La valutazione del rischio
esperienze lavorative ed eventuali
proposte di soluzione
2012
Rumore e vibrazioni
1
2012
Rumore e vibrazioni
2
Il suono è una perturbazione meccanica emessa da una
sorgente che si propaga in un mezzo elastico (gas,
liquido, solido) sotto forma di vibrazioni e che è in grado
di eccitare il senso dell’udito.
SORGENTE
2012
propagazione
Rumore e vibrazioni
RICEVITORE
3
EMISSIONE, PROPAGAZIONE, RICEZIONE
DEL SUONO
• Emissione: meccanismo con cui una sorgente sonora
provoca un movimento oscillatorio in un mezzo
elastico.
• Propagazione: meccanismo con cui il movimento è
trasmesso e si propaga attraverso il mezzo.
• Ricezione: meccanismo con cui il suono è rivelato e
trasformato in sensazione fisiologica (orecchio umano)
o in segnale misurabile (strumento di misura)
2012
Rumore e vibrazioni
4
Livelli di pressione sonora (dB) nella vita quotidiana
5 – 10
Soglia di udibilità
20
Tic tac di un orologio
30 - 40
biblioteca / abitazione silenziosa
60 - 70
Conversazione / ufficio affollato
70 - 80
Traffico stradale / aspirapolvere
90 - 100
Motociclo in accelerazione
100 - 110
Tromba di automobile / tessitura
110 - 120
Martello pneumatico / allarme
120
Motori e reattori al banco/discoteca in talune situazioni
2012
130
Aereo a reazione al decollo
Rumore e vibrazioni
5
IL SUONO e IL RUMORE
Il SUONO è prodotto da onde acustiche regolari e
periodiche con uguale frequenza (toni puri)
Il RUMORE è invece prodotto da onde
irregolari e non periodiche che generano
una sensazione sgradevole e fastidiosa
dell'orecchio
Effetti del rumore: dipendono principalmente dall’intensità e
dalla durata dell’esposizione.
A livello uditivo l’esposizione a rumore elevato per tempi
prolungati può determinare l’insorgenza di ipoacusia
neurosensoriale
bilaterale.
2012
Rumore e vibrazioni
6
2012
Rumore e vibrazioni
7
2012
Rumore e vibrazioni
8
La sordità si instaura in 4 fasi
1. Ridotta capacità uditiva temporanea dopo
esposizione a rumore, sensazione di orecchie
ovattate
2. Apparente stato di benessere
3. Difficoltà alla percezione dei toni acuti
4. Difficoltà a percepire la conversazione
2012
Rumore e vibrazioni
9
La sordità si instaura in 4 fasi
La fase 4 si instaura quando l’esposizione al
rumore ha una durata tale da non consentire il
recupero uditivo e si parla pertanto di
IPOACUSIA DA RUMORE
2012
Rumore e vibrazioni
10
Al fine di comprimere l’intervallo di variabilità della
pressione sonora è stata introdotta la scala logaritmica o
scala dei livelli.
Il livello, espresso in dB, è pari a dieci volte il logaritmo
decimale del rapporto fra una data grandezza ed una
grandezza di riferimento, omogenee fra di loro.
N.B.
La scala dei decibel non è lineare, per cui non si possono
sommare i livelli sonori in modo aritmetico ma occorre
ricorrere ai logaritmi; ad es.:
80 dB + 80 dB = 83 dB. 3 dB in più equivale al raddoppio
della potenza sonora
2012
Rumore e vibrazioni
11
Per quantificare l’esposizione di un lavoratore al rumore si
utilizza: LIVELLO EQUIVALENTE
livello, espresso in dB, di un ipotetico rumore costante che, se
sostituito al rumore reale per lo stesso intervallo di tempo T,
comporterebbe la stessa quantità totale di energia sonora.
VALORE ENERGETICO MEDIO
LAeq,Te
2012
Rumore e vibrazioni
12
LIVELLO DI ESPOSIZIONE GIORNALIERA AL RUMORE: valore
medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al
rumore per una giornata lavorativa nominale di 8 ore, definito dalla
norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i
rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo
ES.
Intonaci industriali Capo
squadra
Esposizio
ne (%)
Laeq,Te
LEX,8h
2012
Rumore e vibrazioni
13
Accanto al livello sonoro continuo equivalente viene infine utilizzato un secondo
parametro, comunemente noto come livello di picco.
Tale livello è definito come:
PRESSIONE ACUSTICA DI PICCO (Ppeak): valore massimo della
pressione sonora acustica istantanea ponderata in frequenza C
Ppeak
N.B. E’ molto importante nella valutazione del rumore impulsivo.
È noto infatti che a parità di contenuto energetico medio, un rumore che presenta caratteristiche di
impulsività costituisce un fattore di rischio aggiuntivo per la salute di cui bisognerebbe tenere conto
nella valutazione del rischio.
