LA NUOVA NORMATIVA SUI SISTEMI
INTELLIGENTI DI TRASPORTO PER
UNA MOBILITÀ PIÙ EVOLUTA
La Direttiva Europea ed il Piano di Azione
Nazionale sugli ITS
Olga Landolfi
TTS Italia
Roma, 27 novembre 2014
ACI – Sala Assemblea
Il contesto di riferimento: i dati sulla
mobilità in Italia
I numeri della mobilità nazionale dati 2012 (CNT 2012-2013)

Traffico passeggeri interno:
 795.916 milioni di passeggeri – km / anno
 Il 90,70% sceglie la strada
 Il 6,75% sceglie la ferrovia (impianti fissi)
 Il 2,08% sceglie l’aereo
 Lo 0,47% sceglie le vie d’acqua

Traffico merci interno (maggiore di 50 km):
 182.604 milioni di tonnellate - km / anno
 Il 55,53% avviene su strada
 Il 11,09% avviene su ferrovia (16,36% su impianti
fissi)
 Lo 0,53% avviene l’aere
 Il 27,58% sceglie le vie d’acqua
La nuova normativa sui sistemi intelligenti di trasporto per una mobilità più evoluta
Roma, 27/11/2014
Il contesto di riferimento: i dati sulla
sicurezza stradale

In Italia, nel 2013, gli incidenti stradali sono stati 181.227. Questi hanno determinato
3.385 morti e 257.421 feriti. Il 75,3% degli incidenti avviene in ambito urbano, ma gli
incidenti più gravi si verificano sulle strade extraurbane (48,5% delle vittime), escluse le
autostrade (dati Istat/ ACI, 2013)

Il costo sociale annuo è stimato in circa 30 Miliardi di Euro, pari al 2% del PIL

Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia d’età fino a 40 anni
Evoluzione dell’incidentalità 2001-2013
La nuova normativa sui sistemi intelligenti di trasporto per una mobilità più evoluta
Roma, 27/11/2014
Le criticità della mobilità in Italia

Preponderanza del trasporto su strada rispetto agli altri modi di
trasporto

Solo il 11,09% delle merci si muove per ferrovia ed il 27,58% per vie
d’acqua (CNT 2012-2013)

Congestioni elevate concentrate intorno alle aree metropolitane,
negli accessi alle aree urbane ed all’interno dei centri urbani

Vulnerabilità del sistema in presenza di eventi eccezionali

Elevata incidentalità stradale
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Gli impatti sociali ed economici

Aumento incontrollato delle congestioni sia nelle città che nella rete
extraurbana

Minore efficienza del sistema di trasporto pubblico nelle città

Minore efficienza del trasporto delle merci e dell’intero sistema della
logistica con conseguenze negative sull’intero sistema economico
nazionale

Aumento dell’incidentalità stradale

Aumento dell’inquinamento con impatti negativi sull’ambiente
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Gli ITS sono strategici per il sistema dei
trasporti nazionale
 Gli ITS sono strumenti efficaci per:
 Gestire i sistemi di trasporto
 Integrare fra loro i modi e le reti di trasporto
 L’integrazione dei sistemi, dei veicoli e delle reti consente di affrontare in modo
“intelligente” i problemi della mobilità e del trasporto in un’ottica di servizio
 Gli ITS richiedono investimenti molto ridotti rispetto a quelli infrastrutturali e con un
tasso di ritorno molto più rapido
L’Italia è attiva negli ITS da più di 25 anni con realizzazioni di eccellenza sia
in ambito urbano che extraurbano
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Il quadro normativo Europeo sugli ITS: La
Direttiva 2010/40/UE

