MATERIALI METALLICI MOLTISSIMI DEGLI OGGETTI DEGLI UTENSILI CHE USIAMO QUOTIDIANAMENTE SONO COSTITUITI DA MATERIALI METALLICI SONO TUTTI SOLIDI A TEMPERATURA AMBIENTE A ECCEZIONE DEL MERCURIO CHE È LIQUIDO SONO BUONI CONDUTTORI DI CALORE E DI ELETTRICITÀ HANNO UNA TIPICA LUCENTEZZA HANNO UN PESO SPECIFICO ELEVATO I MATERIALI METALLICI • NATURA E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI METALLICI • PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI • LAVORAZIONE PER FUSIONE • LAVORAZIONE PER DEFORMAZIONE PLASTICA • LAVORAZIONE CON ASPORTAZIONE DEL TRUCIOLO • L’EVOLUZIONE DELLA METALLURGIA • IL FERRO E LE SUE LEGHE • ACCIAIO MATERIALE COMPLETAMENTE RICICLABILE • LA PRODUZIONE DI ACCIAIO • IL RAME, L’ALLUMINIO E LE LORO LEGHE • RICICLAGGIO DELL’ALLUMINIO • METALLI COMUNI E METALLI NOBILI • LA NUOVA LEGA SUPER ELASTICA NATURA E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI METALLICI • LE PROPRIETA’ DEI MATERIALI METALLICI • PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE • PROPRIETA’ MECCANICHE • PROPRIETA TECNOLOGICHE NATURA E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI METALLICI I MATERIALI METALLICI SI DISTINGUONO IN METALLI, COMPOSTI DA UN SOLO ELEMENTO CHIMICO, E LEGHE METALLICHE, COMPOSTE DA DUE O PIÙ ELEMENTI, DI CUI ALMENO UNO È METALLICO TRA I MATERIALI VI SONO IL RAME, IL FERRO LO ZINCO L’ALLUMINIO E COSI VIA. TRA LE LEGHE METALLICHE SI POSSONO CITARE: • L’ ACCIAIO, COMPOSTO DA FERRO E CARBONIO; • L’ OTTONE, COMPOSTO DA RAME E ZINCO; • BRONZO, COMPOSTO DA RAME E STAGNO • ECC LE PROPRIETÀ FISICO MECCANICHE I MATERIALI METALLICI POSSIEDONO ALCUNE PROPRIETÀ CHE LI CARATTERIZZANO • PROPRIETÀ FISICO-CHIMICHE CHE SI RIFERISCONO ALLA NATURA DEL MATERIALE E AL SUO ASPETTO; • PROPRIETÀ MECCANICHE, LEGATE ALLA CAPACITÀ DEI METALLI DI RESISTERE ALLA SOLLECITAZIONE MECCAMANICHE PROVENIENTI DALL’ ESTERNO; • PROPRIETÀ TECNOLOGICHE, CHE RIGUARDANO L’ ATTITUDINE A SUBIRE LAVORAZIONI DI VARIO TIPO PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE COLORE E LUCENTEZZA VARIANO DA UN MATERIALE ALL’ ALTRO E CONFERISCONO PARTICOLARE PREGIO AD ALCUNI DI ESSI (METALLI PREZIOSI) PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE DENSITÀ E PESO SPECIFICO SONO DETERMINATI RISPETTIVAMENTE DAL RAPPORTO TRA MASSA E VOLUME E TRA PESO E VOLUME PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE CONDUCIBILITÀ TERMICA ED ELETTRICA. RAPPRESENTANO L’ ATTITUDINE E A TRASMETTERE CALORE ED ELETTRICITÀ AL PROPRIO INTERNO PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE INALTERABILITÀ. È LA CAPACITÀ DI RESISTERE AGLI AGENTI ATMOSFERICI (INOSSIDABILITÀ) PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE PUNTO DI FUSIONE È LA TEMPERATURA ALLA QUALE COMINCIA A FONDERE IL METALLO PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE DILATAZIONE TERMICA. DEFINISCE L’ AUMENTO DELLE DIMENSIONI QUANDO IL METALLO VIENE RISCALDATO E LA LORO DIMINUZIONE QUANDO VIENE RAFFREDDATO PROPRIETA’ MECCANICHE ELASTICITÀ ATTITUDINE AD ASSUMERE NUOVAMENTE LA FORMA INIZIALE DOPO ESSERE STATO DEFORMATO DA UNA FORZA ESTERNA PROPRIETA’ MECCANICHE RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE. RESISTENZA ALLA SOLLECITAZIONE CHE TENDE AD ACCORCIARE IL CORPO METALLICO. PROPRIETA’ MECCANICHE DUREZZA CAPACITÀ DI UN MATERIALE DI OPPORSI ALLA PENETRAZIONE DI CORPI ESTRANEI PROPRIETA’ MECCANICHE RESISTENZA ALLA FLESSIONE RESISTENZA ALLA SOLLECITAZIONE CHE TENDE A FLETTERE IL CORPO, COME AVVIENE NELLE TRAVI PROPRIETA’ MECCANICHE TENACITÀ È DETTA ANCHE RESILENZA ED ESPRIME LA POSSIBILITÀ DI RESISTERE AGLI URTI SENZA SUBIRE ROTTURE PROPRIETA’ MECCANICHE RESISTENZA ALLA TORSIONE RESISTENZA ALLA SOLLECITAZIONE CHE TENDE AD ALLUNGARE UN CORPO METALLICO, COME AVVIENE NEGLI ALBERI DI TRASMISSIONE PROPRIETA’ MECCANICHE RESISTENZA ALLA TRAZIONE RESISTENZA ALLA SOLLECITAZIONE CHE TENDE AD ALLUNGARE UN CORPO METALLICO, COME AVVIENE NELLE FUNI E NEI TIRANTI. PROPRIETA’ MECCANICHE RESISTENZA AL TAGLIO RESISTENZA ALLA SOLLECITAZIONE CHE TENDE A SEPARARE DUE PARTI VICINE DI MATERIALI, FACENDOLE SCORRERE IN DIREZIONI OPPOSTE PROPRIETA’ TECNOLOGICHE FUSIBILITÀ INDICA LA POSSIBILITÀ DI OTTENERE FUSIONI DEL MATERIALE METALLICO A TEMPERATURE NON ECCESSIVAMENTE ELEVATE E, SOPRATTUTTO, A DARE GETTI COMPATTI, SENZA INTROMISSIONE DI BOLLE DI GAS O DI SCORIE PROPRIETA’ TECNOLOGICHE MALLEABILITÀ L’IDONEITÀ DI UN MATERIALE METALLICO A SUBIRE DEFORMAZIONI PLASTICHE PERMANENTI SIA A CALDO SIA A FREDDO E A ESSERE RIDOTTO IN LAMINE SOTTILISSIME PROPRIETA’ TECNOLOGICHE DUTTILITÀ L’ ATTITUDINE DI UN MATERIALE METALLICO A ESSERE TIRATO IN FILI SOTTILI PROPRIETA’ TECNOLOGICHE SALDABILITÀ L’ ATTITUDINE DEI MATERIALI METALLICI A ESSERE FACILMENTE SALDATI CON PEZZI DI ALTRI MATERIALI PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI I METALLI, SALVO ALCUNE ECCEZIONI, NON SI TROVANO IN NATURA ALLO STATO PURO, MA SOTTO FORMA DI SOSTANZE COMPOSTE DALLE QUALI DEVONO ESSERE ESTRATTI PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI I METALLI, SALVO ALCUNE ECCEZIONI, NON SI TROVANO IN NATURA ALLO STATO PURO, MA SOTTO FORMA DI SOSTANZE COMPOSTE DALLE QUALI DEVONO ESSERE ESTRATTI PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI MI I MINERALI DA CUI VENGONO ESTRATTI I METALLI POSSONO ESSERE: ● OSSIDI, COMPOSTI DA METALLO E OSSIGENO; ●CARBONATI, COMPOSTI DA METALLO, OSSIGENO E CARBONIO; ● SOLFURI, COMPOSTI DA METALLO E ZOLFO; ● SOLFATI, COMPOSTI DA METALLO, OSSIGENO E ZOLFO. PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI I MINERALI SI TROVANO NEL SOTTOSUOLO MISTI A TERRA E ROCCE, PERTANTO DEVONO ESSERE PRELEVATI MEDIANTE ESCAVAZIONE NELLE MINIERE POSTE NELLE ZONE DOVE SI TROVANO I MINERALI. PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI QUESTI VENGONO QUINDI TRASPORTATI NEGLI STABILIMENTI METALLURGICI DOVE, CON UNA SERIE DI LAVORAZIONI, SI GIUNGE ALLA PRODUZIONE DEI METALLI. PRODUZIONE E LAVORAZIONE DEI METALLI I MOMENTI ESSENZIALI DELLA LAVORAZIONE SONO: • L‘ARRICCHIMENTO • L’ESTRAZIONE • LA RAFFINAZIONE ARRICCHIMENTO CONSISTE IN UNA SERIE DI TRATTAMENTI MECCANICI ATTRAVERSO I QUALI SI ELIMINANO LE SOSTANZE ESTRANEE ASSOCIATE AL MINERALE UTILE, QUALI: • SETACCIATURA • LAVAGGIO, • VENTILAZIONE GRAZIE A QUESTE OPERAZIONI SI OTTIENE UNA MASSA DI MATERIALE IN CUI LA PERCENTUALE DEL METALLO RISULTA ARRICCHITA ESTRAZIONE SI TRATTA DI UN PROCEDIMENTO CHE AVVIENE GENERALMENTE NEI FORNI IN CUI SI HA: • L’ARROSTIMENTO,CHE ELIMINA OSSIGENO, ZOLFO, CARBONIO; • LA FUSIONE CHE RAPPRESENTA IL MOMENTO PRINCIPALE DELLA PRODUZIONE E CONSISTE NEL FONDERE IL METALLO FACENDO COLARE LA MASSA FUSA NEL CROGIOLO RAFFINAZIONE E’ UN TRATTAMENTO SUPPLEMENTARE CHE SERVE A ELIMINARE LE IMPUTITA’ RESIDUE LAVORAZIONE PER FUSIONE MEDIANTE LA LAVORAZIONE PER FUSIONE, IL MATERIALE VIENE NUOVAMENTE FUSO E COLATO IN APPOSITI STAMPI IN BASE AGLI OGGETTI FINITI DA REALIZZARE DOPO IL RAFFREDDAMENTO I PEZZI GREZZI COSÌ OTTENUTI POSSONO ESSERE IMPIEGATI DIRETTAMENTE O ESSERE SOTTOPOSTI A ULTERIORI FASI DI LAVORAZIONE LA LAVORAZIONE PER DEFORMAZIONE PLASTICA QUESTO PROCESSO DI LAVORAZIONE SFRUTTA LA MALLEABILITÀ DEL MATERIALE E CONSENTE DI MODIFICARNE IN MODO PERMANENTE LA FORMA. PUÒ AVVENIRE CON PROCESSI CHE POSSONO ESSERE: A CALDO, MEDIANTE L’IMPIEGO DI MATERIALE RISCALDATO AD ALTA TEMPERATURE, IN MODO DA RENDERLO PIÙ MALLEABILE; A FREDDO UTILIZZANDO IL MATERIALE TEMPERATURA AMBIENTE MALLEABILITÀ: PROPRIETÀ FISICA DELLA MATERIA CHE INDICA LA CAPACITÀ DI UN CORPO O DI UN MATERIALE (IN PARTICOLARE DI UN METALLO) DI SSERE FACILMENTE DEFORMABILE E RIDUCIBILE IN STRATI LAMINIFORMI SOTTILI (OVVERO LA SUA CAPACITÀ DI ESSERE SOTTOPOSTO A LAMINAZIONE SENZA CHE LE PROPRIETÀ MECCANICHE DEL MATERIALE NE RISENTANO) FUCINATURA SI ESEGUE SUL PEZZO METALLICO RISCALDATO. IL SISTEMA A MANO, CARATTERISTICO DEL FABBRO, RICHIEDE STRUMENTI TRADIZIONALI COME IL MARTELLO E L’INCUDINE, MENTRE IL SISTEMA INDUSTRIALE UTILIZZA MACCHINE CHIAMATE MAGLI PIEGATURA SERVE A PIEGARE LE LAMIERE. SI EFFETTUA CON MACCHINE PIEGATRICI COSTITUITE DA UN PIANO FUSO, SUL QUALE VIENE BLOCCATA LA LAMIERA, E DA UN PIANO MOBILE CHE, RUOTANDO, LA PIEGA LUNGO LA LINEA DESIDERATA STAMPAGGIO PUÒ ESSERE ESEGUITO SIA A CALDO SIA A FREDDO, CON PRESSE MUNITE DI UNO STAMPO MOBILE E UN CONTROSTAMPO FISSO IN GRADO DI SAGOMARE LE LAMIERE COME AVVIENE, AD ESEMPIO PER LE CARROZZERIE DELLE AUTO. QUANTO LO STAMPAGGIO È ESEGUITO PER PRODURRE MEDAGLIE E MONETE, PRENDE IL NOME DI CONIATURA. TRAFILATURA PERMETTE LA PRODUZIONE DI FILI METALLICI DI QUALSIASI DIAMETRO E CONSISTE NEL TIRARE IL MATERIALE ATTRAVERSO UN FORO SAGOMATO, PER MEZZO DI UNA PINZA AZIONATA DA UN MOTORE. IMBOTTITURA CONSENTE DI REALIZZARE OGGETTI CHE PRESENTANO PROFONDE CAVITÀ, COME AD ESEMPIO LATTINE METALLICHE, PENTOLE E ALTRI CONTENITORI ESTRUSIONE SI ESEGUE COSTRINGENDO IL MATERIALE, MEDIANTE UN’ADEGUATA FORZA DI COMPRESSIONE, A PASSARE ATTRAVERSO UN’APERTURA SAGOMATA, ASSUMENDONE IL PROFILO. E’ PARTICOLARMENTE UTILIZZATA PER OTTENERE PROFILATI DI ALLUMINIO DI DIVERSA FORMA LAMINAZIONE AVVIENE PER MEZZI DI MACCHINARI CHIAMATI LAMINATOI, COSTITUITI DA COPPIE DI RULLI METALLICI, LISCI O SAGOMATI, ATTRAVERSO I QUALI VIENE FATTO PASSARE IL ,MATERIALE OPPORTUNAMENTE RISCALDATO A UNA TEMPERATURA IN CUI IL METALLO SI TROVA ALLO STATO PLASTICO ED È FACILMENTE DEFORMABILE (1300°C PER L’ACCIAIO, 800° C PER IL RAME, 500° C PER L’ALLUMINIO). CON LA LAMINAZIONE SI PRODUCONO SEMILAVORATI COME ROTAIE E BARRE SI VARIE SEZIONI LAVORAZIONE CON ASPORTAZIONE DEL TRUCIOLO PER REALIZZARE PEZZI MECCANICI DI PRECISIONE, SI IMPIEGANO MACCHINE UTENSILI CHE ASPORTANO TRUCIOLI DI MATERIALE DEI PEZZI STESSI. OGNI MACCHINA È MESSA IN FUNZIONE DA UN MOTORE ELETTRICO IL QUALE, MEDIANTE CINGHIE, CATENE E RUOTE DENTATE, TRASMETTE I MOVIMENTI AL PREZZO E ALL’UTENSILE. LE MACCHINE UTENSILI SONO NUMEROSE E IN CONTINUA EVOLUZIONE FORATURA: SERVE PER PRATICARE FORI DI VARIO DIAMETRO E PROFONDITÀ; SI EFFETTUA MEDIANTE L’IMPIEGO DEL TRAPANO, IL QUI UTENSILE (PUNTA DA TRAPANO) È COSTITUITO DA UN CILINDRO METALLICO SCANALATO CHE, RUOTANDO, PENETRA NEL MATERIALE. LIMATURA: PUÒ ESSERE ESEGUITA MEDIANTE L’IMPEGNO DI LIME, COSTITUIRE DA SBARRETTE DI ACCIAIO DENTELLATE CHE, STROFINATE DAL MATERIALE, ASPORTANO TRUCIOLI. IN CAMPO INDUSTRIALE SI UTILIZZANO IN GENERE LE LIMATRICI, MACCHINA IN CUI L’UTENSILE SI MUOVE AVANTI E INDIETRO CON MOVIMENTO RETTILINEO. FRESATURA: SI REALIZZA UTILIZZANDO LE FRESATRICI, BASATE SU UN PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO INVERSO A QUELLO DEL TORNIO, POICHÉ L’UTENSILE (FRESA) RUOTA, MENTRE IL PEZZO DA LAVORARE È FERMO. CON LA FRESATURA È POSSIBILE PRATICARE SCANALATURE DI VARIA FORMA. TORNITURA: AVVIENE PER MEZZO DEL TORNIO, CHE CONSENTE LA REALIZZAZIONE DI OGGETTI CILINDRICI E CONICI. IL PEZZO DA LAVORARE È FATTO RUOTARE PIÙ O MENO VELOCEMENTE. L’UTENSILE,FORMATO DA UNA SBARRETTA DI MATERIALE MOLTO DURO E TAGLIENTE, È ACCOSTATO AL PEZZO CHE RUOTA IN MODO DA ASPORTARE UN TRUCIOLO LUNGO E CONTINUO. PIALLATURA: SI EFFETTUA MEDIATE L’IMPIEGO DELLA PIALLATRICE, ANCH’ESSA DOTATA DI MOVIMENTO RETTILINEO ALTERNATO COME LA LIMATRICE,CON LA DIFFERENZA CHE IN QUESTO CASO L’UTENSILE È FERMO E IL PEZZO DA LAVORARE SI MUOVE. MOLATURA: SI REALIZZA UTILIZZANDO LE MOLE, OSSIA DEI CORPI AVENTI LA FORMA DI DISCO E COSTITUITI DA AGGLOMERATI DI GRANULI ABRASIVI DI SOSTANZE MOLTO DURE. LE MOLE, RUOTANDO, ESERCITANO UN’AZIONE RASCHIANTE SUL PEZZO L’EVOLUZIONE DELLA METALLURGIA LA SCOPERTA DEI PRIMI METALLI È AVVENUTA PRESUMIBILMENTE INTORNO AL 5000 A.C., IN TEMPI PIÙ TOSTO RECENTI SE PARAGONATI A QUELLI RELATIVI ALL’USO DELLA PIETRA, CHE RISALE A CIRCA 2 MILIONI DI ANNI FA. FU SOLTANTO INTORNO AL 4000 A.C. CHE GLI UOMINI SCOPRIRONO LA POSSIBILITÀ DI ESTRARRE I METALLI DAI MINERALI MEDIATE LA FUNZIONE. SI TRATTÒ CERTAMENTE DI UNA SCOPERTA CASUALE, MA CIÒ NON TOGLIE CHE LA CAPACITÀ DI ESTRARRE I METALLI E LAVORARLI RAPPRESENTÒ UNO DEI MOMENTI PIÙ IMPORTANTI DEL PROGETTO TECNOLOGICO DELL’UMANITÀ, SEGNANDO LA FINE DELL’ETÀ DELLA PIETRA. RISPETTO AGLI UTENSILI DI SELCE, INFATTI, QUELLI METALLICI E ERANO MENO FRAGILI, CON IL VANTAGGIO DI AVERE UNA MAGGIORE DURATA A UNA MIGLIORE FUNZIONALITÀ. L’ETA’ DEL RAME: IL PRIMO METALLO ESTRATTO E LAVORATO FU IL RAME, UTILIZZATO PER LA COSTRUZIONE DI UTENSILI, MONILI E ALTRI OGGETTI DI USO COMUNE, MA SOPRATTUTTO NELLA COSTRUZIONE DI ARMI. L’ADOZIONE DEI METALLI, INFATTI, EBBE UNA GRANDE INFLUENZA SUGLI EVENTI STORICI, CONSENTENDO AI POPOLI PIÙ ESPERTI NELL’USO DELLA METALLURGIA DI IMPORRE PER SECOLI IL LORO DOMINIO. L’ETA’ DEL BRONZO: L’USO DEL FUOCO PORTÒ ALLA SCOPERTA DEL BRONZO, OTTENUTO INTORNO AL 3600 A.C. UNENDO LO STAGNO IN LEGA CON IL RAME. LE MIGLIORI CARATTERISTICHE DI DUREZZA E RESISTENZA FECERO PRESTO PREFERIRE IL BRONZO AL RAME PURO, SOPRATTUTTO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ARMI, POICHÉ LE LAME MANTENEVANO PIÙ A LUNGO L’AFFILATURA. L’ETA’DEL FERRO: LA SCOPERTA DEL FERRO AVVENNE INTORNO AL 2500 A.C., A CAUSA DELLE DIFFICOLTÀ INCONTRATE NELL’ESTRAZIONE. PIUTTOSTO RARO ALLO STATO LIBERO, RESTAVA UN MATERIALE SCARSAMENTE UTILIZZATO. FU SOLTANTO INTORNO AL 1000 A.C. CHE SI RIUSCÌ A OTTENERE, PROBABILMENTE IN MODO CASUALE, L’ACCIAIO, CHE RIVELÒ PRESTO LE SUE ECCEZIONALI PROPRIETÀ DI RESISTENZA E DUREZZA. ALLA SCOPERTA DI TALE MATERIALE (UNA LEGA DI FERRO E CARBONIO) SI ARRIVÒ FACENDO FONDERE I MINERALI DI FERRO CON CARBONE DI LEGNA. LA LAVORAZIONE DEI METALLI RAGGIUNSE LIVELLI DI NOTEVOLE PERFEZIONE INTORNO AL 100 A.C., QUANDO GLI ARTIGIANI RIUSCIRONO A FABBRICARE OGGETTI E ARMI MOLTO RESISTENTI E OGGETTI D’ARTE DI GRANDE PREGIO. NEI SECOLI SUCCESSIVI LA METALLURGIA ASSISTETTE A ULTERIORI PERFEZIONAMENTI SIA NELLE TECNICHE DI LAVORAZIONE SIA NELLE QUALITÀ DEI PRODOTTI REALIZZATI. L’ERA INDUSTRIALE: IN EPOCA MODERNA LA LAVORAZIONE DEI MATERIALI METALLICI, CHE PER SECOLI ERA RIMASTA UN’ATTIVITÀ DI CARATTERE ARTIGIANALE, HA DOVUTO FAR FRONTE ALLA CRESCENTE RICHIESTA DI MATERIALI NECESSARI PER LA COSTRUZIONE DI PRODOTTI DI DIVERSO GENERE, DAGLI UTENSILI ALLE ARMI, DAI PONTI ALLE NAVI O ALLE FERROVIE, TRASFORMANDOSI COSÌ IN ATTIVITÀ INDUSTRIALE. A PARTIRE DAL XX SECOLO, CON LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA AERONAUTICA E AUTOMOBILISTICA, HANNO ASSUNTO UNA NOTEVOLE IMPORTANZA LE LEGHE LEGGERE DI ALLUMINIO E, IN SEGUITO, QUELLE ULTRALEGGERE DI MAGNESIO. NEGLI ULTIMI DECENNI, LA RICERCA DI NUOVI MATERIALI CON SEMPRE MIGLIORI CARATTERISTICHE DI RESISTENZA E LEGGEREZZA HA PORTATO ALLO SFRUTTAMENTO DEL TITANIO E ALLA CREAZIONE DI LEGHE DI NOTEVOLE QUALITÀ. IL FERRO E LE SUE LEGHE • • • • IL FERRO LA GHISA L’ACCIAIO IL, PROCESSO DI PRODUZIONE DI GHISA E ACCIAIO • L’ALTOFORNO IL FERRO SIMBOLO CHIMICO FE RAPPRESENTA UNA DELLE MATERIE PRIME PIÙ PREZIOSE PRESENTI IN NATURA. SI TROVA SOTTO FORMA DI COMPOSTI QUALI OSSIDI, CARBONATI, SOLFURI, NEI QUALI SI COMBINA RISPETTIVAMENTE CON OSSIGENO, CARBONIO E ZOLFO. I PIÙ DIFFUSI SONO : L’ EMATITE , IN GENERALE CHIAMATA EMATITE ROSSA O RUGGINE È UN OSSIDO CHE CONTIENE IL 65% DI FERRO LA MAGNETITE ANCH’ ESSA UN OSSIDO DI FERRO , CON IL 70% DI METALLO ; LA LIMONITE UN OSSIDO IDRATO DI FERRO, FORMATO DAL DISFACIMENTO DI ALTRI MINERALI DI FERRO DEI CUI GIACIMENTI FORMA LO STRATO SUPERFICIALE; LA SIDERITE È UN CARBONATO DI FERRO DI COLORE GIALLASTRO O BRUNO, CHE PUÒ PRESENTARSI IN MASSE GRANULARI O CRISTALLINE; LA PIRITE UN SOLFURO DI FERRO CON UN’ ALTA PERCENTUALE DI ZOLFO. IL FERRO, ALLO STATO PURO, POSSIEDE PROPRIETÀ SCADENTI E NON PUÒ ESSERE SFRUTTATO, MA ACQUISTA UNA IMPORTANZA FONDAMENTALE PER LA INDUSTRIA SE UTILIZZATO IN LEGA CON IL CARBONIO NELLA PRODUZIONE DELLA GHISA E DELL’ ACCIAIO LA GHISA LA GHISA È UNA LEGA COMPOSTA PRINCIPALMENTE DA FERRO E DA CARBONIO IN PERCENTUALE VARIABILE DA UN MINIMO DEL L’ 1,7% A UN MASSIMO DEL 5% . LA QUANTITÀ DI CARBONIO DETERMINA UNA VARIAZIONE DELLE PROPRIETÀ: LA GHISA PUÒ PRESENTARSI SOTTO FORMA DI GHISA BIANCA O GRIGIA. LA GHISA BIANCA SI CARATTERIZZA PER IL CHIARISSIMO E LA STRUTTURA MOLTO FINE, CON UNA DUREZZA ELEVATA, MA UNA SCARSA TENACITÀ . POICHÉ FONDE A 1100 °C , E IMPIEGATA SOPRATUTTO NELLA PRODUZIONE DELL’ACCIAIO. LA GHISA GRIGIA CONTIENE CARBONIO LIBERO SOTTOFORMA GRAFITICA CHE LE CONFERISCE UN CARATTERISTICO COLORE SCURO. HA UN DUREZZA ELEVATA ED È LAVORABILE MEDIANTE FUNZIONE. L’ACCIAIO È ANCHE ESSO COMPOSTO DI FERRO E DI CARBONIO IN UNA PERCENTUALE CHE VARIA DA UN MINIMO DELLO 0.15% A UN MASSIMO DELL’1.7%. LE OTTIME CARATTERISTICHE MECCANICHE E TECNOLOGICHE NE FANNO IL MATERIALE PIÙ UTILIZZATO NELLE INDUSTRIA MECCANICA. È DUTTILE E MALLEABILE E, PER TALE RAGIONE, PUÒ ESSERE IMPEGNATO PER OTTENERE LAMIERE E FILI; GRAZIE ALLA SUA ELASTICITÀ È IDEALE ANCHE PER LA PRODUZIONE DI MOLLE. HA GRANDE TENACITÀ E RESISTENZA A OGNI TIPO DI SOLLECITAZIONE MECCANICA. IL PROCESSO DI PRODUZ IONE E DI GHISA E ACCIAIO I MINERALI DI FERRO DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A UNA SERIA DI TRATTAMENTI: LA FRANTUMAZIONE, PER OTTENERE UN MATERIALE DI PEZZATURA UNIFORME; IL LAVAGGIO, PER I MINERALI DELLA IMPURITÀ PIÙ GROSSOLANE LA CERNITA, PER SELEZIONARE I MINERALI SECONDO LA DIMENSIONE DEI PEZZI; L’ESSICCAMENTO, CON CUI IL MINERALE RISCALDATO PERDE L’UMIDITÀ IN ECCESSO. L’ALTO FORNO È SIMILE AD UNA TORRE 20-30 METRI, COSTITUITA IN MATERIALE REFRATTARIO(RESISTENTE ALLE ALTE TEMPERATURE) E RIVESTITA DI LAMIERA, IN CUI SONO INDIVIDUABILI SEI ZONE: LA BOCCA DI CARICA NELLA QUALE SI CARICANO IL MINERALE DI FERRO, IL CARBONE(COKE) E LE SOSTANZE FONDENTI CHE FACILITANO LA FUSIONE IL TINO CILINDRICO DOVE , A UNA TEMPERATURA 300-200 °C , AVVIENE L’ESSICCAZIONE DEI MATERIALI IL VENTRE IN CUI IL FERRO FUSO, PORTATO A 1300 °C SI ARRICCHISCE DI CARBONIO E SI TRASFORMA IN GHISA LA SACCA NELLA QUALE, A UNA TEMPERATURA DI 1600°C, SI COMPLETA LA TRASFORMAZIONE IN GHISA IL CROGIOLO È LA ZONA IN CUI SI RACCOGLIE LA GHISA FUSA; È DONATO DI DIVERSE APERTURE PER LO SCARICO DELLE SCORIE CHE GALLEGGIANO E CHE POSSONO ESSERE RECUPERATE PER PRODURRE LANA DI ROCCIA, CON LA QUALE SI REALIZZANO ISOLANTI TERMOACUSTICI, E CEMENTO A PRESA RAPIDA IN GRADO DI INDURIRE IN TEMPI BREVISSIMI. LA GHISA OTTENUTA DALL’ALTOFORNO CONTIENE UN’ALTA DI CARBONIO E QUINDI, PER TRASFORMARLA IN ACCIAIO OPPURE SOTTOPORLA AD UN PROCESSO CHE COMPRENDE: LA DECARBURAZIONE, CON LA QUALE SI RIDUCE LA PERCENTUALE DI CARBONIO; LA DESOLFORAZIONE, NECESSARIA PER DIMINUIRE LA PERCENTUALE DI ZOLFO; LA DEFOSFORAZIONE, PER RIDURRE LA PERCENTUALE DI FOSFORO; TALI REAZIONI SONO REALIZZATE MEDIANTE L’IMPIEGO DI CONVERTITORI A OSSIGENO E FORNI ELETTRICI. IL RAME , L’ALLUMINIO E LE LORO LEGHE • IL RAME • LE LEGHE DEL RAME • L’ALLUMINIO • LEGHE DI ALLUMINIO • MAGNESIO • LEGHE ULTRALEGGERE IL RAME IL RAME ( SIMBOLO CU ) FONDE A 1083 °C È DUTTILE E MALLEABILE OTTIMO CONDUTTORE DI ELETTRICITÀ E CALORE VIENE IMPIEGATO NELLA PRODUZIONE DEI CONDUTTORI E DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE. IL RAME IL RAME È PRESENTE IN NATURA ALLO STATO PURO O SOTTO FORMA DI OSSIDI E SOLFURI, OPPURE IN MINERALI CHE CONTENGONO FERRO. PER ESSERE ESTRATTO DEV’ ESSERE SOTTOPOSTO A UNA SERIE DI TRATTAMENTI PREMILITARI CHE TERMINANO CON LA FUSIONE IN FORNO A CARBONE. IL MATERIALE OTTENUTO, DETTO ANCHE RAME NERO, PRESENTA UN 5% DI IMPURITÀ. SOTTOPONENDOLO A UNA NUOVA DESOSSIDAZIONE, SI ARRIVA AL RAME ROSETTA, PURO AL 97%. IL RAME PURO AL 99,9%. (DETTO RAME ELETTROLITICO) È OTTENUTO MEDIANTE RAFFINAZIONE PER VIA ELETTROLITICA LE LEGHE DEL RAME I ROTTAMI DI RAME E LEGHE DI RAME SONO DA CONSIDERARSI UNA VERA E PROPRIA MATERIA PRIMA PREGIATA. IL RECUPERO DEL RAME PERMETTE UN RISPARMIO ENERGETICO DELL’ 85% RISPETTO AL RAME PRIMARIO E QUESTO METALLO PUÒ ESSERE RICICLATO INFINITE VOLTE SENZA CHE LE SUE CARATTERISTICHE MECCANICHE SI DEGRADINO. OLTRE IL 50% DEL RAME PRODOTTO È IMPIEGATO NELLA PRODUZIONE DI LEGHE. L’ OTTONE E’ UNA LEGA COMPOSTA DA RAME E ZINCO, PRESENTE IN PERCENTUALE VARIABILE DAL 10 AL 40%. HA COLORE GIALLO LUCENTE ED È PRATICAMENTE INATTACCABILE DAGLI AGENTI CHIMICI. VIENE UTILIZZATO NELLA REALIZZAZIONE DI RUBINETTERIE, VITI, BULLONI, LAMPADARI, ORGANI MECCANICI CHE LAVORANO A CONTATTO CON L’ACQUA E CON IL VAPORE. GLI OTTONI SPECIALI, OLTRE ALLO ZINCO, CONTENGONO PICCOLE PERCENTUALI DI STAGNO, ALLUMINIO E NICHEL. IL BRONZO E’ UNA LEGA COMPOSTA DA RAME E STAGNO A CUI, IN ALCUNI CASI, È POSSIBILE AGGIUNGERE METALLI COME NICHEL, SILICIO, CADMIO, ALLUMINIO. NEI BRONZI COMUNI LA PERCENTUALE DI STAGNO È VARIABILE: L’AUMENTO NE DETERMINA UNA MAGGIORE DUREZZA, MENTRE IL COLORE PASSA DAL GIALLO AL BIANCO. NEI BRONZI SPECIALI, L’AGGIUNTA DI NICHEL, SILICIO E CADMIO AUMENTA LA RESISTENZA ALL’ACQUA E AGLI AGENTI ATMOSFERICI. L’ALLUMINIO L’ALLUMINIO È UN METALLO PRESENTE IN QUASI TUTTE LE ROCCE, SOPRATTUTTO SOTTO FORMA DI OSSIDI. E’ DUTTILE, MALLEABILE E MOLTO LEGGERO (IL SUO PESO SPECIFICO È DI 2,7 KG/DM3 ); È INOLTRE UN BUON CONDUTTORE DI CALORE E DI ELETTRICITÀ, TANTO DA ESSERE UTILIZZATO PER PRODURRE CAVI ELETTRICI. SI RICAVA DA UN MINERALE DETTO BAUXITE, LA CUI ESTRAZIONE RICHIEDE TEMPI LUNGHI ED È PIUTTOSTO COMPLESSO. IL MATERIALE OTTENUTO È POI FILTRATO E SOTTOPOSTO A CALCINAZIONE IN FORNO. LA RAFFINAZIONE DEFINITIVA DELL’ALLUMINIO AVVIENE PER ELETTROLISI. LE LEGHE DI ALLUMINIO O LEGHE LEGGERE LE LEGHE D’ALLUMINIO HANNO COME CARATTERISTICA PRINCIPALE QUELLA DI UNIRE LA RESISTENZA MECCANICA A UNA NOTEVOLE LEGGEREZZA; CIÒ LE RENDE UTILI NEI SETTORI AUTOMOBILISTICO E AERONAUTICO. LA PIÙ UTILIZZATA È IL DURALLUMINIO, FORMATA DAL 95% DI ALLUMINIO, DAL 4% DI RAME E DA PICCOLE PERCENTUALI DI MAGNESIO E MANGANESE. ALTRA LEGA DI GRANDE IMPORTANZA È L’ANTICORRODAL, CHE CONTIENE ANCHE L’1,1% DI SILICIO ED È MOLTO RESISTENTE AGLI AGENTI ATMOSFERICI E ALLA CORROSIONE. IL MAGNESIO IL MAGNESIO È UN METALLO BIANCO ARGENTEO MOLTO COMUNE, IN QUANTO COSTITUISCE IL 2,5% DELLA CROSTA TERRESTRE; NON SI TROVA TUTTAVIA ALLO STATO LIBERO, MA SEMPRE SOTTO FORMA DI COMPOSTI. LA CARATTERISTICA CHE LO CONTRADDISTINGUE È LA LEGGEREZZA: IL SUO PESO SPECIFICO, INFATTI, È DI SOLI 1,7 KG/DM3. TROVA IMPIEGO NELL’INDUSTRIA SOPRATTUTTO COME COMPONENTE DELLE LEGHE LEGGERE E ULTRALEGGERE, UTILI PER I PRODOTTI AEREONAUTICI E AUTOMOBILISTICI. FONDE A 651 °C. LE LEGHE ULTRALEGGERE SI CHIAMANO ANCHE LEGHE DI MAGNESIO E CONTENGONO, OLTRE A QUESTO METALLO, ANCHE ALLUMINIO E PICCOLE PERCENTUALI DI RAME E ZINCO. LA PIÙ IMPORTANTE È L’ELEKTRON CHE HA BUONA RESISTENZA MECCANICA E PUÒ ESSERE FACILMENTE LAVORATA PER STAMPAGGIO E FUCINATURA. METALLI COMUNI E METALLI NOBILI I METALLI POSSONO ESSERE DISTINTI IN METALLI COMUNI E METALLI NOBILI A SECONDA DELLA LORO DISPONIOBILITÀ E DEI COSTI NECESSARI PER OTTENERLI METALLI COMUNI E METALLI NOBILI • • • • • • • • • LO ZINCO IL PIOMBO LO STAGNO IL CROMO L’ARGENTO L’ORO IL PLATINO IL TITANIO I METALLI FATTI DI POLVERE LO ZINCO LO ZINCO È UN METALLO DI COLORE LEGGERMENTE BLUASTRO E LUCENTE CHE POSSIEDE UN GRANDE RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI: INFATTI, SE ESPOSTO ALL’ARIA, SI RICOPRE DI UN SOTTILE STRATO CHE LO PROTEGGE DA ULTERIORI AGGRESSIONI. PER QUESTA SUA CARATTERISTICA VIENE USATO PER RIVESTIRE LAMIERE,FILI E TUBI DI ACCIAIO CHE DEVONO ESSERE USATI ALL’APERTO. LO ZINCO FONDE A 149 °C ED ENTRA IN LEGA CON IL RAME PER LA PRODUZIONE DELL’OTTONE. SI ESTRAE DAI SUOI MINERALI, IL PIÙ IMPORTANTE DEI QUALI È LA BLENDA. IL PIOMBO IL PIOMBO È UN METALLO TENERO, MALLEABILE E DUTTILE. HA UN ELEVATO PESO SPECIFICO (11,3 KG/DM³), COLORE GRIGIO E UN PUNTO DI FUSIONE PIUTTOSTO BASSO (327°C). RESISTE BENE AGLI AGENTI ATMOSFERICI E, IN GENERE, ANCHE AGLI ACIDI. VIENE UTILIZZATO PER LA FABBRICAZIONE DEGLI ELEMENTI DEGLI ACCUMULATORI ELETTRICI, PER LA PRODUZIONE DI TUBI, CONDUTTURE E SCARICHI DELL’ACQUA, ANCHE SE IN QUESTO SETTORE VIENE SPESSO SOSTITUITO DA TUBI IN MATERIALE PLASTICO. È IN GRADO DI ASSORBIRE LE RADIAZIONI, PER CUI VIENE UTILIZZATO PER REALIZZARE PANNELLI DI PROTEZIONE PER OPERATORI IN ZONE RADIOATTIVE. LO STAGNO LO STAGNO È UN METALLO DI COLORE CHIARO E LUCENTE, MOLTO MALLEABILE MA POCO DUTTILE E SCARSAMENTE RESISTENTE. FONDE A UNA TEMPERATURA DI SOLI 232°C , PER TANTO VIENE USATO PER LA REALIZZAZIONE DI LEGHE PER SALDATURE DOLCI (A STAGNO). ENTRA IN NUMEROSE LEGHE DI GRANDE IMPORTANZA, COME I BRONZI COMUNI E SPECIALI. È UN METALLO FONDAMENTALE PER LA PRODUZIONE DELLA LATTA. IL CROMO IL CROMO HA UN COLORE GRIGIO-AZZURRO CHIARO E LUCENTE. POSSIEDE UNA GRANDE RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI, TANTO CHE VIENE MOLTO UTILIZZATO PER COPRIRE ALTRI MATERIALI PER VIA ELETTROLITICA, IN PARTICOLARE L’ACCIAIO E L’OTTONE (ACCIAIO E OTTONE CROMATI). È POI USATO IN LEGA COME FERRO E NICHEL NEGLI ACCIAI INOSSIDABILI. HA UN PUNTO DI FUSIONE PIUTTOSTO ELEVATO (1615°C). L’ARGENTO L’ARGENTO È UN METALLO NOBILE, DUTTILE, MALLEABILE, OTTIMO CONDUTTORE DI ELETTRICITÀ E DI CALORE. SI TROVA IN NATURA SIA ALLO STATO NATIVO, IN BLOCCHI ANCHE DI DIVERSI CHILOGRAMMI, SIA SOTTOFORMA DI UN COMPOSTO CHIAMATO ARGENTITE (SOLFURO D’ARGENTO). L’ARGENTO PURO È IMPIEGATO DI RADO, IN QUANTO MOLTO TENERO E POCO RESISTENTE. IN LEGA CON IL RAME, INVECE ACQUISTA DUREZZA E RESISTENZA MECCANICA, PER CUI VIENE UTILIZZATO PER LA PRODUZIONE DI MONETE, VASI, PIATTI, VASSOI, POSATE, CANDELABRI, STATUETTE E OGGETTI DI LUSSO, IN GENERE IN LEGA DI 800 MILLESIMI (CIOÈ 80% DI ARGENTO E 20% DI RAME). L’ORO L’ORO È UN METALLO IL CUI VALORE SERVE ANCHE COME RIFERIMENTO NELLA DETERMINAZIONE DEI PREZZI, TANTO CHE SE NE POSSIAMO RICAVARE FILE E LAMINE FINISSIMI È UNO DEI METALLI PIÙ PESANTI (PESO SPECIFICO PARI A 19,32KG/DM³). QUANDO È PURO (24 CARATI) È POCO UTILIZZATO PERCHÉ TROPPO TENERO. IN LEGA CON IL RAME E L’ARGENTO TROVA APPLICAZIONE IN OREFICERIA AL TITOLO DI 18 CARATI (18 PARTI D’ORO SU 24). L’ORO BIANCO È COSTITUITO DA UNA LEGA DI ORO E PLATINO (ORO ALL’80%) E VIENE USATO SIA IN OREFICERIA SIA IN ODONTOTECNICA. IL PLATINO IL PLATINO È UN METALLO NOBILE DI COLORE BIANCO ARGENTO, DUTTILE, MALLEABILE E TENERO. È ANCORA PIÙ PESANTE DELL’ORO (PESO SPECIFICO PARI A 21,37 KG/DM³). È INOSSIDABILE E NON VIENE ATTACCATO DAGLI ACIDI. FONDE A 1773°C. VIENE UTILIZZATO IN LEGA CON L’ORO E IL RAME SIA IN OREFICERIA SIA IN ODONTOTECNICA. IL TITANO IL TITANIO È UN ELEMENTO LARGAMENTE PRESENTE IN NATURA SOTTO FORMA DI OSSIDI ED È CONTENUTO IN DIVERSI MINERALI. È IL NONO ELEMENTO IN ORDINE DI DIFFUSIONE E IL QUARTO TRA I METALLI PRESENTI SUL PIANETA IN MAGGIORE QUANTITÀ (PRECEDUTO SOLTANTO DALL’ALLUMINIO, DAL FERRO E DAL MAGNESIO). I PRINCIPI MINERALI DAI QUALI È POSSIBILE ESTRARLO SONO IL RUTILO (TI0₂) E L’ILMENITE (FETI0₃); MA POICHÉ L’ESTRAZIONE È ALQUANTO COMPLESSA E COSTOSA, È STATO POSSIBILE REALIZZARLO SOLAMENTE VERSO LA FINE DEGLI ANNI TRENTA DEL SECOLO SCORSO. IL COMPLICATO E DISPENDIOSO PROCESSO DI PRODUZIONE HA FATTO SI CHE IL TITANIO FOSSE UTILIZZATO SOLO PER PRODURRE OGGETTI DI PREGIO. HA UN PESO SPECIFICO DI SOLI 4,5 KG/DM³ E UN’OTTIMA RESISTENZA MECCANICA, CHE LO RENDONO PARAGONABILE AGLI ACCIAI INOSSIDABILI MA CON CIRCA LA METÀ DEL PESO. TALI CARATTERISTICHE RENDONO IL TITANIO E LE SUE LEGHE IDEALI NELL’INDUSTRIA AERONAUTICA E AEROSPAZIALE. I METALLI FATTI DI POLVERE LA MODERNA METALLURGIA CONSENTE DI PRODURRE PEZZI METALLICI DI GRANDE QUALITÀ USANDO COME MATERIA PRIMA SEMPLICI POLVERI ANZICHÉ MATERIALI IN BARRE O LINGOTTI. IL PROCEDIMENTO SEGUE ALCUNE FASI SPECIFICHE: PRODUZIONE DELLE POLVERI DEI VARI MATERIALI, CHE PUÒ AVVENIRE CON PROCEDIMENTI MECCANICI DI MACINAZIONE E FRANTUMAZIONE, OPPURE CON METODI FISICO-CHIMICI; MISCELAZIONE DEI COMPONENTI IN BASE AL MATERIALE CHE SI VUOLE OTTENERE; FORMAZIONE E COMPATTAZIONE MECCANICA IN STAMPI PREDISPOSTI; SINTERIZZAZIONE, CIOÈ RISCALDAMENTO E CONTEMPORANEA PRESSATURA ALL’INTERNO DELLO STAMPO, DOVE LA TEMPERATURA NON DEVE SUPERARE QUELLA DI FUSIONE DEL COMPONENTE PRINCIPALE. È COSÌ POSSIBILE OTTENERE LEGHE ALTRIMENTI IRREALIZZABILI CON IL SISTEMA DELLA FUSIONE A CAUSA DELL’INCOMPATIBILITÀ DEI MATERIALI. INOLTRE, SI HA LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE AL MASSIMO I MATERIALI SENZA SPRECHI, AUMENTANDO NOTEVOLMENTE LA PRODUTTIVITÀ . LA NUAVA LEGA SUPERELASTICA <<MI PIEGO MA NON MI SPEZZO>> POTREBBE ESSERE LO SLOGAN - POCO ORIGINALE, FORSE, MA DECISAMENTE AZZECCATO - DI UN NUOVO MATERIALE CHE VA AD ARRICCHIRE LA FAMIGLIA DEI METALLI ELASTICI. SI TRATTA DI UNA LEGA A MEMORIA DI FORMA A BASE DI FERRO, DOTATA DI RESISTENZA E, SOPRATTUTTO, DI UN INCREDIBILE ELASTICITÀ ANCHE SE A TEMPERATURA AMBIENTE: PUÒ TORNARE ALLA SUA FORMA INIZIALE DOPO AVER SUBITO UNA DEFORMAZIONE DEL 10 – 13% PRATICAMENTE COME LA GOMMA. QUANDO UNA LEGA A MEMORIA DI FORMA (O SMA, ACRONIMO DEL NOME IN INGLESE SHAPE MEMORY ALLOYS) VIENE RAFFREDDATA, ASSIEME AD UNA PARTICOLARE STRUTTURA CRISTALLINA (DETTA “FORMA MARTENSITICA”) CHE SI DEFORMA CON FACILITÀ. RIPORTANDO IL MATERIALE ALLA TEMPERATURA INIZIALE, QUESTO TORNA ALLA SUA STRUTTURA DI PARTENZA (FORMA AUSTENITICA). FINO A POCO TEMPO FA, LA SMA PIÙ ELASTICA E AL TEMPO STESSO PIÙ RESISTENTE ERA IL NITINOLO, LEGA DI NICHEL E TITANIO USATA COMUNEMENTE NELLA COSTRUZIONE DI ANTENNE PER TELEFONI CELLULARI, PROTESI DENTALI O ALTI PRESIDI MEDICI COME GLI STENT CORONARICI (PROTESI CHE VENGONO INSERITE NELLE ARTERIE PER MANTENERLE LIBERE DA OSTRUZIONI). ORA, I RICERCATORI DELL’INSTITUTE OF MULTIDISCIPLINARY RESERCH FOR ADVANCED MATERIALS DELLA TOHOKU UNIVERSITY (GIAPPONE), GUIDATI DA TOSHIHIRO OMORI, SONO RIUSCITI A CREARE UNA SMA CHE BATTE IL NITINOLO SIA PER DEFORMABILITÀ SIA PER ROBUSTEZZA. SEBBENE NON SIA IL PRIMO MATERIALE CHE VIENE IN MENTE QUANDO SI PENSA A QUALCOSA DI ELASTICO, GLI INGEGNERI GIAPPONESI HANNO PENSATO DI USARE IL FERRO (CHE HA IL VANTAGGIO DI ESSERE ECONOMICO E FACILMENTE REPERIBILE): HANNO COSÌ SVILUPPATO UNA LE PORICRISTALLINA COSTITUITA DA FERRO, NICHEL, COBALTO, ALLUMINIO E TITANIO. A 20°C, QUESTO MATERIALE MOSTRA UN’ELASTICITÀ DOPPIA RISPETTO A QUELLA DEL NITINOLO ED È RESISTENTE QUANTO UNA NORMALE LEGA INDUSTRIALE.