2012
Rumore e vibrazioni
14
Valori limite di esposizione e valori di azione
Valori limite di esposizione
LEX,8h = 87 dB(A)
Ppeak = 140 dB(C)
Valori superiori di esposizione
che fanno scattare l’azione
LEX,8h = 85 dB(A)
Ppeak = 137 dB(C)
Valori inferiori di esposizione
che fanno scattare l’azione
LEX,8h = 80 dB(A)
Ppeak = 135 dB(C)
Ad ogni valore del livello sonoro LEX,8h viene affiancato anche un valore
di picco a riconoscimento dell’aggravio di rischio uditivo rappresentato
dal rumore impulsivo
2012
Rumore e vibrazioni
15
1. Nell’ambito della valutazione dei rischi di cui all’art. 190, il datore di lavoro valuta il
rumore durante il lavoro, considerando:
a) livello, tipo e durata dell’esposizione, ivi incluso il rumore impulsivo;
b) I valori limite di esposizione e i valori di azione
c) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al
rumore;
d) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza derivanti da interazione fra rumore e sostanze
ototossiche e vibrazioni;
e) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza risultanti da interazione fra rumore e segnali di
avvertimento;
f) Le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature di
lavoro;
g) Esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di
rumore;
i) Le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e quelle reperibili in letteratura
l) La disponibilità di DPI dell’udito con adeguate caratteristiche di attenuazione
2012
Rumore e vibrazioni
16
NON SUPERAMENTO DEL VALORE
INFERIORE DI AZIONE
LEX8h < 80 dB(A) – 135 dB(C)
OBBLIGHI D.L.:
- Valutazione del rischio
2012
Rumore e vibrazioni
17
SUPERAMENTO DEL VALORE
INFERIORE DI AZIONE
LEX8h > 80 dB(A) – 135 dB(C)
OBBLIGHI D.L.:
- Misura dei livelli di esposizione
- Informazione e formazione
- Sorveglianza sanitaria a chi ne fa richiesta o
qualora il M. C. ne conferma l’opportunità
- Messa a disposizione dei D.P.I.
2012
Rumore e vibrazioni
18
SUPERAMENTO DEL VALORE
SUPERIORE DI AZIONE
LEX8h => 85 dB(A) – 137 dB(C)
OBBLIGHI D.L.:
- Sorveglianza sanitaria
- Elabora ed applica un programma di misure
tecniche ed organizzative volte a ridurre
l’esposizione al rumore
- Fa tutto il possibile per assicurare che vengano
indossati i D.P.I.
- Perimetra / limita l’accesso e munisce di
adeguata segnaletica
2012
Rumore e vibrazioni
19
SUPERAMENTO DEL
VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE
LEX8h > 87 dB(A) – 140 dB(C)
OBBLIGHI D.L.:
AZIONI IMMEDIATE:
RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE
INDIVIDUAZIONE CAUSE
MODIFICHE MISURE PREVENTIVE
E PROTETTIVE
2012
Rumore e vibrazioni
20
• Considerato che:
- Ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di
esposizione si tiene conto dell’attenuazione prodotta
dai D.P.I..
- E’ estremamente raro individuare casi di esposizione
media giornaliera superiore a 100 – 105 db(A).
- L’attenuazione dichiarata per i D.P.I. è normalmente
superiore a 20 db.
• Si deduce che:
- Il valore di 87 db(A), più che un vero e proprio valore
limite, rappresenta un “rafforzativo” dell’obbligo di
impiego dei D.P.I..
2012
Rumore e vibrazioni
21
La normativa prevede che il datore di lavoro,
nell’ambito del processo di valutazione,
deve prendere in considerazione, per quanto
possibile a livello tecnico, tutti gli effetti
sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori
derivanti da interazioni
fra
e
fra
2012
Rumore e vibrazioni
22
L’esposizione a solventi addizionata
all’esposizione a rumore:
• Aumenta
dell’udito
il
rischio
di
perdita
• Ha un possibile effetto addizionale
(riduttivo)
sulla
capacità
di
comprensione del parlato
2012
Rumore e vibrazioni
23
2012
Toluene
Monossido di Carbonio
Stirene
Cianuro di Idrogeno
Xilene
Arsenico
N-Esano
Cadmio
Etil-benzene
Piombo e derivati
Acqua ragia
Mercurio e derivati
Disolfuro di Carbonio
Manganese, Platino
Percloroetilene
Stagno
Combustibili
Paraquat
Miscela di solventi
Organofosforati
Rumore e vibrazioni
24
Cognome
Mansione
e
Nome
Rossi
Parametro
di
riferimento
LEX
dB(C)
peak
in
dB(A)
Esp.a
vibrazioni
Esp. a
ototossici
Sbavatore
LEX,8h
95,5
132
HAV
No
Magazziniere
–
raddrizzatore
tubi
Fresatore
LEX,8h
83,8
138
No
No
LEX,w
86,3
<120
HAV
No
Mario
Bianchi
Romeo
Neri
Flavio
Verdi
Massimo
Bruni
Marco
2012
settimanale
Addetto
presse e
cesoie
LEX,8h
81,0
125
WBV
Si
Carrellista –
lavaggio pezzi
LEX,w
78,8
<120
WBV
si
settimanale
Rumore e vibrazioni
25
D.P.I.
