APOSTOLATO DELLA DIVINA CONSOLAZIONE Consolati consoliamo Condizione umana Dalla nascita alla morte Satana è padre della menzogna e omicida fin dalle origini Egli, serpente infernale, morde l’uomo col peccato e gli inietta l’odio verso Dio e il veleno di morte. Suo scopo è farci morire disperati e maledetti. Dio ha tanto amato il mondo da dare Suo Figlio “Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui” (Atti degli Apostoli 10,38) “Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova” (Ebrei 2,14-18) Cammino della storia Tutta la storia si snoda tra due punti focali Cristo venuto Cristo venturo Tutto si riferisce a Cristo: accoglienza o rifiuto Nella sinagoga di Nazareth Gesù si rivela come il Messia promesso da Dio “Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto” (Isaia 61,1-3) Molti lo rifiutano, anche oggi (cfr. Luca 4,16-30) lotte malattie Abbandoni Da Gerusalemme e Gerico «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre» (Lc 10,29-32) Aggressioni, spoliazioni, ferite, indifferenza che uccide … Per tanti la vita è diventata amara! Ecco l’uomo! colpito nella sua integrità Presenza di pericoli mortali derubato dei suoi tesori Senza salute, pace, grazia, vita spogliato della sua dignità Da libero a schiavo senza alcun aiuto Oggetto di rifiuto abbandonato distrutto incapace di rialzarsi Vinto dal male La condizione umana « Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell’angoscia ti nascondi? Il misero soccombe all’orgoglio dell’empio e cade nelle insidie tramate» (Sal 10,22-23) (Sal 22,2) «Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?». Per l’insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: «Dov’è il tuo Dio?» (Sal 42,10-11) L’acqua viva “Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva» (Giovanni 4, 6-10) Se tu conoscessi! “Se tu conoscessi il dono di Dio!” (Giovanni 4,10) Dio è il primo a volere consolare e salvare l’uomo Chi si rivolge a Dio non arriva alla disperazione ma trova subito consolazione La maggioranza degli uomini non conoscono Dio e cercano false consolazioni, che deludono e portano alla disperazione. Solo chi incontra Gesù si salva False consolazioni Evasione, magia, lotterie, alcol, droga, sesso libero, fuga nella vita notturna, sètte, culti esoterici, lavoro massacrante … Non ti fanno pensare Ma non tolgono la pena Anzi l’aumentano La mancanza di vita di famiglia e di fraternità cristiana aggrava le cose Questo è il lavoro dell’apostolo della divina consolazione Signore, fino a quando? “Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, finiamo i nostri anni come un soffio. Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo. Chi conosce l’impeto della tua ira, tuo sdegno, con il timore a te dovuto? Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore” (Salmo 90,9-12) Donaci, Signore, la sapienza del cuore! Rendici la gioia! “Volgiti, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. Saziaci al mattino con la tua grazia: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Rendici la gioia per i giorni di afflizione, per gli anni in cui abbiamo visto la sventura. Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e la tua gloria ai loro figli. Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rafforza”(Salmo 90,13-17) Afflizione Desolazione Consolazione Incontro Un senso per vivere Fuga o suicidio UNA NUOVA SPERANZA DIVINE PROMESSE “Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is 49,14-15) “Come una madre consola un figlio così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore” (Is 66,13-14) “Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia” (Giovanni 16,20-23) La prova non è eterna! La divina consolazione “Io sono il Signore, colui che ti guarisce!” Io sono è il mio Nome! (Esodo 15,26) “Colui che libera da ogni male” (Sapienza 16,8) “Egli fa la piaga e la fascia, ferisce e la sua mano risana” (Giobbe 5,18) “Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire” (1 Samuele 2,6) «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà” (Esodo 34,6) Gesù è il nostro Consolatore Tutte le promesse di Dio si fanno presenti in Gesù Dio con noi Egli ci riconcilia col Padre Non ci toglie la croce, ma ci aiuta a portarla Gesù caccia via Satana e toglie la disperazione Tutti siamo tribolati. Ma Dio ci consola in Gesù, perché anche noi possiamo consolare gli altri, che ancora non hanno Gesù Nelle doglie del parto “Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio. Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno” (Romani 8,22-24.26-28) Il lutto La morte di una persona cara è una ferita spesso insanabile Pure Gesù è morto, per un sacrificio d’amore e di obbedienza a Dio C’è una sentenza amara che ci colpisce tutti “Polvere tu sei e polvere tornerai! ” Con Gesù è possibile superare la morte e riabbracciare i nostri cari defunti Il maleficio A volte è concesso a Satana provocare malanni e sventure, come fu per Giobbe Ma Dio è sempre presente e vigilante “È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli Angeli della sua potenza“ (2 Tessalonicesi 1,6-7) “Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio” (2 Pietro 2,9) La malattia grave “Io dicevo: «A metà della mia vita me ne vado alle porte degli inferi … non vedrò più nessuno … La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me … Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, mi recidi dall’ordito. In un giorno e una notte mi conduci alla fine». Io ho gridato fino al mattino. Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa. Come una rondine io pigolo, gemo come una colomba. Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto. Signore, io sono oppresso; proteggimi. Che dirò? Sto in pena poiché è Lui che mi ha fatto questo. Il sonno si è allontanato da me per l’amarezza dell’anima mia” (Isaia 38,10.12-15) “Signore, in te spera il mio cuore; si ravvivi il mio spirito. Guariscimi e rendimi la vita. Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute! Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati” (Isaia 38,16-17) La separazione coniugale “Si dissolvono in fumo i miei giorni e come brace ardono le mie ossa. Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, dimentico di mangiare il mio pane. Per il lungo mio gemere aderisce la mia pelle alle mie ossa. Sono simile al pellicano del deserto, sono come un gufo tra le rovine. Veglio e gemo come uccello solitario sopra un tetto. Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, furenti imprecano contro il mio nome. Di cenere mi nutro come di pane, alla mia bevanda mescolo il pianto, davanti alla tua collera e al tuo sdegno, perché mi sollevi e mi scagli lontano. I miei giorni sono come ombra che declina, e io come erba inaridisco. Ma tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo per ogni generazione. Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, perché è tempo di usarle misericordia: l’ora è giunta” (Salmo 102,4-14) Pene di figli perduti -per fuga dalla Chiesa -per fuga da casa -per tossico-dipendenza -per devianza -per caduta in siti porno -per alcolismo -per male compagnie -per legami sbagliati -per rifiuto del lavoro -per adesione a sètte … Dio non vuole che alcuno si perda. Per questo attende e richiama “Io non godo della morte dell’empio, ma che l’empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi!” (Ezechiele 33,11) “Questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Luca 15,24) Oppressione .per malasorte -per povertà -per impedimenti -per invidia-gelosia -per mali vicini -per ossessione -per possessione -per vessazione -per infestazione -per maledizioni “Alzatevi e levate il capo. La vostra liberazione è vicina!” (Luca 21,28) . Disperazione “Per me è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia e così non sentirmi più insultare!” (Tobia 3,6) “Elia si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri” (1 Re 19,4) “Più numerosi dei capelli del mio capo sono coloro che mi odiano senza ragione. Sono potenti i nemici che mi calunniano: quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?” (Salmo 69,5) Tra angosce e dolori, persecuzioni e calunnie vale la pena vivere? Rovescio di fortuna “Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta” La vita è nelle mani di Dio “Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura” (Siracide 5,8) (1Samuele 2,6-7) “Il Signore non lascia patir la fame al giusto, ma delude la cupidigia degli empi” (Proverbi 10,3) “Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, non ho mai visto il giusto abbandonato né i suoi figli mendicare il pane” (Salmo 37,25) Impedimenti al matrimonio “Sara era stata data in moglie a sette uomini e Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei” (Tobia 3,8) “Avevo stretto con gli occhi un patto di non fissare neppure una vergine. Che parte mi assegna Dio di lassù e che porzione mi assegna l’Onnipotente dall’alto?” (Giobbe 31,1-2) “Supplicate il Signore del cielo perché venga su di voi la sua grazia e la sua salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall’eternità” (Tobia 6,16.168) “Una donna virtuosa è una buona sorte: viene assegnata a chi teme il Signore” (Siracide 26,3) Chi accetta e ama la Sua volontà Chi innalza a Dio un lamento accorato Chi ha dato amore e conforto agli afflitti Chi segue Gesù portando la croce Chi si mette vicino a Maria Addolorata Chi si abbandona Nelle braccia del Padre Buon Samaritano ”Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino. Poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno” (Luca 10,33-35) Nelle svolte dolorose della vita, prima o poi arriva l’aiuto Ebbe compassione Come consolare? Gli si fece vicino Si prese cura di lui Gli fasciò le ferite Lo curò con olio e vino Lo portò ad una locanda La via della consolazione • Ascolto empatico: Avvicinare la persona afflitta Accogliere e tacere amando Dare un sorriso Non giudicare Non condannare • Condivisione della pena • Testimonianza dell’amore di Dio • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza La via della consolazione • Ascolto empatico • Condivisione della pena: Versare l’olio della comprensione Dare il buon vino della speranza • Testimonianza dell’amore di Dio • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza La via della consolazione • Ascolto empatico • Condivisione della pena • Testimonianza dell’amore di Dio: Dio ti ama: ti aiuterà! Dio vince il male Il Padre ti manda Suo Figlio Gesù che ha patito la croce • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza La via della consolazione • Ascolto empatico / Condivisione della pena • Testimonianza dell’amore di Dio • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza: C’è un disegno buono di Dio Vi sarà frutto buono per tanto soffrire Cerca di entrare nel piano di Dio Portare alla “locanda” • E’ il posto del ristoro fisico e spirituale, dove la persona afflitta può riconciliarsi: Con Dio Con la vita Col mondo Egli c’è e mi viene in aiuto Ho ripreso le forze e la voglia di vivere Posso riprendere il mio cammino E’ l’ovile di Cristo Qui c’è il Buon Pastore Qui ci sono i pascoli della vita eterna: la Parola e l’Eucaristia Qui ci sono i fratelli e il Padre dei cieli Qui c’è il ristoro spirituale Qui si risanano le ferite Il buono e cattivo ladrone Entrambi crocifissi e condannati a morte Uno si converte e vuole la salvezza Uno prega: Ricordati di me! L’altro bestemmia e impreca Uno ammira e ama Gesù. L’altro lo insulta e lo odia L’altro vuole solo vita e libertà di fare come prima Il primo muore consolato. Il secondo invece disperato IL NOSTRO DIO E’ UN DIO CHE LIBERA E SALVA •Lo può riconoscere chi come quell’uomo soccorso dal buon Samaritano si ristorò nella locanda ospitale. •Lo possono dire tutti coloro che furono guariti dalle loro malattie, liberati dal demonio, tolti da una situazione di discriminazione e disperazione da Gesù. Chi consola gli afflitti mostra il volto benigno di Dio e suscita fede e riconoscenza in Lui. La violenza è dentro casa Difetta l’amore, la comprensione Si conosce la bruttura del mondo umano più che la bellezza e la bontà di Dio Alcol, droga, lotterie … Non riescono a dare speranza Urge ritrovare il Consolatore IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE “non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni” (Sal 23) Conosco le mie pecore Sono venuto perché abbiano la vita Curerò quella malata Fascerò quella ferita Do la vita per le mie pecore Nessuno le strapperà dalla mano del Padre mio Parola di Dio Eucaristia Adorazione e contemplazione di Dio Preghiera personale Comunione fraterna L’apostolo della consolazione •Sa che vi è una beatitudine promessa •Ha imparato a farsi “consolare” da Dio •E’ sensibile al lamento di chi soffre •Conosce bene la “locanda” di Gesù •Sa pascolare nei suoi pascoli divini “Beati gli afflitti, perché saranno consolati” Parola di Dio Preghiera Eucaristia Vita fraterna La casa della consolazione E’ la Casa di Dio Qui c’è Dio Padre della vita il Figlio nostro fratello e lo Spirito d’amore A tutti è dato poter entrare Qui c’è Maria nostra Madre e i Santi nostri Amici Chi vuol essere consolato deve entrare nella casa di Dio e far parte della famiglia dei figli di Dio Cuore di Gesù misericordioso Ricreazione Cercarlo conoscerlo amarlo Fare i suoi interessi Andarlo a trovare spesso in chiesa Sapere tutto di Lui: vita e morte, parole e opere, miracoli e prodigi, sentimenti e pensieri, dolori e amori, relazioni … Gesù è la Via, la Verità e la Vita “Signore, da chi andremo? “Tu solo hai parole di vita eterna!” “Chi mi segue, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” “Le mie parole sono spirito e vita!” Padre, non la mia Ma la tua volontà! “Chiunque fa la volontà del Padre mio è per Me fratello, sorella e madre”. Dico la verità: il Padre vi ama “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che sta nei Cieli”. PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI … SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ Chi non ha lo Spirito di Cristo non gli appartiene Frutti dello Spirito sono: amore, gioia, pace “Tutti Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è Amore! quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!» (Rom 8,14-15) “Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici” Sono stato crocifisso con Cristo Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la sua vita in riscatto per molti “Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e …” “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, in favore del Suo Corpo, che è la Chiesa” (Col 1,24) Prendere con sé Maria, la Madre Per avere Gesù: Dio che libera e salva Gesù è il ponte che ci unisce a Dio e la fonte di tutte le grazie Per ritrovarsi nel seno del Padre Con Gesù e Maria possiamo dire il nostro “Sì” al Padre Per essere ripieni di Spirito Santo Nel seno del Padre l’afflizione si muta in consolazione Maria è la Madre Eccomi, sono la serva del Signore Lo Spirito Santo verrà su di te Come? Mediante la consacrazione o affidamento a Lei Con le tre “Ave Maria” Col S. Rosario giornaliero Al Figlio redentore Siamo i collaboratori della vostra gioia “E in realtà tutte le promesse di Dio in lui (Gesù) sono divenute “sì”. Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro Amen per la sua gloria. È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori. Io chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi non sono più venuto a Corinto. Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi” (2 Corinti 1,20-24) Proprietà letteraria della Associazione della Divina Consolazione 92019 Sciacca (AG) Febbraio 2012 p. Giuseppe Tagliareni Casa S. Giorgio, Sciacca Tel. 0925 997015 [email protected] m