Comicità moderna:
da “Zelig” a “I soliti idioti”
Analisi della figura del comico: intervista con gli autori.
Tesi di laurea di
Caterina Visconti
 Tesi di laurea triennale in
Comunicazione, Innovazione, Multimedialità
 Relatore: Chiar.mo Prof. Leonardo Terzo
 Correlatore: Chiar.ma Prof.ssa. Federica Da Milano.
AFORISMI SULLA RISATA
“Chi ha il coraggio di ridere è il padrone del mondo”
Giacomo Leopardi
Pensieri LXXVIII
"L'umorismo è il più potente meccanismo di difesa.
Permette un risparmio di energia psichica
e consente a una semplice battuta di bloccare l’irrompere
di emozioni spiacevoli.”
Sigmund Freud
 La mia tesi sulla comicità moderna italiana si sviluppa
principalmente attraverso le testimonianze degli autori
Gino & Michele (autori del programma televisivo
“Zelig”e talent scout di molti comici) e di Biggio e
Mandelli (autori e attori del film e della fortunata serie
televisiva “I soliti idioti”).
 Nel percorso espositivo parto da un’analisi sul perché
si ride e quali sono i principi neurologici e psicologici
che fanno scaturire la risata.
LA RISATA CHE POTENZA!!!
PERCHÉ RIDIAMO?
La risata è una manifestazione che noi tutti giornalmente proviamo e
che è in genere associata a comicità benessere, umorismo, allegria
ma anche a tristezza e rabbia (oltre che a cause fisiche come al gas
esilarante o al solletico).
Solo l’uomo è capace di ridere,tra gli altri animali solo alcune scimmie
se provocate fisicamente (solletico) accennano un riso. Dunque
probabilmente è frutto dell’evoluzione, di una intelligenza superiore, è
un qualcosa che ci differisce dalle altre specie.
Molti studiosi hanno analizzato il fenomeno della risata: hanno trovato
che la risata è in realtà un fenomeno molto complesso che coinvolge
numerose capacità percettive, creative, analitiche e linguistiche. A
seconda del tipo di battuta per esempio, nel cervello si attivano aree e
meccanismi differenti
Una delle scoperte più interessanti sta nel fatto che
la risata è contagiosa: quando qualcuno ride o scoppia in un
sussulto di gioia, nel cervello di chi ascolta si attivano le stesse
aree che si accendono quando siamo noi stessi a ridere, il cervello
istintivamente lo imita, mettendo in moto i muscoli facciali che
permettono il sorriso.
E’ uno dei meccanismi regolati dai “neuroni specchio” che
rinforzano nell’uomo i vincoli sociali.
PERCHÉ UNA TESI SULLA
COMICITÀ MODERNA
ITALIANA?
 Motivi principalmente affettivi e legati alla mia infanzia e
alla mia famiglia.
 Prima “Zelig” e poi “I soliti idioti” nascono come una
dirompente novità ed entrambi nel panorama milanese
e poi espandono il loro successo, in altre forme di
comunicazione.
Gli autori di Zelig
VENTICINQUE ANNI DI RISATE!
TESTIMONIANZE DI
GINO & MICHELE E
GIANCARLO BOZZO
Gino & Michele e Giancalo Bozzo hanno festeggiato i venticinque anni di Zelig
pubblicando un libro, dove viene raccontato passo per passo la storia di Zelig e di tutti
coloro che ci lavorano o ci hanno lavorato: dal piccolo locale in Viale Monza 144 a Milano
fino ad arrivare al teatro degli Arcimboldi.
[…] “per festeggiare Zelig si pensava a un libro da guardare, soprattutto. Non un album
dei ricordi, che riporta alle “buone cose di pessimo gusto” un po’ troppo crepuscolari. Una
cosa, un libro, invece, da sfogliare per farsi venire voglia ancora più del solito.”[…]
[…] “Vite di decine e decine (centinaia ?) di comici e dei loro percorsi artistici che
s’incrociano con quelli umani. Alcune accennate, altre intuite o intuibili. Abbiamo detto
fino allo sfinimento che queste cose non si inventano a tavolino. E poi, guardiamoci in
faccia noi tre: non saremmo stati credibili, soprattutto a trent’anni, con questi
portamenti.”[…]
[…] Niente calcoli. Nessun mega progetto e solo molta gioia. Questa è stata la prima
ricetta di Zelig. Vale ancora, giurin guiretta. Quindi non ci resta che commuoverci-cioè
muoverci insieme-ma non per il passato, per il futuro. Zelig, quello vero, è davanti a noi,
non dietro. E forse ci saranno finalmente anche le pin-up profumate. Per i nostri
nipoti…[…]
THE CORE
 Nucleo centrale della tesi sono le interviste. La prima,
una serie di domande a Michele Mozzati e Gino
Vignali, alias Gino & Michele, verte sia sul programma
“Zelig”, sia sul lavoro di autore di comicità, ma anche
sul rapporto tra autore e attore e su quali sono i
requisiti fondamentali per far ridere.
 Di seguito riporto alcune delle domande che ho posto
loro
L’INTERVISTA A
GINO & MICHELE

1) Gli autori e i giovani: chi sono, dove operano e cosa dicono?