(dispositivi di protezione individuale)
- INSERTI (ovatte e filtri da introdurre
nel condotto uditivo)
- CUFFIE (adatte a esposizioni prolungate,
più efficaci degli inserti, permettono
l’ascolto della voce di conversazione)
- CASCHI (indicati per attività
particolarmente
rumorose, ingombranti, non permettono
l’ascolto della voce di conversazione)
2012
Rumore e vibrazioni
26
D.P.I.
(dispositivi di protezione individuale)
 Protezione adeguata max 80 dB(A) e min 65 db(A)
 Adeguati alle condizioni di lavoro
 Rispondere alle esigenze ergonomiche o di salute
(vanno scelti previa consultazione dei lavoratori o
dei loro rappresentanti)
 Obbligo di addestramento all’uso
 Inoltre il D.L. deve verificarne l’efficacia
Es. Verificando che non si siano determinati peggioramenti nella funzionalità
uditiva dei lavoratori del gruppo omogeneo; nel caso affrontare il problema
con il M.C.
2012
Rumore e vibrazioni
27
D.P.I.
Valutazione dell’attenuazione sonora di un
protettore auricolare
2012
Rumore e vibrazioni
28
30
Metodo SNR
L’Aeq = LCeq - SNR
ES.
LCeq = 105 dB(C)
SNR = 30 dB(A)
L’Aeq = LCeq – SNR
L’Aeq = 105 – 30 = 75 dB(A)
2012
Rumore e vibrazioni
29
2012
Rumore e vibrazioni
30
2012
Rumore e vibrazioni
31
ES. Ambiente con rumore stazionario LCeq = 105 dB
Protettore auricolare con attenuazione (SNR) = 30 dB
•Se il protettore auricolare è indossato per 8 h, il livello effettivo
all’orecchio è :
L’Aeq,8h = 105 – 30 = 75 dB
•Se il protettore auricolare è
indossato per 7 h e 30 min,
il livello effettivo all’orecchio è:
L’Aeq,8h = 105 – 12 = 93 dB
2012
Rumore e vibrazioni
32
2012
Rumore e vibrazioni
33
IN ITALIA
IL 26 % DEI LAVORATORI
E’ ESPOSTO A VIBRAZIONI
MECCANICHE
- 11% con esposizione giornaliera
-
2012
continua o quasi con utensili e/o
macchine vibranti
8% con tempo di esposizione tra ¾ e
½ del turno di lavoro
7% con esposizione corrispondente a
¼ del turno di lavoro
Rumore e vibrazioni
34
D.LGS. N° 81 DEL 9/4/2008
Titolo VIII (AGENTI FISICI – rumore, ultrasuoni, infrasuoni,
vibrazioni, CEM, radiazioni ottiche artificiali, microclima, atmosfere
iperbariche, radiazioni ionizzanti)
Capo III (PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI
ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI)
2012
Rumore e vibrazioni
35
IL CAPO III E’ ENTRATO IN VIGORE DAL 1/1/2009
PER LE AZIENDE CHE HANNO EFFETTUATO LA VALUTAZIONE AI
SENSI DELLA NORMATIVA PREVIGENTE (D.Lgs. 187/2005):
AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
QUALORA LE VARIAZIONI INTRODOTTE DAL TITOLO VIII DEL
“TESTO UNICO” RICHIEDANO AZIONI DI PREVENZIONE
PRECEDENTEMENTE TRASCURATE O NON RISCHIESTE.
2012
Rumore e vibrazioni
36
Le vibrazioni meccaniche possono essere definite come un
movimento oscillatorio di un corpo solido intorno ad un
punto o posizione di riferimento.
Per la semplicità d’uso e l’efficacia dei sensori disponibili per la misura,
l’accelerazione è il fenomeno fisico che viene normalmente utilizzato per
caratterizzare le vibrazioni, e viene espressa in m/s2.
