Primo Rapporto Caf Acli sui redditi Responsabile scientifico: Michele Colasanto Èquipe di ricerca inteuniversitaria e interdipartimentale: Gian Paolo Barbetta, Giovanni Castiglioni, Clemente Lanzetti, Rosangela Lodigiani, Francesco Marcaletti, Simone Pellegrino, Gilberto Turati La struttura del Rapporto Due macro sezioni: Prima parte Il profilo e caratteristiche del campione L’analisi delle disuguaglianze L’andamento dei redditi nel tempo Seconda parte La distribuzione delle deduzioni e delle detrazioni La distribuzione dell’imposta netta e lorda Le simulazioni: la famiglia, la casa, le tax expenditures, gli incapienti per redditi di lavoro e carichi famigliari Due piani di lettura: descrittivo (statico): cosa dicono i dati strategico (dinamico): cosa si può dire a partire dai dati policy fiscali innovative Prima parte Rosangela Lodigiani Francesco Marcaletti Giovanni Castiglioni 1. CARATTERISTICHE, PECULIARITÀ E RAPPRESENTATIVITÀ DEL CAMPIONE ACLI Punti di forza di un campione debole • Nel confronto con di dati Mef, nonostante la mancanza di rappresentatività statistica, la banca dati Acli mostra alcuni punti di forza: La qualità dei dati raccolti dai Caf Acli (sono rarissimi i “missing”) L’ampiezza del campione: quasi 1 milione e 400 mila dichiarazioni nel 2011 La disponibilità dei microdati per simulare politiche fiscali alternative La peculiare composizione del campione: un profilo di «ceto medio popolare» L’insieme di questi punti di forza conferisce al campione Acli una “rappresentatività peculiare e significativa”, rendendo rilevanti le indicazioni in termini di policy che, a partire dalla sua analisi, possono essere elaborate. Un campione in crescita con alcune 750.000 peculiarità + 230mila unità (20%) 2008/11 708.400 700.000 Il 4,8% è nato all’estero: il 1,2% in Paese EU15; 3,6% Extra EU15. 662.582 650.000 Femmine Rispetto all’universo MEF: Sono di più le donne (51,7% Acli vs 47,7% Mef); i/le coniugati/e (62,2, vs 44%) e vedovi/e, gli over 65 (37,5 vs 30,9); sono meno i 15-24enni (1,6 vs 4,2) e i 25-44 (27,3 vs 31,7). Femmine Maschi TOT. 2008 575.494 564.381 1.139.875 2009 600.381 581.486 1.181.867 Maschi 600.000 575.494 550.000 564.381 500.000 2008 2010 660.742 639.112 1.299.854 2009 2010 2011 Dichiaranti Acli per genere 2011 708.400 2008-2011 (v.a.) 662.582 1.370.982 70,0 Dichiaranti Acli per condizione lavorativa, 2011 (%) 58,2 60,0 52,5 47,5 50,0 41,8 40,0 Dipendente 30,0 Pensionato Una elevata incidenza di pensionati, ma un campione “lavorista” 20,0 10,0 0,0 Acli MEF 40,0 37,5 35,0 33,2 33,5 31,7 30,0 30,9 27,3 25,0 20,0 MEF 15,0 Acli 10,0 Dichiaranti Acli per classi d’età, 2011 (%) 4,2 5,0 1,6 0,1 0,0 0,0 0 - 14 15 - 24 25 - 44 45 - 64 65 anni e più L’universo Acli (Modello 730) rappresenta il 3,3% del totale dei contribuenti (IRPEF). il 7,5% considerando solo i 730 anche del MEF La rappresentatività rispetto al MEF (1) 100,0 100,0 90,0 90,0 80,0 80,0 70,0 70,0 60,0 60,0 50,0 Modello 730 Universo Acli 40,0 50,0 40,0 30,0 30,0 20,0 20,0 10,0 10,0 0,0 3,3 Totale contribuenti MEF Totale Contribuenti: 41.320.548 Modello 730 (Universo Acli): 1.370.982 Caf Acli (Modello 730) 0,0 7,5 Modello 730 Totale Contribuenti Modello 730: 18.381.554 Modello 730 (Universo Acli): 1.370.982 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze; nostre