI è pari all'1 per mille. Il comune, con deliberazione del consiglio comunale (art. 52 Dlgs 446/97), può ridurre l'aliquota fino all'azzeramento. Il Comune può provvedere alla determinazione di aliquote diverse, nel rispetto delle disposizioni di legge, con deliberazione del Consiglio Comunale adottata entro la data di approvazione del bilancio di previsione per l’anno di riferimento. Il Comune, con la medesima deliberazione del Consiglio Comunale, che determina le aliquote della TASI, può stabilire l’applicazione di detrazioni . Dott.ssa Maria Carmela Serluca 55 L’intesa ANCI-GOVERNO, poi tramutata in legge, ha previsto, invece, che L’ALIQUOTA MASSIMA COMPLESSIVA DELL’IMU E DELLA TASI NON POSSA SUPERARE i limiti prefissati per la sola IMU + UN ADDIZIONE DELLO 0,8 PER MILLE = Dott.ssa Maria Carmela Serluca 56 L’accordo Anci-Governo è stato riversato nel D.L. n. 16/2014 (Decreto salva Roma) che prevede, per il solo 2014, che nella determinazione delle aliquote TASI possono essere superati i limiti inizialmente stabiliti, per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille a condizione che siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate detrazioni d'imposta o altre misure, tali da generare effetti sul carico di imposta TASI equivalenti a quelli determinatisi con riferimento all'IMU relativamente alla stessa tipologia di immobili. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 57 Il tributo è dovuto per anno solare proporzionalmente alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si è protratta la proprietà o la detenzione a qualsiasi titolo Il versamento del tributo è effettuato, per l’anno di riferimento, in due rate, la prima con scadenza il 16 giugno per quanto dovuto per il 1° semestre e la seconda con scadenza il 16 dicembre per il saldo annuo. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Il versamento deve essere eseguito mediante utilizzo del Modello F24 ovvero tramite le altre modalità di pagamento offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 58 IMU Imposta municipale propria o Imposta municipale unica Dott.ssa Maria Carmela Serluca 59 1992 1993 •IMPOSTA STRAORDINARIA IMMOBILI ISI •ICI IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI con abitazione principale •ICI IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI senza abitazione principale 2008 •IMU IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA con abitazione principale 2012 •IMU IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA senza abitazione principale 2013 •IMU IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA senza abitazione principale + TASI 2014 Dott.ssa Maria Carmela Serluca 60 L’I.M.U. (Imposta municipale propria) è stata introdotta con l’art. 13 del Decreto Legge «Salva Italia» (201/2011) convertito con modificazioni nella legge n. 214 del 22/12/2011. L’imposta municipale propria è istituita a decorrere dall'anno 2012 e sostituisce, per la componente immobiliare: 1) l'imposta comunale sugli immobili (ICI) 2) l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati Il funzionamento dell’IMU è simile a quello dell’ICI con alcune differenze, alquanto significative, riguardo i seguenti punti: 1) 2) 3) marcato aumento dei coefficienti per la determinazione della base imponibile; specifico e restrittivo ambito di applicazione del concetto di abitazione principale; la trattenuta da parte dello Stato di una quota dell’imposta (che invece con l’ICI era incassata per intero dal Comune). Dott.ssa Maria Carmela Serluca la proprietà di – fabbricati: l'unità immobiliare iscritta nel catasto fabbricati. – aree fabbricabili: l'area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi in vigore. – terreni agricoli: il terreno adibito all'esercizio delle attività indicate nell'articolo 2135 del codice civile (coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame e attività connesse). Dal tributo nel 2014 sono esclusi: - l’abitazione principale e relative pertinenze non di lusso (ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) - I fabbricati rurali strumentali Dott.ssa Maria Carmela Serluca 62 Abitazione principale La normativa infatti definisce quale abitazione principale «l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile». Ancorché la norma di legge faccia letteralmente riferimento al «possessore» si deve necessariamente far riferimento al proprietario dell’immobile ovvero al titolare di diritti reali sullo stesso (come ad esempio: usufrutto, uso o abitazione) in quanto soggetto passivo tenuto al pagamento dell’IMU. Con tale specifica definizione normativa risulta palese l’intento del legislatore di limitare sostanzialmente attuali situazioni elusive, infatti, non è più assimilata all’abitazione principale quella concessa in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale, per la quale l’aliquota è quella ordinaria, senza applicazione di alcuna detrazione. Dott.ssa Maria Carmela Serluca BASE IMPONIBILE: valore dell’immobile calcolato applicando alla rendita catastale risultante in catasto un moltiplicatore sulla base della categoria nella quale essi sono iscritti ALIQUOTE: sono stabilite dal Comune (altri immobili: minimo 