La Direttiva ITS 2010/40/UE sul “Quadro generale per la diffusione dei
Sistemi Intelligenti di Trasporto nel settore del trasporto stradale e nelle
interfacce con altri modi di trasporto” è la normativa di riferimento per gli
ITS in Europa
 Approvata dal Parlamento europeo il 7 Luglio 2010
 Pubblicata il 6 agosto 2010
 Entrata in vigore dal 26 Agosto 2010
OBIETTIVO
Istituire un quadro a sostegno della diffusione e dell'utilizzo di sistemi di trasporto
intelligenti (ITS) coordinati e coerenti nell'Unione europea, in particolare attraverso le
frontiere tra gli Stati membri, e stabilire le condizioni generali necessarie a tale scopo
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La Direttiva 2010/40/UE: i settori prioritari
I.
Uso ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico e alla mobilità
II.
Continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci
III. Applicazioni ITS per la sicurezza stradale e per la sicurezza (security) del
trasporto
IV. Collegamento tra i veicoli e l'infrastruttura di trasporto
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La Direttiva 2010/40/UE: le azioni prioritarie
Azioni prioritarie per la definizione di specifiche e norme da parte
della CE
a.
La predisposizione in tutto il territorio dell’Unione europea di servizi di informazione sulla mobilità
multimodale
b.
La predisposizione in tutto il territorio dell’Unione europea di servizi di informazione sul traffico in
tempo reale
c.
I dati e le procedure per la comunicazione gratuita agli utenti, ove possibile, di informazioni
minime universali sul traffico connesse alla sicurezza stradale
d.
La predisposizione armonizzata in tutto il territorio dell’Unione europea di un servizio elettronico di
chiamata di emergenza (eCall) interoperabile
e.
La predisposizione di servizi di informazione per aree di parcheggio sicure per gli automezzi
pesanti ed i veicoli commerciali
f.
La predisposizione di servizi di prenotazione per aree di parcheggio sicure per gli automezzi
pesanti ed i veicoli commerciali
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La Direttiva 2010/40/UE: Regolamenti delegati
Regolamenti delegati della Commissione ad integrazione della Direttiva 2010/40/UE
finora pubblicati relativamente alle azioni prioritarie:
i.
Regolamento delegato n. 305/2013 del 26 novembre 2012 sulla predisposizione
armonizzata in tutto il territorio dell’Unione europea di un servizio elettronico di
chiamate di emergenza (eCall) interoperabile (pubblicato in GUCE il 3 Aprile
2013)
ii.
Regolamento delegato n. 885/2013 del 15 maggio 2013 sulla predisposizione dei
servizi di informazione per aree di parcheggio sicure destinate agli automezzi
pesanti e ai veicoli commerciali (pubblicato in GUCE il 18 Settembre 2013)
iii.
Regolamento delegato n. 886/2013 del 15 maggio 2013 sui dati e le procedure per
la comunicazione gratuita agli utenti, ove possibile, di informazioni minime
universali sulla viabilità connesse alla sicurezza stradale (pubblicato in GUCE
il 18 Settembre 2013)
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La Direttiva 2010/40/UE: impegni per gli SM
 27 Agosto 2011 – Trasmissione alla Commissione della relazione sulle attività e sui
progetti nazionali riguardanti i settori prioritari
 27 Febbraio 2012 – adozione nazionale della Direttiva
 27 Agosto 2012 – Trasmissione alla Commissione dei Piani d’Azione ITS nazionali
contenenti le azioni nazionali previste in materia di ITS per i prossimi 5 anni nei settori
prioritari
 Gli Stati Membri riferiscono ogni tre anni sui progressi compiuti nella diffusione degli
ITS a partire dalla relazione iniziale riguardo alle azioni nazionali
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Recepimento nazionale della Direttiva ITS

La Direttiva ITS è stata recepita nell’ambito del Decreto-Legge del 18 Ottobre 2012 n.
179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (Art. 8 “Misure per l’innovazione
dei sistemi di trasporto”) convertito poi nella Legge del 17 Dicembre 2012 n. 221

Il Decreto ITS del 1° Febbraio 2013 sulla “Diffusione dei dei Sistemi Intelligenti in
Italia”, pubblicato in Gazzetta il 26 Marzo 2013 da parte Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti di concerto con i Ministeri della Ricerca e degli Interni a seguito del recepimento
della Direttiva ITS, rappresenta il quadro normativo nazionale per gli ITS
Il Recepimento della Direttiva ITS nell’ambito del Decreto Sviluppo Bis è
un riconoscimento che il settore dei Trasporti e gli ITS in particolare
sono strumenti fondamentali per la crescita del Paese
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Il Decreto ITS
 Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 1
febbraio 2013 su “Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti
(ITS) in Italia”
 Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26/3/2013
 Dà attuazione all’art.8 Misure per l’innovazione dei sistemi di
trasporto del Decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 (Decreto
Sviluppo Bis), convertito dalla legge 17 dicembre 2012 n.221
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Il Decreto ITS: settori di intervento
Costituiscono settori d'intervento per la diffusione e l'utilizzo, in modo
coordinato e coerente, di sistemi di trasporto intelligenti sul territorio
nazionale:

