SCUOLA DELLE TRASMISSIONI E INFORMATICA 17° CORSO SERGENTI – TECNICO ELETTRONICO NOZIONI GENERALI DI RADIOTECNICA LEZIONE 4 Ten. ing. RN DI MARIO Andrea APRILE 2013 SCUOLA DELLE TRASMISSIONI E INFORMATICA Gli argomenti trattati sono da considerare: “INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE” AD USO ESCLUSIVO INTERNO DEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA 2 FONTI • SINOSSI: Nozioni generali di Radiotecnica - ST 0046 - INDICE • CAP. 4 Alimentatori: • CAP. 5 Amplificatori: • CAP. 6 Generatori di segnale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Alimentatori non stabilizzati. Alimentatori stabilizzati. Caratteristiche degli alimentatori. Amplificatori di potenza. Caratteristiche degli amplificatori. Decibel db. Caratteristiche principali dei generatori di segnale. Cap 4 Alimentatori Alimentatori L’alimentatore (power supply) è un dispositivo elettrico che riceve in ingresso una tensione alternata (sinusoidale) e la trasforma in una tensione continua. Alimentatori Un alimentatore è un convertitore AC-DC, ovvero un dispositivo elettrico che serve a raddrizzare in uscita la tensione elettrica in ingresso (da alternata AC a continua DC) in modo da fornire energia elettrica adattandola all'uso di altre apparecchiature elettriche (es. elettrodomestici-tv-pc-cellulari ecc). modificando eventualmente anche i livelli di tensione e corrente, e dunque potenza, in uscita. Alimentatori vs Trasformatori Spesso nell’uso comune i termini alimentatore e trasformatore vengono usati indistintamente. In realtà: Il trasformatore è un componente elettronico singolo che ha solo la funzione di trasformare la tensione alternata a una tensione alternata piu bassa . Trasforma Tensione alternata in un’altra Tensione alternata. L' alimentatore è l' unione del trasformatore + componenti elettronici vari che convertono la tensione alternata in una tensione continua contribuendo anche alla stabilizzazione. Converte Tensione alternata in Tensione continua. Alimentatori Gli alimentatori si dividono in • Alimentatori NON Stabilizzati • Alimentatori Stabilizzati Negli alimentatori non stabilizzati, la tensione di uscita è funzione della corrente assorbita V=f(I) (la tensione di uscita sente gli effetti del carico) se io vario il carico, l’alimentatore si comporterà in modo differente a seconda del suo valore. Negli alimentatori stabilizzati, un apposito circuito stabilizzatore fa sì che la tensione di uscita rimanga costante al variare del carico. Alimentatori Gli alimentatori si dividono in: • Alimentatori NON Stabilizzati • Alimentatori Stabilizzati Alimentatori • Alimentatori NON Stabilizzati Alimentatori • Alimentatori Stabilizzati Caratteristiche degli Alimentatori Caratteristiche degli Alimentatori Parametri da tenere in considerazione per la scelta di un alimentatore: Stabilizzazione o non. La stabilizzazione viene realizzata con un circuito in retroazione che sente la variazione del carico e agisce di conseguenza. Tensione di ingresso (INPUT). (es 220VAC – 50HZ) Tensione di uscita (OUTPUT). (es 12VDC) Corrente max di uscita (OUTPUT). Corrente massima che l’alimentatore può erogare. (es 6 A MAX – oppure 72Watt MAX) Efficienza η Rapporto tra potenza in ingresso e potenza in uscita. (più il valore si avvicina a 1 più la dispersione di energia è minore e l’alimentatore è efficiente) Cap 5 Amplificatori di Potenza Amplificatori di potenza In elettronica e telecomunicazioni un amplificatore è un dispositivo atto a variare l'ampiezza di un segnale di un fattore moltiplicativo comunemente indicato come guadagno (A). Amplificatori di Potenza Un amplificatore è un dispositivo di tipo attivo (alimentato) ovvero che assorbe energia per ottenere la suddetta funzionalità di amplificazione che di fatto significa aumento dell'energia del segnale. Più specificamente un generico amplificatore ha un ingresso a