elaborazioni su base dati Caf Acli. La rappresentatività (2) 100,0 100,0 90,0 90,0 80,0 80,0 70,0 70,0 60,0 60,0 Contribuenti Acli (dipendenti) 50,0 40,0 50,0 40,0 30,0 30,0 20,0 20,0 10,0 10,0 0,0 3,3 Totale contribuenti lav. dipendenti Totale Contribuenti DIPENDENTI: 20.951.270 Modello 730 (Universo Acli) DIPENDENTI: 690.104 0,0 Analizzando per condizione lavorativa, la percentuale di lavoratori dipendenti è del 3,3% mentre quella dei pensionati è Contribuenti pari al 4,1% sui Acli (pensionati) totali MEF. rispettivi 4,1 Totale contribuenti Pensionati Totale Contribuenti PENSIONATI: 15.064.435 Modello 730 (Universo Acli) PENSIONATI: 624.773 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze; nostre elaborazioni su base dati Caf Acli. La rappresentatività regionale (a) Numero di contribuenti Acli suddivisi per regione (valori assoluti e % sul tot. regionale) 372.151 Trentino Alto Adige Lombardia Lombardia Veneto Valle d'Aosta Piemonte Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Sardegna Liguria Molise Puglia Marche Toscana Abruzzo Umbria Sicilia Lazio Basilicata Campania Calabria 158.648 128.317 124.759 123.322 Veneto Piemonte Emilia Romagna Trentino Alto Adige 66.688 61.051 56.020 49.375 43.201 40.019 35.278 30.065 28.045 19.676 12.587 6.689 6.212 4.707 4.172 Puglia Toscana Lazio Sicilia Liguria Sardegna Friuli Venezia Giulia Campania Marche Abruzzo Umbria Calabria Molise Basilicata Valle d'Aosta 0 14,9 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000 400.000 5,2 4,4 4,2 3,9 3,7 3,7 3,7 3,5 2,8 2,6 2,4 2,2 2,1 2,0 1,7 1,5 1,2 1,0 0,5 0,0 2,0 Campione Acli - Modello 730 -2011 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 La rappresentatività regionale (b) Incidenza % dichiaranti e reddito dichiarato per regione, sul tot. nazionale BASILICATA VALLE D'AOSTA MOLISE CALABRIA UMBRIA ABRUZZO MARCHE CAMPANIA SARDEGNA FRIULI VENEZIA GIULIA SICILIA LIGURIA PUGLIA LAZIO TOSCANA 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,5% 0,4% 0,5% 0,5% 0,9% 1,0% 1,4% 1,4% 2,0% 1,9% 2,2% 2,0% 2,9% 2,5% 2,6% 2,7% 3,6% 2,9% 3,2% 3,1% 4,9% 3,7% 4,1% 4,4% 4,5% 4,5% La Lombardia raccoglie il 27,1% dei dichiaranti sul totale nazionale e il 29,7 % del reddito complessivo. % del numero di casi totale (contribuenti) % della somma totale (reddito) 9,0% 9,0% 9,4% 9,5% 9,1% 9,6% 11,6% 10,7% TRENTINO-ALTO ADIGE PIEMONTE EMILIA-ROMAGNA VENETO In Veneto, Friuli, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia l’incidenza relativa del numero dei dichiaranti è più elevata dell’ammontare del reddito. 27,1% 29,7% LOMBARDIA 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% Campione Acli - Modello 730 -2011 Un campione di ceto medio “popolare” • Confrontando la distribuzione dei redditi Acli e Mef, per classi di reddito, emerge il profilo di ceto medio popolare del campione Acli. • Il campione Acli è sotto rappresentato nelle fasce di reddito molto basse (inferiori a 10.000 euro) e sovra-rappresentato in quelle tra i 10.000 e i 50.000. • Il posizionamento di ceto medio popolare emerge con maggiore chiarezza considerando: – le categorie dipendenti e pensionali (eliminando la categoria “Altri”); – gli uomini; – le regioni del Nord. • Contribuiscono a questo risultato diversi fattori: la tipologia di dichiarazioni analizzate col campione