l'uso ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico e alla mobilità (art. 5)

la continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci (art. 6)

l’archivio telematico dei veicoli a motore e rimorchi che non risultano coperti
dall'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Applicazioni ITS per la
sicurezza del trasporto (art. 7)

il collegamento telematico tra veicoli e infrastruttura di trasporto (art. 8)
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Decreto ITS: azioni per lo sviluppo degli ITS
sul territorio - a)
Il MIT promuove:
 Costituzione di una piattaforma telematica nazionale, e la relativa formazione
 Elaborazione e utilizzo dei modelli di riferimento e standard tecnici per la
progettazione degli ITS al fine di garantire l’interoperabilità e la coerenza
degli ITS nazionali
 Classificazione delle strade anche in base alle tecnologie e ai servizi ITS
presenti
 Migliore utilizzo delle tecnologie di bordo per agevolare la comunicazione
V2V e V2I
 Costituzione di un DB dei benefici ottenuti dalle applicazioni ITS
 Integrazione e cooperazione delle piattaforme afferenti al trasporto merci
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Decreto ITS: azioni per lo sviluppo degli ITS
sul territorio - b)
 L’utilizzo di EGNOS e Galileo per i servizi di navigazione satellitare
di supporto al trasporto delle persone e delle merci
 Sviluppo del sistema eCall per le chiamate di emergenza
 Attività condotte nell’ambito dei programmi europei in materia di ITS
(Easyway)
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Decreto ITS: settore prioritario 1 - a)
Art. 5 – Uso ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico ed alla
mobilità
 Gli enti proprietari ed i gestori di infrastrutture devono essere in possesso di una
banca dati relativa all'infrastruttura e al servizio di propria competenza, da tenere
costantemente aggiornata
 Al fine di fornire informazioni di traffico gratuite di base, il MIT, attraverso il
CCISS, rende disponibili:
•
il data dictionary degli eventi di traffico del protocollo DATEX
•
Il DB delle località completo e aggiornato e certificato, con cadenza
semestrale, sulla base delle info ricevute dai gestori delle strade
•
I dai di traffico in tempo reale sull’intera rete di interesse nazionale. Tali
informazioni possono essere divulgate gratuitamente da chiunque, previa
convenzione con il CCISS
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Decreto ITS: settore prioritario 1 - b)
 E’ istituito l’IPIT – Indice Pubblico delle Informazioni sulle Infrastrutture e
sul Traffico - contenente gli url di esposizione di tutte le informazioni relative
alla cartografia, alle infrastrutture, al traffico e circolazione stradale,
pubblicato sul portale web del CCISS
 Gli enti gestori delle infrastrutture sono responsabili della correttezza e
veridicità delle informazioni delle loro banche dati, nonché della loro qualità
 L'assicurazione della qualita' del dato e' fornita dai produttori del dato stesso
che provvedono a definire e rendere pubblici i livelli standard di qualita' per le
informazioni ed i dati resi disponibili e per le attivita' di manutenzione della
rete di rilevamento
 Per l’accesso a finanziamenti specifici come quelli previsti dai Piani Regionali
di Infomobilità, è necessario garantire l’esistenza di un sistema di
assicurazione della qualità del dato con l’obiettivo di consentire verifiche
periodiche per il rispetto degli standard di qualità dichiarati
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Decreto ITS: settore prioritario 1 - c)

Destinatari dell’art.5 sono enti proprietari delle strade e concessionari, gestori di nodi
logistici, gestori di aree di parcheggio, gestori di aree di sosta e di servizio, agenzie della
mobilita' e aziende di trasporto pubblico locale. Tali soggetti sono tenuti ad alimentare
l'IPIT comunicando al CCISS l'indirizzo (url) di pubblicazione delle informazioni

