HEINRICH SCHLIEMANN Archeologo (Neubukow,
Meclemburgo , 1822 - Napoli 1890) e scopritore della civiltà
micenea. Arricchitosi col commercio, nel 1863 liquidò la
propria ditta, mosso dal desiderio di esplorare i luoghi
descritti da Omero. Nel 1871 iniziò scavi sulla collina di
Hısarlık, dove mise in luce la cittadella fortificata di Troia.
Passò poi a Micene , dove scoprì il mègaron e le tombe
dell'Acropoli. Scavò ancheil tesoro di Minia a Orcomeno di
Beozia e scoprì il palazzo di Tirinto.Esplorò inoltre Creta,
senza riuscire a farvi scavi.
Scheliemann si innamorò talmente tanto delle opere
omeriche da farne la sua stessa ragione di vita. I
racconti della inespugnabile Troia e del suo re Priamo,e
dell’ira di Agamennone.
Il “Tesoro di Priamo”, così definito da Schliemann, si trovava dentro a
un forziere lungo un metro e alto 45 centimetri, al cui interno vi
erano: uno scudo di rame; un calderone di rame con manici; sei lame di
coltello in argento battuto; un oggetto di rame non identificato; un vaso
d’argento contenente due diademi d’oro, tre braccialetti, 8.750 anelli,
due piccoli bicchieri, bottoni e altri piccoli oggetti d’oro; un vaso di
rame; una bottiglia d’oro battuto; due coppe d’oro di cui una battuta e
una fusa; diversi bicchieri di terracotta rossastra; una coppa di
elettro; tre vasi d’argento con parti fuse in rame; diversi bicchieri e vasi
in argento; tredici punte di lancia in rame; quattordici asce in rame; altri
manufatti in rame tra i quali la chiave di una cassetta.
Su questo enorme tesoro però si sono sollevate diverse critiche. Molti
sostengono che non tutti questi oggetti erano realmente presenti dentro
al forziere ritrovato da Schliemann ma che in realtà molti di essi furono
ritrovati in altri scavi e attribuiti in maniera del tutto insensata al
“Tesoro di Priamo”.
Lo strato in cui è stato rinvenuto il tesoro appartiene a
un periodo storico precedente agli avvenimenti di Troia e che
quindi con la nomenclatura “Tesoro di Priamo” si è data
una connotazione falsata a degli oggetti appartenuti
sicuramente a qualche altro personaggio storico.
Gli oggetti ritrovati da Schliemann hanno poi seguito un
percorso che li ha portati dalla Turchia alla Grecia per poi
essere custoditi da Hitler nella Germania nazista e
successivamentetrafugati dall’esercito russo durante l’invasione
di Berlino alla fine della seconda guerra mondiale.Oggi il
tesoro si trova di fatto al Museo Puskin di Mosca e continua
ad essere rivendicato da tutte le nazioni che hanno visto il suo
passaggio.Nel frattempo però il legittimo proprietario del
secolare tesoro, la Turchia, ha già incominciato a recuperare
alcuni oggetti che si sono dispersi per il mondo. 24 pezzi di
fattura aurea sono stati restituiti dalla Pennsylvania (Stati
Uniti) al Museo delle civiltà anatoliche di Ankara, oggetti che a
breve saranno trasferiti all’ormai nascente Museo di Troia.
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jennifer - progettoacqua