PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA
OPERA DON GUANELLA – BARI
«Coraggio, sono io,
non temete»
(Marco 6,45-56)
Anno Pastorale 2015-2016
Strumenti per capire
v. 46 salì sul monte a pregare. Marco presenta tre
volte Gesù in preghiera notturna:
 a Cafàrnao (1,35),
 qui sul lago (6,46)
 e più tardi sul monte degli Ulivi (14,32-33).
vv. 47-52 riecheggiano il racconto della tempesta
sedata di Mc 4,35-41.
v. 48 già verso
l’ultima parte della
notte. Tra le tre e le
sei del mattino (lett. la
quarta vigilia). È l’ora
della stanchezza e
della disperazione,
soprattutto per chi ha
vegliato e faticato tutta
la notte. Sarà anche
l’ora della
risurrezione!
- e voleva
oltrepassarli. Come la
gloria di Dio quando
apparve a Mosè (Es
33,19-22), a Elia (1Re
19,11) e ai discepoli di
Emmaus (Lc 24,28);
vuole precederli, indicare
loro il cammino (Mc
16,6-7: «È risorto, vi
precede in Galilea»).
Gesù vuole saggiare la
loro fede.
v. 49 È un fantasma. Sono presi da stupore e da
spavento (cfr. Le 24,37).
v. 50 sono io. Lett. «Io sono» (gr. ego eimi). Gesù
si rivela con il nome di JHWH (Es 3,14; Dt 32,39; Is
41,4; 43,11-12; Gv 8,24.28.58; 13,19) e poi
raccomanda: «Non temete!», espressione abituale
nei racconti di teofanie.
v. 52 il fatto dei
pani. Marco unisce
strettamente i due
racconti carichi di
significato: è il pane
che dà la forza per
attraversare il mare
(come Elia nel
deserto, 1Re 19,4-8).
I discepoli non capiscono «essendo il loro cuore
indurito» e Gesù lo rinfaccerà loro duramente in Mc
8,17-21 (cfr. pure Is 6,9-10; Ez 36,26).
In Mc 3,5; 7,6 questo rimprovero è rivolto ai farisei.
Gesú che dà il pane è condizione per capire Gesù,
Figlio di Dio.
v. 56 lo pregavano di potergli
toccare almeno la frangia del
mantello. Particolare che indica che il
mantello di Gesù era secondo la legge
(Nm 15,38-39; Dt 22,12).
Ricorda la
guarigione
della donna
con perdite
di sangue
(Mc 5,28).
- e quanti lo toccavano guarivano. Cfr. Mc
3,10: «Gli si gettavano addosso per toccarlo».
L’ultimo versetto del brano, il v. 56, è un sommario
(una panoramica retrospettiva) come in Mc 1,32-34;
3,7-12.
Piste di riflessione
• La solitudine
sul monte, in
dialogo con il
Padre, dà a
Gesù luce e
forza per
proseguire il
suo cammino.
• È notte. I discepoli
sono in balia delle
onde. Il Signore è
assente, ad una
distanza
inaccessibile. E noi
ci sentiamo
abbandonati, nel
vano tentativo di
raggiungere con le
nostre forze la
sponda dove lui ci ha
mandati.
• Lui vede la nostra fatica e ci viene incontro.
Suggerimenti per pregare
• Chiedere un cuore aperto perché sappiamo
riconoscerlo nel pane che ci ha dato;
- la fede
nell’aiuto di Dio
perché da soli
non ce la
facciamo. In certi
momenti sembra
assente, lontano,
ma lui veglia
«come un’aquila
la sua nidiata»
(Dt 32,11).
• Ringraziare
Gesù che non si
scoraggia di
insegnarci a
vivere, anche se
abbiamo il cuore
chiuso. Egli
continua ad avere
fiducia in noi
anche quando
siamo un...
«disastro».
Donami, Signore Gesù,
un cuore di carne,
perché ti riconosca nel
pane che mi hai dato e
ne sperimenti la
potenza nella fede.
Amen.
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