MA COME POSSO PARLARTI,
MIO DIO ?
Incontri biblici sui SALMI
A cura di Antonella Jori
Parrocchia di s. Ugo – Roma
2013-14
Con la collaborazione di
LUCIA PANTANI
per la parte linguistico-letteraria
«Interminati spazi»
La chiave di lettura
• AIUTARCI ad ACCOGLIERE i
SALMI come POSSIBILITA’
VIVA, CONCRETA,
QUOTIDIANA di
PARLARE a DIO NOSTRO
SIGNORE.
La chiave di lettura
• «La preghiera
• non è altro che un dialogo
• di amicizia con Colui dal quale
• ci sappiamo amati»
• (s. Teresa d’Avila)
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
• In quanto preghiera che GESU’ ha pregato
• In quanto preghiera che GESU’ ha donato
alla sua Chiesa
• In quanto la Chiesa continua a pregarli
• con Gesù per Gesù in Gesù
• nello Spirito Santo
• verso il Padre
• come strumento e canale vivo della preghiera
di ogni giorno (liturgia delle ore)
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
• In
quanto
preghiera
UNIVERSALE
• In quanto preghiera PERSONALE
• UNIVERSALE / PERSONALE
nella nostra vocazione alla fede
biblica
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
• Si parte dalla propria carne
per giungere allo spirito,
alla contemplazione del mistero di Dio
• Si parte dallo Spirito di Dio in noi
per giungere alla nostra carne,
comprendere a un livello più profondo il
mistero della nostra umanità
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
• SI PARLA CON PAROLE
NOSTRE CHE SONO DI
DIO
• SI PARLA CON PAROLE DI
DIO CHE SONO NOSTRE
•…
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
• … «Lo Spirito viene in aiuto alla nostra
debolezza; non sappiamo infatti come
pregare in modo conveniente, ma lo
Spirito stesso intercede per noi con gemiti
inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa
che cosa desidera lo Spirito, perché egli
intercede per i santi secondo i disegni di
Dio» (Rm 8,26-27).
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
CHIAMATI a CONDIVIDERE la GIOIA
QUANDO SIAMO nel PIANTO
CHIAMATI a CONDIVIDERE il DOLORE
QUANDO SIAMO nella GIOIA (Rm 12,15)
= aprirci oltre noi per essere più
pienamente noi, partecipando all’oltre noi
con tutti noi stessi =
• UNIVERSALE / PERSONALE
•
•
•
•
•
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
• LA CHIESA come nostra
MATER ET MAGISTRA (b. Giovanni XXIII)
ci educa,
ci aiuta a lasciar formare in noi un cuore
sacerdotale.
I SALMI
PREGHIERA della CHIESA
Ci confrontiamo con quanto sui Salmi ci consegna
il Catechismo della Chiesa Cattolica, attraverso cui
possiamo anche gustare e respirare la bellezza
della nostra fede alla scuola delle Scritture
bibliche, dei santi padri, dei vescovi, i teologi, i
mistici, i dottori, in una parola i nostri fratelli
maggiori attraverso cui veniamo nutriti.
«Questa è la nostra fede, questa è la fede della
Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo
Gesù
nostro
Signore.
Amen»
(promesse
battesimali).
COSA DICE la CHIESA
sulla PREGHIERA con i
SALMI
Cfr.
CATECHISMO CHIESA
CATTOLICA
Parte Quarta>
LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione Prima
LA PREGHIERA NELLA VITA
CRISTIANA
Capitolo I
LA RIVELAZIONE DELLA
PREGHIERA
Articoli 2585/2589
• I Salmi, preghiera
dell'Assemblea
•
• 2585 Dopo Davide, fino alla venuta
del Messia, i Libri Sacri contengono
testi di preghiera che testimoniano
come si sia fatta sempre più
profonda la preghiera per se stessi e
per gli altri [Cf ⇒ Esd 9,6-15; ⇒ Ne
1,4-11; ⇒ Gn 2,2-10; ⇒ Tb 3,11-16;
2585 ⇒ Gdt 9,2-14 ].
• I salmi sono stati a poco a poco
riuniti in una raccolta di cinque libri:
i Salmi (o “Lodi”), capolavoro della
preghiera nell'Antico Testamento.
COSA DICE la CHIESA
sulla PREGHIERA con i
SALMI
Cfr.
CATECHISMO CHIESA
CATTOLICA
Parte Quarta>
LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione Prima
LA PREGHIERA NELLA VITA
CRISTIANA
Capitolo I
LA RIVELAZIONE DELLA
PREGHIERA
Articoli 2585/2589
• 2586 I Salmi nutrono ed esprimono la
preghiera del Popolo di Dio come
Assemblea, in occasione delle solenni
feste a Gerusalemme e ogni sabato nelle
sinagoghe.
• Questa preghiera è insieme personale e
comunitaria; riguarda coloro che
pregano e tutti gli uomini; sale dalla
Terra santa e dalle comunità della
Diaspora,
ma
abbraccia
l'intera
creazione;
• ricorda gli eventi salvifici del passato e si
estende fino al compimento della storia;
fa memoria delle promesse di Dio già
realizzate ed attende il Messia che le
compirà definitivamente.
• Pregati e attuati in pienezza in Cristo, i
Salmi restano essenziali per la preghiera
della sua Chiesa [Cf Principi e norme per
la Liturgia delle Ore, 100-109].
COSA DICE la CHIESA
sulla PREGHIERA con i
SALMI
Cfr.