Acli (solo 730 per redditi da lavoro e assimilati) e il profilo generale dei gli utenti dei servizi Acli (lavoratori dipendenti e pensionati da lavoro). Distribuzione della popolazione classi di reddito, confronto dati nazionali MEF e campione ACLI 730 (anno d’imposta 2011), Totale contribuenti 30.00 Ministero Economia e Finanza 25.00 Campione ACLI 20.00 15.00 Dichiara sino a 10.000 euro: il 6,5% dei contribuenti Acli di contro al 32,9% dei Mef. 10.00 5.00 .00 zero fino a 1000 da 1001 da 2501 da 5001 da da da da da da da più di a 2500 a 5000 a 10000 10001 a 15001 a 20001 a 26001 a 35001 a 50001 a 75001 a 100000 15000 20000 26000 35000 50000 75000 100000 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze; nostre elaborazioni su base dati Caf Acli. Dichiara tra i 15.000 e i 50.000 euro il 63,8% dei contribuenti Acli vs il 47,4% dei Mef Distribuzione della popolazione classi di reddito, confronto dati nazionali MEF e campione ACLI 730 (anno d’imposta 2011), Dipendenti e Pensionati 30,0 Ministero Economia e Finanza 25,0 Campione ACLI 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 zero fino a da da da da da da da da da da più di 1000 1001 a 2501 a 5001 a 10001 15001 20001 26001 35001 50001 75001 100000 2500 5000 10000 a a a a a a a 15000 20000 26000 35000 50000 75000 100000 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze; nostre elaborazioni su base dati Caf Acli. Tolta la categoria “Altro”, la “centratura” di Acli è ancora più chiara Distribuzione della popolazione classi di reddito, confronto dati nazionali MEF e campione ACLI 730 (anno d’imposta 2011), Dipendenti 30,0 Ministero Economia e Finanza 25,0 Campione ACLI 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 zero fino a da da da da da da da da da da più di 1000 1001 a 2501 a 5001 a 10001 15001 20001 26001 35001 50001 75001 100000 2500 5000 10000 a a a a a a a 15000 20000 26000 35000 50000 75000 100000 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze; nostre elaborazioni su base dati Caf Acli. 1 dipendente Acli su 2 dichiara i 20 e i 35.000 euro: appartiene infatti a questa fascia il 45,3% del campione contro il 32,7% dei contribuenti Mef. Distribuzione della popolazione classi di reddito, confronto dati nazionali MEF e campione ACLI 730 (anno d’imposta 2011), Pensionati 30,0 Ministero Economia e Finanza Campione ACLI 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 zero più di da da da da da da da da da da fino a 1000 1001 a 2501 a 5001 a 10001 15001 20001 26001 35001 50001 75001 100000 a a a a a a a 2500 5000 10000 15000 20000 26000 35000 50000 75000 100000 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze; nostre elaborazioni su base dati Caf Acli. Guardando i soli pensionati emerge il profilo “lavorista” del campione Acli, nel quale pesano di più le pensioni da lavoro Distribuzione della popolazione classi di reddito, confronto dati nazionali MEF, campione ACLI 730 per area territoriale (anno d’imposta 2011), Dipendenti e Pensionati, per area territoriale CAMPIONE NAZIONALE NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD-ISOLE Dati Ministero Entrate 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 zero fino a 1.000 da 1.000 a 2.500 da 2.500 a 5.000 da 5.000 a 10.000 da 10.000 a da 15.000 a da 20.000 a da 26.000 a da 35.000 a da 50.000 a