Corso di Sistemi di Trazione Lezione 18: Angoli caratteristici delle sospensioni, tipologie costruttive e moti relativi del veicolo A. Alessandrini – F. Cignini – C. Holguin – D. Stam AA 2014-2015 Argomenti • Angoli caratteristici – delle ruote – delle sospensioni • L’avancorsa con riferimento ai ciclomotori • Il moto di rollio di un veicolo: – Definizione – Centro di rollio – Posizione ottimale del centro di rollio Obiettivi della lezione • Fornire la conoscenza di strumenti per il dimensionamento degli organi principali di un veicolo, con particolare riferimento alle sospensioni e allo sterzo • Definire il moto di rollio di un veicolo e le soluzioni migliori nella progettazione di un veicolo in base al suo utilizzo (stradale, da corsa, ecc.) Gli angoli caratteristici • Angoli delle ruote – Campanatura (o inclinazione ruota) – Convergenza ruote • Angoli delle sospensioni – Inclinazione del montante – Incidenza del montante Angolo di campanatura (Camber) • Angolo tra l’asse verticale del pneumatico e l’asse del terreno • Si misura con la macchina in assetto di marcia • Negativo verso l’interno, positivo verso l’esterno Tipologie di camber Positivo Negativo Neutro Effetti dei vari tipi di camber • Il camber neutro con tutti gli assetti ha consumi uniformi su tutta la larghezza del battistrada e massima aderenza • Il camber positivo diminuisce l’entità del braccio a terra trasversale • Il camber negativo favorisce il contenimento trasversale del veicolo in rettilineo e in curva Camber thrust • Forza laterale generata quando un pneumatico ruota con un camber diverso da 0. Soluzioni adottate nella realtà • Camber vicino allo zero (1°- 2°) per evitare: – Strisciamenti del pneumatico e conseguente usura irregolare – Deviazione dalla marcia rettilinea della ruota • Asse di sterzata inclinato per ridurre il braccio a terra trasversale senza ricorrere ad alti valori di camber Convergenza delle ruote (toe-in and toe-out) Angolo formato dal piano passante per la mezzeria della ruota e l’asse longitudinale del veicolo Positiva se convergente verso l’asse nel senso del moto Tipologie di convergenza Positiva Negativa Nulla Caratteristiche della convergenza • Viene solitamente fornita in mm come differenza delle distanze dei cerchi ruota rispettivamente dietro e davanti al mozzo • Viene stabilita prossima allo zero nelle condizioni medie d’uso della vettura • Valori massimi: – 1.5° anteriore – 3.5° posteriore Convergenza nel veicolo • Le ruote non motrici tendono a divergere durante la marcia: necessità di convergenza positiva • Le ruote motrici tendono a convergere durante la marcia: necessità di convergenza negativa • Conseguenza: diversa convergenza per veicoli a trazione anteriore o posteriore Inclinazione del montante • Angolo formato dall’asse di sterzata con la verticale al terreno passante per la mezzeria del veicolo • E’ responsabile della maggior parte delle forze di auto-centramento del sistema di sterzo • Per le auto è solitamente compreso tra 10° e 15° Caratteristiche dell’inclinazione del montante (1/2) • Garantisce il ritorno delle ruote, dopo una sterzata, alla marcia rettilinea e il suo mantenimento • Positivo quando il punto di incontro fra asse di sterzata e verticale al terreno sta sopra il piano terrestre • Nella pratica non si realizza quasi mai negativo (aumenta il braccio a terra trasversale) Caratteristiche dell’inclinazione del montante (2/2) • Il braccio a terra trasversale positivo tende a opporsi alla sterzatura → migliore stabilità direzionale • Nella pratica si realizzano bracci a terra negativi di valore molto ridotto per: – Migliori doti di direzionalità – Sicurezza di marcia (controbilanciamento squilibri dovuti a differente aderenza fra 2 ruote di uno stesso asse) Incidenza del montante (Caster) • Angolo formato dall’asse di sterzata con la verticale al terreno osservando il veicolo lateralmente • Positivo se l’asse di sterzata è ruotato nel verso opposto al senso di marcia del veicolo rispetto alla verticale al terreno • Nullo per asse di sterzata verticale al terreno