Il POR FSE 2014-2020 della Regione Lazio La consultazione con il partenariato Tavolo tematico Obiettivo tematico 8 Promozione dell’occupazione e sostegno alla mobilità professionale Roma, 8 luglio 2013 Regione Lazio A seguito di quanto anticipato nell’ambito dell’Evento Lazio Idee (25 giugno 2013 presso Auditorium Parco della Musica), prende oggi avvio concretamente il percorso di confronto – su Obiettivo tematico 8 - con il partenariato istituzionale e socio economico e con il territorio al fine di contribuire alla definizione del Programma Operativo FSE 2014-2020. Il processo di lavoro per la definizione della strategia si basa su due livelli: o raccogliere le indicazioni di tutti soggetti a vario titolo qualificati a fornire elementi su fabbisogni di grandi e piccole dimensioni presenti ad oggi nel nostro contesto regionale; o ricostruire il quadro quali-quantitativo che offra chiaramente la «dimensione» delle criticità che ancora oggi caratterizzano la Regione, anche come effetto del perdurare della crisi economica degli ultimi anni. 2 I lavori di oggi sono inseriti nel processo di costruzione del PO FSE Lazio 2014-2020, secondo i passaggi principali indicati nello schema che segue. Processo di costruzione del POR FSE 2014-2020 del Lazio Concertazione con il partenariato Risultati dei TAVOLI NAZIONALI: • • • Obiettivi specifici Azioni Indicatori specifici Valutazione ex ante Condizionalità ex ante Concertazione con il partenariato qualificato Coinvolgimento del partenariato socioeconomico attraverso la compilazione delle matrici programmatiche Concertazione con il partenariato allargato (cittadinanza) Coinvolgimento degli altri soggetti attraverso la compilazione del questionario on line Definizione strategia e concentrazione tematica FSE Selezione delle priorità di investimento Definizione struttura del POR LAZIO FSE: • Obiettivi specifici • Azioni • Indicatori specifici Definizione del POR Lazio FSE 2014-2020 Definizione del set di indicatori: • Indicatori comuni (reg. CE) • Indicatori specifici (derivano dal lavoro dei TAVOLI) 3 Oggi siamo qui Nella costruzione del PO risulta fondamentale il ruolo del partenariato, nel solco di quanto già illustrato nel convegno di lancio dall’Assessore 4 L’incontro di oggi (a cui seguiranno ulteriori due incontri tematici) rappresenta un passaggio operativo nell’attuazione del processo partenariale allargato, insieme all’attività seminariale di condivisione che sarà realizzata una volta giunti ad una prima stesura del POR. Le indicazioni che verranno presentate alla Regione nel corso dell’incontro odierno e raccolte attraverso l’accesso al sito “LAZIO IDEE”, saranno analizzate ed elaborate così da poter divenire contributo fattivo del testo del nuovo PO, compatibilmente con i vincoli a cui la programmazione operativa è assoggettata (Regolamenti, Position Paper, Accordo di Partenariato, definizione di eventuali Programmi nazionali). La partecipazione al processo sarà tracciata attraverso gli strumenti informatizzati messi a disposizione dall’Amministrazione regionale. Le forme, le modalità ed i risultati del percorso partenariale saranno inoltre sottoposti – come previsto dai regolamenti – alla valutazione ex ante che accompagnerà tutta la costruzione del POR. 5 Nel coinvolgimento del partenariato, la scelta è quella di ottenere un contributo in termini di rilevanza degli obiettivi tematici delle priorità di investimento ritenuti particolarmente significativi sulla base dei fabbisogni più “sentiti”, trasformando così i singoli soggetti che vorranno prendere parte al processo in terminali territoriali strategici nella messa a punto della programmazione. Naturalmente, questo strumento mantiene spazi aperti affinché i diversi interlocutori possano comunque esprimere le loro priorità ed indicazioni. Il partenariato – attraverso la somministrazione di questionari - è chiamato ad esprimersi su vari aspetti, articolati in 3 quesiti, sviluppati per ciascun obiettivo tematico: fornire un giudizio sulla rilevanza degli obiettivi specifici (da Position Paper), con riferimento al territorio della Regione Lazio; ordinare le priorità di investimento in base alla rilevanza per il territorio regionale; descrivere sinteticamente gli interventi che, se attuati dalla Regione, potrebbero concretamente contribuire al raggiungimento degli obiettivi. 