Il
potenziale
lesivo
degli
strumenti
vibranti
è
correlato
quasi
esclusivamente alla frequenza ed all’accelerazione. Quanto più è elevata
la frequenza tanto meno l’effetto lesivo si propaga dal punto di contatto
2012
Rumore e vibrazioni
37
• Vibrazioni inferiori a 2 Hz: agiscono su tutto
l’organismo. Sono provocate da alcuni mezzi di
trasporto e determinano nell’uomo effetti noti
come “mal di mare”, “mal d’auto”, ecc
(stimolazione vestibolare).
• Vibrazioni comprese fra 2 e 20
Hz: agiscono su tutto l’organismo e
sono prodotte dagli autoveicoli, dai
treni, dai trattori, dalle gru, ecc. e
sono trasmesse all’uomo attraverso
i sedili e il pavimento e
determinano nell’uomo alterazioni
degenerative a carico della colonna
vertebrale
2012
Rumore e vibrazioni
38
• Vibrazioni superiori a 20 Hz:
prodotte principalmente da
utensili portatili e trasmesse
agli arti superiori. Agiscono:
su settori limitati del corpo e
sono prodotte da trapani
elettrici, motoseghe, ecc e
determinano sull’uomo lesioni
osteoarticolari a carico
dell’arto superiore e disturbi
neurovascolari (angioneurosi)
a carico dell’arto superiore.
2012
Rumore e vibrazioni
39
Vibrazioni trasmesse al sistema manobraccio (HAV)
le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al
sistema mano-braccio nell'uomo, comportano
un rischio per la salute e la sicurezza dei
lavoratori, in particolare disturbi vascolari,
osteoarticolari, neurologici o muscolari
Si riscontra in lavorazioni:
• in cui si impugnino utensili vibranti o materiali
sottoposti a vibrazioni o impatti.
• in cui vi è contatto delle mani con l'impugnatura di
utensili manuali o di macchinari condotti a mano.
2012
Rumore e vibrazioni
40
Principali lavorazioni
Edilizia - lapidei, metalmeccanica
Edilizia - lavorazioni lapidei
Edilizia - estrazione lapidei
Metalmeccanica
Metalmeccanica, Autocarrozzerie
Fonderie - metalmeccanica
Metalmeccanica
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
Metalmeccanica - Lapidei - Legno
Lavorazioni agricolo-forestali
Lavorazioni agricolo-forestali
Manutenzione aree verdi
Lavorazioni agricolo-forestali
Palletts, legno
Produzione vibrati in cemento
Produzione vibrati in cemento
Metalmeccanica,
Lavorazioni
Trasporti
etc. artistiche
Lavorazioni lapidei (porfido)
Calzaturifici
Odontoiatria
2012
Tipologia di utensile
Scalpellatori, Scrostatori, Rivettatori
Martelli Perforatori
Martelli Demolitori e Picconatori
Trapani a percussione
Avvitatori ad impulso
Martelli Sabbiatori
Cesoie e Roditrici per metalli
Levigatrici orbitali e roto-orbitali
Seghe circolari e seghetti alternativi
Smerigliatrici Angolari e Assiali
Smerigliatrici Diritte per lavori leggeri
Motoseghe
Decespugliatori
Tagliaerba
Motocoltivatori
Chiodatrici
Compattatori vibro-cemento
Iniettori elettrici e pneumatici
Limatrici
rotative
ad asse flessibile
Manubri
di motociclette
Cubettatrici
Ribattitrici
Trapani da dentista
Rumore e vibrazioni
41
Sindrome da vibrazioni mano-braccio
(Hand Arm Vibration Syndrome: HAVS)
Insieme di segni e sintomi associati a prolungata
esposizione a vibrazioni ad alta frequenza che si
trasmettono al sistema mano-braccio
 Alterazioni vascolari
 Alterazioni neurologiche
 Alterazioni
muscolo-scheletriche
2012
Rumore e vibrazioni
42
SINDROME DA VIBRAZIONI
MANO BRACCIO
lesioni vascolari
 Forma
secondaria
di
fenomeno
di
Raynaud (comunemente denominata “sindrome del
dito bianco”)
 Quarta
patologia
indennizzata dall’INAIL
2012
Rumore e vibrazioni
professionale
43

2012
Rumore e vibrazioni
44
Angiopatia da strumenti vibranti
Prevalenza
 In aree geografiche a clima caldo
la prevalenza varia tra 0 e 5%
nei lavoratori esposti
 Nei Paesi Nordici la prevalenza
è pari a 80-100% tra i lavoratori
esposti contemporaneamente
a basse temperature e vibrazioni
Prevalenza maggiore in caso di
abitudine al fumo di sigaretta
(Griffin, 1990; Koskimies et al., 1992; Gemne et al., 1993; European Committee for Standardization, 1996; Bovenzi, 1998)
2012
Rumore e vibrazioni
45

Interessamento delle dita
maggiormente esposte al
microtrauma vibratorio

Comparsa di pallore
locale e delimitato alle
dita
2012
Rumore e vibrazioni
46
SINDROME DA VIBRAZIONI
MANO BRACCIO
lesioni neurologiche
• Neuropatie del nervo mediano, ulnare e
radiale del polso
• Compromissione della componente
sensitiva
• Ipoestesie, parestesie, riduzione della
sensibilità termica, riduzione della presa di
precisione
2012
Rumore e vibrazioni
47
SINDROME DA VIBRAZIONI
MANO BRACCIO
lesioni muscoloscheletriche
Lesioni tendinee: polso
Lesioni osteoarticolari di
tipo cronico-degenerativo
con particolare
interessamento di polsi e
gomiti
2012
Rumore e vibrazioni
48
SINDROME DA VIBRAZIONI
MANO BRACCIO
lesioni muscoloscheletriche
Lesioni
tendinee:
tendinite dei muscoli
flessori della mano
Lesioni osteoarticolari:
cisti, vacuoli delle ossa
carpali e metacarpali,
artrosi dei polsi, artrosi
ed osteofitosi dei gomiti
(sperone oleocranico)
2012
Rumore e vibrazioni
49
Vibrazioni trasmesse al corpo
intero (WBV):
le vibrazioni meccaniche che, se
trasmesse
al
corpo
intero,
comportano rischi per la salute e la
sicurezza dei lavoratori, in particolare
lombalgie e traumi del rachide.
