L’Italia preistorica Le prime migrazioni (VII – V millennio): le influenze culturali • La sua posizione geografica al centro del mediterraneo, il clima, favorì la migrazione di popolazioni provenienti dai Balcani, dall’Europa orientale (indoeuropei), dalla penisola iberica e dall’ Asia Minore. Le regioni d’Italia nel Neolitico • Dalle regioni dell’Asia Minore il tipo di vita caratterizzante il Neolitico si diffonde in Europa attraverso 3 direttrici culturali: • La cultura di Starcevo nella penisola balcanica (lavorazione della ceramica e dell’osso in modo grossolano) • La cultura della ceramica impressa nelle regioni mediterranee • La cultura della ceramica a bande nell’Europa centrale La ceramica impressa nell’Italia del VII millennio Tra il VII e il VI millennio • Puglia: Tremiti, Canosa, Altamura, Gioia del Colle • Basilicata, Campania e Calabria, Sicilia • Liguria e Pianura Padana • Abruzzo e Marche caratteristiche • Ceramica con decorazioni impresse • Produzione di ciotole e scodelle • Economia :orzo, frumento, fave, lenticchia; Allevamento: ovini, bovini • Villaggi circondati da fossati con capanne a pianta circolare • Inumazione dei defunti in fosse ritrovate all’interno dei villaggio Esempi di ceramica impressa Cividale. Bicchieri Mappa della ceramica impressa in Europa Italia settentrionale nel V millennio Cultura dei vasi a Bocca quadrata caratteristiche • Essa si diffonde nell’Italia settentrionale: • Veneto, Emilia Romagna, Toscana settentrionale, Lombardia • Economia: coltivazione di cereali ; Allevamento di suini, ovicaprini, bovini • Insediamenti: in grotta (Liguria e Piemonte), in pianura o su terrazzi collinari (Veneto ) alle pendici di montagne (Altoadige) in collina (Piemonte); abitazioni con strutture lignee al centro il focolare • Sepoltura: a fossa semplice, a fossa con recinto di pietre, a cista litica. • Recipienti con bordo largo Modelli di vasi a Bocca Quadrata (Molino Casarotto, Vicenza) L’età del rame nelle diverse regioni d’Italia (IV –III millennio) Innovazioni tecnologiche: • Uso dell’aratro • Ruota e il carro • Sfruttamento della trazione animale • Sfruttamento dei prodotti secondari dell’allevamento quali latte, lana, pelli • Addomesticamento del cavallo conseguenze: • Colonizzazione di nuovi terreni sempre più ampi • Sviluppo del commercio e del trasporto • sedentarietà Valle D’Aosta,Piemonte e Liguria • Caratteristiche: • Valle D’Aosta: Tombe megalitiche • Piemonte: cultura del vaso a bocca quadrata • Liguria: sepolture collettive; incisioni rupestri e lastre di pietra a forma umana Lombardia, Veneto, Trentino,Friuli Caratteristiche: • pratica di inumazione dei singoli individui accompagnati da corredo costituito da oggetti che mettono in evidenza stato sociale, età e sesso (Cultura di Remedello). • Alla fine del III millennio cultura del vaso campaniforme Diffusione della cultura del vaso campaniforme in Europa Emilia, Toscana, Marche, Umbria Caratteristiche: • Cultura di Remedello e cultura del vaso Campaniforme • Toscana: cultura del Rinaldone cioè inumazione con tomba a forno o a fossa Alcuni esempi di tombe Lazio, Abruzzo, Campania, Molise caratteristiche • Nella prima fase del Rame si diffonde la cultura del Rinaldone e verso la fine quella del vaso campaniforme. • Un Eccezione è la Campania dove si sviluppa la cultura del Gaudo: fosse a forno , queste popolazioni avevano una forte connotazione guerriera e vivevano in clan familiari Cultura del gaudo: rituale di inumazione e esempio di ceramica Sicilia e Sardegna caratteristiche • Cultura del vaso campaniforme L’età del bronzo nelle diverse regioni d’Italia • Conseguenze della diffusione del