Di: Benedetta Gialli, Elena Erbani e Ludovica Loiodice L’architettura del ferro e dell’acciaio Nel corso dell’Ottocento scienza e tecnica procedettero pari passo dando risultati che trasformarono rapidamente il volto delle città occidentali e le abitudini degli abitanti. Si moltiplicarono le macchine capaci di accelerare la produzione su vasta scala di merci, ma anche di materiali un tempo molto costosi, come il ferro, il vetro, la ghisa e infine l’acciao. Grazie alla ghisa (un materiale che può sostenere forti carichi ed è una lega di ferro e carbonio) sono nati i primi leggeri ponti metallici. Nella seconda metà del XIX l’acciaio (un materiale molto resistente che è una lega di ferro e carbonio) sostituì il ferro nella costruzione di grandi palazzi e infine dei grattacieli americani di fine Ottocento. Le esposizioni universali furono, da metà del secolo, le grandi vetrine di tutte le novità tecnologiche. Anche dal punto di vista architettonico queste grandi fiere sono state un importante contributo all’affermazione di nuovi stili e tecniche di costruzione. Ad esempio, per l’esposizione universale di Londra, fu costruito un Palazzo di Cristallo e per quella di Parigi del 1889 fu costruita la Tour Eiffel (nelle pagine successive ). In questi anni perciò il lavoro degli architetti non fu più dedicato ai palazzi del re o agli edifici religiosi, ma a disposizione dell’industria , del libero commercio e della scienza. Moltissime opere architettoniche importanti furono fatte durante quest’epoca ma noi ne abbiamo scelte due. Le opere La Tour Eiffel La Statua della Libertà La Tour Eiffel Paese: Francia Città: Parigi Stato: completato Inaugurazione: 1889 Uso: turistico Altezza: 324 m. Realizzazione: architetto Gustave Eiffel Storia Costruita per l'esposizione universale e per la commemorazione del centenario della Rivoluzione Francese, la Torre Eiffel fu inaugurata il 31 marzo 1889, avente in cima la bandiera francese. La sua costrizione fu accompagnata dalle critiche e contestazioni dei parigini e degli intellettuali francesi: infatti quando fu costruita, si registrò una certa resistenza da parte del pubblico, in quanto si pensava che sarebbe stata una struttura poco valida esteticamente (ancora oggi è poco apprezzata da alcuni parigini, che la chiamano l'"asparago di ferro"). Tra l'altro, nel 1909 la Torre Eiffel rischiò di essere demolita perché contestata dall'élite artistica e letteraria della città; fu risparmiata solamente perché si rivelò una piattaforma ideale per le antenne di trasmissione necessarie alla nuova scienza della radiotelegrafia. Tuttavia è generalmente considerata uno degli esempi di arte in architettura più straordinari e costituisce indiscutibilmente uno dei simboli di Parigi più rappresentativi nel mondo ed è stata proposta per le sette meraviglie del mondo moderno. Gli ingegneri che presero parte alla creazione furono Gustave Eiffel assistito dagli ingegneri Maurice Koechlin e Emile Nouguier e anche dall’architetto Stephen Sauvestre. Gli studi sul progetto cominciarono nel 1884 e nonostante tutti gli ostacoli creati non solo dai parigini, la costruzione della Torre Eiffel cominciò nel 1887, durò 26 mesi e fu completata nel 1889. L'idea originale comprendeva la sua distruzione dopo l’Esposizione Universale del 1900 ma, come abbiamo già spiegato, esperimenti di radiotrasmissione effettuati dall’arma francese prima della fatidica data, fecero si che sia tuttora in piedi. Il 21 gennaio 1908 fu mandato dalla torre il primo messaggio radio a lunga distanza. Inoltre sulla Tour Eiffel furono fatte alcune scoperte come quella dei raggi cosmici. Molte stazioni televisive francesi hanno attualmente la loro antenna sulla cima della Torre. LA COSTRUZIONE La torre è illuminata da 352 proiettori di 1000 watt e la sera scintilla tutte le ore con 20.000 lampadine e 800 luci di festa, creando uno spettacolo unico e suggestivo. Lo scintillare della Torre Eiffel è stato inizialmente previsto per festeggiare il passaggio all’anno 2000. I parigini, coscienti però della sua bellezza, non vollero più rinunciare a questa meraviglia e nonostante l’eccessivo consumo di energia elettrica, la società che gestisce la Torre Eiffel ha cambiato decisione lasciandole il