6 Il FSE, nell’ambito della Strategia di Europa 2020, delle raccomandazioni del Consiglio europeo per l’Italia e secondo quanto sarà definito nell’Accordo di partenariato tra l’Italia e la Commissione europea, interverrà su 4 obiettivi tematici (OT), degli 11 previsti dalla bozza di regolamento generale. I quattro Obiettivi Tematici FSE sono: OT 8 “Promuovere l’occupazione e sostegno della mobilità professionale” OT 9 “Promozione dell’inclusione sociale e della lotta contro la povertà” OT 10 “Investimento nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente” OT 11 “Rafforzamento delle capacità istituzionali e un’Amministrazione pubblica efficace” 7 All’interno dei 4 OT del FSE, saremo chiamati a rispettare alcuni vincoli, in particolare quello relativo alla concentrazione tematica, che prevede – per le Regioni avanzate (tra cui rientra il Lazio) che: o Il 20% delle risorse totali del FSE siano attribuite all’OT 9 (da definire se sarà garantita a livello regionale o con il contributo del livello nazionale); o L’80% delle risorse FSE regionali dovranno essere concentrate su 4 priorità di investimento per i 4 OT di competenza FSE. 8 I Target della Strategia Europa 2020: In Europa l’obiettivo EU2020 è: o aumentare al 75% la quota di occupazione per la fascia d’età 20-64 anni; Per l’Italia l’obiettivo EU2020 è: o aumentare al 67-69% la quota di occupazione per la fascia d’età 20-64 anni. Indicatori Europa 2020 (dati relativi al 2012) Lazio (%) Italia (%) Eu27 (%) Tasso di occupazione totale (popolazione 20-64 anni) 62,8 61,0 68,4 9 Le finalità dell’OT 8 In linea con quanto previsto dalla bozza del Regolamento FSE 2014-2020, l’Obiettivo tematico 8 prevede una serie di interventi, strutturati in priorità di investimento, che dovrebbero concorrere: o o o o o all’adozione di misure per combattere la disoccupazione giovanile; al miglioramento dei percorsi formativi rispetto al mercato del lavoro; ad incentivare il passaggio al mondo del lavoro; ad incentivare l'avvio di nuove imprese e le assunzioni di nuovi dipendenti; ad attuare il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche a livello nazionale per promuovere la mobilità del lavoro. 10 Il Position Paper della Commissione europea raccomanda all’Italia l’importanza di intervenire nell’ambito delle seguenti priorità: 1. 2. 3. 4. Integrazione sostenibile, nel mercato del lavoro, dei giovani che non lavorano, non proseguono gli studi né seguono una formazione (cosiddetti NEET); Accesso al mondo del lavoro da parte di chi cerca lavoro e soggetti inattivi, ivi comprese le iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità dei lavoratori; Parità tra uomini e donne e conciliazione tra vita professionale e vita privata/familiare; Ammodernamento e rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, ivi incluse le azioni atte migliorare la mobilità transnazionale dei lavoratori. 11 Oltre al Position Paper, un altro elemento di cui tener conto sono le Raccomandazioni della Commissione europea per il 2013 (nel quadro della strategia EU 2020) per l’Italia – ratificate da parte del Consiglio europeo. Quelle rilevanti per l’OT 8 sono le seguenti: o Attuare le riforme del mercato del lavoro e del quadro per la determinazione dei salari per permettere un migliore allineamento dei salari alla produttività; o Realizzare ulteriori interventi a promozione della partecipazione al mercato del lavoro, specialmente quella delle donne e dei giovani, ad esempio tramite la Garanzia dei giovani; o Potenziare l’istruzione professionalizzante e la formazione professionale, rendere più efficienti i servizi pubblici per l’impiego e migliorare i servizi di orientamento e di consulenza per gli studenti del ciclo terziario; o Contrastare in modo incisivo l’economia sommersa e il lavoro irregolare. 12 Le priorità di investimento dell’OT 8 Cod.