Corso di
primo soccorso
Sopravvivenza
dopo
Arresto
Cardiaco
~6%
Nichol G et al.: Ann Emerg Med. 1996;27:700–710.
Rea TD et al. Resuscitation. 2004;63:17–24.
…..Sopravvivenza dopo BLS
100%
50%
20%
10%
8%
10%
USA
Europa
Italia
Basic
Life
Support
PRIMO vs PRONTO SOCCORSO
PRIMO SOCCORSO  Chiunque
Allertare il 118 e non provocare danni
Mantenere in vita l’infortunato
Prevenire le complicazioni
NON somministrare farmaci
PRONTO SOCCORSO  Medici o infermieri
Presuppone una diagnosi e una terapia
Somministrazione di farmaci o altri presidi
CHI SI OCCUPA DEL PRIMO
SOCCORSO ?
SOCCORRITORE DI SERVIZIO
SOCCORRITORE VOLONTARIO
COMUNE CITTADINO
L’omissione di soccorso è punibile per tutte e tre queste categorie con
detenzione fino a 6 mesi e multa fino a 2500 euro.
I segni vitali
Coscienza
1.
2.
3.
Respiro
Circolazione
Lo stato di coscienza
Presuppone due elementi…
 lo
stato di veglia: apertura degli occhi (anche
dopo adeguato stimolo)
i
contenuti: esecuzione di un ordine
Apparato respiratorio
L’attività respiratoria consente lo scambio
dei gas a livello dei polmoni
Viene ceduta anidride carbonica (CO2) in
cambio di ossigeno (O2)
Composizione dell’aria “ambiente”:
 Azoto 78,5%
 Ossigeno 21%
 CO2 e altri gas < 0,5%
Apparato respiratorio: anatomia (1)
Naso o bocca
Faringe
Laringe
Trachea
Bronchi
Polmoni
Apparato respiratorio: anatomia (2)
La trachea si divide nei
due bronchi principali,
dx e sin
Questi si dividono
ulteriormente in molte
diramazioni, al termine
delle quali si trovano
gli alveoli
Apparato cardiocircolatorio
L’apparato circolatorio è costituito essenzialmente
da una pompa - il cuore - e da un sofisticato
sistema di tubi - i vasi sanguigni
I vasi che partono dal cuore si chiamano arterie e
hanno il compito di portare il sangue dal cuore
alla periferia; i vasi che dalla periferia tornano al
cuore si chiamano vene (≠ da sangue ossigenato
e non ossigenato!)
Apparato cardiocircolatorio (2)
Nel nostro organismo si
distinguono la
circolazione polmonare
(o piccolo circolo) e la
circolazione sistemica (o
grande circolo)
Apparato cardiocircolatorio (3)
Cuore = pompa
genera pressione
movimento del sangue
< 140/90
60 – 100 bpm
La pressione arteriosa dipende da:
 forza di contrazione del cuore
 frequenza di contrazione del cuore
 volume di sangue circolante
Valutazione della
scena
Valutazione ambientale e esame
obiettivo dell’infortunato
Valutazione ambientale
Sicurezza
Situazione
La sicurezza
 Un
soccorritore non deve tentare un
soccorso se non è addestrato a farlo
 Non deve diventare lui stesso una
vittima: non aiuta gli altri e anzi si
aggiunge al numero di vittime da
soccorrere
 Se la scena non è sicura deve
rimanere a distanza fino all’arrivo di
personale più competente
Il pericolo
 Riguarda
 Può
il paziente e il soccorritore
essere in atto (incendio, fumo,
traffico) o in potenza (oggetti in bilico,
materiale esplosivo o infiammabile,
vittima di aggressione)
La situazione
 Cosa
è successo veramente e perché
sono stato chiamato?
 Qual
è la causa dell’infortunio?
 Quante
 Quali
sono le persone coinvolte?
e quanti mezzi di soccorso
devo attivare?
La situazione
Ci sono elementi di pericolo potenziale o
in atto?







macchinari ancora in funzione
fughe di gas
sostanze nocive
materiali infiammabili o esplosivi
corrente elettrica
alte/basse temperature
ostacoli meccanici
In conclusione:
l’autoprotezione (la vera A)!
Ambientale
Individuale
Precauzioni standard da adottare indipendentemente dalla
natura dell’evento:
Guanti
 Occhiali protettivi
 Mascherina
 Elmetti di protezione

