CENNI STORICI
Le prime cellule staminali sono state descritte negli anni ’50.
Dagli anni 50 a oggi numerosi scienziati si dedicarono allo studio di queste cellule dalle
caratteristiche peculiari.
Potten e Loeffler dall’80 al 90 approfondirono le loro ricerche sulle staminali dell’epitelio
intestinale.
All’inizio degli anni ’90 cellule staminali neurali estratte dal cervello del topo adulto sono
coltivate in vitro sotto forma di neurosfere (Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che
contiene cellule staminali da coltivare).
Solo nel 1997 viene fornita una prova diretta che la leucemia origina da cellule staminali
ematopoietiche (esistenza di un nesso tra cellule staminali e cancro).
Negli ultimi 20 anni, gli studi sulle staminali si sono moltiplicati e ramificati in numerose
discipline.
Nel 2006 Shinya Yamanaka riesce a riprogrammare cellule staminali adulte fino ad
arrivare allo stadio di cellule pluripotenti chiamandole I.P.S .
CELLULE STAMINALI - TERAPIE
AREE DI INTERVENTO
Tessuti epiteliali
Tessuti del miocardio
Apparato scheletrico e muscolare
Sistema nervoso
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TESSUTI EPITELIALI
Tessuto cutaneo: da diversi anni è
possibile effettuare dei trapianti di pelle
autologa. Il nuovo tessuto cutaneo viene
generato in vitro su matrici di collagene e
matrigel, a partire da progenitori e
staminali cutanee derivanti da piccole
biopsie della cute del paziente.
Tessuto corneo: Nei casi in cui l'occhio
viene lesionato nell'epitelio corneale è
possibile effettuare dei trapianti di
staminali della cornea .è possibile
ricostruire la cornea partendo da staminali
presenti a livello del limbus dell’occhio.
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TESSUTI DEL MIOCARDIO
L’utilizzo delle cellule staminali per riparare il
tessuto cardiaco rappresenta uno degli ambiti
applicativi che attrae maggiori interessi anche
se non è ancora chiaro come ottenere cellule
del miocardio.
L’utilizzo di miocardiociti derivati da cellule
ES ed iPS, al momento il loro utilizzo è
limitato ai soli studi preclinici su animali.
L’ambito cardiaco è quello che annovera il
maggior numero di trials clinici effettuati
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APPARATO SCHELETRICO E MUSCOLARE
l muscolo scheletrico è il tessuto
preponderante del corpo umano e contiene
una popolazione di progenitori muscolari,
le cosiddette “cellule satellite”.
In alcune patologie, quali la distrofia
muscolare di Duchenne, il muscolo
scheletrico va incontro a progressiva
degenerazione perdendo ogni capacità
rigenerativa intrinseca.
Tutte queste popolazioni mostrano
capacità miogenica in vitro; tuttavia una
vera e consistente capacità miogenica in
vivo in seguito a trapianto è stata
evidenziata solo per le cellule satellite ed i
mesangioblasti.
Diversamente, i mesangioblasti, isolati dal
topo nel 2003 dal gruppo di Giulio Cossu,
sono cellule capaci di differenziare in
diversi tipi cellulari del mesoderma, incluso
il muscolo scheletrico.
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SISTEMA NERVOSO
Nonostante moltissime pressanti
aspettative, la realta è tuttavia ben lontana
dal garantire un utilizzo clinico efficace e
sicuro delle cellule staminali per la cura
delle malattie del cervello.
è probabile che le cellule trapiantate
possano dare un beneficio per un effetto di
rilascio di fattori protettivi o di molecole
antiinfiammatorie
Ad oggi, sono pochi, e confinati a limitati
studi preclinici, i risultati nell’animale che
ipotizzano una utilita terapeutica delle
cellule staminali neurali
I primi dati a proposito sembrano indicare
una scarsa sopravvivenza delle cellule
trapiantate e non mostrare beneficio per i
pazienti
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“Da quanto illustrato finora, emerge chiaramente come le cellule staminali permettano ai vari
tessuti corporei di mantenere una struttura architettonica, citologica e biochimica tale da
garantire il regolare svolgimento delle funzioni dei vari organi (v. Loeffler e Potten, 1997).”
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Nicola Scalvini
Alessandro Carè
Stefano Mattei
Giacomo Minelli
Sara Sottini
Luca Loda
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