da 75.000 a oltre 100.000 15.000 20.000 26.000 35.000 50.000 75.000 100.000 Le regioni del Sud e le Isole mostrano una distribuzione del campione Acli più simile a quella del campione Mef nazionale. Le regioni del Nord-ovest ripropongono la distribuzione media del campione nazionale Acli, accentuandone però la rappresentatività relativa nelle fasce medie di reddito. Distribuzione della popolazione classi di reddito, confronto dati nazionali MEF, campione ACLI 730 (anno d’imposta 2011) Dipendenti e Pensionati, per genere 30 Ministero Economia e Finanza Campione ACLI Femmine 25 Maschi 20 15 10 05 00 La capacità di cogliere “nel mezzo” della scala sociale è evidente altresì con riferimento al genere, anche se per le donne la rappresentatività è spostata nella fascia medio-bassa: un primo indizio della distanza tra i redditi medi di maschi e femmine. Osservatorio Acli sui redditi 2. INDICI REDISTRIBUTIVI E INDICATORI DI DISUGUAGLIANZE Diseguali, ma quanto? Il peculiare profilo del campione Acli calmiera le disuguaglianze interne, nel confronto col MEF. L’indice Gini di redistribuzione vale nel campione Acli lo 0,31 (sostanzialmente stabile negli anni considerati) contro lo 0,45 del campione Mef (2007) e lo 0,42 stimato sui dati di Banca di d’Italia (2010). La minore disuguaglianza del campione Acli rispetto al Mef si conferma osservando il reddito netto Irpef. Tuttavia, le disuguaglianze interne al campione Acli sono significative. Distribuzione dei redditi medi individuali per decili di popolazione, M e F 30.00% Maschi percentuale di reddito 25.3% Femmine 25.00% 25.6% 24.1% Totale 20.00% 15.9% 14.8% 15.00% 13.4% 12.4% 10.00% 6.4% 5.2% 5.00% 3.0% 4.0% 3.7% 5.8% 5.3% 7.2% 7.0% 7.3% 8.5% 8.4% 8.1% 9.9%9.5% 9.0% 14.1% 11.5% 11.6% 10.8% 10.1% 1.5% 0.8% .00% 1°decile 2°decile 3°decile 4°decile 5°decile 6°decile 7°decile 8°decile decili di popolazione Un quarto del reddito complessivo è concentrato nelle mani dell’ultimo decile di popolazione 9°decile 10°decile Percentuale di dichiaranti e di reddito dichiarato sul totale per classe di reddito tot % individui tot% somma reddito 25.00 22.5 21.2 20.6 19.0 20.00 16.8 14.3 15.00 15.1 13.7 11.6 10.00 5.00 8.1 4.0 3.3 0.1 1.0 8.0 7.4 1.6 0.1 3.6 2.9 0.9 0.3 3.5 0.5 .00 fino a 1000 da 1000 a da 2500 a 2500 5000 da 5 a 10mila da 10 a 15mila da 15 a 20mila da 20 a 26mila da 26 a 35mila da 35 a 50mila da 50 a 75mila da 75 a 100mila oltre 100mila L’1,4% dei contribuenti dichiara oltre i 75mila euro e raccoglie il 7,1% del reddito complessivo In terzo del campione dichiara fino a 15mila euro, raccogliendo il 12% del reddito Sulle disuguaglianze di genere • I redditi maschili sono sempre sensibilmente maggiori di quelli femminili, per categoria, area territoriale, classe d’età. • Nel 2011, il reddito medio individuale vale 18.942 euro per le donne e 27.141 euro per gli uomini. • Nel confronto con quella maschile, la distribuzione dei redditi femminili appare maggiormente schiacciata verso i redditi bassi e maggiormente diseguale reddito medio individuale Medie dei redditi individuali per genere e “famiglia fiscale” 35,000.00 30,000.00 25,000.00 20,000.00 15,000.00 10,000.00 5,000.00 0.00 F M Coppie monoreddito F M Coppie bireddito F M Celibi/nubili F M Separati F M Divorziati F M Vedovi Tipologia famiglia fiscale F M