‘’Gli alberi sono liriche che la terra scrive dal cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare,invece,la nostra vuotaggine.’’ Kahlil Gibran Non solo le piante, terrestri e marine producono ossigeno: un albero in salute produce decine e decine di litri d’ossigeno al giorno e fissa il carbonio residuo nel terreno. Le foreste sono degli immensi produttori/ depuratori dell’aria che respiriamo grazie a un processo di fotosintesi clorofilliana. Gli alberi ci restituiscono l'ossigeno che l'inquinamento ci toglie e la civiltà moderna vive sempre più in ambienti inquinati. Distruggere le foreste significa diminuire le risorse di ossigeno del pianeta e rendere l'aria sempre più irrespirabile. Le piante creano e trattengono grandissime quantità di acqua, che rilasciano seguendo i cicli atmosferici sotto forma di umidità. Questo dà luogo alla nascita di fiumi, laghi e falde acquifere. Nel sottosuolo le radici delle piante creano una fitta rete all’interno della quale restano imprigionate e si miscelano le sostanze nutritive (organiche, minerali) presenti nel terreno, creando una sorta di filtro umido all’interno del quale l’acqua viene trattenuta, depurata e arricchita di sostanze minerali. Questo genera fertilità per le foreste e i territori collegati a esse. Gli alberi: -Riducono la perdita di fertilità delle terre. -Evitano l’erosione del suolo da parte di agenti atmosferici come pioggia e vento. -Riducono l’erosione delle coste e gli impatti di eventi naturali estremi. -Impediscono la salinizzazione delle terre a monte. - Nell’edilizia infine il legno viene utilizzato per rendere antisismici gli edifici. Gli alberi assorbono calore e generano quindi un effetto di raffreddamento. Durante la stagione fredda invece deviano il vento innalzando le temperature. Le foreste influenzano il clima portando umidità e pioggia. Le foreste assorbono un trilione di tonnellate di carbonio. La distruzione delle foreste, d’altra parte, aggiunge all’atmosfera quasi sei miliardi di tonnellate di biossido di carbonio all’anno. Attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana le foreste hanno la capacità di fissare il biossido di carbonio presente nell’aria e immagazzinarlo nel terreno. Il petrolio che oggi usiamo deriva dalla decomposizione di antiche aree forestali. Le foreste sono in grado di limitare la presenza eccessiva di CO2 nell’atmosfera del pianeta. Le foreste ospitano ancora oggi circa i due terzi delle specie viventi, animali e vegetali, che sono a noi conosciute. In particolare le foreste pluviali ospitano circa la metà di tutte le specie viventi. Grazie alle foreste vivono centinaia di milioni di persone e animali, da cui ricavano cibo, energia, lavoro, salute e ogni altro bene e servizio. I popoli indigeni da millenni abitano le foreste e nel tempo ne hanno maturato una conoscenza straordinaria e hanno imparato a ricavare da essa tutto. Le foreste per loro sono la casa, la chiesa, il lavoro, l’ospedale, la scuola, il supermercato, la biblioteca... Questo patrimonio di conoscenze è inestimabile e riconosciuto dalla Convenzione ILO 169 sui Diritti dei popoli indigeni e tribali. Le foreste sono il laboratorio di ricerca medica più grande del mondo. Nella storia della medicina le piante e i loro prodotti sono stati indispensabili e in larga parte lo sono ancora oggi. Molte delle medicine che tutti usiamo quotidianamente sono nate grazie alla ricerca fatta su principi attivi derivati da piante e animali, che nelle foreste si trovano a milioni. Le foreste pluviali infatti sono considerate la farmacia della terra, perché circa un quarto dei principi attivi impiegati in medicina derivano da questa foresta. Prima che venissero scoperti i combustibili fossili gli alberi erano la fonte principale di energia Dalle piante possono essere ricavate diverse tipologie di combustibile (pellet, cippato, biomassa, biogas). Le foreste ben gestite sono fonti di energia quindi, rinnovabile e nella maggior parte dei casi anche pulita. Le foreste sono: - luogo di caccia e di raccolta (selvaggina, ai frutti di bosco …) . - importanti per l’agricoltura e l’allevamento. - trattengono e generano materia organica in grande quantità (fertilità). - portano umidità (piogge) ma anche ombra. Il legno è un materiale leggero, duttile e resistente utilizzato in innumerevoli settori economici. Uno dei manufatti più antichi di legno è una punta di freccia risalente a 250.000 anni fa. All’interno delle foreste sono presenti industrie di tipo estrattivo (es. minerali, gomma, fossili); le foreste sono un terreno di ricerca per molte industrie (es. farmaceutica, alimentare); intorno alle foreste ruota gran parte dell’economia agricola locale; le foreste sono uno dei luoghi simbolo del fiorente turismo naturalistico.