CATECHISMO CHIESA
CATTOLICA
Parte Quarta>
LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione Prima
LA PREGHIERA NELLA VITA
CRISTIANA
Capitolo I
LA RIVELAZIONE DELLA
PREGHIERA
Articoli 2585/2589
• 2587 Il Salterio è il libro in cui la
Parola di Dio diventa preghiera
dell'uomo.
• Negli
altri
libri
dell'Antico
Testamento “le parole dichiarano le
opere” (di Dio per gli uomini) “e
chiariscono il mistero in esse
contenuto” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei
Verbum, 2].
• Nel Salterio le parole del salmista
esprimono, cantandole per Dio, le
sue opere salvifiche.
• Il medesimo Spirito ispira l'opera di
Dio e la risposta dell'uomo.
• Cristo unirà l'una e l'altra. In lui, i
Salmi non cessano di insegnarci a
pregare.
COSA DICE la CHIESA
sulla PREGHIERA con i
SALMI
Cfr.
CATECHISMO CHIESA
CATTOLICA
Parte Quarta>
LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione Prima
LA PREGHIERA NELLA VITA
CRISTIANA
Capitolo I
LA RIVELAZIONE DELLA
PREGHIERA
Articoli 2585/2589
• 2588 Le espressioni multiformi della
preghiera dei Salmi nascono ad un
tempo nella liturgia del Tempio e nel
cuore dell'uomo.
• Si tratti di un inno, di una preghiera
di una lamentazione o di rendimento
di grazie, di una supplica individuale
o comunitaria, di un canto regale o
di pellegrinaggio, di una meditazione
sapienziale, i Salmi sono lo specchio
delle meraviglie di Dio nella storia
del suo popolo e delle situazioni
umane vissute dal salmista.
• Un Salmo può rispecchiare un
avvenimento del passato, ma è di
una sobrietà tale da poter essere
pregato in verità dagli uomini di ogni
condizione e di ogni tempo.
COSA DICE la CHIESA
sulla PREGHIERA con i
SALMI
Cfr.
CATECHISMO CHIESA
CATTOLICA
Parte Quarta>
LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione Prima
LA PREGHIERA NELLA VITA
CRISTIANA
Capitolo I
LA RIVELAZIONE DELLA
PREGHIERA
Articoli 2585/2589
• 2589 Nei Salmi si scorgono dei tratti
costanti: la semplicità e la spontaneità
della preghiera;
• il desiderio di Dio stesso attraverso e con
tutto ciò che nella creazione è buono;
• la situazione penosa del credente il
quale, nel suo amore preferenziale per il
Signore, è esposto a una folla di nemici e
di tentazioni;
• e, nell'attesa di ciò che farà il Dio fedele,
la certezza del suo amore e la consegna
alla sua volontà.
• La preghiera dei Salmi è sempre
animata dalla lode ed è per questo che il
titolo della raccolta si addice pienamente
a ciò che essa ci consegna: “Le Lodi”.
Composta per il culto dell'Assemblea, ci
fa giungere l'invito alla preghiera e ne
canta
la
risposta:
“Hallelou-Ya!”
(Alleluia), “Lodate il Signore!”.
COSA DICE la CHIESA
sulla PREGHIERA con i
SALMI
Cfr.
CATECHISMO CHIESA
CATTOLICA
Parte Quarta>
LA PREGHIERA CRISTIANA
Sezione Prima
LA PREGHIERA NELLA VITA
CRISTIANA
Capitolo I
LA RIVELAZIONE DELLA
PREGHIERA
Articoli 2585/2589
• Che cosa vi è di più bello del
Salmo? Bene ha detto lo stesso
Davide: “Lodate il Signore,
poiché bello è il Salmo. Al nostro
Dio
sia
lode
gioiosa
e
conveniente”. Ed è vero! Il
Salmo infatti è benedizione del
popolo, lode a Dio, inno di lode
del popolo, applauso generale,
parola universale, voce della
Chiesa, canora professione di
fede.
• [Sant'Ambrogio,
Enarrationes
in
psalmos, 1, 9: PL 14, 924, cf Liturgia
delle Ore, III, Ufficio delle letture del
sabato della decima settimana].
•
COSA DICE LA CHIESA
CON LA LITURGIA delle ORE
• … LO
VEDREMO al
TERMINE di
questo nostro
PERCORSO …
SITOGRAFIA essenziale
• http://it.cathopedia.org/wiki/Libro_dei_Salmi
• http://corsodireligione.it/bibbiaspecial/salmi/sal_intro_1.htm
http://www.perfettaletizia.it/bibbia/salmi/Salmi_con_indice.htm
•
http://www.xaverianas.com/international/images/pagine_bibliche
/SalmiIntroduzione.pdf
•
http://www.laparola.net/intro/salmi.php
• http://www.augustinus.it/italiano/esposizioni_salmi/index2.htm
•
•
http://www.archivio-torah.it/ebooks/salmi/
IL SALTERIO NELLA BIBBIA
ll libro dei salmi , o "Salterio",
appartiene alla terza sezione della
Bibbia Ebraica,
i cosiddetti SCRITTI (Ketubìm).
Consta di 150 salmi
ed è diviso in 5 parti
come la "Torah"- o "Pentateuco".
I-sal. 1-41
II-sal. 42-72
III-sal.73-89
IV-sal.90-106
V-sal.107-150
(http://corsodireligione.it/bibbiaspecial/s
almi/sal_intro_1.htm)
La tradizione ebraica ha suddiviso il salterio in 5 parti, a
imitazione del Pentateuco.
A conclusione di ognuna delle 5 parti è stata
redazionalmente
inserita
una
breve
dossologia
("Benedetto il Signore in eterno. Amen", e varianti).