* Priorità Accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone 8.1 inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono 8.2 attività lavorative, non seguono studi né formazioni Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani (15-24 anni) che non 8.2bis svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, per operazioni finanziate dall’Iniziativa per l’Occupazione Giovanile 8.3 Attività autonoma, spirito imprenditoriale e creazione di imprese 8.4 Uguaglianza tra uomini e donne e conciliazione tra vita professionale e vita privata 8.5 Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti 8.6 Invecchiamento attivo e in buona salute 8.7 Modernizzazione e rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, comprese azioni volte a migliorare la mobilità professionale transnazionale * Numerazione attribuita per agevolare la costruzione delle matrici di analisi 13 A partire dalle priorità di investimento, in funzione di quanto verrà stabilito nell’Accordo di partenariato, occorrerà definire, per ciascun Obiettivo, i risultati attesi, le azioni e gli indicatori funzionali. Al momento ci si può focalizzare solo nella definizione delle azioni e nella definizione di quelle che potrebbero essere le priorità di investimento più rilevanti per il territorio. 14 Gli indicatori di contesto e di fabbisogno a supporto della scelta di concentrazione tematica delle priorità di investimento È stato adottato un metodo di analisi statistica volto a fornire alcuni elementi di supporto al processo decisionale per la scelta delle priorità di investimento rispetto a ciascun Obiettivo tematico. Orientamenti per la concentrazione delle risorse sulle priorità d’investimento Individuazione e quantificazione indicatori di contesto e di fabbisogno Individuazione delle priorità con indicatori di fabbisogno critici Ponderazione indicatori di fabbisogno Fase 1 Fase 2 Fase 3 Individuazione priorità di intervento (attività in itinere in raccordo con il processo di consultazione del partenariato) Fase 4 Si precisa che il metodo adottato si limita solo ad evidenziare elementi di relativa criticità che emergono dal contesto socio economico regionale e risente significativamente del benchmarking che viene scelto come valore di riferimento per la determinazione del fabbisogno. Attualmente, la simulazione proposta è stata effettuata prendendo a riferimento le regioni che rientreranno nel gruppo delle Regioni più avanzate* (di cui fa parte la Regione Lazio). * Le Regioni avanzate corrispondono al gruppo dell’attuale Obiettivo Competitività, ad eccezione del Molise, Abruzzo e Sardegna che dovrebbero rientrare nel nuovo gruppo delle Regioni Intermedie. Nel gruppo delle Regioni meno sviluppate rientrano le Regioni dell’attuale gruppo Convergenza, più la Basilicata. 15 Gli indicatori di contesto selezionati attualmente per contestualizzare le scelte relative all’obiettivo tematico 8 sono i seguenti: Priorità di investimento Indicatori di contesto Lazio Regioni più sviluppate 8.i 8.i 8.i 8.i 8.i 8.i 8.i 8.i 8.i 8.ii 8.ii 8.ii 8.iii Tasso di occupazione 15-64 anni ( anno 2012) Tasso di occupazione 15-64 anni (maschi) Tasso di occupazione 15-64 anni (femmine) Incidenza della disoccupazione di lunga durata 15-64 anni (anno 2012) Incidenza della disoccupazione di lunga durata 15-64 anni (maschi) Incidenza della disoccupazione di lunga durata 15-64 anni (femmine) Tasso di disoccupazione 15-24 anni (anno 2012) Tasso di disoccupazione 15-24 anni (Maschi) Tasso di disoccupazione 15-24 anni (Femmine) Giovani NEET Giovani NEET (maschi) Giovani NEET (femmine) Tasso di natalità delle imprese (anno 2010) 58,8 69,0 49,0 53,0 52,8 53,2 33,7 32,6 35,6 21,6 20,2 23,1 8,3 64,0 72,8 55,1 46,4 45,6 47,3 23,3 21,4 26,0 16,4 13,6 19,4 6,3 8.iv Differenza tra tasso occupazione maschile e femminile (15-64) (anno 2012) 20,0 17,7 8.v 8.v 8.v 8.vi 8.vi 8.vi Occupati che partecipano ad attività formative e di istruzione Occupati che partecipano ad attività formative e di istruzione (maschi) Occupati che partecipano ad attività formative e di istruzione (femmine) Tasso occupazione 55-64 anni (anno 2012) Tasso occupazione 55-64 anni (maschi) Tasso occupazione 55-64 anni (femmine) 6,0 5,2 6,9 41,3 52,6 31,1 5,9 5,1 6,9 39,0 48,0 30,5 16 Il raccordo fra priorità regionali individuate a livello di Giunta regionale e obiettivi tematici Priorità regionali Per aiutare l'incontro tra domanda e