ITT LIVIA BOTTARDI
GEOGRAFIA TURISTICA
PROF. SALVATORE LIGUORI
TEST A
Prova simulata per Corso Guida Turistica
Test A
1 - COSA È RAPPRESENTATO SULLE LASTRE
CAMPANA ESPOSTE NELL'ANTIQUARIUM
PALATINO?
Le lastre Campana sono dei
rilievi in terracotta, anticamente
dipinti, utilizzate come
rivestimenti per la decorazione di
edifici pubblici e privati, a partire
dal secondo quarto del I secolo
a.C.
Il loro nome riprende quello del
marchese Giampietro
Campana che nella prima metà
dell'Ottocento ne aveva raccolta
una ricca collezione, di cui
pubblicò il catalogo nel 1842
a) Scene di guerra
b) Ritratti della famiglia Giulio-Claudia
c) Scene legate al mito ed al culto di Apollo
Sono raffigurate scene
mitologiche di
Apollo, scene di culto,
temi dionisiaci, scene
delle corse nel circo,
scene di
ambiente teatrale,
allegorie di vittorie
2
Test A
2 - IN QUALE MUSEO È CONSERVATO IL
GRUPPO SCULTOREO DEL “GALATA
SUICIDA”?
Il Galata suicida, noto anche
come Galata Ludovisi, è una
copia romana in marmo (h. 211
cm) del I secolo a.C. di una
statua in bronzo di Epìgono
realizzata intorno al 230-220
a.C., oggi conservata al Museo
Nazionale Romano di Palazzo
Altemps di Roma.
a) Musei Capitolini-Centrale Montemartini
b) Museo Nazionale Archeologico di Palazzo Altemps
c) Museo Nazionale Archeologico di Palazzo Massimo
Sono La statua
raffigura, con grande
realismo, i tratti
somatici del guerriero
celtico con gli zigomi
alti, l'acconciatura dei
capelli, dalle folte e
lunghe ciocche, e i
baffi.
3
Test A
3 - QUALE È IL NOME DELL'AUTORE
DEL TORSO DEL BELVEDERE (MUSEI
VATICANI)?
Torso del
Belvedere è una
scultura mutila
in marmo, firmata
dallo scultore
ateniese Apollonio,
conservata nel
complesso del Museo
Pio-Clementino
all'interno dei Musei
Vaticani.
a) Apollonios figlio di Nestor
b) Polykles figlio di Glaukos
c) Athenodoros figlio di Theodotos
Non si conoscono né il
luogo né la data della
sua scoperta: di
sicuro, si sa che la
statua era già visibile
prima del 1433,
quando era custodita
al Palazzo
Colonna del Quirinale,
dove era ancora
presente ai primi del
Cinquecento.
Per tanti rappresenta
la figura mutila
l'eroe Ercole in riposo
al termine delle
sue dodici fatiche.
4
Test A
4 - QUALI ERANO I PRINCIPALI
ORGANI DI GOVERNO DURANTE L'ETÀ
REPUBBLICANA?
Il tribuno della
plebe (in latino tribunus
plebis) fu la
prima magistratura
plebea a Roma durante
l’età repubblicana. Il
nome deriva dalle
antiche tribù formatesi fin
dall'età regia
a) Senato, epuloni, questori
b) Pontefice massimo, consoli, pretore
c) Consoli, senato, tribuni della plebe
Tiberio Sempronio
Gracco (Roma, 163 a.C. –
Roma, 133 a.C.) è stato
un politico romano, tribuno
della plebe nel 133 a.C.,
che fece approvare una
legge agraria a favore del
popolo e venne
assassinato da sostenitori
dei suoi nemici.
5
Test A
5 - LA CHIESA DI S. MARIA AD MARTYRES A
ROMA È REALIZZATA UTILIZZANDO UN
ANTICO EDIFICIO. QUALE?
a) Teatro di Marcello
b) Pantheon
c) Palazzo Venezia
All'inizio del VII secolo il
Pantheon è stato
convertito
in basilica cristiana
chiamata Santa Maria
della Rotonda o Santa
Maria ad Martyres, il che
gli ha consentito di
sopravvivere quasi
integro alle spoliazioni
apportate agli edifici della
Roma classica dei papi.
