ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI
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LE NOSTRE DOMANDE

Cosa è un costo?

Per quale scopo analizziamo e calcoliamo i
costi?

Quali sono le classificazioni e le configurazioni
di costo?
 Come determiniamo i costi?
2
COSA E’ UN COSTO
Tutti i giorni ci capita di avere a che fare con il termine
costo:
Il concetto a livello intuitivo appare di immediata
comprensione, ma poi, quando proviamo a definirlo, ci
accorgiamo che il termine è generico e può assumere
tanti significati a seconda delle situazioni in cui si usa
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COSA E’ UN COSTO
ALCUNE POSSIBILI DEFINIZIONI DI COSTO

In generale: spesa che occorre sostenere per entrare in possesso
di un bene o per usufruire di un servizio, per il quale si è disposti,
quindi, a pagare un prezzo;

In particolare in un contesto aziendale: valore attribuito al
consumo di fattori produttivi (materie, attrezzature, lavoro,
servizi) impiegati per realizzare i prodotti e/o i servizi
dell’azienda.
esprime le spese da reintegrare per ricostruire il capitale
aziendale al livello preesistente al sostenimento del costo
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COSA E’ UN COSTO
Alcune tra le più utilizzate accezioni di costo
COSTO DI IMPIEGO
Il valore delle risorse consumate
da un’azienda nell’utilizzo dei
fattori produttivi
COSTO DI
PRODUZIONE
La somma del valore di tutti i
fattori produttivi impiegati per
realizzare un certo output
COSTO DI
ACQUISIZIONE
L’onere sostenuto o il
«sacrificio» di risorse
sopportato da un’azienda per
ottenere la disponibilità di beni
e servizi utilizzati
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PER QUALE SCOPO ANALIZZIAMO E
CALCOLIAMO I COSTI







Valutare l’efficienza dei processi aziendali e l’economicità della
gestione
Formazione del prezzo di vendita di un prodotto o servizio
Decisioni di convenienza economica: ad esempio la scelta se fare
un’attività all’interno dell’azienda (make) o acquistare il servizio
da soggetti esterni (buy)
Fornire dati per le valutazioni del bilancio d’esercizio: valutazione
delle rimanenze di materie, semilavorati, prodotti in corso di
lavorazione, prodotti finiti; consumo dei fattori produttivi
pluriennali (determinazione degli ammortamenti)
Controllare l’andamento di alcune spese generali
Supporto alle decisioni e strategie aziendali
Controllo dei processi aziendali
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PER QUALE SCOPO ANALIZZIAMO E
CALCOLIAMO I COSTI
In base allo scopo di analisi che ci
proponiamo cambia la configurazione
di costo più indicata al riguardo.
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
I costi possono essere analizzati e calcolati con riferimento a diversi
«oggetti di calcolo», ovvero qualunque cosa per cui si ritiene utile
avere informazioni di costo
I più comuni «oggetti di calcolo dei costi»





Un prodotto dell’azienda
Un reparto di produzione
Una divisione aziendale
Un processo produttivo o una sua fase
Un cliente
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
Rispetto alla possibilità o meno di misurare in modo oggettivo la
quantità di fattore produttivo impiegata
COSTI SPECIALI
Il costo è attribuibile
all’oggetto mediante
misurazione oggettiva
Ad esempio: il costo del
pellame è un costo speciale
per l’oggetto di costo
calzature uomo
COSTI COMUNI
Il costo è riferibile a più
oggetti e la sua
attribuzione ad un oggetto
è possibile mediante una
ripartizione sempre più o
meno soggettiva.
Ad esempio: il costo di un
macchinario è comune a
tutti i prodotti che
richiedono il suo utilizzo
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
Rispetto alla possibilità o meno di misurare in modo oggettivo la
quantità di fattore produttivo impiegata e alla convenienza
economica di effettuare tale misurazione
COSTI DIRETTI
Il costo è riconducibile
agevolmente e in modo
conveniente all’oggetto.
Ad esempio: il costo del
pellame è un costo diretto
per l’oggetto di costo
calzature uomo.
COSTI INDIRETTI
Il costo non è riconducibile
agevolmente e in modo
conveniente ad un
particolare oggetto.
Ad esempio: il costo per
energia elettrica sostenuto
per un insieme di
macchinari, non dotati
ciascuno di un contatore,
può essere attribuito agli
stessi solo con ripartizione
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
WARNING!!!!
Un particolare costo può essere DIRETTO o INDIRETTO, a seconda
dell’oggetto di calcolo.
Ad esempio un costo di manutenzione di un macchinario può essere
considerato diretto se l’oggetto di calcolo è il «macchinario», diventa
indiretto se ci riferiamo all’oggetto di calcolo «reparto di
produzione» oppure ad uno dei prodotti che vengono lavorati con
quel macchinario.
Con l’ampliamento dell’oggetto di calcolo dei costi, cresce il numero
dei costi diretti, fino al limite in cui, se consideriamo come oggetto
di calcolo l’intera azienda, tutti i costi aziendali sono diretti
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
I COSTI SPECIALI possono essere
COSTI DIRETTI
COSTI INDIRETTI
I COSTI COMUNI sono sempre COSTI INDIRETTI
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
COSTI DIRETTI E INDIRETTI: Criteri di attribuzione
COSTI
DIRETTI
Attribuzione con criteri di
«specialità»
Volume fattore produttivo
x prezzo unitario
oppure
in modo esclusivo
OGGETTO
DI COSTO
COSTI
INDIRETTI
Attribuzione con criteri di
«comunanza»
Procedimento di
ripartizione mediante basi
di riparto
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
Rispetto al comportamento in relazione ai cambiamenti del livello di
attività aziendale (aumento o diminuzione del livello di attività)
COSTO VARIABILE
E’ un costo che varia, in
totale, in modo
direttamente
proporzionale al livello
di attività (ad es. il livello
di produzione).
Un esempio: il costo del
carburante per
un’impresa di
autotrasporto
COSTO FISSO
E’ un costo che rimane
costante, in totale,
indipendentemente
dalle variazioni del livello
di attività. Un esempio: il
costo per le polizze
assicurative degli
automezzi di un’impresa
di autotrasporto
IL COSTO VARIBILE PER
UNITA’ RIMANE COSTANTE
IL COSTO FISSO PER UNITA’
VARIA IN BASE ALLA
VARIAZIONE DEL LIVELLO DI
ATTIVITA’
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
COSTI E LORO UTILITA’ NEL PRENDERE DECISIONI