Esamina la scena:
…mantieni la calma!
SE NON SEI CERTO CHE LA SCENA SIA SICURA…
Richiedi l’intervento di soccorritori addestrati ed equipaggiati per affrontare situazioni
pericolose.
Rischiare la tua salute potrebbe rendere più difficoltoso il soccorso, quindi aspettare è
l’unica scelta sensata!
118
1-OSSERVARE
2-REGISTRARE
3-COMUNICARE
118
1°
2°
…sicurezza della scena
Lo stato di coscienza
Valuta la coscienza:
touch & talk technique!
la spalla del ferito
va tutto bene?
Non c’è alcun bisogno di scuotere il ferito.
Un paziente che non risponda a questa manovra è da considerare
privo di coscienza
118
Valuta la coscienza:
touch & talk technique!
SE IL SOGGETTO È COSCIENTE SE IL SOGGETTO NON È COSCIENTE
-Lascialo nella posizione in cui è (ammesso
che non esistano rischi imminenti)
118) e controlla
-Richiedi aiuto (chiama il
periodicamente il soggetto
-Richiedi aiuto (chiama il 118)
-Inizia il
BLS…
118
ABC della rianimazione
A = Airways
B = Breathing
C = Circulation
Allertamento
Se la persona non ti
risponde, dai avvio
alla catena della
sopravvivenza
allertando il 118
MUOVERE IL FERITO O
NON MUOVERE IL FERITO ?
regola generale
NON MUOVERE IL
FERITO!
…a meno che sussista un pericolo
immediato (fuoco,elettricità,fumi velenosi…).
118
1
2
pz. cosciente
pz. incosciente
NON GIRARE
GIRARE IL MALATO
Rischio di lesione
scarsi benefici
Rischio di morte
Posizionamento del paziente
Se non sospetti
traumi del rachide,
posiziona il
paziente su un
piano rigido,
supino, con gli arti
allineati lungo il
corpo e scopri il
torace
Airways
Garantire la pervietà delle vie aeree
Aprire la bocca del paziente e
rimuovere eventuali corpi
estranei dalle vie aeree con le dita ad
uncino
Se il paziente non ha subito traumi…
Iperestensione del collo
Head-tilt (iper-estensione)
Se si sospettano traumi midollari
Airways
Garantire la pervietà delle vie aeree
Aprire la bocca del paziente e rimuovere
eventuali corpi
estranei dalle vie aeree con le dita ad
uncino
Se si sospettano traumi midollari
Sublussazione
della mandibola
Per
almeno
10”
G
A
S
uardo i movimenti del torace
Breathing
Garantire la ventilazione polmonare
MOvimento
scolto i rumori respiratori
TOsse
ento l’alito dell’infortunato
REspiro
1. Paziente che respira
Se il respiro è presente e efficace, ma la
persona permane incosciente, mettila in
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
Tale posizione mantiene l’estensione del capo
e quindi la pervietà delle vie aeree; inoltre
evita l’inalazione di materiale presente nel
cavo orale (es. vomito), favorendone il
deflusso all’esterno
La posizione di
sicurezza
RCP:
massaggio cardiaco esterno
1. Posiziona la palma
della tua mano al
centro del torace
2. Fai attenzione a
posizionarti sullo
sterno, non sulle coste
3. Sovrapponi l’altra mano
alla prima, intrecciando
le dita delle due mani
sovrapposte
RCP: massaggio cardiaco esterno
4.
Posizionati con le
braccia tese,
perpendicolari al
torace del paziente
5.
Esegui 30
compressioni
toraciche esterne
6.
Cambio soccorritori!
RCP:
ventilazione bocca a bocca
1.
Posizionati a fianco del
paziente
2.
Mantieni l’iperestensione
del capo del paziente,
avendo cura di tappargli il
naso
3.
Esegui due ventilazioni
da circa 1’’ ciascuna,
senza iperventilare!
Rianimazione cardiopolmonare
30
2
COMPRESSIONI INSUFFLAZIONI
RCP: prosecuzione e rivalutazione
Dopo circa 2’, pari a 5 cicli 30:2,
verifica la presenza di GAS e
MoToRe per 10’’
Se assenti, ricomincia la RCP!
RCP: quando sospendere?
Se il paziente ripresenta polso, respiro e
MoToRe
Se sopraggiunge il mezzo di soccorso
Se siete fisicamente stremati
Interrompi la RCP solo se
-Il paziente riprende a respirare
-Si rende disponibile un soccorritore meglio
addestrato
-La scena diviene pericolosa
-Esaurimento muscolare
-Segni di decesso…….
-Decapitazione
-Carbonizzazione
-Putrefazione
NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO
EMERGENZE
MEDICHE
AMPIA
A = allergie?
M = medicinali?
P = patologie?
I = ingestione di alimenti?
A = altro?
Il dolore toracico
Qualsiasi dolore al torace è un dolore
toracico, ma quando è preoccupante?
Ci interessano le caratteristiche della
persona che accusa un dolore toracico?
Il dolore toracico
di origine cardiaca
Simile ad un peso, localizzato allo sterno, con
tipica irradiazione all’arto superiore sin (ma non
solo!)
Paziente agitato, sudato, tachicardico, con
alterazione della pressione arteriosa
Soprattutto dopo uno sforzo fisico, dopo
un’intensa emozione, dopo l’esposizione a basse
temperature e dopo pasti abbondanti
Il dolore toracico
di origine cardiaca
In una più modesta percentuale dei casi
insorge a riposo, talvolta la mattina molto
presto, svegliando il soggetto
Non variazione significativa con il respiro!
Il dolore toracico
di origine cardiaca
Se < 15’ e regredisce dopo assunzione di
farmaci: verosimilmente angina
Se > 15’ e/o insensibile al farmaco:
verosimilmente infarto
Il dolore toracico
di origine cardiaca
Evitare qualsiasi tipo di sforzo al paziente
Valutare secondo l’ABC
Indagare la storia clinica
L’arresto cardiaco
Consiste nell’arresto della circolazione in
seguito all’interruzione della funzione
cardiaca di pompa: il cuore smette di
pompare efficacemente il sangue verso
gli organi!
Alcune domande…

