Napoleone all’Elba
Laboratorio di storia
a cura dei prof. Pedemonte Danilo
e prof. Veronese Daniele
28 ottobre 2011
Napoleone abdica a
Fontainebleu
Paul DELAROCHE (1797-1856)
Date 1840
Olio su tela
Dimensioni:
Lunghezza 1.81 m;
Larghezza 1.37 m
Paris, Musée de l'Armée
Horace Vernet
Napoleone risorge dalla sua tomba
1845
L’accoglienza degli elbani
E' inesprimibile la gioia colla
quale s'intese dagli abitanti
di Portoferraio esser giunto
fra loro l'atteso augusto
sovrano: essi ne restarono
sorpresi in modo, e tale fu il
loro giubilo che nulla più
•
Ninci, Storia dell'isola dell'Elba (Portoferraio
1815), pag. 241.
Il vice-Prefetto dell'isola d'Elba, facente funzioni di
prefetto, agli abitanti della medesima
Il più fausto, avvenimento che potesse mai
illustrare la storia dell'Elba si è realizzato
in quest'oggi.
L'Augusto nostro Sovrano, l'imperatore
Napoleone è giunto fra noi.
Date pur libero corso a quella gioia che
inondar deve le anime vostre: i nostri voti
sono compiti, e la felicità dell'isola è
assicurata.
Udite le prime memorabili parole che egli ha
degnato indirizzare a tutti voi, parlando ai
funzionari che vi rappresentano
Io vi sarò buon padre, siatemi voi buoni
figli.
Queste resteranno impresse eternamente nei
vostri cuori riconoscenti.
Uniamoci tutti intorno la Sacra Sua Persona,
rivalizziamo in zelo ed in fedeltà nel
servirlo; sarà questa la più dolce
ricompensa pel paterno suo cuore, e noi ci
renderemo degni così di quel segnalato
favore che la Provvidenza ci accorda.
Dalla vice-Prefettura,
a Portoferraio, li 4 maggio 1814.
Il vice-Prefetto ff. fi Prefetto
Balbiani
(In Portoferraio presso Broglia, stampatore di Sua Maestà)
Il primo approccio di N.
Ils seront l'object constant de mon plus vif intérêt
dichiarazione di Napoleone sugli Elbani aprile 1814 1814
Canzone anonima
Uom grande! tua bell'anima
Mira, Signor, le floride
S'apra a novelli affetti
Colline a te d'intorno
I pochi a te soggetti
Il suol di viti adorno
Tu puoi felicitar
Ricche d'eletto vin!
E da una turba ingenua
Senti i soavi zefiri
Che la finzione ignora
Che scherzan sussurrando
Dall'una all'altra aurora
E strisciano baciando
Padre t'udrai chiamar
L'Imperïal tuo crin.
… versi editi in Portoferraio presso Broglia
stampatore di Sua Maestà
Vedi come saltellano
V'é il ferro a formar vomeri,
In seno all'onda amara
Vanghe lucenti e marre,
Tonni e delfini a gara,
Non brandi e scimitarre
Quasi per farti onor;
Che or sdegna il tuo gran cor.
Qual era il seguito di Napoleone?
800 granatieri della Vecchia
Guardia
50 Mamelucchi a cavallo
80 cannonieri
600 uomini del Battaglione
Franco
250 uomini Battaglione Côrso
500 della Guardia Nazionale
La villa in cui visse Napoleone a
Portoferraio
Eroica
Ugo Foscolo, ideale e disillusione
Le ultime lettere di Jacopo Ortis (1802)
“Chè non si tenta? Morremo?
Ma frutterà dal nostro sangue il
Vendicatore”
“L’unica fiamma vitale che anima
ancora questo travagliato mio corpo, è
la speranza di tentare la libertà della
patria.”
Ugo Foscolo
Giuseppe Parini
“I gemiti di tutte le età, e questo giogo della nostra
patria non ti hanno per anco insegnato che non si
dee aspettare libertà dallo straniero? Chiunque si
intrica nelle vicende di un paese conquistato non
ritrae che il pubblico danno, e la propria infamia.”
“L’umanità geme al nascere di un conquistatore; e
non ha per conforto la speranza di sorridere su la
sua bara.”
De! mira, come flagellata a terra
Italia serva immobilmente giace
per disperazïon fatta secura:
or perché turbi la sua dolente pace,
e furor matto e improvida paura
le movi intorno di rapace guerra?
Piaghe immense rinserra
nel cor profondo; a che piagar suo petto,
forse d’invidia oggetto,
per chi suo gemer da lontan non sente?
ma tu, feroce Dea, non badi e passi,
e a l’armi chiami, a l’armi,
e al tuon de’ bronzi e al fulminar tremendo
e a l’ululo guerrier perdonsi i carmi.
Cede Sabaudia, e in alto orribilmente
del tuo giovin Campion splende la lancia;
tutto trema e si prostra anzi i suoi passi,
e l’Aquila real fugge stridendo
ferita ne le penne e ne la pancia.
Ugo Foscolo, A Bonaparte liberatore (1803)
Napoleone privato
Madama Letizia
Bonaparte
Madre di Napoleone
Raggiungerà nell’agosto 1814 il
figlio sull’isola d’Elba
La mattina del 2 agosto, il brick inglese
Grasshopper condusse Madama
Letizia e il suo seguito a Potoferraio.
Anche il Colonnello Campbell si
imbarcò con Lei. Durante la traversata
i due chiacchierarono amabilmente ed
ella gli raccontò di quando Napoleone
iniziò la sua carriera militare
Maria Luisa d’Austria
Napoleone attese l’arrivo
della moglie nell’isola, ma la sua
attesa fu vana.
Maria Luisa sarebbe dovuta
arrivare ai primi di settembre.
Napoleone continuò una fitta
corrispondenza fino all’ottobre
di quell’anno nonostante la
moglie avesse già preferito
non rispondergli più già
dall’agosto.
La Contessa Walewska
Napoleone l’aveva
incontrata nella
gloriosa campagna di
Prussia del 1807.
Dalla relazione era nato
un bimbo: Alessandro.
Lo rivide a Fontainebleau.
Soggiornò per due
giorni con il figlio in
una modesta dimora a
Marciana in compagnia
di Napoleone e suo
figlio.
Partì in gran segreto
La Contessa di Rohan
(verisimile personaggio del film?)
Probabilmente si trattenne un
mese circa da metà novembre
e metà dicembre
(probabilmente sotto questo
nome e questo titolo entrambi
falsi)
Gli abitanti di Portoferraio la
consideravano una poco di
buono
I rapporti tra Napoleone e la
moglie Maria Luisa sono
definitivamente incrinati
I propositi di fuga
I giorni precedenti alla fuga alcuni
sospetti dovettero manifestarsi
in maniera evidente.
Due dispacci sospetti sono datati
16 febbraio.
Le informazioni che una donna di
mondo in relazione con un
ufficiale napoleonico fa
all’ispettore di Polizia di
Firenze.
La sorpresa dei Portoferraiesi
Genova, Sant’ ’’Agostino. Primavera 1815
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