suo abito scintillante. Così, dopo un anno di pausa, la Torre Eiffel ha ritrovato le sue scintille durante la serata inaugurale del 21 giugno 2003 alle 23 :20. Le nuove scintille sono più impressionanti delle precedenti; il nuovo sistema di illuminazione ha infatti permesso di ridurre considerabilmente il consumo d’energia elettrica, permettendo così alla Torre Eiffel di scintillare ancora per 10 anni e più. LA TOUR EIFFEL ILLUMINATA La struttura La Torre Eiffel di Parigi, torre in ferro battuto, è una pietra miliare dell'architettura contemporanea, fu uno dei primi esempi di costruzioni in ferro battuto realizzate su grandi dimensioni. La costruzione della Torre Eiffel di Parigi necessitò di 7.300 tonnellate di ferro. La base è formata da quattro pilastri arcuati, i quali si uniscono a sostegno della struttura, che va assottigliandosi verso l'alto ed è interrotta da tre piattaforme, ognuna delle quali ospita un belvedere. La Torre Eiffel è munita di scale e ascensori; al primo piano si trova un ristorante, e alla sommità, da dove si ha un'ampia veduta di Parigi, sono collocate una stazione meteorologica, una stazione radio e un ripetitore televisivo; un tempo vi era anche lo studio dell'ingegnere Eiffel. Sono presenti 1665 scalini per i visitatori più sportivi e due ascensori trasparenti salgono sino al secondo piano dove si trovano molti negozi di souvenirs. La torre è alta con la sua antenna 324 m (le antenne della televisione sulla sommità sono alte 20 m), pesa circa 8 000 tonnellate, ma le sue fondamenta discendono di appena 15 m al di sotto del livello del terreno. Per 40 anni è stata la struttura più alta del mondo. Per il suo mantenimento servono anche 50 tonnellate di vernice ogni 7 anni. A seconda della temperatura ambientale l'altezza della Torre Eiffel può variare di diversi centimetri a causa della dilatazione del metallo (sino a 15 cm più alta durante le calure estive). Nelle giornate ventose sulla cima della torre si possono verificare oscillazioni sino a 12 cm. Trecento metalmeccanici assemblarono i 18 038 pezzi di ferro forgiato, utilizzando 2 milioni e mezzo di bulloni (che furono sostituiti, durante la costruzione stessa, con rivetti incandescenti). Considerate le condizioni di sicurezza esistenti a quell'epoca, è sorprendente osservare che solo un operaio abbia perso la vita durante i lavori del cantiere (durante l'installazione degli ascensori). LA STRUTTURA La Statua della Libertà Storia La storia della Statua della Libertà comincia nel 1865, durante una cena nei pressi di Versailles in Francia, quando lo scultore francese Fredric Auguste Bartholdi e il suo amico parigino, il professore di diritto e futuro senatore repubblicano, Edouard De Laboulaye, cominciarono a discutere l'idea di regalare agli Stati Uniti una statua che celebrasse l'amicizia tra le due nazioni e, al tempo stesso, commemorasse l'indipendenza conquistata da entrambi i popoli. Per sancire l'unione, non solo simbolicamente, si stabilì nelle premesse che al monumento vero e proprio avrebbe provveduto la Francia mentre l'America si sarebbe impegnata nella costruzione del piedistallo. Lo scultore, affascinato dalla scultura monumentale, era stato in Egitto nel 1855 e il legame artistico con queste opere (ispirato dalla sua passione per il leggendario Colosso di Rodi) si rafforzò nel 1869 quando ci tornò nuovamente per esaminare la proposta di una statua faro da collocare sul Canale di Suez. L'opera non venne mai commissionata, ma servì a gettare le basi per l'idea di Miss Liberty. Nella mente dello scultore prendeva corpo l'aspetto che avrebbe dovuto avere la statua e, come riferiscono le biografie francesi, ne realizzò un modello in bronzo alla fine del 1870 (che oggi si trova nel parco dell'Acclimattion di Parigi) per poi prepararne nel 1875 un modello di gesso di quella che sarebbe diventata l'icona della libertà. Lo scultore e il senatore erano così convinti della bontà dell'iniziativa che decisero di fondare un comitato promotore per la raccolta dei fondi attraverso lotterie, spettacoli ed aste. Rappresentanti americani e francesi dell'arte, della politica e del giornalismo, parteciparono ad un banchetto all' “Hotel du Louvre” il 6 novembre del 1875, data che fù il