Può una persona essere in arresto respiratorio,
ma non in arresto cardiaco?

Può una persona essere in arresto cardiaco, ma
non in arresto respiratorio?

In entrambe le situazioni precedenti, la
coscienza è conservata?

Arresto cardiaco vuol dire collasso? Infarto?
Ictus cerebrale
Dovuto a interruzione del flusso
sanguigno in una zona del cervello, a
causa di una ostruzione o di una
rottura di un’arteria o di una vena
Ictus cerebrale: tre valutazioni
1.
Riesce a parlare? Dice cose sensate?
2.
Riesce a sorridere e mostrare i denti?
3.
Riesce a sollevare simmetricamente gli
arti?
1. Riesce a parlare?
Dice cose sensate?
touch & talk technique!
Tocca e chiama
RISPOSTA
SI
NO
Cosciente
Incosciente
Valutazione AVPU
A
Alert
Vigile e cosciente (può anche essere confuso)
V
Vocal
Risposta agli stimoli vocali
P
Painful
Risposta solo agli stimoli dolorosi
U
Unresponsive Non c’è risposta
1. Riesce a parlare?
Dice cose sensate?
Ben orientato
Confuso
Parole sconnesse
Lamenti
Osserva le pupille!
Valutazione della sensibilità
toccare e chiedere…
Cosa sto facendo?
Senti dove ti sto toccando?
Faccio male o tocco?
Lipotimia
Sensazione di debolezza improvvisa, talvolta
accompagnata da vertigine, senza perdita di
coscienza, dovuta a temporanea lieve
diminuzione dell’apporto ematico al cervello
Polso debole
 Pallore e sudorazione algida
 Perdita del tono posturale
 Spontanea e completa risoluzione

Sincope
Temporanea, reversibile e completa perdita
di coscienza e del tono posturale
Può essere intesa come una lipotimia che
evolve a perdita di coscienza
Shock
“Uno sgabello è sorretto da tre gambe: se una
delle gambe si rompe, lo sgabello cade!”
Cuore
Sangue
Arterie e vene
Shock
Condizione di riduzione critica dell’apporto
di sangue ai tessuti e agli organi, dovute a
diverse cause
I tessuti e gli organi, privati dell’adeguato
flusso di sangue, ricevono poco
OSSIGENO e adottano un metabolismo
anaerobio (acidosi lattica!)
Segni e sintomi di shock
 Ipotensione
 Tachicardia
 Pallore
cutaneo*
 Sudorazione algida*
 Agitazione
*escluso shock settico
Tipi di Shock