Tipologie di incidenza Effetti dell’incidenza (1/2) • Stabilità nel perseverare nella marcia rettilinea e ritorno dello sterzo in posizione rettilinea dopo una sterzata • L’incidenza positiva causa a livello del terreno un braccio (moment arm distance) → avancorsa • Solitamente: – Incidenza positiva → avancorsa positiva – Incidenza negativa → avancorsa negativa – Incidenza nulla → avancorsa nulla Effetti dell’incidenza (2/2) • La maggior parte dei veicoli è dotata di incidenza positiva • Avancorsa positiva → si genera un momento “raddrizzatore” che tende a riportare la ruota che sterza in posizione rettilinea dopo la sterzata • Avancorsa negativa → si genera un momento “sterzante” che tende ad aumentare la sterzatura della ruota La geometria del motociclo Definizione di avancorsa • Distanza tra il punto di contatto della ruota anteriore con il suolo e l’asse dello sterzo • Relazione tra avancorsa sul piano stradale (a) e avancorsa normale (an): an a cosε • ε = angolo di inclinazione dello sterzo Tipologie di avancorsa Positiva Negativa Caratteristiche dell’avancorsa (1/2) • Molto importante per la stabilità del veicolo, soprattutto nel moto rettilineo • Se positiva, genera un momento che riporta lo sterzo nella posizione di equilibrio a seguito di una perturbazione esterna • Se negativa, amplifica l’effetto perturbativo Caratteristiche dell’avancorsa (2/2) • Per valori bassi dell’avancorsa, la manovra di sterzo è percepita leggera ma lo sterzo è sensibile alle irregolarità stradali • Per valori elevati, aumenta la stabilità del moto rettilineo ma peggiorano drasticamente la manovrabilità e la maneggevolezza Movimenti relativi del veicolo: il rollio Posizione del baricentro • Per avere una buona tenuta di strada conviene avere il baricentro più basso possibile • Se la proiezione di R cade fuori dalla traccia della carreggiata il veicolo tende a capovolgersi Definizione di rollio • Rotazione della scocca intorno all’asse longitudinale del veicolo • Si ha trasferimento di carico in senso trasversale Il centro di rollio • Dipende dal tipo di sospensione adottata • Varia durante l’escursione delle sospensioni • Si hanno due centri di rollio in uno stesso veicolo: uno all’avantreno e uno al retrotreno (schemi sospensivi diversi fra anteriore e posteriore) Determinazione del centro di rollio (1/2) Determinazione del centro di rollio (2/2) Posizione ottimale del centro di rollio (1/3) Premessa: • Ci si riferisce all’asse di rollio: asse virtuale che congiunge i centri di rollio anteriore e posteriore • Asse di inerzia longitudinale del veicolo: retta congiungente i baricentri anteriore e posteriore Posizione ottimale del centro di rollio (2/3) • Condizione ideale (difficilmente realizzabile): coincidenza fra asse di rollio e asse di inerzia • Condizione reale: fissità delle posizione reciproca fra i due assi Posizione ottimale del centro di rollio (3/3) • Sulla gran parte delle vetture di serie conviene avere c.d.r. alti dal suolo • C.d.r. anche sotto il suolo per vetture da competizione • Oggi si realizzano c.d.r. bassi (con sospensioni a ruote indipendenti) e si adottano le barre antirollio per contenere i coricamenti della scocca mantenendo un buon comfort di marcia Veicolo a ponte rigido in curva (1/6) Veicolo a ponte rigido in curva (2/6) • GS = baricentro masse sospese • GU = baricentro masse non sospese • Φ = angolo di rollio Veicolo a ponte rigido in curva (3/6) Componenti della forza FT di trasferimento di carico totale: • FTU = forza laterale masse non sospese • FTL = forza laterale masse sospese trasferite dai bracci • FTM = forza del momento MS delle masse sospese Veicolo a ponte rigido in curva (4/6) FT FTU FTL FTM m U A H U mS A h M S T T T mU = masse non sospese mS = masse sospese A = accelerazione laterale in curva T = carreggiata del veicolo Veicolo a ponte rigido in curva (5/6) Un centro di rollio alto sotto GS riduce il rollio, poichè aumenta FTL e diminuisce FTM: FTL mS A h FS h T T FTM MS T Veicolo a ponte rigido in curva (6/6) Si definisce coefficiente anti-rollio: h J AR (%) 100 HS