4,6‰, standard 7,6‰ e massimo 10,6 ‰; abitazione principale di lusso: minimo 2‰, standard 4‰ e massimo 6‰) DETRAZIONE: vale solo per abitazione principale di lusso; anch’essa viene stabilita dal Comune ed è di importo fisso. Livello standard fissato a 200 € (cancellata quella di 50 € per figli sotto i 26 anni di età) Dott.ssa Maria Carmela Serluca 64 Le modalità di pagamento dell’Imu non variano rispetto al passato, in quanto sono previste due rate di pari importo, le cui scadenze sono fissate rispettivamente per il 16 giugno e per il 16 dicembre. Il contribuente potrà comunque decidere di versare tutto l’importo in una sola soluzione, entro la prima scadenza. Il pagamento si può effettuare con modello F24 . Dott.ssa Maria Carmela Serluca 65 IMU: TARI: imposizione basata sulla capacità contributiva del soggetto passivo entra nel bilancio generale dell’ente per le coperture di qualsiasi tipo di spesa. tassa basata sull’utilizzazione di un servizio entra nel bilancio dell’ente ma è destinata interamente alla copertura dei costi collegati con il servizio di nettezza urbana. Per determinarne il gettito complessivo è necessario un Piano Finanziario che ne esponga i costi da coprire integralmente. TASI: ibrido con caratteristiche primarie di imposta serve a coprire i costi legati ai servizi indivisibili erogati dall’ente. Non esistono vincoli dal momento che: – tutti i servizi erogati dal Comune e destinati alla collettività, di carattere indivisibile quindi diversi dai servizi a domanda individuale, possono essere coperti; – non esiste il vincolo della copertura integrale di tali costi 66 TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE tributo dovuto per l’occupazione di spazi appartenenti a beni demaniali (i beni dello Stato) o al patrimonio indisponibile degli enti locali, come strade, corsi, piazze, aree private gravate da servitù di passaggio, spazi sovrastanti e sottostanti il suolo pubblico, comprese condutture e impianti, zone acquee adibite all’ormeggio di natanti in rivi e canali. ha il suo fondamento nella limitazione che, per la collettività, comporta il ridotto godimento dello spazio pubblico occupato Dott.ssa Maria Carmela Serluca 67 I presupposti per l’applicazione della Tosap sono pertanto due: l’occupazione di uno spazio, anche sovrastante o sottostante appartenente al patrimonio indisponibile del Comune o di altro ente; il vantaggio economico che dall’occupazione deriva. La Tosap è calcolata in base alla superficie effettivamente occupata, espressa in metri quadrati o lineari La quantificazione dell'imposta dipende inoltre dal tipo di occupazione, con una distinzione fra occupazione permanente ed occupazione temporanea. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 68 IMPOSTA DI SCOPO (D. Lgs. 23/2011) Per la realizzazione di specifiche opere pubbliche L'imposta è dovuta, in relazione alle stesse opere pubbliche, per un periodo massimo di dieci anni. Resta in ogni caso fermo l’obbligo di restituzione previsto dall'articolo 1, comma 151, della legge n. 296 del 2006 nel caso di mancato inizio dell’opera entro due anni dalla data prevista dal progetto esecutivo. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 69 a) Opere per il trasporto pubblico urbano b) Opere viarie, con esclusione della manutenzione straordinaria ed ordinaria delle opere esistenti c) Opere particolarmente significative di arredo urbano e di maggior decoro dei luoghi d) Opere di risistemazione di aree dedicate a parchi e giardini e) Opere di realizzazione di parcheggi pubblici f) Opere di restauro g) Opere di conservazione dei beni artistici e architettonici h) Opere relative a nuovi spazi per eventi e attività culturali, allestimenti museali e biblioteche i) Opere di realizzazione e manutenzione straordinaria dell’edilizia scolastica Dott.ssa Maria Carmela Serluca 70 COSA DEVE PREVEDERE L’opera pubblica da realizzare L’aliquota da applicare L’ammontare della spesa da finanziare Le modalità di versamento degli importi dovuti Le esenzioni, riduzioni o detrazioni in favore di determinate categorie di soggetti Dott.ssa Maria Carmela Serluca 71 L’imposta di soggiorno per i Comuni che costituiscono località turistiche si assoggettano a tassazione coloro che alloggiano nelle strutture ricettive collocate nel proprio territorio, secondo criteri di gradualità, in proporzione al prezzo, sino a 5 euro al giorno Dott.ssa Maria Carmela Serluca 72 Il presupposto di applicazione dell’imposta è la diffusione di messaggi pubblicitari attraverso mezzi di comunicazione visivi ed acustici, effettuata in luoghi pubblici o aperti al pubblico o che sia da tali luoghi percepita. Il Soggetto attivo è rappresentato dal comune sul cui territorio vengono esposte le varie tipologie di pubblicità. Il Soggetto passivo, cioè colui che è tenuto al pagamento in via principale, è rappresentato da chi dispone del mezzo attraverso cui il messaggio pubblicitario è diffuso. Il soggetto passivo è tenuto presentare apposita dichiarazione dei mezzi pubblicitari che dovrà esporre, indicandone le caratteristiche, la durata e l'ubicazione. Dott.ssa Maria Carmela Serluca 73 GRAZIE PER L’ATTENZIONE Dott.ssa Maria Carmela Serluca 74