cui è applicato il segnale da amplificare ed una uscita da cui viene prelevato il segnale amplificato, di ampiezza pari ad A volte il segnale originale Caratteristiche degli Amplificatori Caratteristiche degli Amplificatori Parametri da tenere in considerazione per la scelta di un amplificatore: Guadagno (A). Indica il valore di amplificazione. (indica di quanto viene moltiplicata la forma d’onda in ingresso) (spesso si esprime in dB) Impedenza di carico: Indica il valore nominale del carico per cui è stato progettato l’amplificatore. (es. ampl. Audio impedenza 4Ω- 8Ω) Distorsione: fenomeno indesiderato che consiste nell’alterazione del segnale originario. Banda: intervallo di frequenze che vengono amplificate dall’amplificatore. Efficienza η Rapporto tra potenza in ingresso e potenza in uscita. (più il valore si avvicina a 1 più la dispersione di energia è minore e l’amplificatore è efficiente) Caratteristiche degli Amplificatori Guadagno (A) e Banda. Caratteristiche degli Amplificatori Risposta in frequenza Caratteristiche degli Amplificatori Domanda: Di quale tipologia di amplificatori potrebbe essere la risposta in frequenza indicata in questo grafico? AMPLIFICATORE AUDIO: notare la banda 20Hz – 20KHz Decibel dB Decibel dB Il decibel è un altro modo di rappresentare un valore numerico. Si definisce decibel l’unità di misura in logaritmo decimale (base 10) di un valore lineare. XdB = 10 log (Xlineare) Un valore numerico espresso in dB equivale a 10 per il logaritmo in base 10 dello stesso valore espresso in scala lineare. Decibel dB Quando si parla di guadagno o in generale di potenze la formula diventa: Esempio: se un amplificatore ha guadagno 10 (cioè il valore di ingresso viene amplificato di 10 volte), quale sarà il suo valore in dB? Logaritmo (Ripasso di matematica) In matematica, il logaritmo di un numero in una data base è l'esponente al quale la base deve essere elevata per ottenere il numero stesso. Per esempio, il logaritmo in base 10 di 1000 è 3, poiché bisogna elevare 10 alla terza per ottenere 1000, ovvero 103=1000. Più generalmente se x=ay allora y è il logaritmo in base b di x, ovvero y=logax Decibel dB Perché si usano i decibel? Utilizzando i decibel otteniamo diversi vantaggi nella gestione dei valori numerici. Per esempio: Operazioni con i decibel Usando i decibel, le moltiplicazioni e le divisioni diventano addizioni e sottrazioni. Esercizio: se abbiamo un segnale radio la cui potenza è −62 dB lo riceviamo con un'antenna di guadagno 11 dB, lo filtriamo con un filtro passa-banda che attenua in potenza −1,3 dB e lo amplifichiamo con un amplificatore il cui guadagno in potenza è 18 dB Qual è la potenza che otteniamo al demodulatore? −62 + 11 − 1,3 + 18 = −34,3 dB Decibel dB dBm definizione Il dBm o decibel-milliwatt è un’unità di misura elettrica della potenza riferita al milliwatt (mW). La potenza espressa in decibel-milliwatts (P(dBm)) è uguale al logaritmo in base 10 della potenza in milliwatts (P(mW)): P(dBm) = 10 · log10( P(mW) / 1mW ) La potenza espressa in milliwatts (P(mW)) è uguale a 10 elevato alla potenza in decibel-milliwatts (P(dBm)) diviso 10: P(mW) = 10(P(dBm) / 10) Decibel dB ESEMPIO 1mW = 0dBm 10mW = 10dBm 100mW = 20dBm 1W=1000mW = 30dBm Link conversione dB Generatori di segnale Generatori di segnale I Generatori di segnali sono dei dispositivi elettronici che consentono di generare un’ampia gamma di segnali, di variarne numerosissimi parametri e simulare il comportamento di segnali simulati. Generatori di segnale A seconda del tipo di generatore di segnale che abbiamo a disposizione possiamo generare: • Segnali modulati in Ampiezza, in Frequenza o Fase • • • • Segnali sinusoidali Onde quadre Onde triangolari Onde a dente di sega Inoltre possiamo variarne molteplici parametri: • Frequenza • Ampiezza • Fase DOMANDE! 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