Ipovolemico = emorragia o disidratazione grave

Cardiogeno = cuore inefficace


Anafilattico
Neurogeno

Settico
Shock anafilattico
Gonfiore localizzato,
poi diffuso
Edema vie aeree
Vasodilatazione
massiva
Coma
Lipotimia, sincope, shock
 Riconoscili
 Attiva
il sistema di soccorso
 Se possibile, limitane la progressione
 Se possibile, posizione anti-shock
Difficoltà respiratoria
Consiste nella difficoltà a eseguire atti
inspiratori e/o espiratori e può
verificarsi a riposo o sotto sforzo
È anche nota come dispnea
Può avere sia caratteristiche soggettive
che oggettive
Insufficienza respiratoria acuta
 Crisi
asmatica
 Corpo estraneo
 Pneumotorace
 Edema polmonare acuto
 Patologie infettive
 Annegamento
 Trauma toracico
Crisi asmatica
Si verifica quando le vie aeree subiscono una improvvisa
contrazione (broncospasmo) che ne comporta una
riduzione del calibro
Difficoltà a inspirare ed espirare
Crisi asmatica
Dispnea
 Tosse
Respiro sibilante
 Tachicardia
 Cianosi
 Agitazione


Se bradicardia, rallentamento psicomotorio e silenzio
respiratorio: estrema gravità!
Se asmatico noto: aiutarlo nell’autosomministrazione di
farmaci
Convulsioni
Contrazioni ripetute della muscolatura di
tutto il corpo, precedute da perdita di
coscienza
Se sono causate da una crisi epilettica,
possono essere precedute da aura e stato
tonico
Possono essere causate da febbre e da
sostanze tossiche
Convulsioni: cosa fare?
Durante la fase
tonico-clonica, evitare
traumi al paziente