Si riscontra in lavorazioni a bordo di:
•
•
•
2012
mezzi di movimentazione usati in industria ed edilizia,
mezzi di trasporto
in generale macchinari industriali vibranti che
trasmettano vibrazioni al corpo intero.
Rumore e vibrazioni
50
Principali settori di impiego
Edilizia, lapidei, agricoltura
Lapidei, cantieristica
Agricoltura
Cantieristica, movim. industriale
Cantieristica, movim. industriale
Trasporti, servizi spedizioni etc.
Trasporti, marittimo
Trasporti, movimentazione industriale
Protez.civile, Pubblica sicurezza etc.
Pubblica sicurezza, servizi postali, etc.
Cantieristica, movim. industr.
Vibrati in cemento, varie industriali
Sanità
2012
Macchinario
Ruspe, pale meccaniche, escavatori
Perforatori
Trattori, Mietitrebbiatrici
Carrelli elevatori
Trattori a ralla
Camion, autobus
Motoscafi, gommoni, imbarcazioni
Trasporti su rotaia
Elicotteri
Motociclette, ciclomotori
Autogru, gru
Piattaforme vibranti
Autoambulanze
Rumore e vibrazioni
51
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO
INTERO
W.B.V. (Whole Body Vibration)
Patologie del rachide lombare
Disturbi cervicobrachiali
Disturbi digestivi
Disturbi circolatori nel sistema venoso
periferico
 Effetti sull’apparato riproduttivo
femminile
 Effetti cocleo-vestibolari




2012
Rumore e vibrazioni
52
Livello di azione giornaliero di esposizione
Livello limite giornaliero di esposizione
Livello di AZIONE
giornaliero di
esposizione
NON C’E’ RISCHIO
Livello LIMITE
giornaliero di
esposizione
MISURE DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
(BONIFICHE)
SORVEGLIANZA SANITARIA
MISURE IMMEDIATE
PER RIPORTARE
L’ESPOSIZIONE AL DI
SOTTO DEL LIMITE
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO
Livello di azione giornaliero di esposizione
2,5 m/s2
Livello limite giornaliero di esposizione
5 m/s2 20 m/s2 (periodi brevi)
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO
Livello di azione giornaliero di esposizione
0,5 m/s2
2012
Livello limite giornaliero di esposizione
1 m/s2 1,5 m/s2 (periodi brevi)
Rumore e vibrazioni
53
1. nell’ambito di quanto previsto dall’art. 181, il datore di lavoro
valuta e, quando necessario, misura i livelli di vibrazioni
meccaniche a cui i lavoratori sono esposti.”
2. Il livello di esposizione alle vibrazioni meccaniche può
essere valutato mediante l'osservazione delle condizioni di lavoro
specifiche e il riferimento ad appropriate informazioni sulla probabile
entità delle vibrazioni per le attrezzature o i tipi di attrezzature nelle
particolari condizioni di uso reperibili presso banche dati
dell'ISPESL o delle regioni o, in loro assenza, dalle informazioni
fornite in materia dal costruttore delle attrezzature. Questa
operazione va distinta dalla misurazione, che richiede l'impiego di
attrezzature specifiche e di una metodologia appropriata e che resta
comunque il metodo di riferimento.