offerta e raggiungere una reale capacità d’incidenza sul mercato del lavoro, l’Amministrazione si è posta l’obiettivo di superare il modello dei Centri per l’impiego così come ad oggi definito, predisponendo un’offerta integrata di formazione breve, orientamento personale e alla professione, orientamento di secondo livello, career days e recruitment days ed assicurando al contempo un sistema di massima integrazione fra orientamento scolastico e universitario, cultura, formazione e lavoro. A tal fine, mettendo a frutto la positiva esperienza della Provincia di Roma, si vuole creare un network PortaFuturo, realizzando sul territorio regionale una rete di centri orientati all’empowerment dei cittadini e delle imprese, omogenei negli standard e nelle modalità di accesso e in grado di offrire su tutto il territorio laziale i medesimi servizi, con una diversificazione mirata alle specifiche esigenze delle realtà produttive locali. Obiettivi tematici Obiettivo 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione Obiettivo 8. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale Obiettivo 11. Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace In rosso gli altri obiettivi tematici a cui la priorità regionale può concorrere 17 Priorità regionali Obiettivi tematici In merito alla formazione, il primo obiettivo è quello di adeguare il servizio pubblico alle esigenze concrete delle attività produttive. A tal fine verrà realizzata un’offerta formativa on demand che sia basata sulle necessità specifiche delle imprese, che costituisca un valido strumento per l’occupabilità di disoccupati per l’aggiornamento, che favorisca l’introduzione nelle imprese di innovazioni organizzative, di prodotto e di processo che potranno essere collegate a specifici interventi finanziati con il FESR. Attraverso la promozione di forme di partenariato con Università e associazioni datoriali, si vogliono sviluppare percorsi di alta formazione per i green jobs che consentano al più alto numero possibile di persone di acquisire skills professionali adeguati a rispondere alla domanda di sostenibilità nei diversi ambiti produttivi: dalla chimica ambientale alla gestione di impianti di smaltimento dei rifiuti e la bonifica di siti contaminati, dalla bioingegneria alla giurisprudenza "verde", dalla progettazione architettonica verde alla valutazione di impatto ambientale. Obiettivo 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione In rosso gli altri obiettivi tematici a cui la priorità regionale può concorrere Obiettivo 3. Accrescere competitività delle PMI la Obiettivo 8. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale Obiettivo 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione Obiettivo 6. Proteggere l'ambiente e promuovere l'efficienza delle risorse Obiettivo 8. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale 18 Priorità regionali Si vuole replicare su scala regionale l'esperienza dell’iniziativa formativa dell'Università Roma Tre per la produzione di innovazione che ha consentito l'incontro tra giovani studenti e neolaureati provenienti da differenti ambiti accademici e il mondo imprenditoriale e degli investimenti. Insieme agli atenei laziali, verranno coinvolte Università di altri Paesi europei attivando borse di studio per programmi di visiting scholarship che consentano agli studenti delle Università della regione di sostenere un periodo di studio in accademie estere. Obiettivi tematici Obiettivo 8. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale Attivazione della “Garanzia giovani” nel Lazio. Si usufruirà direttamente dei fondi previsti per “l’integrazione nel mercato del lavoro dei NEET”: Obiettivo 8. Piano l’intento, come da indicazioni comunitarie, è quello garantire ai giovani che Garanzia Giovani hanno concluso gli studi una proposta di politica attiva del lavoro entro 4 mesi. Obiettivo 8. Si vogliono creare laboratori a sostegno delle imprese creative in coPromozione working all’interno di spazi pubblici inutilizzati, laboratori di dell'occupazione e imprenditorialità dal basso, attivazione di strumenti di ingegneria sostegno alla mobilità finanziaria per agevolare il credito a neo-imprese. professionale 19