La realtà che ci circonda è fatta di colori: le cose, le sensazioni, i pensieri, gli stati d’animo 2 I colori sono dentro di noi, fanno parte della nostra anima. La natura è una festa di colori. Il verde dei boschi. Il blu del cielo. L’azzurro del mare. I mille colori dei fiori… Il regno dei colori permette all’artista di dare voce alla propria ispirazione . L’esperienza del colore è soggettiva, è il riflesso dello stato d’animo e sulla tela è espressione del proprio mondo interiore… Attraverso il colore rifiorisce il dono che ogni giorno… …si rinnova nella vita di ogni Uomo! Unità didattica : I COLORI DELLA POESIA Dott.ssa Rosaria Cautiero classe di concorso A043 Premessa: L’unità didattica di seguito proposta è relativa alla concezione dei colori riprese nelle varie discipline e ha come oggetto i colori nella poesia. Destinatari: L’unità didattica è indirizzata ad una classe quinta di alunni di Liceo delle scienze umane. Prerequisiti: Per affrontare l’unità didattica in esame è richiesta l’ acquisizione preliminare da parte degli studenti di: - Conoscenza delle correnti letterarie del ‘900, delle tipologie testuali degli autori di questo periodo. - Conoscenze delle tecniche principali per l’analisi dei testi riconoscendo la struttura e gli elementi caratterizzanti Obiettivi Al termine dell’Unità Didattica, lo studente deve dimostrare di conoscere cognitivi: la letteratura del ‘900 in particolare le correnti del DECADENTISMO e (conoscenze) dell’ERMETISMO e loro autori. Obiettivi Al termine dell’Unità Didattica, lo studente deve essere in grado di: formativi: (competenze) - Riconoscere le tecniche principali per l’analisi del testo. - Saper strutturare con sufficiente competenza linguistica sia i testi scritti che l’esposizione orale. - Saper individuare temi e messaggi di un testo; strutture tipologie e scopo comunicativo dello stesso e saperne ricavare le informazioni. Metodologie: Nella trattazione in classe dell’unità didattica verranno adottati i seguenti metodi didattici: - Lezione frontale - Lezione partecipata di tipo interattivo finalizzata a stimolare l’interesse e la partecipazione mediante domande stimolo - Lavoro di gruppo Strumenti: Nello svolgimento dell’Unità Didattica verranno utilizzati gli strumenti operativi indicati di seguito: - Libri di testo - Schemi riepilogativi - dispense Verifica e Nel corso dell’Unità Didattica è prevista la somministrazione di brevi Valutazione: verifiche intermedie di tipo FORMATIVO, finalizzate a valutare in itinere il livello di apprendimento degli studenti e correggere eventuali errori. E’ inoltre prevista una verifica finale di tipo SOMMATIVO diretta a valutare i risultati ottenuti e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La verifica formativa si effettua mediante test, questionari, ed ha lo scopo di accertare l’efficacia del processo didattico ed eventualmente consentire adattamenti del percorso e recuperare gli svantaggi. La verifica sommativa è seguita da voto che attesta ufficialmente il grado di raggiungimento degli obiettivi. Anche per tale verifica si utilizzano test colloqui e interrogazioni orali. Tempi: La realizzazione dell’Unità Didattica richiede 5 ore di lezione frontale alla settimana più un’ora per la revisione dei contenuti storico artistici. Contenuti: La poesia è sentimento umano e suscita passione, ricordi e ciò lo fa anche attraverso i colori. Il colore è stato utilizzato dai poeti per descrivere oggetti, visioni, paesaggi. Nella letteratura il colore viene utilizzato per generare legami e corrispondenze tra i sensi. Il tema dei colori è stato ripreso da alcuni scrittori del ‘900 come chiave di lettura che apre la porta al loro intimo; i poeti affidano ai colori stati d’animo, sensazioni, ricordi e desideri . Correnti letterarie in cui il tema dei colori è stato ripreso: DECADENTISMO: Movimento artistico letterario sviluppato in Europa nella seconda metà dell’800. Caratteristiche: - rifiuto della morale borghese - estraneità rispetto alla società contemporanea - decadenza sociale - crisi dei valori - poetica di simboli per ridefinire il mondo e la sua essenza misteriosa. ERMETISMO: Non la si può definire una vera e propria corrente letteraria ma un atteggiamento assunto da un gruppo di poeti a partire