2012
Rumore e vibrazioni
54
Nella valutazione il Datore di Lavoro tiene conto di:
a) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione (incluse vibrazioni
intermittenti o a urti ripetuti)
b) i valori limite di esposizione e i valori d'azione
c) gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori
particolarmente sensibili al rischio;
d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza dei lavoratori
risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche e
l'ambiente di lavoro o altre attrezzature;
e) le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di
lavoro;
f) l'esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i
livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche;
g) condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature;
h) informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese
quelle reperibili nella letteratura scientifica.
2012
Rumore e vibrazioni
55
Quando sono superati i valori d’azione il Datore di Lavoro
elabora un programma di misure tecniche organizzative per
ridurre al minimo l’esposizione:
a) Altri metodi di lavoro che comportano una minore esposizione
b) Scelta di attrezzature ergonomiche che producono il minor
livello possibile di vibrazioni
c) Fornitura di dispositivi accessori per ridurre i rischi di lesioni
(DPI)
d) Adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di
lavoro
e) Progettazione ed organizzazione dei posti di lavoro
f) Informazione e formazione dei lavoratori sull’uso corretto e
sicuro delle attrezzature
g) Limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione
h) Organizzazione degli orari con adeguate pause
i) Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e
dall’umidità
2012
Rumore e vibrazioni
56
Se, nonostante le misure adottate, il valore limite di
esposizione è stato superato, il datore di lavoro prende
misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto di
tale valore, individua le cause del superamento e adatta, di
conseguenza, le misure di prevenzione e protezione per
evitare un nuovo superamento.
2012
Rumore e vibrazioni
57
Vanno sottoposti a sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti
a vibrazioni superiori al valore di azione
Periodicità: 1 volta l’anno o con periodicità diversa decisa dal
medico competente con adeguata motivazione
2012
Rumore e vibrazioni
58
I lavoratori esposi ai rischi fisici devono ricevere
informazione e formazione riguardo:
a) Misure adottate per ridurre il rischio
b) Valori d’azione e valori limite di esposizione
c) Risultati delle valutazione e/o misurazione delle vibrazioni e
le potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro
d) Individuazione e segnalazione degli effetti negativi
dell’esposizione
e) Circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto alla
sorveglianza sanitaria
f) Procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l’esposizione
g) Uso corretto dei DPI
2012
Rumore e vibrazioni
59
2012
Rumore e vibrazioni
60
http://www.ispesl.it/test/lineeGuida.htm
2012
Rumore e vibrazioni
61
Impugnatura a
a 40
40 cm
cm dalla
dalla sonda
sonda
Impugnatura
2012
Impugnatura aa 100
100 cm
cm dalla
dalla sonda
sonda
Impugnatura
Rumore e vibrazioni
62
2012
Rumore e vibrazioni
63
http://www.inail.it/pubblicazionieriviste/tuttititoli/rischio/vibrazioni/indice.htm
2012
Rumore e vibrazioni
64
2012
Rumore e vibrazioni
65
2012
Rumore e vibrazioni
66
• Non è sempre semplice trovare nella Banca Dati l’attrezzatura
sufficientemente simile a quella effettivamente in uso.
• I dati riportati sono caratterizzati, a parità di attrezzatura, da
una discreta variabilità che porta ad intervalli numerici a volta
molto ampi. In tali casi si dovrebbe utilizzare l’estremo
superiore dell’intervallo.
• Nel caso in cui l’attrezzatura effettivamente in uso sia datata e
non soggetta a corretta manutenzione, l’impiego della banca
dati potrebbe comunque portare ad una sottostima del rischio.
• Nel caso in cui la banca dati riporti valori di esposizione
superiori al valore di azione o addirittura al valore limite, la
corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione
(art. 203, D.Lgs. 81/2008) risulta di difficile applicazione, non
essendo noti i valori di esposizione reali.
2012
Rumore e vibrazioni
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Direttiva Macchine
Per le macchine portatili tenute o condotte a mano, tra le altre
informazioni incluse nelle istruzioni per l’uso, deve essere dichiarato "il
valore medio quadratico ponderato in frequenza dell’accelerazione cui sono
esposte le membra superiori quando superi i 2,5 m/s2". Se l’accelerazione
non supera i 2,5 m/s2 occorre segnalarlo.
Per quanto riguarda i macchinari mobili, la Direttiva prescrive al punto
3.6.3. che le istruzioni per l'uso contengano, le indicazioni del valore
quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui é esposto
il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/s2; se tale livello é
inferiore o pari a 0,5 m/s2, occorre indicarlo.
2012
Rumore e vibrazioni
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Direttiva Macchine
Generalmente i valori di emissione dichiarati dal produttore sono ottenuti
in condizioni di impiego standardizzate, conformemente a specifiche
procedure di misura definite per ciascun macchinario dagli standard ISOCEN. Tali standard prevedono l’effettuazione di misure in condizioni
operative non necessariamente corrispondenti a quelle di reale impiego
di ciascun macchinario.