L'esame della ricorrenza del nome divino
(YHWH o Elohim)
mostra in effetti l'omogeneità delle sezioni.
La struttura del Salterio secondo
la tradizione ebraica
Sezione
Primo libro
Salmi
Dossologia
YHWH
1 (introduzione) 41[40],
272
2-41[40]
14
Elohim
15
Secondo libro
42[41]-72[71]
72[71],
18-20
30
164
Terzo libro
73[72]-89[88]
89[88]
,53
44
43
Quarto libro
90[89]106[105]
106[10
5],48
103
-
Quinto libro
107[106]-149
150
(conclusione)
150
236 7
IL MIRACOLO e LA MERAVIGLIA
dell’UNITA’
delle SCRITTURE
IL DIVINO VERBO INCARNATO
che RISPLENDE
1° libro (1-41)
• Salmi dello scontro tra il credente e
l’empio.
• C’è un’opposizione crescente, che
culmina nel Sal 22.
• Si continua fino al 41, nel quale il giusto
languisce nel suo letto di dolore (come, in
Genesi, Israele nel suo esilio egiziano).
2° libro (42-72)
• Si apre con il desiderio di Dio da parte del credente esiliato lontano.
• E’ il libro che più fortemente esprime l’attesa del Regno che verrà e
delle nozze regali (Sal 45).
• Il nemico c’è ancora, ma non è più l’empio, ma il peccato, che è in noi
ostacolo all’intimità con Dio.
• Il salmo chiave è il 48. E’ in parallelo con il libro dell’Esodo, del
deserto, dell’infedeltà del popolo al suo Dio.
• Il Sal 72, conclusivo, preannuncia il Regno, allo stesso modo che alla
fine dell’esodo JHWH prende possesso del santuario di fronte al popolo
in cammino verso la Terra.
• Il Sal 68 descrive l’ingresso a Sion del popolo e del Dio vincitore dei
pagani.
3° libro (73-89)
• Libro-cuscinetto: meditazione sul passato e attesa degli
ultimi tempi, quelli messianici.
• JHWH ha liberato il suo popolo dalla schiavitù e lo
conduce (Sal 77.79.80) attraverso Mosè, Aronne,
Davide.
• Come in Levitico, qui si insiste sul culto. Il centro è il
Sal 84. Lode alla Casa di Dio, Gerusalemme (Sal 87); si
piange su queste realtà devastate (Sal 79; 83; 89).
• Il libro si chiude con l’agonia del giusto, il ricordo della
promessa fatta a Davide, ma anche delle sue sofferenze,
del rifiuto subito.
4° libro (90-106)
• Celebra la potenza del Signore, pastore del suo
popolo.
• Dio è cantato come re della terra e dell’universo,
giudice il cui giorno sta per giungere.
• Solo il Sal 102 evidenzia le sofferenze del giusto,
ma vedendo in esse la volontà di Dio.
• Come gli oracoli di Balaam nel libro dei Numeri,
così i Salmi del Regno (93; 95; 100) parlano dello
spavento dei nemici di Dio e del suo regno
vittorioso.
5° libro (107-150)
• Libro della lode sulla montagna di Dio, ormai salita.
• E’ un’esplosione di gioia verso Dio vincitore sugli
idoli, liberatore, che abita in Sion, la sua città santa.
• Questi Salmi attorniano il Sal 119, il salmo della
legge.
• Come nel Deuteronomio, si trovano qui le
benedizioni (112; 115; 127; 128...) e le maledizioni
(109; 120; 129) e la celebrazione di Dio che
raggiunge anche le creature inanimate. Gli ultimi
Salmi concludono l’intero libro e mostrano che ogni
cosa deve riconoscere e lodare Dio.
Divisione sulla base del Nome di
Dio
• Salterio Jahvistico (3-41): vi si usa soprattutto il nome JHWH
(273 volte in confronto alla 15 volte di Elohim). Si ricorda
Davide in tutti i titolo, tranne in Sal 33. Si fa risalire questa
raccolta alla Monarchia (prima del 589 a.C.).
• • Salterio Elohistico (42-89): ove il nome di Elohim compare
in proporzione di cinque a uno rispetto a quello di JHWH.
• • Seconda raccolta jahvistica (90-150): si usa sempre il nome
di JHWH, tranne in Sal 108 e 144,9. Di questa raccolta, 17
Salmi sono attribuiti a Davide, uno a Mosè (90) e uno a
Salomone (127). Tutti gli altri sono anonimi. Raccolta scritta
dopo il ritorno dall’esilio, al tempo della restaurazione (dopo il
538 a. C.).
Sottoraccolte
• Queste tra grandi raccolte, suppongono l’esistenza in
precedenza di raccolte minori, da esse inglobate:
• il Salterio dei “Figli di Core” (42-$)9;
• la serie elohistica delle “Preghiere di Davide” (51-72);
• il Salterio di Asaf (50; 73-83);
• il supplemento Jahvista al Salterio elohista (84-89);
• i Salmi della regalità di JHWH (93-99);
• i Salmi alleluiatici (104-106; 11-117; 135; 146-150);
• i Salmi delle ascensioni (120-134);
• altri Salmi davidici, al di fuori della prima raccolta
(101; 103; 108-110; 138-145).