Gli enti proprietari delle strade e i concessionari devono rendere disponibili informazioni
aggiornate relative a: Informazioni infrastrutturali, dati di traffico e sulla regolarità
della circolazione stradale

Qualora gli enti proprietari delle strade o i concessionari non siano in possesso di
strumenti sufficienti per l'acquisizione di tali informazioni, gli stessi sono tenuti ad
acquisire il set minimo di dati necessari da coloro che ne detengono la proprieta’ e in
possesso dell'autorizzazione alla raccolta concessa dalla Direzione del CCISS

La raccolta di dati relativi a Eventi di traffico, Livello di servizio delle infrastrutture e
Flussi di traffico e velocità media richiede un’autorizzazione da rilasciarsi secondo
modalità e procedure che saranno definite da apposito decreto del Capo Dipartimento
del MIT. L’autorizzazione non è necessaria per proprietari e gestori delle strade e organi
di polizia

La pubblicazione e la diffusione dei dati dell’IPIT è libera
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Decreto ITS: settore prioritario 2 - a)
Art. 6 – Continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto
merci
 Favorire l'uso degli ITS per la gestione delle flotte per il trasporto multimodale dei
passeggeri e per le merci, con particolare riguardo alle merci pericolose
 Promuovere, presso i gestori delle «flotte regolamentate» per il trasporto di merci e
passeggeri, la trasmissione delle informazioni relative alla posizione e allo stato del
veicolo e, nel caso di trasporto merci, anche dello stato del carico. Tali gestori sono
chiamati, entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, a:

utilizzare sistemi di localizzazione e tracciamento delle flotte di veicoli adibiti al
trasporto di passeggeri e merci mediante i servizi di posizionamento EGNOS
(e, in prospettiva, GALILEO);

Utilizzare tecnologie per il rilevamento delle informazioni sullo stato del veicolo
e, nel caso di trasporti merci, del carico;
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Decreto ITS: settore prioritario 2 - b)

Introdurre piattaforme aperte a bordo veicolo, in modo da consentire la
connessione di servizi telematici non condizionati da sistemi di bordo
proprietari

Utilizzare protocolli standard ed architetture ITS aperte ed interoperabili per
garantire lo scambio dati efficiente tra i soggetti coinvolti in ambito urbano
ed extraurbano, e la creazione di servizi a valore aggiunto
 Favorire in ambito regionale e nazionale l'adozione della bigliettazione
elettronica integrata per il pagamento dei servizi di trasporto pubblico locale e
per la mobilita' privata
 Favorire da parte degli Enti locali la creazione di database per la gestione delle
flotte regolamentate (quali, ad esempio: bus turistici, veicoli per la logistica
urbana, trasporto collettivo) e veicoli autorizzati che accedono alle zone a
traffico limitato, con particolare riferimento ai processi di accreditamento dei
veicoli
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Decreto ITS: settore prioritario 2 - c)
 Favorire il miglioramento del Trasporto Pubblico Locale attraverso:

l'implementazione o estensione di
localizzazione della flotta interessata

la pianificazione e gestione del servizio e dei turni

l'utilizzo di sistemi di pianificazione dei viaggi multi-modali

la diffusione di corsie riservate al trasporto pubblico locale dotate di
opportuni sistemi di controllo al fine di scoraggiarne l'utilizzo da parte di
veicoli non autorizzati;

la diffusione di sistemi di priorita' semaforica in corrispondenza degli
incroci semaforizzati, ai fini della riduzione dei tempi di viaggio e del
miglioramento della gestione delle linee;