2012
Rumore e vibrazioni
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L’ ISPESL fornisce coefficienti moltiplicativi ottenuti in una serie di
condizioni sperimentali da utilizzare per poter ottenere una stima dei
valori di A(8) riscontrabili in campo a partire dai dati di certificazione.
 I dati del costruttore non vanno utilizzati quando:
 il macchinario non è usato in maniera conforme a quanto indicato dal
costruttore;
 il macchinario non è in buone condizioni di manutenzione;
 il macchinario è stato modificato;
 il macchinario non è uguale a quello indicato (differente marca –
modello).
2012
Rumore e vibrazioni
70
Normativa
di
riferimento
Condizioni di
lavoro
durante il
test
Martelli
perforatori
EN501442-6
Perforazione
di cemento
Demolitori
EN501442-6
Assorbitore a Perforazione
sfere di
cemento e/o
acciaio
muratura
Macchina
Tabella 5
Macchine elettriche.
Coefficienti
moltiplicativi (fattore di
correzione) per
calcolare l’esposizione
stimata in campo a
partire dai dati di
certificazione
2012
Reali
condizioni di
uso
Tutte
Tutte le
operazioni di
trapanatura e
avvitatura (no
percussione)
Fattore di
correzione
Note
2
Solo trapano senza
percussione valore inferiore
1,5
Il fattore di correzione è
valido unicamente se il
macchinario è impiegato
conformemente a quanto
prescritto dal costruttore
Trapani tutti
EN50144eccetto
2-1
percussione
Misure a
vuoto alla
velocità
massima
Trapani a
percussione
Tutte le
Foratura di
operazioni di
cemento con trapanatura e
agglomerati avvitatura (no
percussione)
1,5
Solo percussione
Tutte le
Smerigliatura operazioni di
di lastra di
smerigliatura
alluminio
(non
lucidatura)
1,5
con lucidatura valore
inferiore
Levigatrici
(tutte)
EN501442-1
EN501442-4
1
Tutte ad eccezione impatto
Smerigliatrici EN50144(tutte)
2-3
Disco
sbilanciato a
vuoto
Tutte le
operazioni di
smerigliatura
(non
lucidatura)
1,5
con lucidatura valore
inferiore
Seghetto
alternativo
EN501442-10
Taglio di
multistrato
Taglio di
diversi
materiali
1,5
Il fattore di correzione è
valido unicamente se il
macchinario è impiegato
conformemente a quanto
prescritto dal costruttore
Seghe
circolari
EN501442-11
Taglio di
multistrato
Taglio di
diversi
materiali
2,0
Il fattore di correzione è
valido unicamente se il
macchinario è impiegato
conformemente a quanto
prescritto dal costruttore
Avvitatori
EN501442-2
Velocità
massima a
vuoto
Avvitatura su
vari materiali
1,5
Il fattore di correzione è
valido unicamente se il
macchinario è impiegato
conformemente a quanto
prescritto dal costruttore
Motosega a
catena
EN 501442-13
Taglio legno
Lavori di
cantieristica e
carpenteria
1
Rumore e vibrazioni
valori riscontati in campo
tipicamente uguali a valori
certificati
71
Macchina
Tabella 6
Macchine pneumatiche.
Coefficienti moltiplicativi
(fattore di correzione) per
calcolare l’esposizione
stimata in campo a
partire dai dati di
certificazione
2012
Normativa Condizioni di
Reali condizioni Fattore di
di
lavoro
di uso
correzione
riferimento durante il test
Note
Martelli e
scalpelli a
percussione
EN286622 :1992
Assorbitore a
sfere di
acciaio
Tutte
Martelli
perforatori
per lapidei e
martelli
rotativi
EN286623 :1994
Foratura di
cemento
Perforazione
lapidei e
cemento
2,0
Smerigliatrici EN28662(tutte)
4 :1995
Disco
sbilanciato a
vuoto
Tutte le
operazioni di
smerigliatura
(non
lucidatura)
1,5
non applicabile per utensili
di taglio e spazzole acciaio
Smerigliatrici EN28662(tutte)
4 :1995
Disco
sbilanciato a
vuoto
taglio
2,0
applicabile per spazzole
acciaio
1,5 demolizione asfalto
(nel caso di dispositivi
antivibrazioni l'esposizione
dipende sensibilmente
dalla forza di spinta. Il
fattore di correzione è
valido unicamente se il
macchinario è impiegato
conformemente a quanto
prescritto dal costruttore)
1,5 - 2,0
1,5 per uso come
rivettatore e scrostatore;
2,0 per tutti gli altri usi
Demolitori
stradali e
picconatori
per roccia
edilizia ecc.
