Essendo le materie scientifiche e tecniche la linfa vitale per noi “periti elettrotecnici”, non possiamo fare a meno di utilizzare quel linguaggio universale, che normalmente chiamiamo matematica, per esprimere e capire a fondo le varie problematiche che quotidianamente siamo costretti ad affrontare. Una di queste problematiche è proprio il comportamento del motore a corrente continua: Al fine di capirne e ricrearne, attraverso un linguaggio rigoroso, il funzionamento sia quando non è applicato ad esso alcun carico e sotto-carico, sia a regime, è necessario: DETERMINARE E STUDIARE IL MODELLO MATEMATICO Tale modello è quindi la descrizione della nostra macchina elettrica dal punto di vista matematico. Il percorso logico che abbiamo seguito è il seguente: 1)Rappresentazione del motore a c.c. dal punto di vista elettrico 2) Analogia meccanica 3) Formulazione delle equazioni che ne derivano 4) Applicazione della trasformata di Laplace 5) Costruzione dello schema a blocchi 6) Analisi a regime in assenza di una coppia resistente 7) Analisi a regime con carico applicato al motore 8) Grafici con MatLab che ne descrivono il comportamento Rappresentazione del motore a c.c. dal punto di vista elettrico Va: forza elettro-motrice, Applicando al circuito in figura il secondo principio variabile d’ingresso di Kirkhoff otteniamo l’equazione: Ra: resistenza elettrica degli avvolgimenti del motore di a V a R a i a La eg dt L : induttanza (energia a conservativa) degli avvolgimenti, è quella che si oppone alle Dalla prima legge di Ohm sappiamo che: variazioni della corrente. R a i a rappresenta la caduta di tensione che si eg: forza contro-elettromotrice, è di ha su una resistenza a R. legata alla velocità di rotazione ω Va Ra iadi La La a dt dt eg rappresenta la variazione di tensione ai i : corrente che assorbe il motore capi di un’induttanza. a (la stessa che attraversa gli avvolgimenti). ANALOGIA MECCANICA Sfruttando l’analogia tra grandezze meccaniche ed elettriche, si ottiene: tm: coppia motrice B: coefficiente di attrito J: inerzia tm d B J tr dt tr: coppia resistente ω : velocità angolare del motore APPLICHIAMO LA TRASFORMATA DI LAPLACE Trovare le soluzioni di un’equazione differenziale non è sempre facile. In alcuni casi si può utilizzare la “trasformata di Laplace”, ossia: un operatore che trasforma una funzione della variabile reale (y = f(x)) in una funzione della variabile complessa (y = F(s)). Praticamente questo operatore trasforma l’equazione differenziale in un’equazione algebrica facilmente risolvibile L: f(x) F(s) V a (t ) V a (s ) i a (t ) I a (s ) (t ) (s ) t m (t ) T m (s ) e g (t ) E g (s ) t r (t ) T r (s ) V a R a i a La tm B J t m kt i a e g k di a eg dt d tr dt Sostituendo le variabili in funzione di s nelle nostre equazioni abbiamo: V a R a I a s La I a E g Tm B s J Tr Tm kt I a E g k SCHEMA A BLOCCHI Per ricavare lo schema a blocchi iniziamo a ricavare Ia da questa formula: V a E g I a R a s La V a R a I a s La I a E g Ia 1 Va E g R a s La E ricordando che T m k t I a Possiamo disegnare la prima parte dello schema: Come possiamo notare, l’uscita del blocco kt è tm e quindi … Ricordando che: Tm B s J Tr e ricavando da tale formula Ω abbiamo: 1 T m T r B s J In questa formula compare Tm, che sottratta a Tr e moltiplicata per la f. di trasferimento dà la velocità Ω. Quindi aggiungendo lo schema a blocchi precedentemente illustrato a quello che si ricava da questa formula otteniamo: Inserendo nello schema a blocchi la formula: E g k Otteniamo lo schema a blocchi finale del Motore C.C. ANALISI A REGIME Con coppia resistente Tr 0 Facendo trascorrere molto tempo, in modo tale che i sistemi in regimi transitori siano sicuramente esauriti, abbiamo: lim f(t) = lim F(s) = F(s = 0) t ∞ s 0 Ponendo s = 0, lo schema a blocchi del motore a regime con Tr 0 sarà il seguente: La velocità Ω in questo caso sarà: kt Ra B kt Va Va k t k R a B k t k 1 Ra B LA CARATTERISTICA DEL MOTORE C.C. Grafico coppia – velocità Tm kt I a Ia Dalle relazioni a sinistra possiamo ricavare l’equazione della retta Va E g Ra E g k V k T m k t a R a Tm k t V a k t k Ra Ra Da qui ricaviamo le intersezioni con gli assi Quando Ω = 0 Quando Tm = 0 Tm kt I a Ra Va k Riportando questi valori sul grafico otteniamo … Caratteristica statica coppia - velocità 10 9 8 7 Caratteristica di funzionamento statico Tm [Nm] 6 5 4 3 Punto di lavoro statico 2 Coppia resistente 1 0 0 5 10 15 20 25 30 omega [rad/s] 35 40 45 50 Nel grafico che segue,infine, riportiamo la corrente assorbita dal motore e la variazione della velocità nel tempo. Notiamo che all’inizio la corrente è molto elevata (questa è detta corrente di spunto), nello stesso tempo vediamo che la curva della velocità sale molto più lentamente della corrente (essendo la sua costante di tempo una costante meccanica). Dopo la fase transitoria, quando interviene una coppia frenante, vediamo che la velocità diminuisce e la coppia aumenta. Tutto ciò viene svolto autonomamente dal motore. Velocità angolare - Corrente assorbita 80 Corrente di spunto 70 omega [rad/s] - Ia [A] 60 50 40 30 Transitorio di velocità Effetto di una coppia frenante 20 10 0 0 2 4 6 8 10 12 Tempo [s] 14 16 18 20 Ringraziamo i docenti responsabili del “Progetto Lauree Scientifiche”: Prof.ssa Rossella Fatatis Prof.re Antonio Barbato Un ringraziamento particolare va al prof. Antonio Palumbo per la sua supervisione del lavoro da noi svolto