bronzo: • Diffusione di scambi commerciali anche su vasta scala • Insediamenti stabili anche per centinaia di anni • Aumento demografico • Sviluppo delle differenze sociali • Divisione e specializzazione del lavoro Suddivisione dell’età del bronzo • Bronzo antico (2300-1700 a.C) e Medio (17001350): Italia del nord – sviluppo della cultura delle palafitte e delle terramare. • Bronzo Medio (1700-1350) e recente (13501200 a.C): nell’Italia del centro e del sud vi è lo sviluppo della cultura appenninica • Bronzo Finale (1200-975 a.C): cultura protovillanoviana Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria caratteristiche • Villaggi palafitticoli • Villaggi castellari (villaggi arroccati perlopiù in Liguria) • Incenerizione dei defunti Esempio di villaggi palafitticoli in Italia settentrionale Lombardia, veneto, Friuli, Trentino caratteristiche • Cultura di Polada: villaggi palafitticoli costruiti sulle sponde dei laghi • Villaggi castellari cioè costruiti su alture e recintati da pietre tra il bronzo medio e finale nel Friuli e Trento. Esempio di villaggio palafitticolo nell’arco Alpino Emilia Emilia nel Bronzo medio: cultura terramaricola • Abitavano in villaggi di capanne circolari • Avevano un economia agricola e pastorizia • Praticavano l’artigianato tessile e metallurgico • Praticavano la cremazione dei defunti le cui ceneri erano conservate in urne cinerarie coperte da una pietra o da una tazza capovolta Esempio di villaggio e della pratica funebre Toscana, Marche, Umbria Caratteristiche nell’età media e recente del bronzo • La cultura appenninica fu definita così perché si estendeva lungo la dorsale dell’appennino centrale con diramazione tra Campania e Puglia. • Economia: pastori seminomadi, vivevano il capanne o grotte naturali, producevano suppellettili d’argilla come bollitori legati alla lavorazione del latte. • Inumazione dei defunti nei Dolmen Lazio, Abbruzzo, Campania e Molise caratteristiche.: • Cultura appenninica • Tombe a tumulo (nel Lazio) • Presenza di ripostigli per l’aumentata ricchezza • In Campania nel XVI secolo a.C contatto con i micenei Prospetto di tomba a tumulo Puglia,Basilicata e Calabria caratteristiche • Cultura appenninica • Dal XVI secolo a.C cultura micenea: accentuazione delle differenze sociali e il formarsi di elite dominanti • Nel bronzo finale (Basilcata) si diffonde il rito dell’incenerazione dei defunti le cui ceneri venivano riposte in urne a forma biconica (di stile proto-villanoviano) Esempio di urna biconica (musei Vaticani) Sicilia e Sardegna caratteristiche • Influenza della civiltà micenea nella cultura di castellucco (Sicilia) – edifici a imitazione delle regge micenee con cortile al centro. Pantalica mostra un impianto urbano tipico di un ordinamento monarchico(nella parte più alta vi è la casa del wanox, capo dei guerrieri nella lingua micenea) Civiltà nuragica in Sardegna nel Bronzo Antico • Cultura del Bonnannaro: culto dell’acqua (pozzi sacri); pratica megalitica legata al culto dei morti • Legami con la cultura micenea L’età del ferro • Uno dei centri più conosciuti nell’età del ferro è Hallstatt (Austria). Il sito si sviluppò a partire dal X secolo a.C. asce, pugnali, perle, ambra, oro e ferro sono gli elementi ritrovati nelle tombe di questo villaggio. La cultura di Hallstatt si caratterizza per la pratica di seppellire i defunti di alto rango in grandi tumuli. • L’Italia settentrionale dell’arco alpino fu influenzata da questa cultura L’età del ferro in Italia inizia ne IX secolo a.C La cultura villanoviana (Emilia, Toscana, Lazio e alcune zone della Campania Cultura di golasecca (Italia nordoccidentale • la civiltà villanoviana