l'utilizzo di sistemi di informazione all'utenza alle fermate, anche
accessibili attraverso applicazioni per siti web e per smartphone, in grado
di fornire informazione su tempi di attesa, percorsi, fermate ed orari
sistemi
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di
monitoraggio
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e
Decreto ITS: settore prioritario 2 - d)
 Consolidare, da parte degli Enti locali, l'utilizzo di sistemi che individuino
automaticamente la classe di emissioni Euro dei veicoli per il trasporto di
merci e/o la data di loro immatricolazione
 Assicurare, da parte dei proprietari e dei gestori delle infrastrutture, l'utilizzo
di flussi ed interfacce standardizzate per l'utilizzo di dati e informazioni sul
transito dei veicoli e delle merci, con particolare riguardo per quelle
pericolose, all'interno dei confini nazionali, regionali ed urbani
 Costituire
un sistema nazionale, interfacciabile a livello europeo, di
coordinamento dei centri e delle centrali operative di controllo del traffico
passeggeri e merci, in modo di garantire la continuita' dei servizi di gestione
e informazione sull'intera rete nazionale e lungo i confini
 favorire la diffusione di piattaforme integrate di gestione e controllo del
traffico e della mobilita' nelle aree metropolitane, nonche' di sistemi di
gestione della domanda (ZTL, parcheggi)
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Decreto ITS: settore prioritario 2 - e)
 Favorire da parte degli Enti locali la creazione delle condizioni abilitanti per la
Smart Mobility nelle citta’
 Favorire la creazione, presso i nodi logistici, di Piattaforme telematiche,
armonizzate e coerenti con la Piattaforma Logistica Nazionale UIRNet
 Realizzare una piattaforma telematica nazionale fruibile agevolmente da parte
degli utenti finali, e promuovere un'intensa campagna di informazione e di
formazione nei confronti dei reali utilizzatori, al fine di facilitarne l'uso e favorire
quindi la progettazione e lo sviluppo di sistemi ITS aperti e interoperabili
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Decreto ITS: settore prioritario 3
Art. 7 – Archivio telematico dei veicoli a motore e rimorchi che non
risultano coperti dall'assicurazione per la responsabilita' civile
verso terzi. Applicazioni ITS per la sicurezza del trasporto
 Istituzione presso il MIT dell'archivio telematico dei veicoli a motore e
rimorchi immatricolati in Italia che non risultano coperti dall'assicurazione per
la responsabilita' civile verso i terzi.
 Implementazione sul territorio nazionale del servizio eCall
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Decreto ITS: settore prioritario 4 - a)
Art. 8 – Collegamento telematico tra veicoli e infrastruttura di
trasporto
 Definizione delle specifiche tecniche relative ai supporti necessari per
operare il collegamento telematico tra veicoli ed infrastruttura, ai formati
standard dei messaggi, alle modalita’ di accesso per lo scambio di dati ed
informazioni tra veicoli (V2V) e tra veicoli ed infrastruttura (V2I), in modo da
favorire la guida cooperativa
 Diffusione di sistemi di scambio dati ed informazioni tra infrastruttura e veicoli
(I2V) ai fini del miglioramento dei parametri di sicurezza della circolazione in
condizioni atmosferiche avverse
 Diffusione di sistemi di monitoraggio dello stato dell'infrastruttura stradale,
anche ai fini dell'ottimizzazione delle operazioni di manutenzione e
dell'apprestamento di idonee e tempestive misure atte a migliorare la
fruibilita', in condizioni di sicurezza, dell'infrastruttura stessa
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Decreto ITS: settore prioritario 4 - b)
 Miglioramento delle condizioni di accesso alle aree di parcheggio a
pagamento per i veicoli commerciali, anche attraverso l'implementazione dei
servizi di informazione e di prenotazione delle aree di parcheggio stesse
mediante soluzioni ITS, tra cui dispositivi mobili e veicolari con funzionalita' di
comunicazione e di localizzazione
 Miglioramento dei sistemi di controllo nel settore dell'autotrasporto al fine di
verificarne il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza, anche attraverso
l'implementazione del sistema telematico integrato per il controllo
dell'autotrasporto, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
 Favorire l'uso dei sistemi ITS per il controllo, su tutta la rete stradale urbana
ed extraurbana, della velocita' media e istantanea dei veicoli sulle strade a
scorrimento veloce.
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Decreto ITS: ComITS

Art. 10 – Comitato di indirizzo e coordinamento tecnico delle
iniziative in materia di ITS
•
Istituzione di un ComITS che esprime parere vincolante in merito alla
compatibilita' e alla coerenza dei singoli progetti nel settore ITS che
prevedono l'utilizzo di finanziamenti pubblici
•
Il ComITS è presieduto dal Capo del Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici ed composto dai Direttori delle
Direzioni Generali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e da un
rappresentante di ciascuno dei Ministeri Interni e del Ministero della Ricerca
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Decreto di modifica del 12 Dicembre 2013