2) Come si formano i comici: Zelig, un importante laboratorio sperimentale.

3) Dal locale di Viale Monza al piccolo schermo: quali differenze e quali possibilità?
Dal tendone di Zelig Circus al teatro Arcimboldi?

4) Intorno alla figura del comico chi c’è e chi ci lavora?

5) Le “spalle” dei comici: cosa è cambiato dalla “spalla” Peppino De Filippo ad
oggi? Chi sono?

6) La donna e la comicità: quali ruoli e come si possono inserire all’interno del
programma comico? Come si differenziano dagli uomini?
Il capocomico di Zelig.
LA SPALLA
 “Nel linguaggio teatrale è detto così quell’attore che
aiuta il comico, porgendogli l’occasione per fare la
battuta. E’ un punto di riferimento molto importante,
una buona spalla può determinare il successo di un
comico mediocre”. (Enzo Carro -Voglio fare il comicoFlorence Art Edizioni pagina 41).
ALCUNE RISPOSTE
 Parlare di spalla dei comici è difficilissimo. Certamente
Bisio è numero uno negli ultimi decenni di questa
“specialità.
 La spalla Bisio è stato per tanti anni il capocomico più
generoso della storia della televisione. Si è spesso messo
nella posizione del comico più inesperto e debuttante. E
questa non è una dote secondaria. Inoltre ha sempre
avuto la sensibilità e il rispetto per essere un ottimo
compagno di viaggio sulla scena, di tutti i comici. Ha fatto
la fortuna televisiva di molti di loro.
Claudiano
6. “Quasi sempre i meccanismi comici delle donne non sono
quelli degli uomini, sia per chi sta sulla scena sia per chi sta in
platea. È anche vero che un buon programma televisivo e un
buon spettacolo teatrale di comici deve prevedere una presenza
comica femminile importante, in percentuale. Il problema è che
spesso le donne comiche sono rare…”
E’ più difficile per una donna far ridere?
Forse perché un uomo può dire una parolaccia e non si pensa
subito che sia volgare.
Se invece la dice una donna, è volgare.
Certo Luciana Littizzetto ha un po’ smentito questa affermazione
ma resta l’unica nel panorama femminile che usa un linguaggio
così di provocazione.
4. Un comico ha bisogno di un autore “segretario”
cioè un autore che gli stia accanto in tutto. […] inoltre un
buon agente si occupa non solo di venire alle serate, di
fare i contratti per i propri comici, ma anche di equilibrarne
la quotidianità permettendo loro di essere dei professionisti
credibili anche quando la loro vita li porterebbe magari a
essere un po’ meno equilibrati!...
Immagini di Zelig
scattate dal vivo
I soliti idioti
CENNI SUL PROGRAMMA
TELEVISIVO
“I soliti idioti” è una sitcom italiana che oggi viene trasmessa da MTV. La prima
volta andò in onda il 12 febbraio 2009 su Comedy Central, la serie riceve il premio
Best MTV Show ai TRL Awards nel 2011 e 2012.
Biggio e Mandelli rappresentano in modo satirico e molto grottesco la vita
quotidiana di un italiano medio rappresentando l’Italia, il Belpaese sfruttando gli
stereotipi i difetti luoghi comuni e specialmente utilizzando un linguaggio molto
forte spudorato triviale, spesso volgare.
Proprio per la scabrosità dei temi e per il linguaggio a volte molto scurrile la
trasmissione è stata oggetto di varie critiche e polemiche, gli autori vengono
accusati di comicità facile costretti cioè ad utilizzare linguaggio volgare per
sopperire alla mancanza di veri spunti di comicità e quindi suscitare risate di più
facile consumo, stesse critiche sono state rivolte ai film che la coppia ha
realizzato.
L’INTERVISTA A
BIGGIO E MANDELLI

1) Com’è nata l’idea de “I soliti idioti”?

2) Come nascono i vostri tormentoni più famosi?

3) Perché, secondo voi, alcuni dei vostri personaggi, soprattutto “gli immoralisti” e
gli “omosessuali” hanno fatto scandalo?