Una diversa partizione, basata sul
contenuto dei salmi, è la seguente:
•
•
•
•
•
•
•
1-41[40]: salmi-io, centrati sul
narratore; prevale il nome di
YHWH; sono attribuiti a Davide;
42[41]-49[48]: "salterio dei figli di
Qorah", canti levitici centrati sul
tempio e Sion;
50[49]; 73[72]-83[82]: "salterio di
Asaf", violento e nazionalistico;
84[83]-89[88]: secondo salterio di
YHWH;
51[50]-72[71]; 101[100]; 103[102];
108[107]-110[109]; 138[137]145[144]: secondo salterio di
Davide; prevale il tono del
lamento;
93[92]; 96[95]-100[99]: salterio
"YHWH regna";
113[112]-118[117]: hallel pasquale;
•
•
•
•
•
•
135[134]-136[135]: hallel
conclusivo al sabato e alla cena
pasquale; il 136[135] è detto
"grande hallel";
146[145]-150: hallel della liturgia
post-esilica;
105[104]-107[106]: salmi del
credo storico;
111[110]-112[111]: salmi alfabetici
sapienziali;
120[119]-134[133]: salmi delle
ma'alot, salite (al tempio);
salmi dispersi: 90[89]-92[91];
94[93]-95[94]; 104[103];
102[101]; 119[118]; 137[136].
TIPOLOGIE di PREGHIERA nei
SALMI
Salmi
I ISalmi
Salmi di adorazione
Salmi di creazione
Salmi di fiducia
Salmi di ringraziamento
Collettivo:
Individuale:
Salmi di angoscia e preghiere di
liberazione
Collettivo:
Individuale:
Salmi di ravvedimento
Salmi di sapienza e insegnamento
Salmi che proclamano Dio come re
Salmi reali
Salmi storici
Salmi di Sion (Gerusalemme)
Salmi usati in pellegrinaggi a
Gerusalemme
Salmi 29, 33, 65, 66, 89, 95, 100, 103,
111, 113, 117, 135, 136, 144-150
Salmi 8, 19, 104, 139, 148
Salmi 5, 16, 17, 23, 25-27, 40, 41, 62,
63, 67, 71, 75, 85, 91, 108, 118, 121
Salmi 68, 107, 124, 126
Salmi 9, 18, 30, 31, 34, 92, 116, 138
Salmi 44, 60, 74, 79, 80, 83, 89
Salmi 3-4, 7, 10-14, 22, 28, 31, 35, 36,
39, 42, 43, 54-57, 59, 61, 64, 70, 77, 86,
88, 94, 102, 109, 140-142
Salmi 6, 32, 38, 51, 130, 143
Salmi 1, 19, 34, 37, 39, 49, 50, 52, 53,
58, 73, 81, 82, 90, 101, 112, 115, 119, 127,
133, 139
Salmi 47, 93, 96-99
Salmi 2, 18, 20, 21, 45, 72, 110, 32
Salmi 78, 105, 106, 114, 137
Salmi 46, 48, 76, 84, 87, 122
Salmi 15, 24, 120-134
CLASSIFICAZIONE per TIPI di
PREGHIERA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Alcuni autori sostengono che si possono distinguere una quindicina di generi Salmici, che si
trovano anche fuori del Salterio (es.: Sal 15).
INNI o SALMI DI LODE, es, Sal 8; 77; 146s.
TEOFANIE: evocano la venuta di JHWH nell’uragano, es. Sal 18.
CANTICI DI SION: elogiano la città santa, es. Sal 46
CANTI DI INTRONIZZAZIONE: riflettono la celebrazione dell’intronizzazione divina a
Sion (es.: Sal 93; 97; 99);
SUPPLICHE o LAMENTAZIONI INDIVIDUALI (innocenti perseguitati, peccatori che
domandano perdono) e COLLETTIVE, che fanno parte del rituale di preghiera in occasione di
calamità pubbliche; di fronte ad una calamità, le autorità decretavano un giorno di penitenza
collettiva, da celebrare nel santuario o nel tempio.
SALMI DI FIDUCIA, con al cuore la certezza: "Tu sei con me";
AZIONE DI GRAZIA INDIVIDUALE (es. Sal 30) e COLLETTIVA (es. Sal 107);
SALMI REGALI, reinterpretati più tardi in senso messianico (es. Sal 2; 45; 72; 110);
LITURGIE D’INGRESSO AL SANTUARIO, es. Sal 15; 24;
SALMI DI CONGRATULAZIONE (“Beato....”), es. Sal 1;
ORACOLI DI PROTEZIONE DIVINA, es. Sal 91;
REQUISITORIE SULLA ROTTURA DELL’ALLEANZA, es, Sal 95;
SALMI DEL GIUDIZIO DI DIO, es. Sal 58;
SALMI ALFABETICI, es. Sal 119;
COMPOSIZIONI “INFORMI”, es. Sal 68.
CLASSIFICAZIONE
SEMPLIFICATA (Enzo Bianchi)
•
•
•
•
•
•
•
Inni: legati alle feste liturgiche, nascono da una gioiosa esigenza di ringraziare. Spesso
appare l’alleluia. In genere, dipendono dal Sal 117.
Salmi di ringraziamento: personale o collettivo: nati in momenti di vittoria, di
liberazione, essi riconoscono l’azione di Dio nella storia, la celebrazione della fede. A
volte è il canto di un malato guarito che sale al tempio per offrire un sacrificio. Questi
Salmi contengono delle anamnesi (memoria) delle opere di Dio.
Suppliche, lamentazioni individuali o collettive. L’autore appare debole, povero, anaw,
ebiòn, a volte malato, a volte calunniato a volte (pare) vittima di maghi. Se si tratta del
popolo, si esprime la sua disperazione di fronte ad un’invasione, una guerra, una
distruzione, la fame. Ci si ricorda delle azioni salvifiche di Dio, si medita sugli errori del
popolo, si implora pietà, in un’attesa fiduciosa.
