STORIA DELLA SIRIA Dalla fine della Grande Guerra all’ascesa di Bashar al Assad Roberto Angiuoni Siria nel Medio Oriente Mappa politica della Siria Laura Canali – Limes 03/2011 I gruppi etnici siriani Arabi 86,2% Curdi 7,3% Arabi Armeni 2,7% Altri 3,8% Le religioni in Siria Mussulmani Sunniti 74% Sciiti Mussulmani Sciiti 12% Cristiani 5,5% Sunniti Drusi 3% Altri 5,5% L’ Impero ottomano nel 1914 1918: La Siria sotto la dominazione ottomana Il mandato francese sulla Siria 1920-1943 SULTAN AL-ATRASH Comandante Generale della Grande Rivoluzione Siriana (1925-1927) Ottobre 1925. I Francesi bombardano Damasco (per tre giorni) GUERRA DEI SEI GIORNI - BATTAGLIA PER LE ALTURE DEL GOLAN HAFEZ AL-ASSAD Ministro della Difesa dal 1966 al 1972 Presidente della Siria dal 1971 al 2000 Esponente del partito Ba’ath Sciita alawita Alla sua morte gli è succeduto il figlio, l’attuale Presidente della Repubblica Siriana Bashar al-Assad. Hafez al-Assad (in piedi su una Fiat G.46-4B) con alcuni cadetti dell’ Accademia dell’ Aviazione siriana. Aleppo, 1953 Hafez al-Assad Generale dell’Aviazione militare siriana SETTEMBRE NERO IN GIORDANIA SETTEMBRE 1970 – LUGLIO 1971 GUERRA DEL KIPPUR - Campagna del Golan. Attacco siriano (6-10 ottobre 1973 ) e contrattacco israeliano (11-13 ottobre 1973) Hafez al-Assad. Fronte del Golan, ottobre 1973 BATTAGLIA DI LATAKIA. 7 OTTOBRE 1973 Hafez al Assad, con il presidente ugandese Idi Amin, col presidente egiziano Anwar Sadat e Mu’ammar Gheddafi. 1972 CAMP DAVID, 1978. Da sinistra: Begin, Carter e Sadat HAFEZ AL-ASSAD E FIDEL CASTRO Andrey Gromyko (Ministro Esteri Urss) e Hafez al-Assad nel 1979 HAFEZ AL-ASSAD CON BREZNEV. MOSCA 1980 Hafez al-Assad con Mu’ammar Gheddafi e Yasser Arafat. Quarto Summit del Fronte del rifiuto e della fermezza. 12-13 aprile 1980 Guerra civile libanese (1975-1990) Beirut, 1981 Bombardamenti a Beirut. Guerra del Libano (1982) Arafat visita Beirut dopo un bombardamento aereo israeliano Siria, 1982. Massacro di Hama. Hafez al-Assad reprime la rivolta dei Fratelli Mussulmani. Hafez al-Assad (a destra in entrambe le foto) con suo fratello Rifa’at. Nel 1983 Hafez finisce in ospedale per un arresto cardiaco. Nomina un Consiglio di sei persone (tutti sunniti) per governare il paese nel corso della sua assenza forzata. Nel 1984 Rifa’at cerca di usare le forze di sicurezza interne che sono sotto il suo controllo per impadronirsi del potere. Il tentativo fallisce. Rifa’at è nominato Vicepresidente della Repubblica (carica che mantiene nominalmente fino al 1998), ma al tempo stesso è costretto all’esilio. Guerra Iran-Iraq (settembre 1980 ottobre 1988) La Siria si schiera con l’Iran. 1988. Khalil al-Wazir, noto come Abu Jihad (numero due dell’Olp) muore a Tunisi, dopo un raid israeliano. Si riallacciano i rapporti tra Arafat e Hafez al-Assad 1989. Soviet Mig-23 in dotazione all'Aviazione siriana. Prima Guerra del Golfo (2 agosto 1990 28 febbraio 1991) Contro l’Iraq si schiera una coalizione di trentacinque stati, tra cui la Siria. Operazione Desert Shield. Un soldato siriano con una Type 56 assault rifle (copia cinese del Kalashinikov) 13 settembre 1993. Accordi di Oslo. Da sinistra: Rabin, Clinton e Arafat Seduti, Hafez al-Assad e sua moglie Anisa Makhlouf. In piedi, da sinistra a destra: Maher, Bashar, Basil, Majid e Bushra Assad Hafez al-Assad tra i due aspiranti “successori”. A sinistra, Basil. A destra, Bashar HAFEZ AL-ASSAD E SUO FIGLIO BASHAR GIUGNO 2000. I FUNERALI DI HAFEZ AL-ASSAD BASHAR AL-ASSAD. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ARABA DI SIRIA DAL 17 LUGLIO 2000 Maher al-Assad, fratello di Bashar. È il Comandante della Guardia Presidenziale. Hezbollah (Partito di Dio) : Vanta da anni un rapporto privilegiato col regime degli Assad Da sinistra a destra: Abdullah Gul, Mahmud Ahmadinejad, Bashar al-Assad Bashar al-Assad a Mosca. 25 gennaio 2005 Rafiq al-Hariri, Primo Ministro del Libano. Il 14 febbraio 2005 perde la vita in un attentato. L’intelligence siriana è considerata mandante dell’omicidio. RIVOLTA IN SIRIA Manifestanti siriani mostrano gli striscioni in arabo "Daraa sta sanguinando" e "Chi uccide la sua gente è traditore", durante una protesta nella città di Nawa (6 maggio 2011)