COSTI RILEVANTI
differiscono tra diverse alternative
di scelta= influiscono sul risultato
economico finale di convenienza

COSTI IRRILEVANTI
sono ugualmente presenti nelle
alternative di azioni = la loro
considerazione non incide sul risultato
dell’analisi

COSTI DIFFERENZIALI
si ottengono facendo la differenza tra
diverse alternative

COSTI OPPORTUNITA’
misurano la perdita, in termini di
mancato guadagno, relativa all’impiego
alternativo dei fattori produttivi
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
COSTI E LORO UTILITA’ NEL PRENDERE DECISIONI

COSTI CONTROLLABILI

COSTI NON CONTROLLABILI
Anche questa distinzione ha carattere relativo:
 a livello complessivo aziendale tutti i costi sono controllabili
 se si considera un reparto, un centro di responsabilità, una
funzione , i costi controllabili sono quelli influenzabili dal
responsabile del reparto, del centro, della funzione, etc.
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LE CLASSIFICAZIONI DEI COSTI
I COSTI NEL CONTROLLO DI GESTIONE
COSTI CONSUNTIVI
misurano il valore delle
risorse utilizzate ex-post (dopo lo
svolgimento dei processi)
COSTI STANDARD
costi preventivi riferiti a condizioni
operative ipotetiche; servono come
punto di riferimento per il
confronto rispetto al
comportamento effettivo dei costi
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LE CONFIGURAZIONI DI COSTO
Le configurazioni di costo di un prodotto possono essere molteplici
a seconda delle voci che vengono inserite nel calcolo
MATERIE PRIME
(DIRETTE)
MANODOPERA
DIRETTA
ALTRI COSTI
DIRETTI
COSTO PRIMO
QUOTA COSTI INDIRETTI INDUSTRIALI
COSTO INDUSTRIALE
COSTI
COMMERCIALI
SPESE GENERALI
AMMINISTRATIVE
ALTRI COSTI
GENERALI
COSTO COMPLESSIVO
QUOTA COSTI FIGURATIVI
COSTO ECONOMICO TECNICO
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COME DETERMINIAMO I COSTI
L’analisi e la determinazione dei costi sono possibili
grazie al:
SISTEMA INFORMATIVO
AZIENDALE
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COME DETERMINIAMO I COSTI
SISTEMA INFORMATIVO CONTABILE
CONTABILITA’
GENERALE
CONTABILITA’
ANALITICA
(CONTABILITA’
DEI COSTI)
BUDGET
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COME DETERMINIAMO I COSTI
LA CONTABILITA’ DEI COSTI