dagli anni venti del ‘900. Caratteristiche: - operazione anti retorica - rifiuto delle forme distese - rifiuto della concezione oratoria della poesia - incomunicabilità - alienazione - frustazione Il temporale Un bubbolio lontano... rosseggia l'orizzonte, Giovanni come affocato, a mare; Pascoli nero di pece, a monte stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un'ala di gabbiano. Decadentismo Poeti simbolisti Arthur Rimbaud Vocali A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali: Io dirò un giorno le vostre nascite latenti: A, nero corsetto villoso di mosche splendenti Che ronzano intorno a crudeli fetori, Golfi d’ombra; E, candori di vapori e tende. lance di fieri ghiacciai, bianchi re, brividi d'umbelle; I, porpora, sangue sputato, risata di belle labbra Nella collera o nelle ubriachezze penitenti; U, cicli, vibrazioni divine dei verdi mari, Pace di pascoli seminati d'animali, pace di rughe Che l'alchimia imprime nelle ampie fronti studiose; O, suprema Tromba piena di strani stridori, Silenzi attraversati da Angeli e Mondi: O l'Omega, raggio viola dei suoi Occhi! Ermetismo Salvatore Quasimodo Alle fronde dei salici E come potevamo noi cantare Con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento “E tutti si accorgeranno che sotto la nostra epidermide non serpeggia il bruno, ma che vi splende il giallo, che il rosso vi fiammeggia, e che il verde, l’azzurro e il violetto vi danzano voluttuosi e carezzevoli” Tratto dal “Manifesto della Pittura Futurista”, 1910 Scienze naturali - Biologia I colori della natura Dott.ssa Ombretta D’Avino Classe di concorso A050 Premessa La natura è una festa di colori: il verde dei boschi, il blu del cielo, l’azzurro del mare, i mille colori dei fiori. Come l’uomo, anche la natura usa il colore per comunicare: i frutti, cambiando colore, avvisano gli animali che sono maturi; attraverso il colore gli animali avvertono di essere velenosi, oppure si fingono pericolosi, pur non essendolo: spesso usano il colore per spaventare, per attaccare, per nascondersi. Un aspetto interessante dell’infinita varietà cromatica della natura, è l’importanza del colore per alcuni animali, organismi mimetici, che utilizzano il colore come strategia di difesa e talvolta d’attacco, organismi che devono la loro vita alle tonalità del loro corpo. La presente unità didattica si propone la trattazione di questi interessanti fenomeni naturali, attraverso lo studio della predazione e delle strategie di difesa del regno animale. Destinatari Alunni della classe quinta del Liceo delle Scienze Umane *** Prerequisiti Conoscere i processi vitali del regno animale; Conoscere e saper classificare le specie viventi, per tipologia, funzioni e caratteristiche. Obiettivi Conoscere e illustrare i fenomeni della predazione e i principali meccanismi di difesa del mondo animale; Conoscere e illustrare il meccanismo del mimetismo e le sue diverse tipologie. Metodologie lezione frontale e interattiva, avvalendosi del supporto della LIM, della rete Internet e di supporti grafici e visivi; gruppi di lavoro per l’approfondimento degli argomenti (ricerche, reperimento di informazioni e materiali, realizzazione di cartelloni illustrativi….). Strumenti manuale di testo, fotografie, disegni, schemi riepilogativi, dispense, fotocopie. Verifiche e valutazione Il conseguimento delle conoscenze e competenze programmate sarà accertato mediante osservazione sistematica, colloqui, questionari e griglie valutative. Tempi La trattazione dell’U.D. sarà commisurata ai livelli di rispondenza degli allievi e agli sviluppi disciplinari emergenti. Indicativamente, si prevedono due lezioni di 1h ciascuna. Contenuti La predazione; Le strategie di difesa: il mimetismo; Il mimetismo criptico, mulleriano e batesiano. Predazione: utilizzo di un organismo come fonte di cibo da parte di un altro organismo. Predatori: - monofagi: dipendono da una o da pochissime prede; - polifagi: non hanno sviluppato specializzazioni per la scelta della preda. Scopo: recupero di energia alimentare necessaria a svolgere funzioni biologiche. I sistemi di difesa del regno animale La fuga è la forma di difesa più immediata e spesso è attuata secondo schemi innati. Direzione e modalità sono moduli di comportamento che riflettono