6
Test A
6 - IL PRIMO CIMITERO DEI PAPI
DI ROMA SI TROVA:
Le catacombe di San
Callisto fanno parte del
cosiddetto complesso
callistiano, un'area di
circa 30 ettari compresa
tra la via Appia Antica,
la via Ardeatina e la via
delle Sette Chiese,
a Roma, che ospita
diverse aree funerarie e
catacombali
a) Nella catacomba di S. Sebastiano
b) Nelle catacombe di Priscilla
c) Nella catacomba di S. Callisto
Una scala moderna,
fatta costruire sul posto
di quella antica di papa
Damaso I, dà accesso
alla regione dei Papi, in
cui si visita l'omonima
cripta, dove furono
sepolti nove pontefici
e, forse, otto esponenti
della gerarchia
ecclesiastica
7
Test A
7 - CHI FU IL PITTORE INCARICATO DELLA
DECORAZIONE PITTORICA DELLA DOMUS
AUREA?
La reggia di Nerone,
realizzata dopo l’incendio
del 64 d.C., come
raccontano gli scrittori
dell’epoca copriva in
origine una area così
vasta – 80 ettari – da
esser identificata con
gran parte della città
antica
a) Severo e Celere
b) Vulca
c) Fabullus
A tutt’oggi è l’ opera
di Fabullus, la pittura
realizzata con la
tecnica ad affresco,
non asportata durante i
lavori di Traiano, a
decorare pareti e volte
di innumerevoli stanze
8
Test A
8 - PERCHÈ L’ARCO DEGLI
ARGENTARI HA QUESTA
DENOMINAZIONE?
L'Arco degli Argentari è
una piccola porta che si
trova a Roma, accanto al
portico della chiesa di
San Giorgio al Velabro.
Ha la forma di porta
architravata, quindi non
ha, nonostante il nome, la
struttura di un arco
a) Perché venne costruito per iniziativa di banchieri
b) Perché venne eretto usando il prezioso bottino
conquistato da Settimio Severo nelle campagne contro i Parti
c) Perché aveva in origine decorazioni in argento, ora perdute
Il monumento fu eretto nel 204. È una
dedica privata degli argentarii et
negotiantes boari huius loci ("i banchieri e
i commercianti boari di questo luogo") agli
augusti Settimio Severo e Caracalla, al
cesare Geta, a Giulia Domna, moglie di
Settimio Severo, e a Fulvia Plautilla,
moglie di Caracalla. Dalle iscrizioni furono
in seguito abrasi i nomi di Plautilla (esiliata
nel 205 e uccisa nel 211) e di Geta (ucciso
nel 212), dei quali era stata decretata
la damnatio memoriae.
9
Test A
9 - DOVE SONO E QUANDO
FURONO COSTRUITE LE
TERME DECIANE?
Le Terme Deciane erano
un complesso termale di
Roma antica, costruito
sull'Aventino ad opera
dell'imperatore Decio (da
cui il nome) nel 249
a) Sull’Aventino, costruite alla metà del III secolo d.C.
b) Sul Colle Oppio, costruite per il decennale del regno di Traiano
c) In Campo Marzio, nel I secolo d.C.
Le terme dovevano servire la clientela
raffinata e abbiente dell'Aventino, a
differenza delle vicine terme di
Caracalla, più grandiose ma destinate ad
un uso di massa da parte delle genti del
quartiere popolare della XII regio.
Oggi si trovano sotto piazza del Tempio di
Diana e sotto il Casale Torlonia, che ne
ingloba alcuni resti.
10
Test A
10 - QUALE ERA L’IMPORTANZA
SIMBOLICA DELLA COSTRUZIONE
DEL TEMPIO DELLA MAGNA
MATER SUL PALATINO?
Il difficilissimo periodo
della seconda guerra
punica aveva indotto
i Romani a sentirsi
perseguitati dagli dèi, per
cui, tra i vari episodi per
riconquistare la grazia
divina, ci fu quello
dell'introduzione in città
del culto della Grande
Madre, Cibele, deciso
nel 204 a.C. dopo la
consultazione del libri
sibillini.
a) Era legata alla tradizione sulle origini troiane dei Romani
b) Simboleggiava la conquista dell’Egitto
c) Era considerata la divinità protettrice della famiglia imperiale
Poiché la dea era originaria della Troade,
mitica patria dei Romani, il culto poté
essere instaurato direttamente
nel pomerio cittadino. L'11 aprile del 191
a.C. il tempio venne dedicato a
costruzione conclusa. In onore della dea si
tennero per la prima volta i Ludi
Megalensi, celebrati con spettacoli teatrali
per i quali scrissero alcune delle loro
migliori opere Plauto e Terenzio.