Rilevazione dei costi
Classificazione e raggruppamento dei costi
Rappresentazione dei costi
in modo tempestivo
con riferimento a vari oggetti di costo (prodotti, reparti
produttivi, clienti, divisioni, etc.)
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COME DETERMINIAMO I COSTI
CONTABILITA’
GENERALE
CONTABILITA’
ANALITICA
Tempo di riferimento
Passato
Passato e futuro
Oggetto
Fatti «esterni» di gestione
Fatti «interni» di gestione
Classificazione dei costi Per origine e natura
Per destinazione
Destinatari
Soggetti esterni all’azienda
Soggetti interni all’azienda
Scopi
Determinazione del risultato
economico d’esercizio e del
capitale di funzionamento
Analisi della gestione
Informazioni
Attendibili, verificabili,
precise
Rilevanti, tempestive più che
precise
Metodologia
Contabile
Contabile e extra contabile
Obbligatorietà
Obbligatoria
Non obbligatoria
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COME DETERMINIAMO I COSTI
Le principali modalità di determinazione dei costi
FULL COSTING
 E’ basata su una
configurazione di costo
complessivo.
 Principio
dell’assorbimento
integrale di tutti i costi
da parte dell’oggetto di
calcolo (prodotto,
servizio, divisione, etc.)
DIRECT COSTING
 E’ basata su una
configurazione di costo
parziale.
 Imputazione agli oggetti
di calcolo dei soli costi
variabili
 Calcolo del margine di
contribuzione con cui il
prodotto «partecipa» alla
copertura dei costi fissi
aziendali
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COME DETERMINIAMO I COSTI
FULL COSTING
PROBLEMA:
Come attribuire / ripartire i costi indiretti ad un oggetto di
costo?
Mediante procedimenti di ripartizione, utilizzando
opportune BASI DI RIPARTO
Un macchinario è utilizzato per la produzione tanto del prodotto M4
che per il prodotto K2. Il costo annuale del macchinario
(ammortamento più manutenzioni) è di € 5.000,00.
Come ripartire il costo di € 5.000,00 tra i prodotti M4 e K2?
Va scelta una base di riparto, ad es. le ore in cui il macchinario è stato
impiegato per i 2 prodotti (300 ore per M4 e 200 ore per K2)
5000 / (300 +200) = 10 (coefficiente di riparto
PRODOTTO M4: 10 X 300 = 3000
PRODOTTO K2: 10 X 200 = 2000
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COME DETERMINIAMO I COSTI
FULL COSTING
La BASE DI RIPARTO può essere unica o multipla
Nella scelta della base di riparto occorre seguire, per
quanto possibile, il PRINCIPIO FUNZIONALE o CAUSALE :
ad ogni oggetto di costo devono essere attribuiti costi che
siano espressione significativa del concorso offerto da
ciascun fattore produttivo alla realizzazione dell'oggetto.
IL FULL COSTING trova applicazione nelle
aziende che operano SU COMMESSA
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COME DETERMINIAMO I COSTI
FULL COSTING
SISTEMA DI CALCOLO DEI COSTI DI PRODOTTO DELLE
AZIENDE CHE OPERANO SU COMMESSA
Calcolo COSTI DIRETTI di commessa
Individuazione dei COSTI INDIRETTI
da ripartire
Scelta della BASE DI RIPARTO e calcolo
del COEFFICIENTE DI RIPARTO
Attribuzione dei costi indiretti alle
commesse
Calcolo del COSTO TOTALE DI
COMMESSA
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COME DETERMINIAMO I COSTI
FULL COSTING CON CENTRI DI COSTO
In presenza di un’organizzazione complessa della produzione (ad
esempio nel settore automobilistico), per una più facile e corretta
attribuzione dei costi indiretti, vengono individuate unità di
aggregazione di costi definite CENTRI DI COSTO
CENTRO DI COSTO
Unità organizzativa aziendale (un laboratorio, un reparto, un
ufficio) per la quale si rilevano i costi



Consumi
Manutenzioni
Ammortamento
impianti
CENTRO DI
COSTO
CENTRALE
TERMICA
PRODOTTO
A
PRODOTTO
B
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COME DETERMINIAMO I COSTI
FULL COSTING CON CENTRI DI COSTO
NELL’OTTICA DI DETERMINAZIONE DEL COSTO DEL
PRODOTTO O DELLA COMMESSA
CENTRI PRODUTTIVI
Si lavora il prodotto
CENTRI AUSILIARI
Forniscono servizi ai
centri produttivi
CENTRI FUNZIONALI
Forniscono servizi
commerciali e
amministrativi
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COME DETERMINIAMO I COSTI
FULL COSTING CON CENTRI DI COSTO
COSTI INDIRETTI
(Materiali indiretti, manodopera indiretta,
altri costi indiretti di produzione)
CENTRO DI COSTO
A (AUSILIARIO)
CENTRO DI COSTO
B (AUSILIARIO)
CENTRO
PRODUTTIVO A
CENTRO
PRODUTTIVO B
COSTI
AMMINISTRATIVI E
COMMERCIALI
COSTI INDIRETTI
COSTI DIRETTI
COSTO COMMESSA
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COME DETERMINIAMO I COSTI
DIRECT COSTING
Nel direct costing solo i COSTI VARIABILI vengono imputati ai prodotti; i COSTI
FISSI sono considerati costi di periodo
COSTI VARIABILI
 Materie prime
 Manodopera diretta
 Altri costi variabili di
produzione
 Provvigioni di vendita
 …………….
RICAVI DI VENDITA
DEL PRODOTTO
IMPUTATI AL
PRODOTTO
COSTO VARIABILE
DEL PRODOTTO
MARGINE DI
CONTRIBUZIONE DI
PRIMO LIVELLO
Il MARGINE DI CONTRIBUZIONE DI PRIMO LIVELLO, esprime il contributo
che il prodotto fornisce alla copertura dei costi di periodo aziendali, a partire
dai COSTI FISSI DIRETTI del prodotto
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