Il Decreto ITS del 1 Febbraio 2013 è stato modificato con il Decreto
del 12 Dicembre 2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Ministero dell’Interno e Ministero della Ricerca, pubblicato in Gazzetta
il 30 Gennaio 2014

Il Decreto del 12 Dicembre 2013 ha di fatto attribuito al MIT la
competenza per l’adozione del Piano d’Azione ITS Nazionale e di
tutte le comunicazioni di aggiornamento da inviare alla Commissione
previste dalla Direttiva ITS che nel Decreto del 1 Febbraio erano
attribuite alla Presidenza del Consiglio
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale
Il Piano d’Azione è un obbligo europeo:

E’ previsto dalla Direttiva ITS

Deve contenere le azioni necessarie e pianificate a livello nazionale in
materia di ITS per i prossimi cinque anni per le quattro aree prioritarie
della Direttiva

Ogni tre anni si deve riferire alla Commissione Europea i progressi
compiuti
Il Piano è stato adottato con DM del Ministro Lupi
il 12 Febbraio 2014 e trasmesso a Brussels
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale

Punto di arrivo di un processo condiviso durato più di un anno che ha
portato alla redazione di una Proposta di Piano coordinata da TTS Italia su
incarico del MIT

Il testo finale tiene conto della Proposta di Piano ITS Nazionale di TTS Italia
e del Decreto ITS del 1 Febbraio 2013

Il Piano d’Azione ITS individua 21 azioni prioritarie da implementare entro il
2018

Il Piano d’Azione ITS definisce una serie di azioni orizzontali strategiche
per lo sviluppo degli ITS in Italia secondo quanto già stabilito dal Decreto del 1
Febbraio 2013
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale: Settore
prioritario 1
Uso ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico ed alla mobilità:
azioni prioritarie
 AP1 – Banche dati relative alle informazioni sul traffico e la mobilità
 AP2 – Istituzione dell’Indice Pubblico delle Informazioni sulle infrastrutture e sul
traffico (IPIT)
 AP3 – Pubblicazione e diffusione delle informazioni certificate: nuovi servizi
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale: Settore
prioritario 2
Continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto
merci: azioni prioritarie

AP1 – Favorire la creazione presso i nodi logistici di piattaforme logistiche integrate e/o
interoperabili con la Piattaforma Logistica Nazionale UIRNet

AP2 – Favorire l’uso degli ITS per la gestione multimodale dei trasporti e della logistica,
secondo piattaforme aperte ed interoperabili

AP3 – Favorire l’uso degli ITS per la gestione della mobilità delle persone in ottica
multimodale, (considerando cioè TPL, mezzi privati, mezzi di trasporto alternativi), secondo
piattaforme aperte e interoperabili

AP4 – Garantire la continuità dei servizi sulla rete nazionale e lungo i confini

AP5 – Favorire l’adozione della bigliettazione elettronica integrata e interoperabile per il
pagamento dei servizi di TPL

AP6 – Favorire l’utilizzo degli ITS nel trasporto pubblico locale

AP7 – Condizioni abilitanti per la Smart Mobility nelle aree urbane ed extraurbane
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale: Settore
prioritario 3
Applicazioni ITS per la sicurezza stradale e per la sicurezza (security)
del trasporto: azioni prioritarie

AP1 – Sviluppo del sistema di eCall nazionale

AP2 – Realizzazione dell’archivio telematico dei veicoli a motore e rimorchi che non
risultano coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi

AP3 – Diffusione dei sistemi ITS per la gestione ed il monitoraggio delle merci pericolose

AP4 – Utilizzo dei dispositivi di bordo che registrano l’attività dei veicoli (black box) per
l’estensione dei servizi ITS

AP5 – Favorire la diffusione dei sistemi di enforcement

AP6 – Sviluppo di servizi di security nel Trasporto Pubblico Locale e nei nodi di trasporto