ABC
Nella fase successiva
permangono
spossatezza, cefalea,
confusione
Emergenze traumatiche
Cenni di anatomia e patologia
Scheletro
Insieme di ossa e cartilagini che dà al
corpo la sua configurazione e gli
conferisce una struttura rigida e
resistente
TRAUMA
Evento violento che può causare lesioni di
diversa natura:
 Fratture
 Contusioni
 Distorsioni
 Lussazioni
 Lesioni
organi interni
FRATTURE
Interruzione della continuità ossea
Può avere origine traumatica o patologica
Il trauma responsabile di frattura può essere
diretto o indiretto
Fratture
Interruzione della
continuità anatomica
di un osso di origine
traumatica, patologica
o chirurgica
Fratture
 Chiuse
 Aperte
o esposte
 Composte
 Scomposte
 Complete
 Incomplete
Fratture
 Dolore
 Deformità
 Gonfiore
 Impotenza
funzionale
 Alterazioni di sensibilità, motricità,
temperatura
Fratture: complicanze
 Emorragie
 Lesioni
nervose
 Infezioni
 Tromboembolia
/ embolia grassosa
Fratture arti
Controllare i parametri vitali
Ridurre i movimenti dell’arto colpito
Impedire la contaminazione
Non effettuare trasposto con mezzi non adatti
Applicare il ghiaccio
Contusione
Trauma localizzato che non comporta
frattura o altre lesioni
 Gonfiore
 Dolore
 Ematoma
 In
genere funzione conservata
Distorsione
Temporanea perdita dei rapporti articolari: i
capi articolari escono dalla loro sede
naturale, ma riacquistano subito la loro
corretta posizione
Può residuare una lesione tendinea
 Gonfiore
 Dolore
 Funzione
conservata
Lussazione
Perdita permanente dei rapporti articolari
Spostamento definitivo dalla loro sede
 Deformità
 Dolore
 Gonfiore
 Impotenza
funzionale
 Rottura capsulo legamentosa
FERITE
Interruzione della continuità dell’apparato
tegumentario, dovuta a evento traumatico
di natura meccanica
 Corpo
contundente
 Arma bianca
 Arma da fuoco
Ferite da arma bianca
 Ferite
da taglio
 Ferite
da punta
 Ferite
da punta e taglio
 Ferite
da fendente
Ferite da arma da fuoco
 Foro
d’entrata
 Foro
d’uscita
 Lesiona
interna variabile in base alle
diverse munizioni
Ferite da corpo contundente
 Ecchimosi
= raccolta di sangue senza
discontinuità dei tessuti
 Escoriazioni
e abrasioni = asportazione
degli strati più superficiali della cute
 Ferite
lacere = lacerazioni profonde della
cute con fuoriuscita di sangue a margini
irregolari e rialzati
Ferite da corpo contundente
 Ferite
lacero contuse
 Avulsioni
 Eviscerazioni
DX
SX
Pressione interna al
cervello
Afflusso di sangue al
cervello
DX
SX
Osservate le pupille !!!
ANISOCORIA !!
TRAUMA CRANICO
 Fratture
e altre lesioni evidenti
 Epistassi, otorragia, otorrea
 Pupille
 Cefalea e alterazioni della coscienza
 Nausea e vomito
 Bradicardia
 Emiparesi
TRAUMA TORACICO
 Lesione
mielica e amielica (colonna)
 Alterazioni
 Fratture
della ventilazione (dolore, pnx)
costali
Fratture della colonna
Rispettare l’asse testa-collo-tronco
Lasciare il ferito immobile dove si trova
Attendere il soccorso idoneo e qualificato
Se l’infortunato è incosciente osservare polso e respiro
Se è cosciente chiedere se avverte dolore alla schiena
Muovere l’infortunato solo in casi estremi
che mettono in pericolo la sua vita.
Colpo di frusta
Brusco movimento di flesso-estensione dal rischio lesivo
variabile, stiramento muscolare-contusione midollare.
Non spostate il traumatizzato, specie se afferma di "non sentire“
le braccia e le gambe.
Se il trauma è leggero, invece, sono indicati impacchi caldi o farmaci
decontratturanti, insieme ad analgesici, contro il dolore.
Trauma cranico nel bambino
Cercare sintomi associati !!
Sopore
Irritabilità
Cambiamento repentino umore
Immobilità do un arto
Riduzione del visus
Riduzione dell’udito
Rapida perdita di coscienza…..
In presenza di questi sintomi allertare il 118 !!
TRAUMI DEL TORACE
I pazienti anziani tollerano male lesioni
toraciche anche relativamente modeste
I bambini presentano lesioni degli organi
intratoracici anche senza lesioni
scheletriche
TRAUMA ADDOMINALE
Sospetta sempre lesioni agli organi interni!
Soprattutto per lesioni ai fianchi!
Come valutarne la presenza?
Traumi addominali
Paziente sempre supino con gambe leggermente sollevate
Larga medicazione sulla ferita e bloccarla con una fasciatura
Bende pulite inumidite con soluzione fisiologica
Nel caso di fuoriuscita di intestino non tentare di farlo rientrare
MAI estrarre l’agente lesivo
Appendice
 Rimozione
casco
 Estricazione
 Corpo
estraneo
….e il casco??
1
2
pz. cosciente
pz. incosciente
NON RIMUOVERE
RIMUOVERE
….facile !!
Estrazione passeggero
1 solo soccorritore
Presa di Rautek
CORPO ESTRANEO
Fasciatura di sostegno
Immobilità del corpo estraneo
Immobilità dell’arto
Rapida ospedalizzazione
AMPUTAZIONI
Laccio emostatico
Applicato su arti con un solo osso
Una volta applicato non si allenta e non si toglie
Annotare l’ora in cui è stato posizionato
Meglio lacci di stoffa larghi 4-5 cm
Il moncone protetto da garze
sterili va inserito e chiuso in
sacchetto di plastica che verrà
sigillato e a sua volta chiuso in
un secondo sacchetto pieno di
ghiaccio in modo che acqua e
ghiaccio non vengano a diretto
contatto con il moncone.
Corpi estranei negli occhi
Dolore bruciante
Arrossamento della congiuntiva
Lacrimazione
Fotofobia
Usare l’angolo di un fazzoletto quando possibile
Se il corpo estraneo è penetrato nella cornea non va mai estratto
In caso di contatto con sostanze chimiche lavare l’occhio per almeno
10 min con abbondante acqua corrente (unica eccezione: frammenti
di calce che bisogna estrarre il prima possibile senza acqua)
Chiamare il soccorso
Corpo incluso
nell’occhio
Garze per stabilizzare
l’oggetto e fasciatura di
sostegno (si può usare
un bicchiere di plastica)
Utile bendaggio
dell’altro occhio
P-BLS
Pazienti pediatrici
Paziente pediatrico
Neonato
da zero a 28 giorni
Lattante (infant)
al di sotto di 1 anno
fino a 10 Kg - circa 75 cm
Bambino
da 1 anno di vita alla pubertà
DIFFERENZE TRA P- BLS E
BLS ADULTO
1.
2.
3.
CAUSE DI ARRESTO CARDIACO
ANATOMIA E FISIOLOGIA
MANOVRE PREVISTE NEL P-BLS
1. CAUSE DI ACC NEL
BAMBINO
L’arresto cardiaco nel paziente
pediatrico è raramente un evento
cardiaco primario.
Spesso rappresenta l’evento
terminale di una grave patologia
acuta o cronica non cardiaca.
Cause di ACC più frequenti nel bambino
Distress respiratorio
- Ostruzione da corpo estraneo
- Epiglottiti, difterite e altre infezioni
- Asma bronchiale, shock anafilattico
- SIDS (morte in culla)
Trauma
-Cranici
-Politraumi
-Ustioni e fratture
PREVENZIONE
1. Corretto uso dei sistemi di
immobilizzazione per
l’automobile
2. Messa in sicurezza della
casa (giochi, farmaci,
alimenti, sostanze tossiche,
impianto elettrico ecc…)
3. Educazione del bambino
2. ANATOMIA E FISIOLOGIA
Il bambino non è un “adulto in miniatura” bensì un
organismo che ha differenze anatomiche e fisiologiche
che devono essere conosciute dal soccorritore in quanto
impongono modifiche nelle manovre del P-BLS!!
Le differenze anatomo - fisiologiche del paziente
pediatrico rispetto all’adulto sono massime per il lattante
e sempre meno evidenti nel bambino man mano che
cresce (per diventare ininfluenti oltre i 9 anni di età).
2. ANATOMIA E FISIOLOGIA
La lingua è in proporzione più
grande di quella dell’adulto :
più facile ostruzione delle
vie aeree nel bambino non
cosciente
Le basse vie aeree sono
relativamente più strette :
maggiore facilità di ostruzione
da corpi estranei o da
processi infiammatori (edema
della glottide)
2. ANATOMIA E FISIOLOGIA
 La
frequenza respiratoria
normale è mediamente più
elevata rispetto all’adulto:
Infante  30 – 60/min
Bambino  20 – 40/min
Adulto  10 -15/min
2. ANATOMIA E FISIOLOGIA
Frequenze cardiache comprese tra 80 e 60/min
costituiscono nell’infante una grave bradicardia
Frequenze cardiache sotto 60/min sono, nell’infante, considerate Arresto
Cardiaco! eseguire M.C.E.
3. MANOVRE PREVISTE NEL P-BLS