EN286625 :1994
Assorbitore a
sfere di
acciaio
demolizione
cemento e
asfalto
2,0
Trapani a
percussione
EN286626 :1995
foratura a
percussione in foratura a
condizioni
percussione
standardizzate
1,5
Cacciaviti a
pistola e
diritti
avvitatori
EN286627 :1997
Prova su
supporto di
test
Tutte
1,5
nessuna
Levigatrici
orbitali e
rotorbitali
EN286628 :1997
Levigatura su
superficie di
acciaio
Tutte
standard con
carta abrasiva
1,5
applicabile solo per buone
condizioni manutentive
Compattatore
EN28662costipatore
9 :1996
(pestelli)
Percussione
su superficie
standard
Tutte
1,5
nessuna
Cesoie e
roditrici
EN2866210 :1998
Taglio di fogli
di metallo
Tutte
1,5
nessuna
Chiodatrici
CEN
ISO/TS
866211:2004
Rumore e vibrazioni
n.d.
72
• Quando non è possibile fare ricorso alle
banche dati esistenti, occorre rivolgersi alla
misurazione strumentale, che richiede:
- Personale tecnico qualificato
- Attrezzature specifiche
- Metodologia appropriata
2012
Rumore e vibrazioni
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2012
Rumore e vibrazioni
74
SISTEMA DI
ACQUISIZIONE
FILTRO
ACCELLEROMETRO
TRIASSIALE
2012
Rumore e vibrazioni
75
2012
Rumore e vibrazioni
76
ACCELEROMETRO TRIASSIALE CON ADATTATORE A CUSCINO PER IL
RILIEVO DELLE VIBRAZIONI AL CORPO INTERO.
2012
Rumore e vibrazioni
77
2012
Rumore e vibrazioni
78
Attenuazione ottenuta sul
campo < 10%
Attenuazione
ottenuta sul
campo 10% 20%
Attenuazione ottenuta sul
campo 40% - 60%
2012
Rumore e vibrazioni
79
Tipologia di utensile
Livelli di protezione
minimi ottenibili dai
guanti antivibrazione stimati per
alcune tipologie di
utensili.
Attenuazione attesa
delle vibrazioni (%)
Utensili di tipo percussorio
< 10%
Scalpellatori e Scrostatori – Martelli
rivettatori
< 10%
Martelli Perforatori
< 10%
Martelli Demolitori e Picconatori
< 10%
Trapani a percussione
< 10%
Avvitatori ad impulso
< 10%
Martelli Sabbiatori
< 10%
Cesoie e Roditrici per metalli
< 10%
Martelli piccoli scrostatori
< 10%
Utensili di tipo rotativo
2012
Levigatrici orbitali e roto-orbitali
40% - 60%
Seghe circolari e seghetti alternativi
10% - 20%
Smerigliatrici angolari e assiali
40% - 60%
Motoseghe
10% - 20%
Decespugliatori
10% - 20%
Rumore e vibrazioni
80
DEVONO ESSERE CERTIFICATI E MARCATI CE,
DEVONO AVERE UNA SCHEDA TECNICA
DEVONO ESSERE OMOLOGATI SECONDO LA UNI EN ISO
10819: 1998
N. B.
- Non offrono attenuazioni comparabili con i DPI uditivi (non sono in
grado di proteggere adeguatamente i lavoratori e riportare i livelli di
esposizione a valori inferiori ai valori limite)
- Non è facile sapere se e quando attenuano su un dato attrezzo
- Non funzionano sui utensili di tipo percussorio
2012
Rumore e vibrazioni
81
I SEDILI SONO EFFICACI?
Spesso i sedili montati sui
mezzi non riducono le
vibrazioni trasmesse al
conducente, anzi, nell’intervallo 1 Hz ÷ 20 Hz, amplificano talvolta
anche di un fattore 2-3 e oltre le vibrazioni.
Progettazione ad hoc di sedili
antivibranti passivi (meccanici,
idraulici, pneumatici) o attivi (Active
Vibration Control)
2012
Rumore e vibrazioni
82
I silent block sono supporti antivibranti utilizzati per ridurre le
vibrazioni che raggiungono le cabine delle macchine movimento terra
e dei trattori agricoli o forestali, vibrazioni
generate principalmente dalle asperità del
terreno e dalla presenza di buche e
avvallamenti e che giungono all’operatore
mediante la catena di trasmissione
costituita dalle ruote, dagli assali, dal
telaio della cabina e dal gruppo sedile
Sono costituiti da:
• parte elastomerica (gomma naturale)
• parti metalliche di supporto (per il fissaggio)
2012
Rumore e vibrazioni
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2012
Rumore e vibrazioni
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2012
Rumore e vibrazioni
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