Salmi regali, che celebrano la regalità del discendente di David, il Messia. Sono nati alla
corte, ma la loro lettura diviene sempre più messianica.
Salmi di Sion o Graduali: celebrano Gerusalemme, verso cui si andava in pellegrinaggio.
Canto del tempio, luogo della presenza di Dio, verso cui andranno tutti i popoli.
Salmi didattici o Sapienziali: meditazione sulla legge e ammonimento al popolo/alla
persona. Legge come solo cammino di vita.
Certi Salmi non si possono classificare.
NUMERAZIONI dei SALMI
• Testo MASORETICO
(ebraico)
Sal 1-8
Sal 9-10 uniti
Sal 11-113
Sal 114-115
Sal 116
Sal 117-146
Sal 147
Sal 148-150
• La LXX (greco) e la
VULGATA (latino)
Sal 1-8
Sal9
Sal 10-112
Sal 113a-113b
Sal 114-115 uniti
Sal 116-145
Sal 146-147 uniti
Sal 148-150.
NUMERAZIONI dei SALMI
Nella Bibbia Cattolica normalmente vi sono le due numerazioni:
la prima è quella del TM
la seconda, tra parentesi, quella della LXX.
Le Bibbie cattoliche seguono il TM e mettono tra parentesi la
numerazione della LXX.
Nella Liturgia delle Ore viene seguita la numerazione del TM.
Le Bibbie Ebraiche seguono la numerazione del TM.
Le Bibbie Evangelico-Riformate (Protestanti ) seguono la LXX.
AUTORI
• Oggi gli esegeti ipotizzano un processo redazionale lungo e
complesso, non limitato all'epoca del primo tempio.
• Esistettero dapprima raccolte parziali. Il Salmo 72[71] (che il
titolo peraltro attribuisce a Salomone) termina con la nota:
Fine delle preghiere di Davide, sebbene ci siano salmi non
davidici prima di esso e altri salmi davidici dopo di esso.
• Di fatto ci sono due primi gruppi davidici, 3-41[40] e 51[50]72[71], attribuiti individualmente a Davide, salvo l'ultimo
(Salomone) e quattro salmi anonimi.
• Altre raccolte analoghe sono dovute esistere dapprima a parte:
il salterio di Asaf,
• quello dei figli di Core,
• quello delle ascensioni (120[119]-134[133]),
• quello dello Hallel (105[104]-107[106]; 111[110]-118[117];
135[134]; 136[135]; 146[145]-150).
DATE
• In base all'analisi del contenuto, è verosimile che molti salmi
risalgano all'epoca monarchica, in particolare i salmi "regali"; ma il
loro contenuto è troppo generico perché si possa fare più che
qualche ipotesi sulla loro data precisa.
• Invece i salmi del regno di YHWH, carichi di reminiscenze di altri
salmi e della seconda parte di Isaia (cc.40-55), possono essere stati
composti durante l'esilio; così anche i salmi che, come il 137[136],
parlano della rovina di Gerusalemme e delle deportazioni. Il ritorno
è cantato in 126[125].
• Il periodo che seguì sembra sia stato fecondo di composizioni di
salmi: è il momento in cui il culto si sviluppa nel tempio restaurato;
in cui i cantori crescono in dignità e sono messi sullo stesso piano
dei leviti; in cui ugualmente i saggi adottano il genere dei salmi per
diffondere il loro insegnamento, come farà il Siracide.
• Per alcuni salmi (44[43]; 74[73]; 79[78]; 83[82]) è ipotizzabile una
datazione ancora più bassa, all'epoca ellenista o maccabaica.
CHE COSA SONO I SALMI?
I salmi sono una raccolta di preghiere in forma poetica.
l libro che li contiene si chiama Salterio.
Il termine "salterio" è la semplice traslitterazione della
parola greca psalmòs = canto da eseguirsi con
accompagnamento musicale,
cantando e danzando.
Tutta la raccolta viene chiamata psalterion,
termine greco che indica uno strumento a corde di cui ci
si serve per accompagnare canto e danza
(Dn 3,5.7.10.15).
I SALMI come TEHILLIM - LODI
• Nella Bibbia ebraica
per designare i salmi
si usa il termine
tehillim, una forma
plurale anomala del
sostantivo femminile
tehilla, che significa
lode e l'insieme dei
salmi sefer tehillim,
"libro delle lodi".
TEMI PRINCIPALI
•
9
• Nei Salmi emergono tre realtà:
• la hésed di JHWH: amore, fedeltà, misericordia, grazia, verità di
Dio;
• la Torah: la presenza di Dio nella creazione realizzata tramite
l'alleanza che consiste nella parola creativa, nella promessa, nelle
leggi per regolare la vita secondo sapienza;
• il rashàh: il nemico, che è in rivolta contro Dio. Si concretizza
negli idoli, negli oppressori, nei persecutori che si accaniscono
contro il credente, il giusto, il povero che confida in JHWH. È là
dall'inizio come caos; a volte lo si chiama Mare o Ràab/Leviatan
(mostro che si leva contro Dio e contro cui si prepara il
combattimento escatologico); Sheòl: potenza infernale, che
domina sull'uomo attraverso la morte.
La ritmica poetica
La metrica semitica si lega non tanto alla
quantità delle sillabe
quanto all'impasto sonoro,
all'intensità tonica delle sillabe,
al
loro
dosaggio
con
le
pause.
La fusione di toni e sonorità compone una
specie di primordiale
diagramma
musicale.