Tutelati F M Minori F M Pratiche G Percentuale di dichiaranti e di reddito dichiarato sul totale per classe di reddito, per genere M % individui M % somma reddito F % individui F % somma reddito 30.00 24.6 25.00 23.0 20.8 20.00 18.2 17.0 20.9 21.8 19.1 18.9 18.8 16.9 15.00 13.0 16.5 12.9 12.5 11.0 10.2 10.00 5.8 5.00 1.7 0.30.0 0.1 fino a 1000 9.5 10.5 7.3 6.1 .00 21.8 0.30.0 0.2 2.4 0.70.1 0.5 4.8 4.2 1.7 da 1000 a da 2500 a da 5 a 2500 5000 10mila 4.7 1.3 da 10 a 15mila da 15 a 20mila da 20 a 26mila da 26 a 35mila da 35 a 50mila da 50 a 75mila 5.2 4.9 4.3 1.6 1.7 0.4 da 75 a 100mila Il 2,6% degli uomini che dichiara oltre i 75mila euro, raccoglie il 10% del reddito complessivo; tra le donne le proporzioni sono rispettivamente: 0,5% e 2,7% Osservatorio Acli sui redditi 1.0 1.0 0.1 oltre 100mila Distribuzione dei redditi M e F, per classi di reddito, % cumulate 120.0 FEMMINE MASCHI 100.0 80.0 60.0 40.0 20.0 .0 Le differenze di reddito per genere emergono chiaramente nelle classi di reddito medio basse. Nel campione degli uomini la mediana si posiziona tra i 20 e i 26mila euro, mentre nel campione delle donne situa tra i 1o e i 15mila euro. Osservatorio Acli suisi redditi Distribuzione di redditi medi individuali per decili di popolazione (M, F, 2011) 80000.00 Maschi 70000.00 reddito medio Femmine 60000.00 50000.00 40000.00 30000.00 20000.00 10000.00 .00 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° decili di popolazione Il rapporto tra il 10° e il 1° decile vale 8,53 per i maschi, mentre per le donne addirittura 34,91, segno che in queste ultime il primo decile di popolazione Osservatorio accumula un reddito veramente esiguo.Acli sui redditi Distribuzione dei redditi maschili e femminili secondo la curva di Lorenz generalizzata 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 maschi 0.6 0.7 0.8 0.9 1 femmine Ci fosse bisogno di altre conferme… la distribuzione dei redditi maschili è “preferibile in termini di benessere” Osservatoriorispetto Acli sui redditi a quella femminile Sulle disuguaglianze d’età • La distribuzione dei redditi medi per classe d’età mostra il forte differenziale esistente tra le fasce d’età più giovani e quelle più mature. • La curva disegnata dall’“income life cicle” ha una forma a campana asimmetrica. • Osservando solo i dipendenti, la curva dei redditi femminili è molto più piatta, e, tanto per gli uomini quanto per le donne, raggiunge il culmine nelle fasce di età più mature (attorno ai 70 anni), ovvero a fine carriera. • Fino a 29 anni i redditi restano molto bassi per entrambi i sessi, e complessivamente l’ascesa è rallentata fino ai 30-39 anni. Life-cicle del reddito: confronto totale campione, dipendenti+pensionati Nazionale Dipendenti + Pensionati 35000.00 30000.00 25468.31 25000.00 22200.71 26663.43 28587.36 26294.14 22326.51 23649.85 22630.92 20000.00 19182.58 20008.85 16427.49 15000.00 17977.46 18293.56 16580.62 10000.00 6942.99 6981.85 5000.00 .00 Fino a 19 anni 20-29 30-39 40-49 50-59 Osservatorio Acli sui redditi 60-69 70-79 80 e più Life-cicle del reddito: confronto totale campione, dipendenti, M e F Nazionale Totale Dipendenti Dipendenti Maschi Dipendenti Femmine 50000.00 45000.00 45850.777 44773.230 41164.362 40000.00 39559.764 38110.568 35000.00 30663.357 30000.00 25653.714 30031.076 26504.591 