adattamento agli schemi di caccia dei predatori. Alcuni pesci e i calamari, inseguiti dai loro predatori, balzano fuori dall'acqua. In presenza di un predatore, i pesci di branco possono riunirsi rapidamente mimando un grosso pesce e, se attaccati, possono guizzare in tutte le direzioni creando un effetto di confusione che disorienta il predatore. Molte lucertole autotomizzano la coda, i cui movimenti distraggono il predatore e permettono alla lucertola di fuggire. Piccoli animali si intanano o si seppelliscono nel terreno (roditori, rettili, pesci…). Altri sistemi di difesa: specie di piccole dimensioni utilizzano protezioni meccaniche in forma di astucci (conchiglie, placche…); molti insetti mostrano un notevole sincronismo nello sfarfallamento sicché il periodo in cui sono massimamente vulnerabili è molto breve; alcuni uccelli, come i gabbiani, nidificano in luoghi comuni, dove la difesa dai predatori può essere effettuata collettivamente. Le strategie di difesa: il mimetismo Mimetismo: da mimesis: «imitazione» Mimetismo criptico: consiste nello sviluppare caratteristiche che rendano l’animale poco visibile nell'ambiente in cui vive. Esempi: - insetto-stecco: si confonde perfettamente con un ramo secco; - camaleonte: assume la colorazione dell’ambiente circostante; - polpo: si confonde col tipo di fondale sul quale si trova. Cambiamenti di colore: sono dovuti alla presenza nella pelle dell'animale di un gran numero di cellule altamente specializzate (i cromatofori), che contengono granuli di pigmenti diversi. Contraendosi o distendendosi, i cromatofori rendono più o meno visibile il loro contenuto colorato. Mimetismo mulleriano (o aggressivo): consiste nel farsi notare ed è tipico di animali velenosi o di sapore e odore sgradevoli. Mimetismo batesiano: consiste nell'imitazione di altre specie, più pericolose e temibili. Educazione Visiva La percezione del colore Dott.ssa Ombretta D’Avino Classe di concorso A050 Premessa Tutto ciò che ci circonda ha il suo colore. I nostri occhi ne percepiscono l’essenza attraverso un meccanismo complesso e affascinante. La presente unità didattica intende illustrare le teorie percettive di due scienziati di rilievo, Isaac Newton e J.W.Goethe, soffermandosi sull’analisi del colore e di tutte le possibilità espressive che esso racchiude. Destinatari Alunni della classe quinta del Liceo delle Scienze Umane *** Prerequisiti Conoscere la distinzione tra colori primari, secondari e terziari; Conoscere i principi elementari della comunicazione visiva. Obiettivi Conoscere le varie componenti dei colori, attraverso l’analisi di opere note; Conoscere i principi basilari delle più note teorie percettive; Potenziare la creatività e promuovere lo sviluppo del pensiero visivo; Sviluppare l’acquisizione di strumenti di lettura e interpretazione dell’immagine visiva; Acquisire abilità e competenze relative alla progettualità e realizzazione di immagini, secondo i principi dei linguaggi visivi. Metodologie lezione frontale e interattiva, avvalendosi del supporto della LIM, della rete Internet e di supporti grafici e visivi; progettazione e realizzazione individuale e collettiva di immagini, secondo i principi della comunicazione visiva. Strumenti manuale di testo, schemi grafici, fotografie, disegni, riproduzioni di ritratti e paesaggi noti; fogli, tele, colori a tempera, pittura, pennelli. Verifiche e valutazione Il conseguimento delle conoscenze e competenze programmate sarà accertato mediante osservazione sistematica, produzioni individuali e collettive, colloqui, questionari e griglie valutative. Tempi La trattazione dell’U.D. sarà commisurata ai livelli di rispondenza degli allievi e agli sviluppi disciplinari emergenti. Indicativamente, si prevedono due lezioni di 2h ciascuna così articolate: 1h per la trattazione teorica, 1h per la pratica. Contenuti La teoria di Newton e la ruota dei colori La teoria dei colori di Goethe Colori Primari, Secondari e Terziari La gamma dei colori: colori caldi, colori freddi, colori complementari Contrasti di colore, tonalità, luminosità e saturazione Teorie a confronto: Newton e Goethe Newton: il colore è percepito come manifestazione della luce diffusa attraverso onde di diversa lunghezza, per ognuna delle quali corrisponde un colore. Il