La perfezione dei ritmi è esaltata da
allitterazioni, onomatopee,
allusivitá
lessicali, costanza di alcuni schemi,
originali e sorprendenti alternanze verbali
di perfetti e imperfetti, sapienti montaggi
di
scene,
ecc.
Si può, così, individuare un impianto
strutturale talora evidente, altre volte più
faticoso da dipanarsi, ma estremamente
importante per determinare il flusso del
pensiero e della poesia.
(http://corsodireligione.it/bibbiaspecial/salmi/
sal_intro_1.htm)
I salmi hanno poi un loro ritmo interno segnato dalle leggi
poetiche classiche della poetica semitica:
Il parallelismo
non è un elemento esclusivo della poesia ebraica, ma è un
fenomeno presente in tutto il mondo semitico (e non solo).
E’ comunque centrale all'interno del Salterio.
Il principio del parallelismus membrorum è semplice:
due frasi sono accostate l'una all'altra in modo da determinare un
rapporto che può essere di somiglianza, di complementarità o di
opposizione, come viene mostrato dai seguenti esempi:
parallelismo sinonimico:
"Ripenso a tutte le tue opere,//
medito sui tuoi prodigi" (Sal 143,5);
parallelismo antitetico:
"Chiunque spera in te non resti deluso, //
sia confuso chi tradisce per un nulla" (Sal 25,3);
parallelismo sintetico:
"Benedici il Signore, anima mia, // non
dimenticare tanti suoi benefici" (Sal 103,2).
CENTRALITA’ della FRASE e della
RELAZIONE fra le FRASI
CERCARE COSA la SECONDA FRASE
AGGIUNGE alla PRIMA
«Il parallelismo è una tecnica linguistica
per esplorare una idea o una immagine,
per farne esplodere le potenzialità e le
dimensioni semantiche».
pura sinonimìa verbale:
Sal 6,2 Signore, non punirmi nel tuo sdegno,
non castigarmi nel tuo furore.
Sal 19,2 Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti
protegga il nome del Dio di Giacobbe.
3 Ti mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti
sostenga.
sinonimìa simbolica:
Sal 52,7 Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti
strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei
viventi.
antitesi e sintesi:
Sal 1,6 Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la
via degli empi andrà in rovina.
Sal 9,8 Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il
giudizio il suo trono
progressione:
Sal 1,1 Beato l'uomo che non segue il consiglio
degli empi, non indugia nella via dei peccatori e
non siede in compagnia degli stolti;
2 ma si compiace della legge del Signore, la sua
legge medita … giorno e notte
climax:
Sal 28,3 Il Signore tuona sulle acque, il Dio della gloria scatena il
tuono, il Signore, sull'immensità delle acque.
Sal 77,8 Forse Dio ci respingerà per sempre, non sarà più
benevolo con noi?
9 È forse cessato per sempre il suo amore, è finita la sua promessa
per sempre?
10 Può Dio aver dimenticato la misericordia, aver chiuso nell'ira il suo
cuore?
RITORNELLO come inclusione
(Sal 8,2.10; 118,1.29)
Sal 8,2 O Signore, nostro Dio, quanto
è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua
magnificenza.
3 Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi
avversari, per ridurre al silenzio nemici e
ribelli.
4 Se guardo il tuo cielo, opera delle tue
dita, la luna e le stelle che tu hai fissate,
5 che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e
il figlio dell'uomo perché te ne curi?
6 Eppure l'hai fatto poco meno degli
angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:
7 gli hai dato potere sulle opere delle tue
mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi;
8 tutti i greggi e gli armenti, tutte le
bestie della campagna;
9 Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
10 O Signore, nostro Dio, quanto è
grande il tuo nome su tutta la terra.
RITORNELLO come
mezzo per separare differenti strofe
(41,6.12; 42,5).
Sal 41,1 Al maestro del coro. Maskil. Dei
figli di Core.
2 Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così
l'anima mia anela a te, o Dio.
3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio
vivente: quando verrò e vedrò il volto di
Dio?
4 Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo
Dio?».
5 Questo io ricordo, e il mio cuore si
strugge: attraverso la folla avanzavo tra i
primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai
canti di gioia di una moltitudine in festa.
6 Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi? Spera in Dio:
ancora potrò lodarlo, lui, salvezza
del mio volto e mio Dio.
7 In me si abbatte l'anima mia; perciò di te
mi ricordo dal paese del Giordano e
dell'Ermon, dal monte Misar.
8 Un abisso chiama l'abisso al fragore delle
tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.
9 Di giorno il Signore mi dona la sua grazia
di notte per lui innalzo il mio canto: la mia
preghiera al Dio vivente.
10 Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai
dimenticato? Perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?».
11 Per l'insulto dei miei avversari sono
infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto
il giorno: «Dov'è il tuo Dio?».
12 Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi? Spera in Dio:
ancora potrò lodarlo, lui, salvezza
del mio volto e mio Dio.
Sal 42,1 Fammi giustizia, o Dio, difendi la
mia causa contro gente spietata; liberami
dall'uomo iniquo e fallace.
2 Tu sei il Dio della mia difesa; perché mi
respingi, perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?
3 Manda la tua verità e la tua luce; siano
esse a guidarmi, mi portino al tuo monte
santo e alle tue dimore.
4 Verrò all'altare di Dio, al Dio della mia
gioia, del mio giubilo. A te canterò con la
cetra, Dio, Dio mio.
5 Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi? Spera in Dio:
ancora potrò lodarlo, lui, salvezza
del mio volto e mio Dio.
