I giovani e l’imprenditorialità Maurizio Caviglia – Segretario Generale Genova 18 giugno 2013 Al 31 dicembre 2012 le imprese under 35 erano 6.962 a fronte delle 7.067 di fine 2011 e rappresentano il 9,6% delle imprese provinciali (contro l’11,5% nazionale). Di queste 5.729 (l’82%) sono rappresentate da imprese individuali A Genova il peso delle imprese giovanili è del 9,5%. Un solo comune non presenta neppure un’impresa under 35 Rondanina Quattro comuni presentano quote di imprese giovanili superiori al 20% e sono tutti dell’entroterra: Propata e Valbrevenna (25%), Fontanigorda (23%) e Vobbia (21%) Comuni per quota percentuale di imprese individuali giovanili TOP TEN BOTTOM TEN PROPATA VALBREVENNA FONTANIGORDA FAVALE DI MALVARO VOBBIA CASARZA LIGURE CERANESI DAVAGNA CASTIGLIONE CHIAVARESE ROVEGNO TIGLIETO CAMOGLI SANT'OLCESE PORTOFINO BOGLIASCO PIEVE LIGURE TRIBOGNA CROCEFIESCHI COREGLIA LIGURE RONDANINA I comuni litoranei risultano assenti nei primi 10 in graduatoria, presentano solo quattro casi sopra la media (su un totale di 22 comuni) con valori però molto simili a quest’ultima (Lavagna, Recco, Rapallo e Genova); tutti gli altri comuni costieri sono al di sotto della media in particolare 4 che si situano negli ultimi 10 (Camogli, Portofino, Bogliasco e Pieve Ligure). 1 30 10 25 2 20 15 10 9 3 5 0 8 4 7 primi 10 comuni 5 6 ultimi 10 comuni media Analisi per settore 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% OVER 35 UNDER 35 COMPLESSO AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO TRASPORTI ALLOGGIO E RISTORAZIONE SERVIZI IMPRESE SERVIZI PERSONE Il grafico evidenzia quali sono i settori preferiti nelle scelte dei giovani imprenditori: nel caso delle costruzioni le imprese under 35 rappresentano il 14% (ma il dato è falsato dal fenomeno delle «false partite Iva» che caratterizza il mondo dell’edilizia e in particolare i lavoratori stranieri); segue il settore delle attività ricettive che, con una quota del 11,3% tra le imprese giovanili, risulta l’unico in cui la propensione degli under 35 è superiore al complesso. Evidenti anche a livello grafico le differenze in senso opposto per industria e trasporti dove le quote di imprese giovanili sono inferiori al dato medio. Analisi per genere e settore 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% agricoltura industria costruzioni commercio imprese giovanili maschili trasporti alloggio e servizi alle servizi alle ristorazione imprese persone imprese giovanili femminili La composizione delle imprese giovanili per genere è di circa un’impresa femminile ogni tre maschili, infatti a fine 2012 le imprese giovanili femminili sono 1.773 pari al 25,5% su 6.962 complessive. L’analisi per settore ne evidenzia uno solo “femminilizzato” ossia in cui la presenza di imprese femminili tra gli under 35 è superiore al 50%: si tratta dei servizi alle persone (dove le imprese femminili sono circa sei su dieci), che si conferma come quello in cui tradizionalmente le imprenditrici trovano uno sbocco più marcato in linea con una presenza ancora predominante nelle mansioni di cura e assistenza alle persone. Il secondo settore per presenza femminile è quello dell’alloggio e ristorazione dove le imprese femminili under 35 raggiungono il 36,3%. Comuni per quota percentuale di imprese straniere su totale under 35 Tra le imprese under 35 la quota di quelle a maggioranza straniera è passata dal 27,8% del 31 dicembre 2011 al 30,3% di un anno dopo, per un totale di 2.108. 45 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 46 47 50 48 4950.00 1 2 3 4 5 40.00 6 8 30.00 9 20.00 10.00 0.00 31 30 29 28 27 7 26 23 25 24 Quota imprese giovanili straniere 22 21 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Media provinciale In 17 Comuni non esiste alcuna impresa under 35 “straniera” (Coreglia Ligure, Crocefieschi, Fascia, Favale di Malvaro, Fontanigorda, Gorreto, Mele, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Propata, Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto, Tiglieto, Valbrevenna e Vobbia). La presenza delle imprese straniere tra le imprese under 35 raggiunge il 50% in tre comuni della provincia (Carasco, Montebruno, Rovegno), che sono i primi dei 12 in cui la quota percentuale della componente straniera è superiore al 30,3% che rappresenta la media provinciale. Gli altri nove comuni sono in ordine alfabetico Borzonasca (40%), Castiglione Chiavarese e Cogorno (33,3%), Genova (34,6%), Lumarzo (44,4%), Mezzanego e Ne (38,5%), Rapallo (33,4%) e Tribogna (33,3%). Analisi per nazionalità e settore 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% agricoltura industria costruzioni commercio trasporti imprese giovanili italiane alloggio e servizi alle servizi alle ristorazione imprese perosne imprese giovanili straniere L’analisi per settore evidenzia le costruzioni (a conferma di quanto anticipato sul fatto che questo settore rappresenta lo sbocco preferenziale per l’autoimpiego di persone nate all’estero) come l’unico settore in cui le imprese straniere sono in numero superiore a quelle italiane (995 a 941) e raggiungono il 51,4%, seguite dal commercio dove la quota della componente straniera raggiunge il 32,8% del totale delle under 35. In tutti gli altri casi il dato settoriale è inferiore alla quota delle straniere under 35 pari come già ricordato al 30,3%. Si tratta di dati compresi tra il 10 e il 20% per industria, trasporti, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e servizi alle persone, mentre nel caso dell’agricoltura si scende al 5% circa. Startup giovani Le imprese che sviluppano, producono e commercializzano prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese di Genova sono 17, tutte società a responsabilità limitata e con sede a Genova. L’iscrizione della prima startup innovativa è datata 15 febbraio 2012. Tra i componenti dei consigli di amministrazione, in totale 38, non ci sono stranieri, gli imprenditori under 35 sono 20 ci cui 16 ragazzi e 4 ragazze. La più giovane è una ragazza del 1990 con la carica di consigliere. Tra le 20 startup giovanili maschili ci sono due amministratori unici uno del 1986 e l’altro del 1979. Delle 17 startup il 41% (7) non hanno, tra i loro componenti, imprenditori under 35, del restante 59% il 50% (5) ha il proprio organo direttivo formato esclusivamente da giovani. Il dato relativo al genere presenta una situazione ancora meno equilibrata di quella relativa alla totalità delle imprese under 35 in quanto si conta un’impresa femminile ogni 4 maschili. Industria 12% Servizi 88% Startup giovani Attività di studio geologico e di prospezione geognostica e mineraria 6% Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie 12% Attività di consulenza tecnica 6% Ricerche di mercato e sondaggi di opinione 6% Fabbricazione di apparecchi per depurare e filtrare liquidi e gas per uso non domestico 12% Collaudi e analisi tecniche di prodotti 6% Produzione di software non connesso all'edizione 23% Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell'ingegneria 23% Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica 6% Le attività a cui maggiormente si dedicano le startup sono mirate alla ricerca e sviluppo nel settore ingegneristico e alla produzione di software (entrambe al 23%) seguite dal settore della biotecnologia con una quota del 12%. La ricerca ingegneristica vede la presenza di almeno un giovane nell’attività dell’impresa ma lo stesso non si verifica per le startup produttrici di software che sono gestite da giovani per il 50%.