nostro occhio percepisce solo una piccola parte delle onde luminose esistenti in natura. Ad essa corrisponde uno spettro di sette colori: il rosso, l'arancio, il giallo, il verde, l’azzurro, l’indaco e il violetto. Il bianco è la somma di quei colori, il nero la sua totale assenza. Goethe: il colore non è semplicemente una manifestazione della luce, qualcosa di fisico e matematico che l’osservatore riceve passivamente, ma una rielaborazione dell’occhio e della mente: fenomeno attivo e non solo passivo, esperienza intrinseca della persona con le sue emozioni ed esperienze. La ruota dei colori - Newton – 1666: primo schema di colore circolare, concepito come strumento per la combinazione di colori. Colori Primari, Secondari e Terziari I sette colori dello spettro solare si suddividono in: colori primari: magenta, giallo e blu. colori secondari: arancione, verde e violetto e indaco. I colori secondari si ottengono mescolando a due a due i primari. In ogni combinazione possibile otterremo tutti i colori esistenti in natura. Le gamma dei colori: è data dalla vivacità dei colori gamma fredda (blu, viola, verde…); gamma calda (giallo, rosso, arancio…); gamma pallida (colori mitigati dalle tonalità di bianco o grigio). Colori caldi: suggeriscono calore e vicinanza Henri de Toulouse-Lautrec - Il bacio - 1892 Colori freddi: suggeriscono freddezza e distacco Vincent Van Gogh - Notte stellata - 1889 Colori complementari: coppie di colori posti uno di fronte all'altro sulla ruota dei colori. Il loro accostamento sembra vibrare e richiamare l'attenzione. Henri Matisse - Donna con cappello, Parigi - 1904-5 Contrasti di colore: coppie complementari contrastano, perché non condividono colori comuni. Vincent VAN GOGH, Campo di grano con volo di corvi – 1890 Le componenti del colore: tonalità, luminosità e saturazione. Tonalità: colore "puro", con una sola lunghezza d'onda all'interno dello spettro ottico della luce. Luminosità (o valore): specifica la quantità di bianco o di nero presente nel colore percepito. Saturazione: misura della purezza, dell'intensità di un colore. La forza travolgente del colore nell’arte Dott.ssa Carmen Sacco Classe di concorso A050 Premessa Nel mondo dell’arte il colore ha sempre avuto un’importanza fondamentale. Gli artisti grazie al colore hanno potuto esternare in forme, in sfumature, in paesaggi cromatici le loro emozioni. Destinatari Alunni della classe quinta del Liceo delle Scienze Umane Prerequisiti Conoscere l’uso espressivo del colore nella storia dell’arte dall’Età antica fino al primo Novecento. Obiettivi Conoscere ed analizzare la sperimentazione del colore in Picasso e in Kandinsky Metodi e strumenti lezione frontale e interattiva, avvalendosi del supporto della LIM, della rete Internet e di supporti grafici e visivi; Verifiche e valutazione Discussioni sui temi Tempi Nella trattazione dell’U.D. il tempo impiegato corrisponde ad 1 ora di lezione Contenuti Picasso: “I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni”; Kandisky: “I colori esseri fantastici…” Picasso: Capofila del cubismo Dà avvio a questa corrente con il dipinto del 1907 “Le demoiselles d’Avignion”. E intraprese il suo percorso cubista provenendo dall’espressionismo. Ma una grande sperimentazione sulla forza espressiva del colore viene offerta dal Picasso dell’opera Guernica del 1937. In Guernica non c’è colore: solo nero, grigio, bianco. Non c’è colore perché la guerra lo ha eliminato. Il riferimento è all’attacco di bombardieri tedeschi al servizio di Francisco Franco sulla città di Guernica. Uso del linguaggio espressionista. Le tonalità scure simboleggiano il bombardamento notturno; flash di luce ricordano i bagliori delle esplosioni Picasso: Capofila del cubismo Le demoiselles d’Avignion. Picasso, 1907 Picasso: Capofila del cubismo Guernica. Picasso, 1937 Kandisky: “I colori… esseri fantastici…” Ciascun colore richiama a Kandisky una sensazione vitale, un’emozione, un moto dell’animo, addirittura un suono o uno strumento musicale. Giallo, rosso, blu, il dipinto del 1925: l’armonia del colore corrisponde a quella dei suoni musicali, con la ricerca di un effetto psicologico che va al di là del soggetto. Kandisky trasforma il soggetto in una corrispondenza armoniosa secondo ritmi soprattutto