11
Test A
11 - QUALI SONO LE PIÙ
IMPORTANTI FONTI LETTERARIE
PER L’ETÀ IMPERIALE?
Publio (o Gaio) Cornelio
Tacito (Cornelius Tacitus; 56–
120) è stato
uno storico, oratore e senatore r
omano.
È uno degli storici più importanti
dell'antichità. Le sue opere
maggiori, gli Annales e
le Historiae, illustrano la storia
dell'Impero romano del I secolo,
dalla morte
dell'imperatore Augusto,
avvenuta nel 14, fino alla guerra
giudaica
dell'imperatoreTito (anno 70).
a) Livio e Ennio
b) Erode Attico e Plotino
c) Tacito e Svetonio
Gaio Svetonio Tranquillo,
chiamato
talvolta Suetonio (in latino: Gaius
Suetonius Tranquillus; 70 – 126),
è stato
uno scrittore romano dell'età
imperiale, fondamentale
esponente del genere
della biografia. Fu un erudito,
vista la grande mole di opere dallo
stesso composte negli ambiti più
svariati (in parte scritte in greco),
amante della vita ritirata onde
potersi dedicare agli studi che più
amò
12
Test A
12 - COSA È UNA FISTULA?
La fistula aquaria è una
conduttura idrica solitamente
in piombo, ma anche, più
raramente, in terracotta.
Era usata già nell'antica Roma,
sia per impianti domestici che
per gli acquedotti.
I ritrovamenti di fistulae sono
numerosissimi, in tutte le regioni
che fecero parte dell'impero
Romano, come ad esempio
nella fortezza legionaria romana
di Chester (Britannia) della
metà del III secolo d.C.
L'importanza delle fistulae è la
presenza, su di esse, di un
bollo o iscrizione con un nome
o patronimico.
a) Una frusta usata durante le corse dei carri nel circo
b) Uno strumento chirurgico rinvenuto nei santuari degli dei medici
c) Una tubatura in terracotta o piombo
In molti casi sono servite ad
identificare l'appartenenza
delle ville romane, come fu
per la Villa dei
Quintili sulla via Appia, in cui
le fistulae recavano il nome
dei fratelli Quintili stampigliato
sopra.
13
Test A
13 - COSA ERANO GLI HORREA?
a) Magazzini
b) Un tipo di imposta
c) Maschere teatrali
Un horreum (utilizzato
generalmente al plurale: horrea)
era un magazzino utilizzato in
epoca romana. Il
termine latino ha il significato di
"granaio", ma gli edifici che
ebbero questo nome erano
utilizzati per il deposito di diversi
tipi di merci.
14
Test A
14 - COSA ERA IL LUDUS MATUTINUS?
Dopo l'inaugurazione
dell'Anfiteatro Flavio , sarà
Domiziano che farà costruire i
quattro ludi gladiatorii
presenti a Roma: Ludus
Magnus, Ludus Gallicus, Ludus
Dacicus, Ludus Matutinus.
Erano tutte palestre destinate
ai gladiatori ma si
diversificavano in ragione del
tipo di combattimento in cui si
esibivano.
Questi combattimenti si
susseguivano nell’arco della
giornata: quelli che si
svolgevano al mattino venivano
chiamati Ludus Matutinus ed
erano i giochi in cui i gladiatori
combattevano contro le bestie
a) Una caserma destinata ai bestiarii che combattevano
con le fiere
b) Una cerimonia sacra in onore di Mater Matuta
c) Un tipo di spettacolo che aveva luogo nell’anfiteatro
durante la mattina
15
Test A
15 - A COSA ERA ADDETTO IL
COLLEGIO DEGLI EPULONI?
I septemviri epulones erano
uno dei quattro più
importanti collegi religiosi
della Roma antica, insieme a
quelli dei pontefici,
degli auguri e dei quindecimviri
sacris faciundis.