Anche per questo aspetto, le differenze
maggiori riguardano l’infante.

Il bambino presenta differenze minori fino
al raggiungimento della PUBERTA’, dopo i
quali richiede il BLS adulto.
ALGORITMO del P-BLS
B
VALUTA il respiro (G.A.S. 10’’)
Se assente  5 insufflazioni lente e
profonde (bocca - bocca naso nell’infante,
bocca - bocca nel bambino)
affinché 2 siano efficaci!
Polso brachiale nell’infante (10”)
Polso carotideo nel bambino (10”)
ALGORITMO del P-BLS: polso
Se presente (polso> 60/min. per infante) 
ventilazione 20 – 30 atti/min.
Se assente (polso < 60/min. per infante)
 M.C.E. per infante e per bambino sempre
15:2
Rianimazione cardiopolmonare
PEDIATRICA
15
2
COMPRESSIONI
INSUFFLAZIONI
Punto di repere per il M.C.E. nell’infante
M.C.E. nell’infante
M.C.E. nell’infante: tecnica a 2 pollici
Ostruzione delle
vie aeree superiori
Airways
Se il corpo
estraneo è sceso
nelle prime vie
aeree
Ostruzione parziale delle vie aeree
Nessuna manovra di disostruzione
Incoraggiare il paziente a tossire
Attivare il 118 se l’ostruzione
parziale persiste o trasportare il
paziente in P.S.
Ostruzione grave delle vie aeree
Il paziente non riesce a piangere, a tossire, a parlare ,
rapida cianosi (diventa blu)
Manovre di disostruzione
Devono provocare un brusco aumento della pressione
intratoracica
(TOSSE ARTIFICIALE)
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
Si iniziano i tentativi di
disostruzione solo
quando la tosse diventa
inefficace
Ostruzione grave delle vie aeree
5 colpi
interscapolari +
MANOVRA DI
HEIMLICH
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
NEL BAMBINO
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
NELL’INFANTE
dai 5 colpi tra le due scapole…
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
NELL’INFANTE
…e in sequenza 5 spinte toraciche
Emergenze di
origine ambientale
Colpo di calore
Si verifica quando il soggetto è confinato a lungo in
un ambiente caldo, umido, non ventilato
Far adagiare il soggetto all’ombra e liberarlo
dagli indumenti
 Bagnare il soggetto con acqua fredda e
applicare ghiaccio su testa, collo, polsi, caviglie,
inguine e sotto ascelle e ginocchia
 Monitorare i parametri vitali