primo passo nella realtà del progetto di De Laboulaye e Bartholdi. Tra le prime donazioni ci fu quella della città di Parigi, che versò la somma di 2.000 dollari. Raccolti i primi fondi e con l'incoraggiamento dato dall'entusiasmo che la sottoscrizione aveva suscitato, la sede dei lavori venne individuata nell'atelier della ditta specializzata Gaget & Gauthier al n. 25 di Rue de Chazelles. Il nome della fonderia sarà all'origine della parola anglosassone "gadget" che negli USA indica quei piccoli oggetti, accattivanti ma di scarsa utilità, entrati oramai nella vita quotidiana. La statua cominciava a prendere forma e gli operai sembravano tutti molto entusiasti. Il grande giorno arrivò. Il 4 luglio del 1884 la Signora della Libertà venne inaugurata a Parigi, con tanto di cerimonia di consegna al governo americano. C'era ancora un problema da risolvere. Il trasporto. La marina francese mise a disposizione la fregata Isere che, salpata da Rouen, entrò nel porto di New York il 17 giugno del 1885, con a bordo il suo carico di 214 casse contenenti i 350 pezzi di Libertà e venne accolta nella baia dell'Hudson dalla nave americana S.S. La Flore con un colpo di cannone a salve e da altre unità americane tra cui la USS Omaha e la USS Alliance. Tutto sembrava andare per il meglio per Miss Liberty, ma le cose si complicarono di nuovo. Se la Francia raccolse con relativa rapidità i fondi necessari alla costruzione, gli americani furono molto più lenti a sborsare i dollari necessari per costruire il basamento e riassemblare l'opera. Il governo americano, al momento di affrontare la questione dal lato economico, reagì freddamente, ritenendo che solo la città di New York avrebbe beneficiato della statua e non l'intera nazione. Lo stesso stato di New York si rifiutò di stanziare i fondi. A salvare la situazione, anche stavolta, provvide l'entusiasmo e l'impegno di un intellettuale, l'editore Joseph Pulitzer, fondatore del quotidiano New York World che iniziò sulle sue pagine una battaglia affinché la fiaccola potesse illuminare il porto di New York e il mondo intero. Struttura La Statua della Libertà che illumina il mondo con la sua fiaccola, è un colosso vuoto al suo interno, composto da sottili lastre di rame martellato su una struttura in acciaio. Quando fu realizzata la Statua fu riconosciuta come una delle più grandi conquiste tecniche del diaciannovesimo secolo per design e architettura, un ponte tra arte e ingegneria. Soprannominata anche Lady Liberty, la statua è enorme, infatti è alta 46 metri e poggiata su un altrettanto enorme piedistallo che fa arrivare l’altezza totale del monumento a 93 metri. La statua raffigura una donna vestita da una lunga toga che sorregge in mano una fiaccola, simbolo della libertà mentre nell’altra stringe un libro con inciso 4 luglio 1776, data dell’indipendenza americana. Ai piedi vi sono delle catene spezzate, simbolo della liberazione dal tiranno. All'interno del piedistallo ci sono ascensori e una lunga scala che conduce fino ai piedi della statua, dove è già possibile ammirare una bella vista. Continuando a salire fino alla testa della statua, si giunge alla corona, dalle cui finestre si osserva un panorama mozzafiato sulla città di New York e dintorni. Il monumento rientra nella lista dei beni dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La Statua svetta all'entrata del porto sul fiume Hudson, sulla rocciosa Liberty Island (un tempo Bedloe's Island), come ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA, ma nel secolo precedente, per chi era alla ricerca di una vita migliore, la Statua, prima immagine che gli immigrati di Ellis Island avevano dell'America, rappresentava un simbolo di benvenuto e di speranza. Fonti http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Eiffel 15.03.2013 http://www.torreeiffel.org/storia_torre_eiffel.asp 15.03.2013 http://www.torreeiffel.org/ 15.03.2013 Google immagini 15.03.2013 , 18.03.2013 e 24.03.2013 Libro di testo «Il Nuovo Contesti Visivi E», di Vittorio L. Giudici, casa ed. «Le Monnier Scuola» statuadellaliberta.com/ 24.03.2013 http://www.francescoargento.it/statua_della_libert a.html 23.03.2013 http://www.vooila.com/meraviglie-delmondo/statua-della-liberta.html 23.03.2012