fu una civiltà progredita le cui caratteristiche erano:villaggi senza opere difensive, economia agricola e di allevamento, avanzata industria metallurgica, praticavano l’incenerizione conservando le ceneri in urne a forma di doppio cono depositandole ai margini dell’abitato • • Si siviluppa in Pianura padana, prende il nome dalla località di Golasecca Essa è nota per le sue usanze funebri; le aree funerarie, distaccate dai nuclei abitativi, erano collocate lungo le vie di comunicazione più importanti. Le sepolture più importanti venivano fatte in posizioni elevate. Il tradizionale rito funebre di questa antichissima civiltà prevedeva la cremazione del defunto e la sepoltura delle ceneri in urne di terracotta Cultura di Golasecca (odierna Liguria e Recipienti in bronzo (situle) e diversi bronzi Piemonte) e Atestina (Veneto) rappresentanti cavalli Cultura villanoviana (Emilia e Toscana) tra Urne funerarie in terracotta il 1000 e il 650 a.c Cultura umbra (influenzata dall’arte Piccole figure bronzee raffiguranti divinità locali etrusca) Urne cinerarie in terracotta a forma di capanna, Cultura laziale e figure fittili di piccole dimensioni con braccia e gambe estremamente corte Sculture funerarie di pietra arenaria e calcarea Culture adriatiche (Picenio e Sannio) (es. Guerriero di Capestrano) e stele funerarie con incisioni o a rilievo Cultura campana (influenzata dalla laziale) Figure votive in terracotta o bronzo e le Matres matute del santuario di Capua (V – III sec. a.C) Cultura apula Cultura greco-italica Grecia) Vasi, stele rappresentanti figure umane schematizzate, diverse stele funerarie in calcare con incise scene che si riferiscono all’oltretomba e che per la loro provenienza sono definite stele di Siponto (Sicilia e Magna Manufatti di chiara influenza greca Mappa delle culture in Italia nell’età del ferro Esempi della produzione artistica nell’Italia dell’età del ferro Situla (cultura di Golasecca) Guerriero di Capestrano (cultura adriatica) Esempi della produzione artistica nell’Italia dell’età del ferro Mater Matuta, santuario di Capua (cultura campana) Figura fittile (cultura laziale) La nuova colonizzazione nell’età del ferro • nel 1200 a.C scesero in Italia un gruppo di indoeuropei provenienti dall’Europa centro orientale essi spinsero le tribù già preesistenti più a sud, l’Italia assunse una fisionomia definitiva quando essi si stabilirono nelle loro sedi • La colonizzazione fenicia in quella che sarà chiamata la Magna Grecia Colonizzazione fenicia • Dal 1200 all’800 a.C. i Fenici sviluppano una grande civiltà. I mercanti fenici arrivano facilmente con le loro navi in tutte le coste del Mare Mediterraneo. Tra il 1000 e l’800 a.C. controllano il commercio via mare. Importano prodotti da molti territori, per esempio oro, argento, olio, schiavi. Esportano legno e prodotti artigianali. • L’alfabeto dei Fenici nasce intorno al 1100 a.C. è un alfabeto fonetico. Nell’alfabeto fonetico ci sono 22 segni. Ogni segno è un suono. L’alfabeto fonetico è facile, per questo molte persone possono imparare a leggere e a scrivere. Gli alfabeti di altri popoli (per esempio gli Egizi) sono molto difficili, perché hanno tantissimi segni: per questo solo poche persone possono leggere e scrivere. La colonizzazione greca nell’VIII secolo a.C. • Colonie ioniche: dalla madrepatria Calcide, nell’isola di Eubea. I calcidesi colonizzarono: Cuma, Napoli, Reggio, Catania e Zancle (attuale Messina) • Colonie doriche: da Corinto e Rodi; fondazione di Silenunte e Siracusa, Gela e Agrigento • Colonie achee: dalle regioni del Peloponneso chiamata Acaia. La città più importante fu Sibari sulla costa ionica