QUAL E’ IL CONTESTO
Uno studio della Berkeley University ha rilevato che il volume
di informazioni prodotte tra il 2001 e il 2004 è equivalente a
quello prodotto tra il 1970 e il 2000 e che queste sono a loro
volta equivalenti alla quantità di tutte le informazioni prodotte
dall’umanità da quando è nata la scrittura fino al 1970.
Un aggiornamento di questo studio ha rilevato che nei due anni
dal 2004 al 2006 abbiamo prodotto l’identica quantità di
informazioni nella metà del periodo.
Se volessimo indicizzare solo l’informazione prodotta nei
primi 6 anni di questo secolo staremmo dunque parlando del
doppio di tutta l’informazione scritta di tutta la storia
dell’umanità fino al 1970.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
BRUNO MUNARI:
” Tutti sono in grado di complicare, pochi sono in
grado di semplificare.
Per semplificare bisogna saper togliere e per
togliere bisogna sapere cosa c’è da togliere”.
E’ molto più difficile SEMPLIFICARE che
COMPLICARE.
E’ molto più difficile TOGLIERE che
AGGIUNGERE.
E’ molto più difficile procedere per
INTERSEZIONI e per INCASTRO che per
SOMMATORIA.
Per sapere cosa togliere e perché bisogna
disporre di un PROGETTO ben definito e dagli
obiettivi chiari.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
Montaigne
“Plutôt une tête bien faite
qu’une tête bien pleine”
(Montaigne)
Formare delle persone capaci d’organizzare le
loro conoscenze piuttosto che d’immagazzinare
un’accumulazione di saperi, anche perché
rincorrere questa accumulazione sta
diventando un compito semplicemente
impossibile.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
Uno splendido esempio di questa
capacità di TOGLIERE, che non è
comunque d’ostacolo al
riconoscimento (tutt’altro) è la
FACE DE FEMME del 1935 di
Matisse. Pochi tratti ESSENZIALI
sono sufficienti per far scattare la
nostra capacità di classificare
correttamente questa figura e di
interpretarla come faremmo con
una fotografia ben più ricca di
dettagli.
LA PERCEZIONE E’ SELETTIVA.
Anche l’APPRENDIMENTO lo è.
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LA FINALITA’ CHIAVE
La finalità chiave di una “testa ben fatta” è far emergere e
consolidare la capacità di LEGARE E CONNETTERE LE
CONOSCENZE: L’ARTE DI ORGANIZZARE IL PROPRIO PENSIERO,
DI COLLEGARE E DISTINGUERE AL TEMPO STESSO.
Si tratta di favorire l’attitudine a interrogare, di legare il sapere al dubbio,
di sviluppare la capacità d’integrare il sapere particolare non soltanto in
un contesto globale, ma anche nella propria vita, di stimolare l’attitudine
a porsi i problemi fondamentali della propria condizione e del proprio
tempo.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
ORGANIZZAZIONE CHE CONNETTE
Nelle due figure qui a lato siamo in
presenza di una mancanza (nello spazio
fisico) che tuttavia “regge” e organizza la
percezione visiva.
La percezione del triangolo bianco o
della configurazione irregolare è dovuta
all’organizzazione complessiva delle
figure medesime e alle loro strutture,
cioè all’insieme delle relazioni tra gli
elementi che compaiono in esse.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
L’AUTOSUFFICIENZA CHE SOFFOCA LA PERCEZIONE
E’ sufficiente modificare un poco le strutture
precedenti perché l’effetto scompaia, come
dimostra questa figura, nella quale ciascun
elemento, anziché esigere una relazione con gli
altri, diventa autosufficiente.
Non essendoci più tendenza al completamento,
non si ha più percezione dell’organizzazione.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
ORGANIZING CONCEPTS
Simon Weil: “Non sarei nata se ai miei genitori
non fosse accaduto di incontrarsi”.
Qui il termine “caso” non appare nemmeno, ma
è chiaramente il concetto organizzatore di un
discorso etico, ramificato nello spazio discorsivo
che esso stesso genera.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
ORGANIZING CONCEPTS
Importanza del ricorso a quelli che CORA DIAMOND
(1996) chiama: CONCETTI ORGANIZZATORI.
Questi concetti hanno il potere di generare e
dispiegare articolazioni discorsive e di tenere insieme
visibile e invisibile, in quanto non necessariamente
appaiono nel discorso.
Prof.re Silvano Tagliagambe Ordinario di Filosofia delle Scienze “La Sapienza” Roma
Tecnologie elettroniche e
generazione
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Il ragazzo della radio
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Il ragazzo della TV (hippie)
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Ragazzi del PC
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
1981
Ragazzi del telefonino
• Always on (sempre acceso)
• Real-time
• Ubiquità
QuickTime™ and a
TIFF (Uncompressed) decompressor
are needed to see this picture.
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Hyperkids: tecnologie, mente e creatività
> 10 000 ore di videogiocchi
> 250 000 ore di emails e SMS
> 10 000 ore di telefonini
> 20 000 di televisione
> 500 000 di spot pubblicitari
< 5 000 ore di lettura
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
“Digital immigrants” verso
“digital natives” (Paolo Ferri)
Digital immigrants
Alphabetic background
Learning sequentially
One to many style of
learn/communicate
Learning by absorbing
Learning by
internalization
Text authority
Reading first
Digital natives
Digital background
Learning multitasking
Networked style of learning and
sharing knowledge (Mp3
Wikipedia)
Learning by searching exploring
playing
Learning by externalization
Connecting explore and
navigate first
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
“Screttore”
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
I screttori…
• Non legono niente, scanerizzano
• Non vogliono mai cercare molto per
trovare la lora informazione
• “Instant gratification”
– 50% meno parole che sulla carta (meno di un
terzo di una pagina normale)
– Niente scrolling
– Niente retorica
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Il predominio dello schermo
• Lo schermo è il punto d’ingresso
privilegiato per I-P connessi
• Capovolgimento dell’orientamento
della mente
• Esternalizzazione della sintesi psico
sensoriale
• Emigrazione della mente dalla testa
verso lo schermo
• “Read and be read”
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
La “Google Generation”
• Fanno uso del multimedia e
dell’interattività come de
una penna elettronica (UTube)
• I “Screenagers” giocano
con il schermo, non
solamente guardandolo
• Click, drag, sample, cut and
paste, sono cose che noi
anziani facciamo dentro la
nostra testa
• Loro fanno la stessa cosa
pero fuori
• In piusono capace di
multitasking e il loro tempo
è granulare e totalmente
frammentato
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Google versus biblioteche
• I studenti “Net Gen” considerano il spazio aperto del Web
come il loro universo informativo”
• “I studenti generalmente preferiscono la ricerca globale di
Google a quella piu ricca bensiche piu impegnativa fornita
dalla biblioteca”
• “I studenti trovano le risorce della biblioteca difficile da usare
e preferiscono trovare cose da solo con Google invece di
domandare aiuto.”
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
Schermologia (Mind-Machine-Direct-Connect)
Lo schermo diventa il punto d’ingresso privilegiato per la mente
quasi privata che connessa
Succede uno capovolgimento dell’orientamento della mente
L’esternalizzazione della nostra sintesi psico sensoriale dà
accesso a qualche sia di connesso per combinarsi ed
estendersi
Moltiplicazione, accelerazione e interazioni sempre più
frequente dei contatti
Prof.re De Kerckhove Università di Toronto
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Tagliagambe - Galileo Galilei