Nel salmo 135 la ripetizione di "eterna è la
sua misericordia" ha una funzione
litanica.
Sal 135,1 Alleluia. Lodate il Signore perché
è buono: perché eterna è la sua
misericordia.
2 Lodate il Dio degli dèi: perché eterna è
la sua misericordia.
3 Lodate il Signore dei signori: perché
eterna è la sua misericordia.
4 Egli solo ha compiuto meraviglie:
perché eterna è la sua misericordia.
5 Ha creato i cieli con sapienza: perché
eterna è la sua misericordia.
6 Ha stabilito la terra sulle acque: perché
eterna è la sua misericordia.
...
Merismo
(o espressione polare) , un
modo di esprimere la totalità
mediante la menzione dei due
estremi, ad es.
"cielo e terra", "notte e
giorno" (Sal 22,3; 88,2),
"quando mi siedo e quando mi
alzo" (139,1-3).
«Nel linguaggio poetico le immagini non sono un puro rivestimento esterno di idee o un
ornamento,
ma sono connesse con la percezione poetica della realtà.
Il linguaggio simbolico è quello primario dell'esperienza religiosa, quindi è il
linguaggio ideale della preghiera. Scaturisce dal senso di infinità, immensità,
incontenibilità di Dio, definito infatti mistero proprio per questa sua
indisponibilità a essere interamente posseduto dall’uomo e de-finito dalle sue
categorie concettuali.
Caratteristica del linguaggio simbolico è di essere polisemantico,
cioè aperto contemporaneamente a diversi significati.
In esso si passa dal senso primo dell'immagine ad un secondo livello significativo: per es.
l'acqua può essere sia segno di vita che simbolo di Dio».
(Immagini
e
Nuovo Dizionario di Teologia Biblica –Paoline)
simboli
Esempi nella poesia: G. UNGARETTI: «si sta come d’autunno sugli alberi le foglie»
(«Soldati»)
Esempi nelle Scritture bibliche e in Gesù: le parabole: es.:
IO SONO LA VERA VITE (Gv 15,1ss.).
La simbolica teologica
usa come via privilegiata l'antropomorfismo.
Appare, così, la tradizionale descrizione dell"organismo' di
Dio (faccia, naso, labbra, braccio, mano, piede, occhio, dito,
orecchio, viscere ... )
e della sua 'psicologia' (gioia, ira, vendetta, indignazione,
pentimento, amore, ebbrezza, trìstezza ... ).
L'antropornorfismo conosce anche la delicatezza: pensiamo
agli archetipi psicoanalitici, paterno e materno (Sal 27,10;
103,13;etc.).
La simbologia ilemorfica: il cosmo intero parla di Dio
ed è al servizio del « Dio delle vendette ».
La tempesta (Sal 29), le nubi (Sal 18; 68), il cocchio divino
delle acque (Sal 65), le costellazioni che nascono dalle sue
dita (Sal 8), il cosmo come armatura divina nella sua lotta
contro il male sono alcune di queste applicazioni
simboliche.
Anche lo schema militare produce definizioni (allusive)
di Dio come scudo, roccia, fortezza, rocca, baluardo,
istruttore militare, generale in ispezione, ecc.
Se per decifrare il mistero di Dio si usava l'uomo, per definire
quello dell'uomo si usa spesso l'animale.
Il simbolo antropologico è accompagnato, allora, da un vero
e proprio bestiario (Sal 104).
La cerva che si lamenta (42,2) la rondine e ifl suo amore per il
nido (84,4), il gregge (23), l'aquila el'ombra delle ali (36,8-9),
l'ignoranza ebete dell'ippopotamo etc. sono alcune immagini con
cui si disegna l'esperienza intima dell'orante.
Altre volte si è trasportati in una scena di caccia in cui la preda è
inseguita, calpestata, trascinata nella polvere (7,6) o fatta
precipitare in una trappola scavata nel terreno (7,16) o irretita
nel laccio teso ( 57,7).
L'orante è abbandonato alle fauci di un leone che lo vuole
sbranare (73; 22,14), a gole spalancate , a denti che straziano la
carne (27,2).
Anche per l'uomo si usano simboli ilemorfici:
soprattutto il simbolismo vegetale di matrice
sapienziale
che raffigura il giusto come albero verdeggiante (1,3),
corne palma e cedro (92,13-15),
mentre gli alberi tipici del paesaggio mediterraneo - l'olivo
e la vite - diventano emblemi della famiglia ideale (128,3).
Anche l'organismo fisico dell'uomo si può trasformare in
simbolo allusivo della sua psicologia: le ossa che ardono
come brace nella sofferenza, gli occhi che si consumano nel
pianto, le piaghe putride e fetide ,ecc.
L'area simbolico-cosmologica.
La congenita incapacità semitica all'astrazione induce gli
autori salmici a costruire simboli mostruosi per definire
l'idea di 'nulla'.
Raab e Leviatan e altri mostri rappresentano l'anti-creazione, che
però Dio nella sua provvidenza sa controllare.
Ma esiste anche la natura contemplata come il modello
simbolico della perfezione divina.
Il mondo è fatto di cielo-terra-inferi, e una Terra di terra-mare ed è
cantato in pagine indimenticabili (8; 19; 65; 104), un mondo i cui
orizzonti, centrati su Gerusalemme (ombelico del mondo), si
protendono oltre la Palestina, sino all'Ermon, alle isole, a Tarsis--« I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle
sue mani; il giorno al giorno enuncia il detto, la notte alla notte ne da
notizia» (19,2-3).
simboli e frascologie iperbolico-imprecatorie.