Il collegio era costituito da sette
uomini, incaricati di occuparsi
dei banchetti pubblici e dei
giochi offerti secondo il rito in
occasione di alcune festività
religiose (in latino il
termine epulones significa
banchettatori). L'appartenenza
al collegio era un onore che
entrava a far parte del cursus
honorum dei personaggi pubblici
a) Alla pulizia dei condotti idrici di Roma
b) All’organizzazione di banchetti in occasione di feste religiose
c) Alla organizzazione delle processioni trionfali
La Piramide Cestia prende il
nome da Caio Cestio ,ricordato
nell'iscrizione posta sul lato
orientale del monumento: "Caio
Cestio, figlio di Lucio, della
tribù Poblilia, pretore, tribuno
della plebe, settemviro degli
epuloni"
16
Test A
16 - COSA È IL CURSUS HONORUM?
a) Una cerimonia onoraria con corse di carri
b) L'elenco delle cariche ricoperte da una persona
c) Una parte della processione trionfale
Il cursus honorum era l'ordine
sequenziale degli uffici pubblici
tenuti dall'aspirante politico sia
durante il periodo repubblicano,
sia nei primi due secoli
dell'Impero romano. Fu creato
inizialmente per gli uomini
di rango senatoriale. Poi sotto
l'alto Impero, essendo
i cittadini divisi in tre classi
(ordine
senatorio, equestre e plebei, i
membri di ciascuna classe
potevano fare una ben distinta
carriera politica (cursus
honorum
17
Test A
17 - IL MAUSOLEO DI LUCILIO PETO SI
TROVA PRESSO LA VIA:
a) Salaria
b) Nomentana
c) Appia
Il mausoleo di Lucilio Peto, noto anche
come sepolcro dei Lucilii, è un
monumento di Roma, risalente
probabilmente alla fine del I secolo.
Della Gens Lucilia, Lucilio Peto fu tribuno
militare e prefetto dei fabbri e della
cavalleria. Il mausoleo venne fatto costruire
dallo stesso Lucilio Peto quando era ancora
in vita, destinata ad ospitare lui e sua
sorella Lucilia Polla.
Si trova al confine del quartiere Pinciano,
ma l'ingresso è su via Salaria, benché il
pavimento si trovi a circa sei metri sotto il
livello stradale. Nel mese di agosto 2010 il
mausoleo è stato riaperto al pubblico dopo
una lunga campagna di restauri.
18
Test A
18 - LA PIANTA DEL TEMPIO DI GIOVE
CAPITOLINO PRESENTAVA UNA CELLA:
Il Tempio di Giove Ottimo Massimo (in
latino, aedes Iovis Optimi Maximi Capitolini)
o di Giove Capitolino, dedicato alla triade
capitolina (Giove, Giunone e Minerva) era il
più grande monumento esistente
sul Campidoglio. Fu il centro del culto di
stato romano e secondo la tradizione fu
eretto in concorrenza del santuario dedicato
a Iuppiter Latiaris sul Mons Albanus, nei
pressi di Alba Longa. Davanti al tempio
terminavano le cerimonie trionfali e vi si
svolgevano le assemblee solenni
del Senato, oltre ai sacrifici augurali dei
nuovi consoli. Vi erano depositati gli archivi
riguardanti le relazioni estere ed i Libri
sibillini.
a) Unica
b) Doppia
c) Tripartita
Il tempio, orientato verso sudest, era esastilo, periptero su tre
lati (sine postico, cioè senza
colonne sul lato posteriore), e
sorgeva su un podio alto
13 piedi, il cui accesso avveniva
tramite una scalinata tra due
avancorpi. Probabilmente tre file
di colonne tuscaniche
precedevano la cella tripartita:
l'ambiente centrale era dedicato
a Giove e quelli laterali,
leggermente più piccoli,
rispettivamente per Giunone e
Minerva
19
Test A
19 - LA DOMUS PRAECONUM SI TROVAVA
PRESSO:
a) Palatino
b) Celio
c) Laterano
La Domus Praeconum è un edificio di età
severiana, appendice del palazzo di
Domiziano sul colle Palatino a Roma,
situata tra il Paedagogium e il Circo
Massimo.
Si tratta di un edificio orientato in maniera
leggermente diversa dal
soprastante Paedagogium e organizzato
attorno ad un piccolo cortile rettangolare
circondato da un portico a pilastri; sul lato
nord poi si trovano tre ambienti coperti a
volta, uno centrale più grande e due laterali,
che probabilmente sostenevano un secondo
piano
20
Test A
20 - LE CASE "TERRINEA" ERANO CASE:
a) A due piani
b) A torre
c) Ad un piano
Nell’antica Roma le case si definivano
solarata, ovvero con solaio (quindi a più
piani) e terrinea (cioè a un piano solo).
21
Test A
21 - LE CATACOMBE DI PRISCILLA SI TROVANO:
a) Lungo la via Nomentana
b) Lungo la via Salaria
c) Lungo la via Tuscolana
Le catacombe di Priscilla si trovano lungo
la via Salaria, con ingresso di fronte a Villa
Ada, a Roma. Il nome deriva probabilmente
dal nome della donna che donò il terreno
per la realizzazione dell'area sepolcrale, o
dalla sua fondatrice
22
Test A
22 - COME FU PORTATO A TERMINE L’ASSEDIO
DELLA CITTÀ DI VEIO?