AP7 – Promozione dei sistemi di bordo avanzati
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale: Settore
prioritario 4
Collegamento tra i veicoli e l ’ infrastruttura di trasporto: azioni
prioritarie

AP1 – Monitoraggio dello stato dell’infrastruttura e delle aree di parcheggio sicure per il
trasporto merci

AP2 – Controllo del rispetto dei requisiti di sicurezza nel settore dell’autotrasporto e della
velocità dei veicoli

AP3 – Specifiche tecniche e standardizzazione per il collegamento tra veicoli (V2V) e tra
veicoli ed infrastruttura (V2I) per la guida cooperativa

AP4 - Monitoraggio dello stato dell’infrastruttura stradale in condizioni atmosferiche avverse
ed ai fini della manutenzione
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale: opportunità
Il Piano d’Azione ITS rappresenta una duplice opportunità:

Sociale, per i benefici che gli ITS possono generare per la collettività
in termini di aumento dell’efficienza e sicurezza del sistema dei
trasporti nazionale e rispetto per l’ambiente, e per i servizi che si
possono avviare grazie agli ITS a beneficio degli utenti

Economica, ai fini del miglioramento della competitività di tale settore
industriale legato agli ITS e per la conseguente creazione di posti di
lavoro
L’attuazione del Piano permette di creare le condizioni di interoperabilità,
competitività e concorrenza nello sviluppo dei servizi e di coerenza delle
iniziative
La nuova normativa sui sistemi intelligenti di trasporto per una mobilità più evoluta
Roma, 27/11/2014
Il Piano d’Azione ITS Nazionale: criticità
Gli ITS sono un strumento essenziale per la modernizzazione del
sistema dei trasporti nazionale e per l’attuazione della politica delle
smart cities, ma:
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Il Piano non identifica strumenti di attuazione precisi
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Le tempistiche di attuazione per molte azioni prioritarie non sono definite nel
Piano
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Manca ancora l’azione di coordinamento e di indirizzo sull’attuazione del
Piano prevista dal Piano stesso
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Sussiste una scarsa conoscenza da parte della Pubblica Amministrazione
e dei soggetti di domanda in genere sugli ITS e sui benefici che gli ITS
possono apportare
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L’offerta di formazione sugli ITS insufficiente
La nuova normativa sui sistemi intelligenti di trasporto per una mobilità più evoluta
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Il Piano d’Azione ITS Nazionale: azioni
necessarie per l’attuazione
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Definizione di linee guida generali – l’Architettura ITS per sistemi aperti ed interoperabili
su cui costruire servizi di mobilità integrati in un quadro di regole certo sulla base anche di
esperienze consolidate
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Azioni per favorire il riuso delle best practices ai fini dell’ottimizzazione delle risorse (p.e.
database delle BP e catalogo delle soluzioni)
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Lancio di un nuovo programma di finanziamento di progetti ITS sul territorio sull’esempio
del Programma Elisa
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Introduzione di meccanismi di premialità per gli Enti e le Aziende che investono ed
ottengono benefici dall’utilizzo degli ITS
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Monitorare ufficialmente i benefici delle applicazioni ITS, in modo concordato e creare il
Database Nazionale (migliorare la consapevolezza dei ROI)
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Definire e condividere e definire modelli di business per accelerare la diffusione dei
servizi ITS
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Roma, 27/11/2014
Il Piano d’Azione ITS Nazionale: strumenti
Un supporto importante ci viene dall’Europa:
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La Direttiva ITS 2010/40/UE ci impone di rendicontare ogni tre anni
sulle azioni compiute
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I Regolamenti Delegati fissano delle scadenze stringenti per
l’implementazione delle diverse azioni a livello nazionale
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Gli ITS, secondo le Linee Guida della Commissione Europea, sono
fra gli oggetti principali della nuova programmazione 2014-2020
(PON, POR, …)
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La Commissione Europea sta preparando le Linee Guida per la
valutazione dei KPIs (Key Performance Indicators) per gli ITS per
Dicembre 2014
La nuova normativa sui sistemi intelligenti di trasporto per una mobilità più evoluta
Roma, 27/11/2014
Grazie per l’attenzione!
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Piano d`Azione ITS - Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma