Le statistiche di finanza pubblica: nuovi
indicatori e nuove regole di governance
Gian Paolo Oneto| Istat
Outline della presentazione

Il contesto di riferimento: una pressione crescente ad assicurare
la credibilità dei dati di finanza pubblica;

La definizione a livello europeo di un nuovo quadro di
governance per le statistiche EDP (Excessive Deficit Procedure);

Il processo di verifica della qualità dei dati di finanza pubblica nel
contesto europeo: la procedura di notifica e le visite di dialogo;

I nuovi strumenti di miglioramento strutturale del processo: le
visite sul flusso “upstream” dei dati e l’introduzione di strumenti
di Quality Mangement;

Il graduale aumento della disponibilità di statistiche riguardanti
fenomeni connessi con la finanza pubblica e le tavole
supplementari sulla crisi finanziaria;

I prossimi passi nello sviluppo delle statistiche di finanza
pubblica: il “six pack”.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Il contesto di riferimento

Il problema di assicurare una qualità e una credibilità delle
statistiche di finanza pubblica europee all’altezza delle richieste
provenienti dai mercati e dalle opinioni pubbliche si era aperto
intorno alla metà dello scorso decennio.

A partire dal 2009, lo sviluppo della crisi, combinandosi con il
caso dei dati di EDP della Grecia, ha condotto a una reazione
decisa del sistema Statistico europeo, che ha puntato a
sviluppare un sistema di gestione dei dati di finanza pubblica
capace di assicurarne la qualità.

Le iniziative messe in campo da Eurostat in collaborazione con
gli istituti nazionali hanno generato una notevole spinta al
miglioramento della qualità del sistema di misurazione degli
aggregati di finanza pubblica.

Questo dominio statistico è ora quello caratterizzato dai
processi di verifica interna ed esterna di gran lunga più
pervasivi, continui ed efficaci.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Il nuovo quadro europeo di governance per le
statistiche EDP

La riforma del quadro di governance è iniziata con la definizione del
regolamento 479/2009 sull’applicazione del protocollo sulle procedure
di deficit eccessivo (EDP); le misure si sono presto rivelate
insufficenti.

Il passo decisivo è costituito dalla comunicazione del 2011 della
strategia di introduzione di un “robust quality management framework
for EU statistics” (adottata dal Consiglio ECOFIN nel giugno 2011).

Altre componenti del sistema: la nuova versione dell’European
Statistics Code of Practice (settembre 2011); il Regolamento 1173/2011
sulla sorveglianza dei bilanci pubblici nell’Uem che introduce sanzioni
per forme di “rappresentazione errata” dei dati EDP.

Il notevole investimento di risorse effettuato da Eurostat (con al
creazione di una Direzione di “Government Finance Statistics”) ha
dato efficacia operativa all’ampliamento della gamma di strumenti di
verifica.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
La verifica della qualità dei dati di finanza pubblica:
la procedura di notifica

La Notifica costituisce la trasmissione formale degli aggregati EDP
(deficit e debito nella definizione Maastricht); avviene due volte
l’anno (fine marzo e fine settembre) con dati per i 4 anni precedenti.

I dati sono trasmessi in tabelle armonizzate che contengono oltre
alle grandezze EDP, le informazioni di raccordo tra il deficit, le
grandezze di contabilità pubblica (Fabbisogno) e la variazione del
debito.

Le verifiche di qualità si basano sulle informazioni fornite in un
questionario analitico annesso alla notifica e sulle numerose e
serrate richieste di chiarimento immediatamente successive.

Un’eventuale riserva formale sui dati viene pubblicata da Eurostat e
costituisce la sanzione su cui i verificatori possono fare leva per
imporre il massimo di qualità delle informazioni.

L’Istat svolge il compito di coordinare il contributo delle istituzioni
coinvolte (MEF per i dati di fabbisogno e BdI per quelli sul debito) e
la risposta a tutte le domande di chiarimento di Eurostat.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
La verifica della qualità dei dati di finanza pubblica:
le visite di dialogo

L’efficacia del processo di verifica si basa sulla conoscenza dei
meccanismi interni di ciascun sistema nazionale: l’Inventario
delle fonti e dei metodi EDP e l’esperienza diretta accumulata
tramite visite effettuate con regolarità.

Il metodo di lavoro centrato sulle visite di dialogo ha avuto un
forte impulso con il nuovo programma di rafforzamento della
qualità: i paesi coinvolti sono stati 12 nel 2010, 20 nel 2011 e 19
nel 2012 (Italia nel giugno 2011 e nel febbraio 2013).

per ciascuna visita viene reso disponibile un rapporto che
espone in maniera analitica i “final findings”, fornendo una
massa di informazioni dettagliate sui diversi aspetti discussi
nella visita.

Eurostat individua gli “action points”: richieste di ulteriori
informazioni,
approfondimenti,
l’implementazione
delle
soluzioni concordate; per ciascun action point è stabilita una
scadenza ed Eurostat segnala eventuali ritardi.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
I nuovi strumenti di miglioramento strutturale del
processo

Le visite sui flussi “Upstream” (UDV: Upstream Dialogue Visit)
riguardano le caratteristiche dei canali di raccolta, verifica e
trasmissione interna al paese delle informazioni sulle operazioni di
finanza pubblica.

Il programma di visite UDV, iniziato nel 2011 (un paese coinvolto), si
è ampliato nel 2012 (6 paesi), toccando in novembre l’Italia.

Le attività del Working Group "Quality Management in Government
Finance Statistics“ costituito nel 2012: messa a punto di strumenti e
pratiche che garantiscano la qualità dei flussi upstream;
individuazione di standard per un Quality Management framework
del processo di produzione EDP.

