LA QUERCIA L’albero della vita. La quercia vive in media 200/300 anni e appartiene alla famiglia delle Fagacee. Il frutto è la ghianda dolce o leggermente amara che matura in 6 mesi. La quercia è un albero sempreverde e maestoso che può raggiungere in condizioni ottimali i 20–30 m di altezza. Non teme le alte e neppure le basse temperature, la maggior parte delle specie resiste bene anche al gelo. FIORI e FOGLIE Questo genere di piante comprende quasi 500 specie diverse tra loro. Le foglie sono alterne, lobate o dentate; possono essere differenti sulla stessa pianta poiché quelle più giovani differiscono dalle adulte. In autunno assumono colori molto vivaci, dal rosso, all’arancione, al giallo. I fiori sono maschili o femminili e compaiono sulla stessa pianta. I frutti sono degli acheni portati da una cupola liscia e spinosa. I fiori femminili sono verdognoli ed insignificanti, quelli maschili sono riuniti in amenti gialli, noti con il nome di gaticci. Appaiono in primavera. Essa predilige zone abbastanza soleggiate. MALATTIE C’è un insetto, un piccolo imenottero, che punge le foglie o le sue gemme provocando la crescita delle galle: delle protuberanze ricche di tannino. Le larve della processionaria possono causare defogliazioni. L’oidio si manifesta con delle macchie biancastre sui germogli e sulle foglie. In generale però si tratta di un genere molto resistente. SIMBOLISMO Il ramo di quercia per i Romani era simbolo di virtù’ forza e coraggio. LETTERATURA E’ celebre la quercia dove Torquato Tasso si riposava e leggeva durante il suo soggiorno a Roma. USI TERAPEUTICI La quercia ha proprietà astringenti, emostatiche e antinfiammatorie analgesiche del cavo orale. E’ anche usato come infuso per lavarsi. MITOLOGIA La quercia è l'albero per eccellenza per tutti i popoli dell'antichità. Rappresentava la divinità in terra, come Zeus era il dio dell'olimpo. Se in latino quercus, e in italiano quercia, voleva dire la quercia in generale, i romani chiamavano aesculus il rovere dedicato a giove. Il frutto della quercia che è un seme, è visto come l'organo riproduttivo del dio Zeus, che affondando nel grembo della madre terra, fa nascere un nuovo albero. Per questo motivo nell'antichità si pensava che la ghianda avesse poteri fecondativi, anzi afrosidiaci. Le statue di Zeus, in particolare quella del santuario a Dodona, erano coronate con rami di quercia, con ghiande. La stessa cosa valeva per i re, sia a Roma che in Grecia. Il tempio di Giove sul campidoglio, fu costruito da Romolo, vicino ad una quercia sacra venerata dai pastori. Quando Roma diventò repubblicana la corona di quercia fu assegnata al guerriero che nella battaglia avesse salvato un concittadino. Era la più alta Distinzione militare. Nel 27 a.C. un decreto del senato conferì ad Augusto il diritto di tener sempre una corona di quercia sopra la sua porta. Ovidio scrive, che questo era un onore quasi divino. Tiberio lo rifiutò. Nel calendario degli alberi, il mese della quercia comincia il 10 giugno e termina il 7 luglio; nel mezzo cade la festa del solstizio d'estate, celebrata il 24 giugno, dai fuochi della notte di S. Giovanni. I romani, i greci e i galli, usavano la corteccia e le ghiande contro diverse malattie. La medicina moderna ha riconosciuto gli impieghi antichi delle parti della pianta. La quercia situata vicino al cimitero di Castelferretti ha visto la prima e seconda guerra mondiale e la modernizzazione del territorio circostante, cioè la nascita di nuove case e l’ evoluzione della tecnologia: l’invenzione dei primi telefoni fino ad arrivare ad ipad , iphone e computer : E anche le prime automobili fino a quelle odierne: Gli animali che vi vivono sono: le formiche (ci camminano), gli scoiattoli (dormono nelle cavità), e molte varietà di uccelli (che su di esso vi costruiscono il proprio nido) . Da lì si sentono le automobili dell’autostrada, i versi degli animali del campo, gli aerei e il vociare delle persone che passeggiano. Nel 2001 e nel 2011, essa è stata colpita da una forte nevicata. Di solito, ci sono piogge o giornate soleggiate, forti ventate e in estate aria afosa. Realizzato da: Sonia C.; Alice B.; Silvia P.