La caduta di Veio viene datata
approssimativamente nel 396 a.C. La nostra
fonte principale è costituita dal Libro V di Ab
Urbe condita libri di Tito Livio. Questo
episodio della storia romana si configura più
come un pluriennale assedio con relativa
espugnazione che una battaglia campale,
fenomeno bellico tanto comune in quel
periodo storico.
a) Mediante un cunicolo che arrivava nel tempio
di Giunone Regina
b) Grazie al tradimento delle guardie
c) Affamando la popolazione
Il re di Veio stava celebrando un
sacrificio nel tempio di
Giunone quando gli assaltatori
romani, che avevano quasi
terminato lo scavo e
attendevano di abbattere l'ultimo
diaframma, udirono il presagio
dell'aruspice etrusco: la vittoria
sarebbe andata a chi avesse
tagliato le viscere di quella
vittima. I soldati romani uscirono
dal cunicolo, iniziarono
l'attacco
23
Test A
23 - A QUANDO SI PUÒ DATARE IL
MITREO DI MARINO?
Il Mitreo di Marino è uno
dei meglio conservati
luoghi di culto mitraici al
mondo.
Il mitreo venne
casualmente rinvenuto
nel 1962, durante i lavori
di escavazione di una
grotta in una cantina ai
piedi dell'abitato storico,
sulle scalette che portano
alla stazione ferroviaria.
Sulle prime la notizia
venne tenuta nascosta,
ma in seguito le autorità
iniziarono ad occuparsi al
luogo di culto mitraico,
che ora è divenuto di
proprietà comunale
a) Al II sec. d.C.
b) Alla fine del I sec. d.C quando non venne più utilizzata
la cisterna in cui è stato rinvenuto
c) Alla fine del III sec. d.C.
Al centro del dipinto, si trova Mitra,
vestito all'orientale, con berretto frigio,
tunica e calzoni rossi; indossa anche un
mantello blu volteggiante puntinato di
stelle. Guarda verso il Sole che lo
illumina; dall'altra parte c'è la Luna. Sotto
al Sole e alla luna ci sono due dadofori,
portatori di torce, uno con la torcia alzata
(Cautes, il giorno), l'altro con la torcia
abbassata (Cautopates, la notte). Mitra
sta sgozzando il toro bianco, mentre
un cane e un serpente bevono il sangue
del toro e uno scorpione morde i testicoli
del toro. Dalla coda della vittima escono
alcune spighe di grano, simbolo della
rinascita della Terra. Ai lati della scena
principale ci sono otto riquadri con le
principali imprese della vita di Mitra.
24
Test A
24 - QUANDO FU FONDATO IL MONASTERO
DEL SACRO SPECO DI SUBIACO?
L'abbazia territoriale di
Subiaco o Sacro Speco è una
sede dell'Ordine
benedettino della Chiesa cattolica
immediatamente
soggetta alla Santa
Sede appartenente alla regione
ecclesiastica Lazio.
La diocesi comprende una
sola parrocchia coincidente con
l'abbazia benedettina di Subiaco,
costituita dal monastero di Santa
Scolastica e dal monastero di San
Benedetto o meglio conosciuto
come santuario del Sacro Speco.
a) Nel IX secolo
b) Nel XII secolo
c) Nel VI secolo
Definito da Petrarca
“soglia del paradiso”,
il monastero di San
Benedetto fu edificato
sul monte Taleo a
partire dalla fine del XII
secolo per custodire la
sacra grotta in cui,
secondo tradizione, si
ritirò Benedetto da
Norcia nei suoi tre anni
di eremitaggio.
25
Test A
25 - A CHI APPARTENEVA LA COSTRUZIONE
CHE PRECEDEVA VILLA ADRIANA?
a) Giulio Cesare
b) Vibia Sabina
c) Lucio Silla
Vibia Sabina fu la figlia di Salonina Matidia, nipote
dell'imperatore Traiano, e di Lucio Vibio Sabino, un
politico di rango consolare. Sposò nel 117 Adriano, su
richiesta dell'imperatrice Plotina, come condizione per
la successione di Adriano a Traiano; anche la madre
di Sabina gradiva lo sposo, e gli permise di sposare la
figlia. Nel 128, anno della successione del marito,
ottenne il rango di Augusta.