La liturgia cristiana in passato aveva escluso dalla lettura
liturgica del Salterio alcuni Salmi o parti di salmo (ad es. il
109).
In genere sono espressione dell'anima orientale che
deborda emotivamente nel pittoresco e nell'esasperato.
L'accesa sensibilità semitica, la retorica verbale, l'efficacia
della maledizione e della parola in genere, l'assenza del
comparativo e del relativo, sostituiti sempre dal
superlativo e dall'assoluto (vedi Lc 14,26), sono alcune
motivazioni psicolinguistiche che spiegano queste
iperboli.
La stessa incapacità all'astrazione non può far
parlare al semita di Male bensì di 'nemici' contro cui
scagliarsi, fermo restando anche lo sfondo spesso
macabro dell'antico Oriente (e non solo di esso):
« Figlia di Babilonia, beato chi afferrerà i tuoi piccoli e
li sfracellerà alla pietra! » (Sal 137,8-9).
Per legge in questi salmi occorre sempre sostituire alle
parole nemico, nemici, oppressori, ecc., le parole mali,
malanni, maligno, demoni, etc.
La descrizione del male è affidata alla simbologia
bellica:
guerra (27,3; 35,1 ..), spada (17,13; 22,21 .. ) , arco e frecce
(7,14; 11,2; 37,14-15 ... ), scudo (3,4; 7,11; 18,131.36 ), la
sconfitta (79; 80; 89,39-46);
alla simbologia venatoria: reti e trappole (7,16; 9,16;
10,9),
leone
(7,3;
10,9;
17,12);
alla simbologia cosmica: acque inondanti (18,17; 32,6;
46,4), la fossa infernale (16,10; 28,1; 30,4.10; 40,3), la
sterilità agricola (Sal 85);
alla simbologia psico-fisica: la malattia (6,3; 30,3; 32;
38; 41; 88; 103,34; 107,17-22; 118,17-18), la solitudine totale
(31,12-14; 32,12-15; 41,8-10; 69,20-22; 88,9.19; 102,7-9)
IN CHI come discepoli di Gesù
PREGHIAMO I SALMI
SALMO 1
• LA PORTA di ACCESSO alla
PREGHIERA dei SALMI:
• LE DUE VIE.
• Cfr. Ignazio di Loyola, Esercizi
Spirituali,
• 1^
settimana,
Principio
e
Fondamento
SALMO 1 Le due vie 1^ parte
• [1]Beato l'uomo che
non segue il consiglio
degli empi,
non indugia nella via
dei peccatori
e non siede in
compagnia degli stolti;
[2]ma si compiace
della legge del
Signore,
la sua legge medita
giorno e notte.
• [3]Sarà come albero
piantato lungo corsi
d'acqua,
che darà frutto a suo
tempo
e le sue foglie non
cadranno mai;
riusciranno tutte le
sue opere.
SALMO 1 Le due vie 2^ parte
• [4]Non così, non così gli
empi:
ma come pula che il
vento disperde;
[5]perciò non reggeranno
gli empi nel giudizio,
né i peccatori
nell'assemblea dei giusti.
• [6]Il Signore veglia sul
cammino dei giusti,
ma la via degli empi
andrà in rovina.
SENTIERI per LECTIO e
RUMINATIO
• BEATO = FELICE …
• come?
• per cosa?
• per chi?
• perché?
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
• NON SEGUE …
• chi?
• NON INDUGIA …
• in cosa?
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
SI COMPIACE :
altrove - TEME = il TIMOR di DIO …
in chi e in cosa?
RICONOSCETE DIO COME DIO …
FERMARSI E VEDERE CHE DIO E’ DIO
(Sal 46,11; cfr. anche Sal 95 = Invitatorio con
cui
si
inizia
la
giornata;
100,3:
RICONOSCETE CHE IL SIGNORE E’ DIO,
EGLI CI HA FATTI E NOI SIAMO SUOI …)
•
•
•
•
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
• LA LEGGE di DIO MEDITA
GIORNO E NOTTE
• - opposti = sempre
• TOTALITA’
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
• SARA’ COME ALBERO PIANTATO
LUNGO CORSI D’ACQUA
• DARA’ FRUTTO A SUO TEMPO
• LE SUE FOGLIE NON APPASSISCONO
• RIUSCIRANNO TUTTE LE SUE OPERE
• … come?
• LA SEMINA e IL FRUTTO OLTRE IL
VISIBILE
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
• NON COSI’ GLI EMPI …
• IL VENTO DISPERDE
• - cfr. LE DUE CASE di cui
parla GESU’ (Mt 7,21-29)
• quella sulla ROCCIA
• quella sulla SABBIA
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
• IL SIGNORE VEGLIA SUL CAMMINO dei
GIUSTI
• LA VIA degli EMPI ANDRA’ IN ROVINA
• = l’esito delle due vie.
• Ma ancora una volta? In che senso?
• - L’UNIVERSO RECEPISCE E SCRIVE I
NOSTRI MESSAGGI, I NOSTRI PIU’
PICCOLI E NASCOSTI GESTI D’AMORE,
quando la sinistra non sa cosa fa la destra …
SENTIERI per LECTIO e RUMINATIO
• … QUANDO SOLTANTO IL
PADRE
NEL
NOSTRO
SEGRETO,
NELLA
NOSTRA STANZA PIU’
INTERNA, VEDE (Mt 6)
APERTI alla CONTEMPLATIO
• COME OGNI
SALMO PER
NOI
ANCHE
QUESTO
FINISCE IN
GLORIA!
Scarica

MA COME POSSO PARLARTI, MIO DIO ?