Le linee guida dell’OMS e del Ministero della Salute Carlo Valduga U.O. Chirurgia Ospedale Valli del Noce – Cles Direttore: Dott. Marco Rigamonti La sicurezza in chirurgia: bastano i protocolli per ridurre i rischi? Cles, 19 febbraio 2011 Maggio 2002: risoluzione 55.18 della W.H.A. “Porre la massima attenzione al problema della sicurezza del paziente e stabilire consolidati sistemi scientifici per aumentare la sicurezza del paziente e la qualità delle cure sanitarie,, Ottobre 2004: World Alliance for Patient Safety “L’alleanza implementa la consapevolezza e l’impegno politico per aumentare la sicurezza delle cure e supportare i paesi membri nello sviluppo delle politiche e delle procedure di sicurezza,, World Alliance for Patient Safety 2005-2006: First Global Patient Safety Challenge “Clean Care is Safer Care,, World Alliance for Patient Safety 2008: Second Global Patient Safety Challenge “Safe Surgery Saves Lives,, Considerazioni preliminari • 234 milioni di interventi chirurgici ogni anno nel mondo (1/25 abitanti) • Il 30% della popolazione mondiale riceve il 75% degli interventi • Nei paesi industrializzati le complicanze maggiori interessano il 3-16% delle procedure in pazienti ricoverati, mentre la disabilità permanenti o la morte avvengono nel 0.4-0.8% • Nei paesi in via di sviluppo la mortalità durante intervento è del 5-10% Considerazioni preliminari Almeno sette milioni di pazienti subiscono un danno da complicanze chirurgiche ogni anno nel mondo, incluso un milione di pazienti che muore durante o subito dopo la procedura Considerazioni preliminari • Nei paesi industrializzati circa metà degli eventi avversi è relativa alle cure chirurgiche • In almeno metà dei casi in cui la chirurgia ha arrecato un danno questo è considerato prevenibile • Principi noti di sicurezza in chirurgia sono incoerentemente applicati anche negli ambienti più sofisticati Considerazioni preliminari “While surgical procedures are intended to save lives, unsafe surgical care can cause substantial harm,, Obiettivo Incrementare la sicurezza delle cure chirurgiche in tutto il mondo mettendo a punto un nucleo di standard di sicurezza applicabili da tutti gli Stati Membri dell’OMS Metodologia Creazione di gruppi di lavoro atti a raggiungere un consenso riguardo a quattro aree di grande impatto per la sicurezza in chirurgia: - Prevenzione dell’infezione del sito chirurgico - Sicurezza dell’anestesia - Sicurezza del team chirurgico - Misurazione dei servizi chirurgici Prevenzione dell’infezione del sito chirurgico “Le evidenze mostrano che misure di provata efficacia come la profilassi antibiotica e la sterilizzazione degli strumenti sono seguite incoerentemente. Questo avviene spesso non a causa dei costi o di scarsità di risorse, ma a causa di una povera sistematizzazione,, Sicurezza dell’anestesia “Nel mondo sviluppato il tasso di mortalità per anestesia è di 1/200.000, 40 volte inferiore rispetto a 30 anni fa. Nei paesi in via di sviluppo la mortalità per anestesia è di 100-1000 volte superiore,, Sicurezza del team chirurgico “La qualità della squadra chirurgica dipende dalla cultura del team e dai suoi modelli di comunicazione, così come dalle abilità chirurgiche e dalla consapevolezza della situazione dei suoi membri,, Misurazione dei servizi chirurgici “Dati sul volume dell’attività chirurgica sono disponibili solo per una minoranza di paesi e non sono standardizzati. Un monitoraggio routinario per valutare e misurare i servizi chirurgici deve essere istituito dai sistemi di salute pubblica per garantire il progredire del miglioramento delle cure chirurgiche,, “The four working groups defined ten essential objectives that should be met by every surgical team during surgical care,, WHO Guidelines for Safe Surgery I dieci obiettivi essenziali 1. 2. 3. 4. 5. Operare il paziente corretto e il sito corretto Prevenire i danni da anestesia Gestire le vie aeree e la funzione respiratoria Controllare e gestire il rischio emorragico Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi della terapia farmacologica WHO Guidelines for Safe Surgery I dieci obiettivi essenziali 6. Prevenire le infezioni del sito chirurgico 7. Prevenire la ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgico 8. Identificare in modo corretto i campioni chirurgici 9. Promuovere un’efficace comunicazione in sala operatoria 10. Attivare sistemi di valutazione dell’attività in sala operatoria WHO Guidelines for Safe Surgery Principi fondamentali 1. Semplicità 2. Ampia applicabilità 3. Misurabilità WHO Guidelines for Safe