COPIA PRIVATA: PERCHÉ L’INDUSTRIA DIGITALE CHIEDE DI FERMARE L’AUMENTO DEI COMPENSI Conferenza Stampa 20 dicembre 2013 La proposta SIAE approvata dal Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore: le variazioni principali Oggetto di imposizione Compenso attuale Smartphone Tablet 1,9 Compenso richiesto 0,9 (mobile telephone) 5,2 € (come PC senza masterizzatore) 5,2 € Nuovo inserimento 5 € Computer con masterizzatore 2,4 € 6 € Computer senza masterizzatore 1,9 € 6 € Smart TV Memorie trasferibili 0,5€ per Gigabyte 0,9€ per Gigabyte HD-DVD* 0,25€ per Gigabit soppresso DVD* 0,41€ per Gigabit 0,21€per Gigabit BLU RAY* 0,41€ per 25 Gigabit 0,20€ per 25 Gigabit I compensi per copia privata non sono caricati sui prezzi al consumatore, ma vengono internalizzati dall’industria a differenza di quanto previsto dal Vitorino’s Report che raccomanda il sovraprezzo visibile *Le voci evidenziate dal colore verde producono attualmente circa il 10% del prelievo per copia privata 1 L’effetto della revisione SIAE/MIBAC Gettito 2012 del prelievo per compenso per copia privata 72 mln € Gettito del prelievo con i nuovi compensi ca 200 mln €* Aggravio del prelievo a carico dell’industria ICT/CE ca 128 mln €* (+178%) *stime Confindustria Digitale 2 Esiste una media europea? Paesi con sistema analogo a quello Italiano 15 Austria Belgio Croazia Danimarca Estonia Finlandia Francia Germania Italia Lettonia Paesi Bassi Portogallo Slovenia Svezia Ungheria Paesi che applicano l’equo compenso per copia privata in ammontare determinato, fisso o variabile* *NB: anche tra Paesi che adottano l’equo compenso secondo lo stesso principio valido in Italia, variano oggetto del prelievo e ammontare dell’imposizione Paesi con sistema diverso da quello Italiano 13 Polonia Romania Grecia Bulgaria Lituania Slovacchia Repubblica Ceca Paesi che applicano l’equo compenso per copia privata in % sul prezzo Regno Unito Irlanda Lussemburgo Malta Cipro Spagna Paesi che non applicano l’equo compenso per copia privata L’unico riferimento univoco possibile è al gettito annuo 3 Alcuni elementi specifici di divergenza L’equo compenso viene applicato sui PC in solo in 4 paesi Il prelievo viene imposto anche sui tablet solo in 3 paesi In nessuna paese l’equo compenso viene applicato sugli apparecchi TV. 4 Equo compenso procapite nei Paesi UE: gettito pro-capite 2011 2.96 3.00 2.50 Gettito procapite medio UE28 = 1, 41€ 2.00 1.38 1.33 1.50 1.00 0.37 0.50 0 0.00 FRANCE GERMANY ITALY SPAIN * UNITED KINGDOM Fonte: rapporto de Thuiskopie *La Spagna ha eliminato il prelievo nel 2012 5 Quale mercato? Le abitudini di consumo stanno mutando L’esempio della musica Dal digital music report 2013 (FIMI): I servizi in abbonamento sono tipicamente forniti in streaming, senza copia dell’opera sul device del consumatore e previa acquisizione di licenza sui diritti delle opere da parte del fornitore del servizio 6 La governance dell’equo compenso Tavolo tecnico ex art. 5 del decreto Preposto alle proposte di Bondi (30 dicembre 2009) aggiornamento, Partecipato da rappresentanti ICT Mai convocato Comitato consultivo permanente sul diritto d’autore presso il MIBAC – nomina 2010 Presidente Paolo Marzano, Nessun rappresentante dell’industria ICT, né del dipartimento delle Comunicazioni del MISE Comitato consultivo permanente sul diritto d’autore presso il MIBAC – 2007-2010 Presidente Antonio Gambino, Con un rappresentante della Federazione di Confindustria rappresentativa dell’ICT Quale garanzia di imparzialità per il processo di determinazione dell’equo compenso? 7 Le raccomandazioni del Rapporto Vitorino Il rapporto Vitorino riconosce che l’estrema varietà delle legislazioni nazionali che recepiscono la Direttiva 2001/29 sull’equo compenso per copia privata ha creato profonde distorsioni nel mercato comunitario e raccomanda quindi l’adozione dei seguenti correttivi: Le copie fatte dal consumatore nel contesto di un servizio basato su licenze non costituiscono pregiudizio per l’autore e non devono essere oggetto di equo compenso I prelievi devono essere effettuati nello Stato di residenza del consumatore L’imposizione dovrebbe gravare sui venditori Dovrebbero essere previste chiare esenzioni ex-ante Il prelievo deve essere «visibile» per il consumatore finale Nella determinazione dei compensi deve essere garantito un quadro procedurale che riduca la complessità e assicuri oggettività e tempestività al processo 8 Cinque domande per il Ministro Bray 1. Il compenso per copia privata è un indennizzo a favore degli autori, editori e produttori per la possibilità da parte del consumatore di produrre una copia del contenuto legalmente acquistato, oppure è una tassa sul mondo degli apparecchi e memorie digitali ? 2. Se il compenso per copia privata non è una tassa perché si pretende di assoggettarvi apparecchi – come i tablet – con i quali il consumatore fruisce dei contenuti prevalentemente o esclusivamente in modalità streaming ? 3. Perché nell’applicare il concetto di media europea non ci si riferisce ai 28 Paesi che compongono la UE ? O almeno ai 15 Paesi che hanno nel loro ordinamento l’istituto del compenso per copia privata e applicano un sistema analogo a quello italiano ? 4. Considerato che la raccolta complessiva dei diritti d’autore è calata del 4,6% nel 2012 rispetto al 2011, mentre il mercato italiano dell’ICT e della Consumer Electronics registrano cali altrettanto consistenti per quale motivo il gettito della copia privata deve triplicarsi ? 5. Perché i prodotti e l’uso professionale in Italia non sono esentati – come prevede la Direttiva 2001/29 e le raccomandazioni del Rapporto Vitorino – e invece chi acquista un prodotto per uso professionale prima paga il compenso e poi deve chiedere il rimborso alla SIAE ? 9 La proposta di Confindustria Digitale Sospensione per un massimo di 12 mesi del procedimento di revisione del decreto «Bondi» (per il quale non si ravvisa alcuna urgenza, considerato che rimane comunque in vigore la disciplina attuale) Attivazione del tavolo tecnico ex art. 5 Decreto Bondi Riesame della materia nel rispetto delle raccomandazioni comunitarie, dell’evoluzione tecnologica e dei comportamenti dei consumatori 10