IPOTERMIA
La temperatura corporea di un individuo scende significativamente al di
sotto del suo valore normale.
Livelli di ipotermia:
Lieve 32 – 35° C
Moderata 28 – 32° C
Grave < 28° C
Per motivi sconosciuti, in rari casi è possibile che persone in stato di
grave incoscienza cadute in acqua molto fredda (e dati per morti, affogati
o assiderati) vengano rianimate con successo.
Congelamento
Si verifica quando una zona del corpo è esposta a
basse temperature

Non rompere le bolle e non massaggiare mai la
parte congelata
 Liberare dagli indumenti la parte colpita e
immergerla in acqua calda (non bollente!) fino a
che non sia ripristinata un’adeguata circolazione
 Coprire la parte lesa con garze sterili
Assideramento
Si verifica quando l’intero corpo è esposto a basse
temperature

Eliminare gli indumenti freddi/bagnati
 Riscaldare il soggetto con coperte, borse
d’acqua calda, stufe, phon
 Riscaldare tronco, inguine e ascelle, non gli arti!
 Rischio di arresto cardiaco se assideramento
grave!
Intossicazioni
Intossicazioni da inalazione


Allontanare la vittima dal luogo dell’evento
Sequenza BLS
Intossicazioni da ingestione

Non provocare vomito se la sostanza ingerita è caustica,
schiumosa o derivata del petrolio
 Non somministrare alcuna sostanza
Intossicazione da contatto

Eliminare gli indumenti impregnati
Emorragie
Emorragie: classificazione
 Esterne
 Interne
 Esteriorizzate
 Arteriose
 Venose
Emorragie
Tipo di emorragia
Segni e sintomi
Venosa esterna
Sangue rosso scuro che cola lentamente
fuori dalla ferita
Arteriosa imponente
Sangue rosso vivo che esce zampillando
Arteriosa esteriorizzata
Sangue che fuoriesce da cavità naturali
bocca, naso,orecchie,retto.
Arteriosa interna
Pallido sudato pressione bassa polso piccolo
e frequante,respiro superficiale ed
affannoso, brividi.Sete intensa
Emorragie: trattamento
o
Tamponamento diretto
Garza sterile con sovrapposto buon numero di garze
non sterili; esercitare pressione; se le garze si
impregnano di sangue, sostituire solo quelle non
sterili, senza rimuovere la garza sterile
o
Sollevamento dell’arto
o
Applicazione di ghiaccio secco a monte
o
Compressione manuale nei punti di emostasi
o
Applicazione di laccio emostatico femorale
Emorragie: punti di emostasi
o
Arteria succlavia
o
Arteria ascellare
o
Arteria omerale
o
Arteria femorale
o
Arteria poplitea
Laccio emostatico
QUASI MAI !!
Amputazione
Schiacciamento di un arto
Gravi fratture esposte
Ustioni
 Ustioni
termiche
 Ustioni
chimiche
 Ustioni
elettriche
Ustioni termiche (1)
Valutazione di gravità in base all’estensione
secondo la regola del 9
18
Ustioni termiche (2)
Valutazione di gravità in base alla profondità
Grado 1 = coinvolta solo l’epidermide; eritema, vivo dolore,
risoluzione in 7-10 giorni
Grado 2 = coinvolto anche il derma; può essere superficiale
(flittene) con guarigione in 2 settimane, oppure profonda
(marezzatura) con esiti cicatriziali
Grado 3 = coinvolgimento globale della cute (± piani sottostanti!);
escara scura, non dolore
Ulteriori elementi di gravità
 Inalazione
di fumi
 Inalazione di prodotti
tossici
 Ustioni
 Altre
delle vie aeree
lesioni associate
non provocate
dall’ustione
Lesioni polmonari
Ustioni termiche: trattamento
Per ustioni di primo e secondo grado:
 Bagnare la porzione ustionata con acqua corrente per circa 3-4
minuti, senza forare le flittene
 Non rimuovere gli indumenti adesi all’area ustionata (2° profondo)
 Avvolgere in telo sterile
Per ustioni di terzo grado:
 Coprire l’area ustionata con un telo pulito
 Bagnare l’area con acqua fredda, senza rimuovere gli indumenti
 Mani/piedi: tenere separate le dita con tamponi bagnati di garza
 Occhi: non tentare di aprire le palpebre; applicare garza bagnata
Ustioni
Gravità
Clinica
Primo soccorso
1° grado Colpito lo strato
superficiale della pelle,
la zona lesa è calda
arrossata ed umida
dolore intenso
Lavare con acqua fredda abbondante, porre
nella zona lesa una garza sterile, guariscono
spontaneamente
2° grado Lesione più profonda,
le bolle contengono
liquido chiaro. Dolore
intenso.
Lavare abbondantemente con acqua fredda
o applicare ghiaccio, MAI rompere o bucare
bolle
3°grado
Arrestare l’azione lesiva del calore
Eliminare gli abiti che coprono l’ustione non
quelli a diretto contatto
Non toccare con le mani le zone ustionate
No olio,pomate o disinfettanti
Coprire con panni e garze sterili
Posizione antishock e controllo funzioni vitali
Lesione profonda
normalmente con aree
carbonizzate (cute e
talvolta muscoli ed
osso)
Ustioni chimiche
Lavare immediatamente la parte colpita con
abbondante e continuo getto di acqua corrente (non
violento)
Dopo abbondante lavaggio, eliminare gli indumenti
impregnati di agente chimico
In caso di calce e/o soda caustica: NON bagnare
assolutamente, ma spazzolare via delicatamente
dall’area interessata
Ustioni elettriche