La villa nota come Villa Adriana a Tivoli era di sua
proprietà, e l'imperatore Adriano vi trascorreva le
estati, desideroso di stare lontano da Roma. Al suo
interno si possono trovare i resti delle copie di ciò che
di più bello l'imperatore aveva visto in Oriente, come
le Cariatidi, il Canopo di Alessandria d'Egitto,
l'Eretteo, l'Amazzone Efesina, mosaici famosissimi
(come quello di Sosos di Pergamo).
.
26
Test A
51 LA TOMBA DI GIOVANNI CRIVELLI,
ALLOGGIATA NELLA CHIESA ROMANA DI
SANTA MARIA IN ARACOELI È OPERA DI:
a) Donatello
b) Gian Lorenzo Bernini
c) Michelangelo
La Lastra funeraria di Giovanni Crivelli è un'opera
in marmo (213,50x88 cm) eseguita durante la tappa
romana dello scultore Donatello, a cavallo tra il 1432
e il 1433. È alloggiata nella chiesa romana di Santa
Maria Aracoeli, in una posizione poco privilegiata,
ossia a destra dell'ingresso principale.
L'arcidiacono di Aquileia Giovanni
Crivelli l'avrebbe commissionata prima della sua
morte, avvenuta nel 1432, imponendo all'artista
l'allora comune genere di tomba terragna, ossia da
porre sul pavimento di un edificio sacro.
27
Test A
52 QUALE È L’AUTORE DELLA STATUA
COLOSSALE DI SANTA VERONICA NELLA
CROCIERA DELLA CUPOLA DI SAN PIETRO? :
a) Francesco Mochi
b) Gian Lorenzo Bernini
c) Antonio Canova
Lungo i quattro immensi pilastri che circondano
l'invaso della cupola di San Pietro si trovano le
sculture ordinate da Urbano VIII: sono San Longino di
Gian Lorenzo Bernini (1639), Sant'Elena realizzata
da Andrea Bolgi nel 1646, Santa
Veronica di Francesco Mochi (1632), e
infine Sant'Andrea di François Duquesnoy (1640).
28
Test A
53 NEL PALAZZO DEI CONSERVATORI A ROMA
È CUSTODITA LA STATUA BRONZEA DI
INNOCENZO X, OPERA DELLO SCULTORE: :
a) Pierre Legros
b) Alessandro Algardi
c) Francois Duquesnoy
Nel marzo del 1645, in vista dei festeggiamenti
dell’Anno Santo, il Consiglio Segreto e il Consiglio
Pubblico dei Conservatori deliberarono di erigere al
pontefice regnante, Innocenzo X Pamphilj (16441655), una statua onoraria in bronzo da destinare al
Palazzo Nuovo.
Anche se non ricercato dallo scultore, l’effetto di non
finito esalta l’altissima qualità dell’opera, considerata
dalla critica una delle massime realizzazioni
di Alessandro Algardi.
29
Test A
54 DOVE È OGGI CONSERVATO IL
TABERNACOLO DEL SACRAMENTO
EUCARISTICO, O CIBORIUM, REALIZZATO DA
DONATELLO?
a) Nei Musei Capitolini
b) Nei Musei Vaticani
c) Nel Museo del tesoro della Basilica di
San Pietro in Vaticano
Il Tabernacolo del Sacramento eucaristico,
alternativamente noto come Ciborium, è un'opera
in marmo realizzata dallo scultore fiorentino
Donatello nel corso del suo soggiorno romano, tra
il 1432 e il 1433.
Il Ciborium è attualmente custodita all'interno
del Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro
in Vaticano.
30
Test A
55 IN QUALE PERIODO BERNINI REALIZZÒ LE
SCULTURE GIOVANILI OGGI CONSERVATE
NELLA GALLERIA BORGHESE?
a) Fine del ‘600
b) Seconda metà del XVII secolo
c) Prima metà del XVII secolo
Con i quattro gruppi borghesiani, che lo tennero
impegnato per cinque anni, Gian Lorenzo Bernini
ottenne una fama immediata.
Si tratta di Enea e Anchise, del Ratto di
Proserpina (1621-1622), del David (1623-1624) e
di Apollo e Dafne (1624-1625); tre
soggetti mitologici e uno biblico che dimostrano
l'interesse antiquario del suo mecenate: il
cardinale Scipione Borghese.
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Diapositiva 1 - prof. Liguori