Il  delle sarte
avanti
Esiste un capo di abbigliamento femminile che si chiama gonna a ruota; per capirci la
gonna a ruota è la gonna del tutù della ballerina classica.
La gonna a ruota è di fatto un pezzo di stoffa che ha la forma di una ciambella.
Per tagliare questa ciambella, la sarta deve prima tracciare un modello sulla carta (il
cartamodello) e siccome le sarte tagliano la stoffa dopo averla ripiegata in due strati, il
cartamodello ha la forma di mezza ciambella. Per disegnare questa mezza ciambella
la sarta userà il compasso e deve sceglierne l’apertura in modo che la mezza
circonferenza che creerà il buco della ciambella sia esattamente metà del giro-vita
della ballerina cui è destinato il tutù.
Esiste un capo di abbigliamento femminile che si chiama gonna a ruota; per capirci la
gonna a ruota è la gonna del tutù della ballerina classica.
La gonna a ruota è di fatto un pezzo di stoffa che ha la forma di una ciambella.
Per tagliare questa ciambella, la sarta deve prima tracciare un modello sulla carta (il
cartamodello) e siccome le sarte tagliano la stoffa dopo averla ripiegata in due strati, il
cartamodello ha la forma di mezza ciambella. Per disegnare questa mezza ciambella
la sarta userà il compasso e deve sceglierne l’apertura in modo che la mezza
circonferenza che creerà il buco della ciambella sia esattamente metà del giro-vita
della ballerina cui è destinato il tutù.
Nei corsi di taglio e cucito si insegna questa fantasiosa
regola per calcolare l’apertura del compasso
(
1
6 circonferenza vita) - 1 cm.
Questo dovrebbe servire a riaggiustare i decimali che si sono
trascurati approssimando  con 3
Trattandosi di una regola approssimata, con questo metodo la gonna in
genere non verrà perfetta; proviamo a vedere a chi sta larga e a chi sta
stretta?
Prima prova dalla sarta
Prosegui dopo la prima prova
Esiste un capo di abbigliamento femminile che si chiama gonna a ruota; per capirci la
gonna a ruota è la gonna del tutù della ballerina classica.
La gonna a ruota è di fatto un pezzo di stoffa che ha la forma di una ciambella.
Per tagliare questa ciambella, la sarta deve prima tracciare un modello sulla carta (il
cartamodello) e siccome le sarte tagliano la stoffa dopo averla ripiegata in due strati, il
cartamodello ha la forma di mezza ciambella. Per disegnare questa mezza ciambella
la sarta userà il compasso e deve sceglierne l’apertura in modo che la mezza
circonferenza che creerà il buco della ciambella sia esattamente metà del giro-vita
della ballerina cui è destinato il tutù.
Nei corsi di taglio e cucito si insegna questa fantasiosa
regola per calcolare l’apertura del compasso
(
1
6 circonferenza vita) - 1 cm.
Questo dovrebbe servire a riaggiustare i decimali che si sono
trascurati approssimando  con 3
La regola suddetta è appunto una regola empirica per ovviare ai decimali
di  che si sono cancellati. Proviamo allora ad utilizzare altre approssimazioni
di 
Ad esempio presso i sumeri il
valore di  veniva approssimato
direttamente da 3;
per i Babilonesi invece
valeva l’approssimazione
 = 3,125
Dunque la sarta sumera, la sarta
di M.me Assurbanipal, e la sarta
personale della regina Nefertiti
avrebbero utilizzato quali formule
per disegnare il creta-modello,
rispettivamente il papiro-modello?
Andiamo a provare
la gonna nel loro atelier?
Mentre per gli antichi Egizi
valeva l’approssimazione
 = 3,1605
Prova dalle sarte antiche
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Il pi greco delle sarte