Surgery Contenuti • • • Analisi approfondita delle evidenze per ciascuno dei 10 obiettivi Individuazione di pratiche potenzialmente vantaggiose per il raggiungimento degli obiettivi (best practices) Raccomandazioni WHO Guidelines for Safe Surgery Livelli di raccomandazione • • • ALTAMENTE RACCOMANDATA – una pratica che dovrebbe essere adottata per ogni intervento RACCOMANDATA – una pratica che è incoraggiata per ogni intervento SUGGERITA – una pratica che dovrebbe essere presa in considerazione per ogni intervento WHO Guidelines for Safe Surgery Pratiche altamente raccomandate WHO Surgical Safety Checklist WHO Guidelines for Safe Surgery WHO Guidelines for Safe Surgery “Le più gravi minacce a un sistema complesso sono il risultato di fallimenti umani piuttosto che tecnici,, WHO Guidelines for Safe Surgery “Così come in altri sistemi complessi, la comunicazione tra i membri del team è essenziale per la sicurezza e l’efficace funzionamento del team chirurgico,, WHO Guidelines for Safe Surgery “A causa dell’urgenza delle condizioni dei pazienti, il volume delle informazioni richieste e l’urgenza con la quale deve essere elaborato, e le esigenze tecniche delle professionalità sanitarie, la chirurgia spesso supera in complessità le altre industrie,, WHO Guidelines for Safe Surgery “Negli Stati Uniti la comunicazione è stata la causa radice di circa il 70% delle migliaia di eventi avversi riportati dalla Joint Commission tra il 1995 e il 2005,, Joint Commission. Sentinel Event Statistics. 2006 WHO Guidelines for Safe Surgery Predispongono all’errore in chirurgia • • • • Numero delle persone coinvolte Carico di lavoro Stress, affaticamento Organizzazione inadeguata WHO Guidelines for Safe Surgery Predispongono all’errore in chirurgia • Struttura fortemente gerarchica • Compartimentazione delle diverse discipline • Scarsa formalizzazione e standardizzazione WHO Guidelines for Safe Surgery Predispongono all’errore in chirurgia • Attitudini discrepanti dei membri del team al lavoro di gruppo • Forte valorizzazione dell’autonomia professionale • Omissioni, interpretazioni errate, e conflitti dovuti alla scarsa comunicazione WHO Guidelines for Safe Surgery “Le attitudini dei membri del team spesso riflettono e riproducono la cultura organizzativa in cui essi lavorano,, WHO Guidelines for Safe Surgery Riducono la possibilità di errore in chirurgia • Formalizzazione e standardizzazione delle procedure (protocolli operativi standard) • Uso delle checklist • I briefing e i debriefing • Condivisione dei processi decisionali • Cultura della comunicazione tra i membri del team WHO Guidelines for Safe Surgery “Diversamente dalle personalità, le attitudini sono passibili di cambiamento,, WHO Guidelines for Safe Surgery “The aime of the WHO Surgical Checklist is not to prescribe a single approach, but to ensure that the key safety elements are incorporated into the operating room routine,, WHO Guidelines for Safe Surgery • 19 items • 3 fasi: - SIGN IN - TIME OUT - SIGN OUT WHO Surgical Safety Checklist A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidity and Mortality in a Global Population Haines AB, Weiser TG, Gawande AA et al. New England Journal of Medicine. 2009:360(5):491-9 WHO Surgical Safety Checklist WHO Surgical Safety Checklist Risultati studio pilota applicazione WHO SSC • • • • Complicanze maggiori Mortalità durante ricovero Infezione sito chirurgico Reintervento 11% 1.5% 6.2% 2.4% 7% 0.8% 3.4% 1.8% • • • • Recepimento WHO Guidelines Adeguamento realtà nazionale 16 obiettivi Checklist: 3 fasi, 20 items 16 obiettivi Aggiunti rispetto a obiettivi OMS: • Preparare e posizionare in modo corretto il paziente (obiettivo 5) • Gestire in modo corretto il risveglio e il postoperatorio (obiettivo 9) • Prevenire il tromboembolismo postoperatorio (obiettivo 10) 16 obiettivi Aggiunti rispetto a obiettivi OMS: • Gestire in modo corretto il programma operatorio (obiettivo 13) • Garantire la corretta redazione del registro operatorio (obiettivo 14) • Garantire una corretta documentazione anestesiologica (obiettivo 15) CONCLUSIONI L’errore in chirurgia è ineliminabile, anche nei sistemi sanitari di elevata qualità. Il fattore umano è il principale responsabile dell’errore nei sistemi complessi. L’adozione di strumenti come i protocolli, le procedure e le checklist riduce l’impatto dell’errore, ma non può prescindere dalla diffusione di una cultura della sicurezza nel team chirurgico e dallo stabilire rapporti interpersonali e interdisciplinari che perseguano modelli comunicativi virtuosi.