28259.347 30106.543 29815.861 25300.991 26663.433 25468.315 22668.992 21989.083 22326.512 22200.713 19705.930 25000.00 20000.00 15000.00 35080.380 34382.631 17878.287 16641.579 15476.580 16427.490 19182.576 17977.459 10000.00 7711.399 7225.523 6316.347 5000.00 6942.986 .00 Fino a 19 anni 20-29 30-39 40-49 50-59 Osservatorio Acli sui redditi 60-69 70-79 80 e più 3. DINAMICA DEI REDDITI NEL TEMPO (2008-2011) La dinamica dei redditi 2008-2011 / a • In quattro anni, a livello nazionale, i redditi medi dichiarati sono cresciuti nominalmente di poco meno di 900 euro, ovvero del 4,02% • La crescita risulta tuttavia più marcata per i redditi da pensione (+1650 euro circa, pari a +8,96%) che per quelli da lavoro dipendente (+440 euro circa, pari a +1,72%) • Applicando tuttavia i coefficienti di rivalutazione, i redditi dichiarati nel quadriennio in esame risultano in calo a livello complessivo (-1,08%) e in particolare guardando a quelli da lavoro dipendente (-3,12%); allo stesso modo la crescita dei redditi da pensione ne esce molto ridimensionata (+3,67%) • Rimanendo ai valori rivalutati, e guardando alla media complessiva, si conferma, in altre parole, il trend in discesa avviatosi già nel 2009 e mantenutosi successivamente sino al 2011 Reddito medio per categoria 2008-2011 Dipendenti Pensionati Totale Δ nominali +1,72 +8,96 +4,02 Valori nomimali Valori rivalutati 35,000 35,000 33,000 33,000 31,000 31,000 29,000 29,000 27,000 25,794 25,357 25,000 27,000 25,000 23,058 23,000 22,168 26,650 25,794 23,299 23,058 23,000 20,037 21,000 19,000 Δ rivalutati -3,12 +3,67 -1,03 18,390 21,000 20,037 19,328 19,000 17,000 17,000 15,000 15,000 2008 Dipendenti 2009 2010 Pensionati 2011 Totale 2008 Dipendenti 2009 2010 Pensionati 2011 Totale La dinamica dei redditi 2008-2011 / b • Se l’appartenenza a una data categoria di percettori di reddito (da lavoro dipendente, da pensione) ha fatto la differenza in termini monetari rivalutati nell’aver subito un calo o al contrario aver registrato una crescita nel periodo in esame, guardando alla sola dimensione di genere è possibile considerare come l’arretramento dei redditi sia risultato sostanzialmente equidistribuito • Cresciuti in valori nominali di 900 euro circa (+4,46%) tra i maschi e di 800 euro circa tra le femmine (+4,21%), i redditi dichiarati alla luce della rivalutazione risultano in contrazione di 200 euro circa tra i primi (-0,61%) e di 100 circa tra le seconde (-0,85%) • Di nuovo, guardando ai valori monetari, è abbastanza evidente la dinamica discendente innescatasi a partire dal 2009 Reddito medio per genere 2008-2011 Maschi Femmine Totale Δ nominali +4,46 +4,21 +4,02 Valori nominali Valori rivalutati 35,000 35,000 33,000 33,000 31,000 31,000 29,000 29,000 27,141 27,000 26,045 25,000 23,058 22,168 27,141 23,299 23,058 19,058 18,942 23,000 21,000 21,000 18,942 19,000 27,373 27,000 25,000 23,000 Δ rivalutati -0,61 -0,85 -1,03 18,133 19,000 17,000 17,000 15,000 15,000 2008 2009 Maschi 2010 Femmine 2011 Totale 2008 2009 Maschi 2010 Femmine 2011 Totale La dinamica dei redditi 2008-2011 / c • Guardando alla media dei redditi disaggregata per classe di età, di fatto soltanto tra gli ultra 65enni sia per valori nominali (+10,23%) sia per valori monetari (+4,88%), i redditi dichiarati tra 2008 e 2011 sono cresciuti • Al capo opposto, i redditi degli under 25 sono calati considerando entrambi i valori sia a livello complessivo, sia tra i dipendenti soltanto • Per quanto concerne questi ultimi, in valori nominali i redditi dichiarati oltre che tra gli ultra 65enni si sono innalzati anche tra i 25-44enni (+0,38%), una crescita tuttavia non sufficiente a compensare la perdita di potere di acquisto; in termini rivalutati l’arretramento è infatti per costoro pari a -4,49% Reddito medio per classi di età* 20082011 15-24 25-44 45-64 65+ Totale Δ nominali Δ rivalutati Δ nominali Δ rivalutati Totale Totale Dipendenti Dipendenti -2,05 -6,80 -1,85 -6,62 +0,39 -4,48 +0,38 -4,49 +3,56 -1,47 -0,40 -5,23 +10,23 +4,88 +5,59 +0,46 +4,02 -1,03 +1,72 -3,21 Media totale Dipendenti 45,000 45,000 40,573 40,386 40,000 40,000 35,000 35,000 31,149 30,000 25,000 27,520 27,115 23,999 23,058 23,299 20,079 19,146 13,745 12,810 10,000 29,520 26,650 25,794 25,000 24,067 22,924 20,000 15,000 30,000 22,985 20,000 15,000 13,916 12,995 10,000 2008 2009 15-24 anni 25-44 anni 65 e più anni Totale * Valori rivalutati 2010 2011 45-64 anni 2008 2009 15-24 anni 25-44 anni 65 e più anni Totale 2010 2011 45-64 anni La dinamica dei redditi 2008-2011 / d • In valori rivalutati, i redditi da lavoro dipendente dei contribuenti nati in paesi extra-europei mantengono un consistente divario negativo nei confronti dei contribuenti nati in Italia che continua ad aggirarsi intorno ai 10 mila euro • Per i contribuenti nati in paesi europei il divario negativo si è invece mantenuto nel periodo intorno ai 1,5 mila euro • Considerando i redditi in prevalenza da pensione la situazione si ribalta. In questo caso infatti sono i contribuenti nati in paesi extraeuropei a dichiarare i importi superiori, seppure con un saggio di crescita leggermente inferiore, rispetto alle altre categorie Reddito medio per paese di nascita* Dipendenti Δ nominali Δ rivalutati Δ nominali Δ rivalutati Dipendenti Dipendenti Pensionati Pensionati Italia +2,37 -2,59 +8,99 +3,70 Europa +2,67 -2,31 +7,38 +2,17 Extra Eu -0,20 -5,05 +6,01 +0,86 Totale +1,72 -3,21 +8,96 +3,67 Pensionati 29,000 29,000 27,159 26,454 27,000 26,650 25,000 25,794 25,551 24,960 23,000 27,000 25,000 23,000 21,000 21,000 19,000 19,000 17,335 16,460 17,000 15,000 17,000 20,124 19,952 20,037 19,328 18,126 17,742 15,000 2008 2009 2010 2011 2008 2009 2010 Nato in Italia Nato in Europa Nato in Italia Nato in Europa Nato extra Europa Totale Nato extra Europa Totale * Valori rivalutati 2011 La dinamica dei redditi 2008-2011 / e • Considerando la disaggregazione dei redditi rivalutati per tipologia famigliare (fiscale) ricostruita, solo tra vedovi e tutelati i questi hanno evidenziato una leggera crescita tra 2008-2011 • Guardando alle categorie più significative, un calo consistente è stato fatto segnare, all’opposto, dalle coppie bireddito (-2,73%) e dai separati (-2,96%) Reddito medio per tipologia famigliare (fiscale)* 35,000 30,000 Δ rivalutati: -1,99 25,000 2008 20,000 2011 15,000 10,000 5,000 000 Coppie monoreddito Coppie bireddito Celibi/nubili Separati Divorziati 2008 * Valori rivalutati Vedovi 2011 Tutelati Minori Pratiche G Totale La dinamica dei redditi 2008-2011 / f • A livello territoriale, l’arretramento dei redditi reali risulta evidente in tutte le ripartizioni