4) Gianluca e Ruggero: due personalità completamente differenti. Cosa
rappresentano?

5) Patrick e Alexio: i ragazzi di periferia e il loro linguaggio poco forbito. Com’è nata
l’idea? Come li avete studiati?

6) Pensate che il popolo italiano sia ignorante? L’ignoranza proposta dai vostri
modelli è davvero così anche nel popolo italiano?

7) Dal silenzio alla parolaccia: sono così importanti le parolacce nei vostri sketch?
Gli immoralisti
Gli omosessuali
Politicaly correct e Politicaly scorrect:
gli “immoralisti” e gli “omosessuali” sono
personaggi politicamente scorretti.
Patrick e Alexio
IL “TORMENTONE”

Il tormentone è “qualche cosa che viene ripetuto di continuo creando così un effetto
comico”. (Enzo Carro Voglio fare il comico-Florence Art edizioni). Cattura quindi lo
spettatore perché è abbastanza automatico che il pubblico inizi a ripeterlo
coralmente.

“I soliti idioti” fanno grande uso di tormentoni verbali in quasi tutti i loro sketch ma
sono anche abili nell’usare tormentoni gestuali specialmente sguardi o movimenti
del volto certo molto aiutati dal trucco.

Molti dei tormentoni, dice Fabrizio Biggio, “nascono per caso…il fatto di ripetere
sino all’inverosimile le cose, fa parte del nostro modo di fare comicità”.

Ripetere all’infinito ha un senso: dare fastidio. […] «molte volte i tormentoni
nascono spontaneamente sul set quando gli attori sono truccati e vestiti. Biggio
sostiene che: “…se vedi che una cosa funziona poi la usi».
ALCUNE RISPOSTE
 6 “… In questo momento ti fanno credere che la ribalta
è alla portata di tutti”. Col fatto che tutti possono farsi
notare tramite internet, per esempio caricando foto su
facebook, scrivendo status etc… il tuo ego si alimenta
in un modo incredibile. Qualunque momento è buono
per andare a controllare se qualcuno ha commentato il
tuo status, se ha messo “mi piace” a un link o a un
commento, qualcuno che ti chiede l’amicizia. Grazie ai
social network e internet tutti possono avere la
celebrità.
 7. L’obiettivo dei due comici, con la parolaccia, è
raccontare qualcosa di vero: il bambino che a 13 anni
dice “vado a prostitute” non è più credibile; invece il
bambino che a 13 anni dice: “vado a puttane” è molto
più vero. Non si può non dire la parolaccia. Non si può
far dire a Ruggero: “sei uno scemino o uno stupidino”
bisogna fargli dire : “sei uno stronzo!”.
I FILM
 Biggio e Mandelli hanno sperimentato tutte le diverse
forme di comunicazione oltre la televisione e il libro
sono approdati anche al cinema.
 Nel primo film “I SOLITI IDIOTI” sono presentati la
maggioranza dei personaggi delle serie tv anche se i
veri protagonisti sono padre e figlio, ovvero Gianluca e
Ruggero De Ceglie. Ruggero cerca in tutti i modi di
impedire le nozze del figlio Gianluca.
 Il secondo film dal titolo “I DUE SOLITI IDIOTI” è
ovviamente il sequel del primo. L’idea originale è quella
del film nel film: ci sono Patrick e Alexio che insieme
alla loro compagnia di amici guardano e commentano il
film.
Immagini dal set del film
IL MIO SITO WEB
 www.catezlaty.altervista.com
 E’ l’indirizzo del sito che ho costruito su “I soliti idioti”.
 Contiene le immagini linkate degli sketch più
significativi.
 E’ un invito a visitarlo!
CONCLUSIONI
 Ho iniziato questo lavoro con grande entusiasmo, ho seguito da
sempre sia la trasmissione Zelig che I Soliti Idioti ho anche
presenziato più volte a Ridinblu un’altra palestra dove i comici si
allenano veramente cioè provano le loro battute e il loro linguaggio
corporeo.
 Sono stata fortunata nel poter effettuare le interviste agli autori,
andare sul set del film.
 Ho conosciuto le tecniche della comicità, i tempi della battuta e le
figure necessarie affinché la comicità abbia il suo effetto.
 In questo percorso abbastanza breve, ma assai divertente, ho
imparato che dietro a qualsiasi cosa ci sta un grande lavoro di
ricerca e di studio e che il lavoro e il linguaggio del comico, spesso
magari poco considerati, sono in realtà molto più convincenti e
ficcante di quanto si possa credere.
GRAZIE
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Caterina Visconti