diagonali e secondo toni originati dal blu, rosso e giallo in diverse gradazioni e sfumature Ogni colore corrisponde a una forma: il cerchio è blu, il triangolo è giallo, il quadrato è rosso. Il giallo con la sua luminosità ed energia è dominante. L’opera si risolve nel passaggio dalla profondità del blu alla luminosità del giallo, passando per l’inquietudine del rosso. Lo sfondo dei colori evanescenti colloca l’insieme cromatico in un’atmosfera onirica Kandisky: “I colori… esseri fantastici…” Giallo, rosso, blu. Kandisky, 1925 Dott.ssa Carmen Sacco Classe di concorso A050 Premessa. I colori rappresentano un marcato tratto connotativo nell’iconografia delle rivoluzioni, nonché dei movimenti e dei partiti politici fino a diventare essi stessi strumento di “propaganda politica” e simbolo di ideologie: il nero del fascismo, il rosso della rivoluzione. Destinatari. Alunni v classe di un liceo delle scienze umane. Prerequisiti. Conoscere e saper analizzare i processi storico-ideologici dei movimenti rivoluzionari della sinistra e dei movimenti e dei partiti della destra. Obiettivi Conoscere e saper analizzare l’uso del colore nella storia delle ideologie rivoluzionarie (di sinistra) e fasciste (di destra). Metodi e strumenti Lezione frontale. L’uso della Lim; supporti audiovisivi multimediali Verifica e valutazione Discussioni sui temi proposti Tempi La lezione durerà 1 ora; e 1 ora sarà anche dedicata alle discussioni sui temi proposti Contenuti “Camice rosse”, “Bandiera rossa”: “rosso rivoluzione” “Camice nere”: “nero fascista” Le camice rosse rappresentarono l’abbigliamento scelto da Giuseppe Garibaldi già nel 1843, quando radunò a Montevideo un gruppo di 500 volontari italiani per difendere la Repubblica dell’Uruguay dal dittatore argentino Juan Manuel de Rosas che voleva conquistarla. Le camice rosse furono un astuto stratagemma per celare alla vista del nemico le ferite subite. Associate alla spedizione garibaldina dei Mille diventarono poi simbolo della rivoluzione contro la persistenza di strutture ancora tipiche dell’Ancien Regime. La Bandiera rossa divenne simbolo della rivoluzione bolscevica (la Rivoluzione d’Ottobre in Russia del 1917) e l’associazione tra rosso e rivolta delle masse divenne comune in tutto il mondo. In Italia quelli tra il 1919 e il 1920 furono definiti gli anni del Biennio rosso, un periodo di continue rivolte e sommosse contadine e operaie. La Bandiera rossa diventò l’emblema della sinistra e del comunismo. Le Camice nere rappresentarono il grado più alto della Milizia Volontaria della Sicurezza Nazionale (corpo di polizia civile, ad ordinamento militare, dell’Italia fascista). Camice nere furono coloro che, tra i membri iscritti al Partito Nazionale Fascista, appartennero all’organizzazione paramilitare: parte della loro divisa fu per l’appunto una camicia di colore nero. Quel capo di abbigliamento fu accostato sempre più al fascismo tout court fino a divenirne il simbolo. Le camice nere evocano, così, fatti e personaggi del ventennio fascista e quella stessa ideologia. Filosofia: le sfumature del peniero. realizzato dalla dott.ssa Rosa Esposito Il disegno è uno strumento utile per l’interpretazione della nostra personalità perché rappresentano una delle espressioni delle nostre emozioni e del nostro inconscio. I segni tracciati spontaneamente, soprattutto quando non ce ne rendiamo conto, possono sostituire le parole. Le forme, i colori usati, il ripetersi dei tratti e i soggetti dei disegni dicono molto della nostra personalità e del nostro mondo interiore e proprio per questo non del tutto casuali. Come il sogno ( Freud ), anche il disegno è un linguaggio inconscio e può essere più vero delle parole perché rileva sentimenti inespressi. Si tratta di manifestazioni in cui togliamo la maschera alle nostre emozioni più autentiche e raccontiamo in modo ironico e senza ipocrisie, qualcosa di noi. Disegnare è un’attività piacevole e salutare, perché vengono coinvolti processi mentali e fisici che mantengono la mente vigile e attiva impedendo al pensiero di divagare. È anche un’attività distensiva che permette di scaricare la tensione, lasciando sul foglio le sensazioni negative e gli stati d’animo del momento. Jung, famoso psicoanalista allievo di Freud, li