geografiche e con riferimento a tutte le classi di età, a esclusione, nuovamente, di quella degli ultra 65enni • In cinque regioni soltanto i redditi dichiarata ai CAF Acli hanno mostrato un incremento tra 2008 e 2011: – – – – – Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Liguria Abruzzo Calabria • Tuttavia, considerando i redditi da lavoro dipendente è nelle ultime due regioni soltanto che si conferma una crescita degli importi dichiarati • Guardando ai redditi da pensione, un trend di crescita tocca tre regioni: – Marche – Basilicata – Sardegna Reddito medio per regione* 26,000 Δ rivalutati: -1,03 25,000 24,000 2008 23,000 2011 22,000 21,000 20,000 19,000 18,000 17,000 16,000 2008 * Valori rivalutati 2011 Reddito medio per tipologia famigliare (fiscale) in alcune regioni italiane, anno 2011 Coppie mono e bi-reddito 0.00 Piemonte 20,000.00 Trentino Alto Adige 29,060.20 24,870.18 0.00 Piemonte Lombardia 28,175.78 Trentino Alto Adige 23,103.24 28,491.02 26,407.89 Lazio Abruzzo 40,000.00 26,701.54 22,963.14 Lombardia Celibi/nubili e vedovi 24,698.19 22,579.46 Lazio Abruzzo 20,000.00 Separati e divorziati 40,000.00 21,905.69 19,635.15 23,467.14 21,019.60 0.00 Piemonte Trentino Alto Adige 22,430.81 20,431.05 Lazio 21,759.20 18,513.87 Puglia 17,045.15 15,710.95 Puglia Sicilia 20,532.57 21,279.73 Sicilia 18,115.17 14,824.87 Sicilia Coppie monoreddito Coppie bireddito Celibi/Nubili Vedovi 26,474.17 26,434.95 24,831.12 24,203.57 28,625.21 29,417.02 27,267.06 25,574.33 Abruzzo Puglia Separati 40,000.00 24,730.57 24,243.01 Lombardia 21,728.51 17,530.35 20,518.66 18,350.26 20,000.00 22,210.88 22,548.89 25,065.24 24,256.51 Divorziati Reddito medio per tipologia famigliare (fiscale) in alcune regioni italiane, variazione 2008-2011 Celibi/nubili e vedovi Coppie mono e bi-reddito -10.0 0.0 10.0 -10.0 0.0 Piemonte -1.4 -2.2 Piemonte -0.4 Lombardia -1.2 -3.4 Lombardia -0.6 Trentino Alto Adige -0.3 Trentino Alto Adige Lazio 1.9 -1.8 Abruzzo Puglia -0.8 Sicilia -0.6 -1.6 0.0 Coppie monoreddito Coppie bireddito 7.2 -4.8 2.1 2.0 Abruzzo -0.9 Puglia -1.2 5.5 0.2 -5.7 0.3 Vedovi 0.0 -3.7 -2.8 0.8 Trentino Alto Adige -1.1 -6.2 -6.6 8.4 Abruzzo -1.6 -0.3 -2.4 Puglia Sicilia 10.0 -3.5 -1.9 Lombardia Lazio -1.8 Celibi/Nubili -10.0 Piemonte 5.7 Lazio Sicilia 10.0 4.5 2.5 -1.4 Separati e divorziati -0.1 -6.0 Separati Divorziati La composizione dei redditi Si consolida la quota di redditi da lavoro dipendente e assimilati • • • Nel periodo considerato, il campione Acli evidenzia una tendenza – per quanto guardando a queste tipologie di disaggregazione essa risulti minimale – verso un ulteriore consolidarsi dei redditi da lavoro dipendente e assimilati (+0,2 punti), a scapito dei redditi da fabbricati (-0,1 punti) e altri redditi (-0,1 punti) Questo trend risulta leggermente più intenso tra le coppie bi-reddito (+0,3 punti) e i vedovi (+0,4 punti) Si tenga conto che nell’esporre tale confronto non è considerato il fatto che nel 2011 è stato introdotto l’imponibile con cedolare secca Quota reddito da lavoro dipendente e assimilati per alcune tipologie famigliari – confronto anni 2008-2011 94.0 96.0 98.0 97.8 98.0 Coppie monoreddito 96.3 96.6 Coppie bireddito 97.6 97.7 Celibi/nubili 97.4 97.5 Separati 96.9 97.1 Divorziati Vedovi 94.8 95.2 96.7 96.9 Totale 2008 2011 100.0