Autoprotezione!
Spegnere l’interruttore generale
Porre del materiale isolante (es. legno) sotto i propri
piedi
Avvolgere le proprie mani in tessuti spessi e isolanti
Solo allora:
Allontanare il folgorato
Procedere secondo la sequenza BLS
Trattare le ustioni elettriche come ustioni termiche
Lesione di entrata e lesione di uscita
Allertamento del sistema
di soccorso
La Catena della
Sopravvivenza
Accesso
Supporto Vitale di Base
Supporto Vitale Avanzato
Dipartimento Emergenza
Quando chiamare il 118
Il numero 118 si chiama in caso di:
 grave malore
 incidente stradale, sul lavoro, domestico o
sportivo
 ricovero ospedaliero urgente
 ogni situazione certa o presunta di pericolo di
vita
 trasporto urgente dei pazienti da sottoporre
a trapianto d'organi
Quando NON chiamare il 118
Il 118 NON va chiamato per:
 ricoveri ospedalieri programmati, dimissioni o
trasferimenti con ambulanza
 richiesta del proprio medico di famiglia (nelle
ore diurne feriali)
 consulenze medico-specialistiche
 informazioni di natura socio-sanitaria (orari
ambulatori, prenotazioni, ecc.)
Chi risponde al 118 di Bs?
Risponde un infermiere professionale esperto nel
settore dell'Emergenza, che provvede a:
 raccogliere le informazioni necessarie (luogo, tipo di
evento, numero di persone coinvolte, numero
telefonico del chiamante)
 fornire le prime istruzioni per agire correttamente
 inviare sul posto i mezzi di soccorso
Un Medico Anestesista Rianimatore è presente a
coordinare l'attività del S.S.U.Em. e intervenire in
Pronto Soccorso nei casi più gravi
La chiamata è gratuita da qualsiasi apparecchio
telefonico fisso o cellulare senza tessera o gettone
La chiamata al 118
o
o
o
o
o
o
o
Riferire indirizzo preciso
Descrivere sinteticamente l’accaduto, avendo cura
di precisare il numero dei feriti/coinvolti nell’evento
Condizioni dell’infortunato (ABC + intrappolamento o
pericoli)
Riferire il corretto nome sul campanello
Fornire recapito telefonico (tenere la linea libera!)
Rispondere a eventuali domande
Attendere il consenso per riagganciare
Teniamo presente che…
Le ambulanze non sono tutte uguali:
•
•
•
•
Ambulanze per trasporti secondari
Ambulanze BLS o MSB (volontari)
Ambulanze ALS o MSA (medico/IP)
Elisoccorso
Va allertato il mezzo più vicino più
adeguato!
Ricorda!
È di grandissimo aiuto per il personale del
mezzo di soccorso avere una persona
che attenda l’ambulanza in strada o
all’ingresso di condomini, industrie,
attività!
Scarica

04 - Pronto Soccorso