consigliava come cura per combattere l’insonnia. Tratto grafico Gesto curvo: capacità di adattamento, socializzazione Gesto angoloso: volontà, tenacia, educazione all’ordine, aggressività Forza leggera: sensibilità Forza pesante: ebtusiasmo e determinazione Tratto continuo e fluido: sicurezza dei propri affetti, apertura Tratto alternato: incapacità di mantenere lo sforzo, distrazione, bisogno costantedi rassicurazione. Assenza di colori: crescita poco serena colori irreali: segnalazione di traumi in parti del corpo blu: calma, serenità, non competizione. verde: riposo, soddisfazione, speranza rosso: vivacità, passione, coraggio giallo: energia, dinamismo, intuizione viola: tristezza, inquietudine, idealismo, pudore marrone: serenità, autocontrollo, prudenza nero: interiorità, paura, malinconia "La psicoanalisi, è vero, non può vantarsi di non essersi mai occupata di inezie. Al contrario, la sua materia di osservazione è costituita abitualmente da quei fatti poco appariscenti che le altre scienze mettono da parte come insignificanti : dai rimasugli, per così dire, del mondo dei fenomeni". (Freud,Introduzione alla psicoanalisi,Lezione 2) La prima cosa da osservare è la posizione che il disegno occupa nel foglio. Chi utilizza la parte alta tende ad essere proiettato oltre realtò fisiche e materiali, in un mondo fatto di ricordi, sogni e fantasie. Chi disegna in basso è molto legato invece alle passioni viscerali, magari alla paura. La zona a destra rappresenta la tensione verso il futuro, Quella a sinistra il passato, E quella al centro il presente. E Voi dove avete disegnato la vostra figura umana? La mente è attiva quando disegniamo Rappresenta inconsciamente se stesso, la percezione del proprio schema corporeo e dei desideri che l’accompagnano. Ogni disegno è espressione della persona che lo esegue In esso vengono “proiettate”emozioni, paure, sentimenti e desideri (consci ed inconsci) a. Analisi del disegno b. Disposizione sul foglio c. –Simbolismo spaziale d. Dimensioni del disegno e. –Piccolo: basso livello di autopercezione, timore del confronto f. –Grande: sicurezza, fiducia, estroversione, esuberanza g. –Corretta (tra 8 e 18 cm): equilibrio a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) Proporzioni –Testa grande: bisogno di scambio, nutritivo e comunicativo –Testa piccola: esperienze difficili nella prima nutrizione –Collo lungo: necessità di esplorare, fantasia e distacco dalla realtà –Braccia lunghe: necessità di comunicare, incontrare, abbracciare –Braccia corte: paura dell’altro, insicurezza, timidezza –Mani grandi: desiderio di contatto o aggressività –Gambe lunghe: bisogno di sicurezza, voglia di crescere in fretta –Gambe corte: resistenza fisica, necessità di stare”coi piedi per terra” -Occhi grandi: curiosità, voglia di dominare le cose ”Tutto ciò che è rimosso è destinato a restare inconscio; tuttavia è nostra intenzione chiarire fin dall'inizio che il rimosso non esaurisce tutta la sfera dell'inconscio (...) Il diritto di ammettere l'esistenza di una psiche inconscia e di lavorare scientificamente in base a questa ipotesi ci viene contestato da più parti. A nostra volta possiamo replicare che l'ipotesi è necessaria e legittima, e che abbiamo parecchie prove dell'esistenza dell'inconscio. » (Sigmund Freud) Schema del modello psicoanalitico della mente, paragonata da Freud ad un iceberg: la parte emersa, che simboleggia la coscienza, è molto più piccola rispetto a quella sommersa Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irresolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro. Alda Merini E riuscirò sempre a fuggire dentro colori da scoprire... Gianna Nannini I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni. Pablo Picasso Il colore è un mezzo di esercitare sull'anima un'influenza diretta. Il colore è un tasto, l'occhio il martelletto che lo colpisce, l'anima lo strumento dalle mille corde. Vasilij Kandinskij Il disegno ed il colore non sono affatto distinti. Man mano che si dipinge, si disegna. Più il colore diventa armonioso, più il disegno si fa preciso. Paul Cézanne Non c'è blu senza il giallo e senza l'arancione. Vincent Van Gogh Una mattina, siccome uno di noi era senza nero, si servì del blu: era nato l'impressionismo. Pierre-Auguste Renoir