L’obiettivo è sviluppare un processo di medio periodo volto a
costruire sistemi di gestione delle informazioni basati su pratiche
standardizzate, automatizzate e documentate, giungendo a garanzie
di qualità incorporate nei processi.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Il graduale aumento della disponibilità di statistiche
riguardanti fenomeni connessi con la finanza pubblica;

All’inizio l’investimento è stato sulla qualità e non
sull’ampliamento delle informazioni; novità derivano dalla spinta
a cogliere in maniera completa l’estensione delle operazioni che
vedono coinvolto l’operatore pubblico.

L’obiettivo: verificare che non vi siano operazioni che sfuggono
alla registrazione, perché attribuite non correttamente a entità
esterne al perimetro delle istituzioni pubbliche; individuare le
forme di esposizione al rischio che potrebbero generare effetti
sul deficit o sul debito nel futuro.

Tra le informazioni complementari ricadono i dati sui crediti
commerciali (trade credits).

Primi dati pubblicati da Eurostat a ottobre 2012: i crediti
commerciali sono misurati in molti paesi con un elevato grado di
approssimazione; in Italia, per la carenza di informazioni dirette
sul fenomeno si è proceduto con stime indirette.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Le tavole supplementari sulla crisi finanziaria

Un'altra tipologia di informazione relativa all’esposizione effettiva
e potenziale del settore pubblico è costituita dai dati delle
“supplementary tables on financial crisis” (pubblicate dal 2009).

Riguardano gli interventi pubblici finalizzati a fornire supporto agli
operatori finanziari/creditizi colpiti dalla crisi finanziaria fornendo
un quadro dei relativi effetti diretti e potenziali per il deficit e il
debito pubblico.

Includono informazioni sui flussi di spese e di entrate e sugli stock
di attività e passività finanziarie che derivano da tali operazioni; il
saldo dei primi ha effetto sul deficit, la variazione delle passività
sul debito.

Includono le cosiddette contingent liabilities: operazioni non
registrate, per definizione, nei conti ma che potrebbero dare luogo
a passività se si avverassero specifiche condizioni; sono un
indicatore del rischio massimo potenziale preso in carico dal
bilancio pubblico.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Un esempio di indicatore derivato dalle tavole sulla
crisi finanziaria: il totale degli interventi
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
I prossimi passi nello sviluppo delle statistiche di
finanza pubblica: il “six pack”

A fine 2011 il "six pack" (5 Reg. e una Direttiva) definisce iI quadro
di governo rafforzato della politica economica europea (Enhanced
Economic Governance package).

Il pacchetto include la produzione e diffusione di dati di finanza
pubblica e di indicatori connessi con le contingent liabilities.

Si richiedono indicatori mensili sui flussi aggregati, espressi in
termini di cassa; si tratta di dati analoghi a quelli già diffusi in Italia
sotto l’etichetta di fabbisogno.

La non omogeneità dei dati di cassa impone tavole metodologiche
di guida alla lettura per gli utilizzatori: limiti e differenze rispetto a
quelli misurati in termini di competenza economica.

Obbligo alla diffusione dei conti trimestrali delle amministrazioni
pubbliche, già disponibili in Italia ma non per Germania e Francia.
Eurostat ha iniziato la diffusione di dati destagionalizzati; l’Istat
punta a diffondere dati destagionalizzati a livello nazionale.
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
I prossimi passi nello sviluppo delle statistiche di
finanza pubblica: il “six pack” e oltre

Le principali novità riguardano il quadro di informazioni relativo
alle contingent liabilities, definite esplicitamente come passività
con impatti potenzialmente rilevanti sul bilancio pubblico.

Le variabili da pubblicare entro il 2014: garanzie concesse
dall’operatore pubblico (Government guarantees); non-performing
loans; le passività derivanti da operazioni di imprese a controllo
pubblico…

…le partecipazioni dello stato nel capitale di imprese private e a
controllo pubblico; le operazioni di partnership pubblico-privato
non incluse nei conti (Off-balance sheet PPPs).

Nel settembre 2014 le statistiche di finanza pubblica recepiranno la
revisione dei criteri di definizione del perimetro delle
amministrazioni pubbliche introdotta dal SEC2010.

Il SEC2010 chiarisce la distinzione tra pubblico e privato (tra
mercato e non mercato), con criteri volti a valutare le condizioni di
concorrenzialità in cui operano le imprese a controllo pubblico
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Qualche conclusione

Il nuovo quadro di governance si poggia su una stretta integrazione
tra l’azione di verifica delle autorità statistiche europee e la funzione
di sviluppo della qualità dell’informazione statistica degli istituti
nazionali di statistica

Emerge una interazione virtuosa tra i due poli del sistema statistico
europeo, con una spinta convergente al miglioramento di tutti i
meccanismi di controllo della qualità dei dati

il percorso procede verso lo sviluppo di un approccio di sistema, con
un’applicazione estensiva dei principi di qualità all’intero processo di
produzione delle informazioni di finanza pubblica

Gli obiettivi sono la tracciabilità integrale dei dati, la robustezza e
sicurezza delle procedure di registrazione a livello decentrato, la
solidità dei sistemi contabili e di reporting

E’ essenziale la consapevolezza e l’impegno di tutti i centri
decisionali dell’amministrazione pubblica verso la qualità dei flussi
informativi che alimentano i dati di finanza pubblica
ROMA 20-21 FEBBRAIO 2013
Scarica

- Undicesima Conferenza Nazionale di Statistica